Il fuoco di bivacco scout riprende la tradizione degli esploratori, degli uomini di frontiera, dei cow boys, che a sera, a conclusione di una giornata di attività, di avventura, di lavoro, si trovano insieme per un momento di distensione, di buonumore, di messa in comune di esperienze e per prendere nuovo slancio per la giornata seguente.
Alcuni distinguono tra "fuoco di bivacco" e "fuoco da campo". Il
primo è una conclusione della giornata attorno a un fuoco, semplice e gioiosa, senza
cerimonie. Il secondo è una riunione anch'essa gioiosa e fraterna, ma improntata a
solennità e preparata con cura anche nei particolari. Così, p.es., il fuoco di bivacco
può esser fatto anche da una sola squadriglia, per proprio conto, mentre il fuoco da
campo coinvolge tutto il Reparto, o addirittura più Reparti. Il fuocoda campo ha un vero
nome "maestro del fuoco" e un programma che non lascia niente
all'improvvisazione, ecc. Dato tale carattere, il fuoco da campo non dev'essere una
attività serale regolare. Tre o quattro fuochi da campo sono sufficienti per un campo di
15 giorni. Nelle altre sere si possono alternare fuochi di bivacco (per Reparto o per
squadriglie), giochi notturni, veglie alle stelle, veglie notturne, Via Crucis, ecc.
Alcuni altri punti per i fuochi da campo e, in quanto applicabili, per i fuochi di bivacco
sono i seguenti:
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Testi di Mario Sica - CERIMONIE SCOUT - Editrice Fiordaliso: Informazioni sull'edizione.