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Omosessualità nell'AGESCI
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Autore Messaggio
ciquay



Età: 44
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MessaggioInviato: Domenica 05 Novembre 2006, 21:48    Oggetto: Rispondi citando

polvansen ha scritto:
ciquay ha scritto:
scusami, mi sembra ovvio che le parole del Papa sono di parte, e cioè che un amore per maturare in tutta la sua bellezza debba essere riconosciuto dalla chiesa attraverso il matrimonio e fare dei figli nel matrimonio da istruire al cattolicesimo!
A me non sembra ovvio nemmeno un po'. Attenzione: attribuire troppa ovvietà a un uomo che non è ovvio per niente, non può che deformarne (quantomeno semplificarne) il pensiero.
Per dirne una, se fosse "ovvio" quello che dici, la Chiesa condannerebbe i suoi stessi sacerdoti a un amore non pieno.
Un amore per "maturare in tutta la sua bellezza" deve al limite ambire alla perfezione della carità. Meravigliosamente proposta da S. Paolo (1 Cor 13, 4-7).
La famiglia cristiana è UNA realizzazione specifica della comunione ecclesiale.
Amore deviato o debole, contraffazione della libertà, sono espressioni un po' più ampie rispetto a
ciquay ha scritto:
tutte quelle che non sono unioni uomo-donna unite dal sacro vincolo del matrimonio

Citazione:
Se poi vogliamo camminare con i paraocchi, beh...pace amici, ognuno è libero di pensare come meglio crede Wink
Bah. Paraocchi = limitatori di orizzonte. Avere i paraocchi per me significa ridurre tutto (anche quello che dicono gli altri) alla propria visione parziale delle cose. Vedere una piccola porzione del mondo e pensare che sia tutto. Non so se la tua accusa sia ben indirizzata.
Ma tu se non chiudi un post con un messaggio offensivo non sei contento, eh?
Paolo Rolling Eyes


Ok.
Vedila come ti pare. Ma cerca invece di farmi capire come la parola "deviato" non si riferisca (anche) agli omosessuali.
Perchè è da qui che è nata la questione, ed è qui che deve finire.
Tutto il resto è contorno.
E dimmi, se dunque la parola "deviato" sia riferita anche agli omosessuali, perchè mai non debba far offendere chi è omosessuale.
poi...
Citazione:

Un amore per "maturare in tutta la sua bellezza" deve al limite ambire alla perfezione della carità. Meravigliosamente proposta da S. Paolo (1 Cor 13, 4-7).
davvero ? questo lo dici tu...(ma questo non vuol dire che non ti creda, solo riportami la fonte che certifica che un amore per maturare in tutta la sua bellezza debba ambire alla perfezione della carità.)
Citazione:

Non so se la tua accusa sia ben indirizzata.

ovviamente io non ho accusato nessuno, ma se tu ti senti accusato...beh...mi spiace.
Citazione:

Ma tu se non chiudi un post con un messaggio offensivo non sei contento, eh?
Se ho offeso qualcuno (a parte te) si faccia avanti.
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Domenica 05 Novembre 2006, 23:40    Oggetto: Rispondi citando

ciquay ha scritto:

Polvansen ha scritto:

Ma tu se non chiudi un post con un messaggio offensivo non sei contento, eh?
Se ho offeso qualcuno (a parte te) si faccia avanti.


Ma lascia stare! Ma bisogna arrivare a questo punto?
Facciamoci un bell'esame di coscienza e basta, non serve andare a chiedere "scusate, chi ho offeso?". Basta semplicemente non offendere, LEGGERE BENE ciò che si scrive e ricordarci che "lo scout è fratello di ogni altro scout"!

Zio pino, ma siamo adulti e vaccinati...dimostriamolo...TUTTI...


Non giochiamo...





Comunque, rispondendo a aureliano:
aureliano ha scritto:
1-se il problema è che come capi/educatori diamo un esempio, allora la questione si estende anche alle associazioni non cattoliche ed in genere a tutte le agenzie educative (scuola compresa);
2-E' vero, siamo un esempio, ma non l'unico! I genitori e la famiglia in primis (e poi gli insegnanti). Insomma, l'essere capi è importante, ma non è tutto!
3-come Agesci, dovremmo forse non accogliere in CoCa capi divorziati perché non rispettano tutti i dettami della Chiesa?


1- b'è, credo che il punto fondamentale è che l'AGESCI educa secondo un metodo, che rispecchia ANCHE il messaggio cristiano cattolico. Logico che avrebbe poco senso dire X e fare Y...ergo, se la Chiesa dice X, l'Agesci farà X...altrimenti non ci sarebbe la C....
Ecco perchè le associazioni non cattoliche non si pongono il problema: mentre per la chiesa "c'è disordine", per (che ne so) la AIO (Associazione Italiana Onnivori...esiste? Very Happy )non c'è, perchè ha un obiettivo diverso (mangiaremangiaremangiare...e se non esiste, la fondo io! pig )
2- no, sicuramente (e ci mancherebbe!) di esempi educativi ce ne sono molti, ma lo scoutismo ha un'obiettivo molto grande e ampio: far diventare ogni ragazzo\ragazza un uomo\una donna della partenza...non dimentichiamocelo...ecco quindi perchè i Capi delle varie associazioni scoutistiche hanno un compito molto grande: CO-educheranno i ragazzi a renderli protagonisti del loro futuro...in quante associazioni lo fanno?
3- qua rendo pubblica la mia ignoranza, e chiederei ai capi interessati la loro esperienza (MA IN UN ALTRO TOPIC! SAREBBE UN MEGA OT!)
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ciquay



Età: 44
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MessaggioInviato: Domenica 05 Novembre 2006, 23:46    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
ciquay ha scritto:

Polvansen ha scritto:

Ma tu se non chiudi un post con un messaggio offensivo non sei contento, eh?
Se ho offeso qualcuno (a parte te) si faccia avanti.


Ma lascia stare! Ma bisogna arrivare a questo punto?
...evidentemente si...dato che le mie parole non voglion mai essere offensive, e mi ritengo fratello di tutti, non solo degli scout Wink

L'ultima modifica di ciquay il Domenica 05 Novembre 2006, 23:59, modificato 1 volta
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ciquay



Età: 44
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MessaggioInviato: Domenica 05 Novembre 2006, 23:55    Oggetto: Rispondi citando

aureliano ha scritto:
Uhm...secondo me una Co.Ca. dovrebbe sicuramente farsi delle domande su un argomento del genere, ma non credo che l'essere gay debba significare non poter fare servizio con i ragazzi.
Anche perché:
1-se il problema è che come capi/educatori diamo un esempio, allora la questione si estende anche alle associazioni non cattoliche ed in genere a tutte le agenzie educative (scuola compresa);
2-E' vero, siamo un esempio, ma non l'unico! I genitori e la famiglia in primis (e poi gli insegnanti). Insomma, l'essere capi è importante, ma non è tutto!
3-come Agesci, dovremmo forse non accogliere in CoCa capi divorziati perché non rispettano tutti i dettami della Chiesa?
!
concordo sul fatto che non dovrebbe essere un problema l'omosessualità per essere capo. e i motivi, credo, siano stati bene esplicitamente tirati fuori nei post precedenti (non solo miei).

rispondo stile rinoceronte caparbio :
1: problema dare un esempio ? -> che problema darebbe un capo gay ? un esempio gay ? 2: Confused Confused Laughing Laughing L'importante è che sappia dare prova di saper fare suoi i principi dello scoutismo e saperli inculcare. E non credo che un principio dello scoutismo sia "siate tutti eterosessuali"
2: concordo. la prima educazione la ricevono dalla famiglia. ed è la famiglia stessa che ce li affida.
3: appunto. le questioni di vita privata, rimangano nella sfera privata,please,perchè nessuno è perfetto.
(mettiamo che il capo sia stato "scaricato" dal coniuge ? che colpa ne avrebbe ? E se anche il suo cuore si dirigesse verso un'altra persona, sarebbe un atteggiamento da condannare ? Sarebbe meglio per lo scoutismo continuare a mentire al fianco di una persona per tutto il resto della propria vita, e castigare in questo modo assurdo i propri sentimenti ???)
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polvansen





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MessaggioInviato: Lunedì 06 Novembre 2006, 09:57    Oggetto: Rispondi citando

ciquay ha scritto:
Ma cerca invece di farmi capire come la parola "deviato" non si riferisca (anche) agli omosessuali.
Strettamente parlando si riferisce alla forma (di amore). E non è una differenza insignificante, perché intanto non è stato negato che anche quelle deviate siano forme di amore. C'è una bella differenza tra dire: "tu sei un deviato" e "tu vivi una forma di amore deviato". Me lo concedi almeno questo?
Citazione:
E dimmi, se dunque la parola "deviato" sia riferita anche agli omosessuali, perchè mai non debba far offendere chi è omosessuale.
poi...
Se vogliono offendersi, non sono io a impedirglielo. Ma ne hanno tanti motivi (su questa base) quanti ne hanno tutti coloro che vivono una forma deviata o debole di amore, compreso chi ha tre morose, chi ha l'amante, chi ama per interesse, eccetea eccetera. Non mi sembra siano stati fatti dei distinguo.
Poi ribadisco che io riconosco sempre, e a tutti, il "diritto al mugugno".
ciquay ha scritto:
polvansen ha scritto:
Un amore per "maturare in tutta la sua bellezza" deve al limite ambire alla perfezione della carità. Meravigliosamente proposta da S. Paolo (1 Cor 13, 4-7).
davvero ? questo lo dici tu...(ma questo non vuol dire che non ti creda, solo riportami la fonte che certifica che un amore per maturare in tutta la sua bellezza debba ambire alla perfezione della carità.)
E` surreale, parlare con te: mi tocca giustificare anche le cose su cui sei d'accordo... Rolling Eyes Comunque trovi qualcosa qui, intorno al capitolo IV sulla santità. Nota che la mia non era una citazione, è un mio pensiero (credevo si capisse da quell'"al limite"... ) ma una buona base direi che la trovi lì.
Naturalmente in cambio ora tu mi citerai la fonte da cui hai tratto la tua idea, che l'amore maturi in tutta la sua bellezza solo se
Citazione:
"certificato" agli occhi di Dio dal Matrimonio di Santa Romana Chiesa

Paolo
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polvansen





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Messaggi: 680

MessaggioInviato: Lunedì 06 Novembre 2006, 10:15    Oggetto: Rispondi citando

aureliano ha scritto:
Uhm...secondo me una Co.Ca. dovrebbe sicuramente farsi delle domande su un argomento del genere, ma non credo che l'essere gay debba significare non poter fare servizio con i ragazzi.
Anche perché:
1-se il problema è che come capi/educatori diamo un esempio, allora la questione si estende anche alle associazioni non cattoliche ed in genere a tutte le agenzie educative (scuola compresa);
2-E' vero, siamo un esempio, ma non l'unico! I genitori e la famiglia in primis (e poi gli insegnanti). Insomma, l'essere capi è importante, ma non è tutto!
3-come Agesci, dovremmo forse non accogliere in CoCa capi divorziati perché non rispettano tutti i dettami della Chiesa?

Hai perfettamente centrato la questione: una CoCa non può NON farsi delle domande. E darsi delle risposte, da cui dipende la scelta di ammettere o non ammettere una persona. Questo ovviamente implica che non esiste una risposta preordinata, come invece alcuni vogliono sostenere.
Hai ragione anche al punto 1: la domanda dovrebbero farsela tutte le agenzie educative. Come non è amissibile la chiusura assoluta a priori, per me non è accettabile nemmeno l'apertura assoluta a priori.
Non concordo col punto 2: noi ci assumiamo la NOSTRA responsabilità... vero che non siamo tutto, ma la nostra parte la dobbiamo fare come si deve. Farci le domande, darci le risposte, agire di conseguenza.
Per il punto 3, vale lo stesso ragionamento: non possiamo non farci le domande. La persona in questione proporrà le sue scelte e la coca, in base a queste, si prenderà o meno la responsabilità di affidargli un servizio.
Citazione:
Citazione:
Frageorges ha scritto:
Giusto per chiarire: né il vangelo, né la Chiesa dicono in nessun luogo che bisogna "ricorrere al sesso per il solo fine della procreazione".

A me risulta invece che sia proprio così!Ammetto che potrebbe essere una mia lacuna. In tal caso datemi una mano a colmarla...

Dai un'occhiata qui, ad esempio.

Paolo
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Lunedì 06 Novembre 2006, 14:54    Oggetto: Rispondi citando

Zio billi, finalmente ho trovato tutto!!

(e si che bastava cercare...) Rolling Eyes

Citazione:
Castità e omosessualità

2357 L'omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un'attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, [Cf ⇒ Gen 19,1-29; ⇒ Rm 1,24-27; 2357 ⇒ 1Cor 6,10; ⇒ 1Tm 1,10 ] la Tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati” [Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. Persona humana, 8]. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.

2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.

2359 Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.


Fonte: Sito del Catechismo della Chiesa Cattolica
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ciquay



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MessaggioInviato: Martedì 07 Novembre 2006, 00:46    Oggetto: Rispondi citando

polvansen ha scritto:
ciquay ha scritto:
Ma cerca invece di farmi capire come la parola "deviato" non si riferisca (anche) agli omosessuali.
Strettamente parlando si riferisce alla forma (di amore). E non è una differenza insignificante, perché intanto non è stato negato che anche quelle deviate siano forme di amore. C'è una bella differenza tra dire: "tu sei un deviato" e "tu vivi una forma di amore deviato". Me lo concedi almeno questo?
Citazione:
E dimmi, se dunque la parola "deviato" sia riferita anche agli omosessuali, perchè mai non debba far offendere chi è omosessuale.
poi...
Se vogliono offendersi, non sono io a impedirglielo.
Paolo
certo che sei un rompino non indifferente, eh ?
*Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...* ad ogni modo, almeno hai ammesso che possano offendersi, e questo è già un passo in avanti: almeno riconosciamo il fatto che gli omosessuali possano farlo anche loro.
polvansen ha scritto:

Naturalmente in cambio ora tu mi citerai la fonte da cui hai tratto la tua idea, che l'amore maturi in tutta la sua bellezza solo se
ciquay ha scritto:

"certificato" agli occhi di Dio dal Matrimonio di Santa Romana Chiesa

Vuoi una fonte ? trovi qualcosina nello stesso sito che mi hai consigliato:
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c3a7_it.htm
di cui ti ripropongo uno stralcio
Citazione:


1604 Dio, che ha creato l'uomo per amore, lo ha anche chiamato all'amore, vocazione fondamentale e innata di ogni essere umano. Infatti l'uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio 237 che « è amore » (1 Gv 4,8.16). Avendolo Dio creato uomo e donna, il loro reciproco amore diventa un'immagine dell'amore assoluto e indefettibile con cui Dio ama l'uomo. È cosa buona, molto buona, agli occhi del Creatore. 238 E questo amore che Dio benedice è destinato ad essere fecondo e a realizzarsi nell'opera comune della custodia della creazione: « Dio li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela" » (Gn 1,28 ).

polvansen ha scritto:

E` surreale, parlare con te

beh, non è onore da molti, devo ammetterlo, ritieniti uno degli "eletti" Wink
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Martedì 07 Novembre 2006, 01:11    Oggetto: Rispondi citando

Si ma attenzione: non parliamo del significato del matrimonio, soffermiamoci sull'argomento del topic....



Nota: poi, se riuscissimo a quotare ben bene tutti quelli che vogliamo quotare, sarebbe gran opera di chiarezza...perchè invece del semplice
Codice:
 [quote]

basterebbe aggiungere un segno uguale e due virgolette, così
Codice:
[quote="ciccio pasticcio"]

Così rendete più facile la vita a chi legge...denghiù...
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ciquay



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MessaggioInviato: Martedì 07 Novembre 2006, 01:21    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
Si ma attenzione: non parliamo del significato del matrimonio, soffermiamoci sull'argomento del topic....

Era solo per rispondere alla domanda che mi era stata posta...
rinoceronte caparbio ha scritto:


Nota: poi, se riuscissimo a quotare ben bene tutti quelli che vogliamo quotare, sarebbe gran opera di chiarezza...perchè invece del semplice
Codice:
 [quote]

basterebbe aggiungere un segno uguale e due virgolette, così
Codice:
[quote="ciccio pasticcio"]

Così rendete più facile la vita a chi legge...denghiù...


A me pare che tutti i ciccio pasticcio sono stati scritti in questo topic..o almeno io lo faccio sempre, poi non so...
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polvansen





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MessaggioInviato: Martedì 07 Novembre 2006, 09:55    Oggetto: Rispondi citando

ciquay, tanto per qualificarsi, ha scritto:
certo che sei un rompino non indifferente, eh ?
Bah... non so nemmeno perché perdo tempo a risponderti...
Ripeto la domanda. Per correttezza bisognerebbe che la tua citazione contenesse almeno qualcuno degli elementi dell'ipotesi: ti spiego. Tu sostieni che "l'amore maturi in tutta la sua bellezza solo se "certificato" agli occhi di Dio dal Matrimonio di Santa Romana Chiesa", io dico che non sta scritto da nessuna parte. Hai fatto una citazione, e ti ringrazio. Ma dove trovi, lì, il matrimonio di Santa Romana Chiesa? O la pretesa di "esclusiva" che la Chiesa si arrogherebbe?
Ecco perché perdo tempo a risponderti, ho capito. Perché trovo di pessimo gusto che si faccia dire ad altri quello che si vuole. Leggo continuamente attribuire alla Chiesa opinioni che non sono scritte da nessuna parte, che sembrano provenire più da giornaletti scandalistici che dalle posizioni ufficiali della Chiesa. E lo stesso per l'agesci, a cui tanti fanno dire le peggio cose senza aver mai nemmeno visto da lontano i suoi documenti. Se si vogliono fare chiacchiere da bar, nessun problema. Ma non vanno spacciate per verità, e soprattutto non devono essere messe in bocca ad altri.
E se si ha la fortuna che si presenta un esperto, un "professionista" possiamo dire, sarebbe bene starlo ad ascoltare, almeno nel suo specifico. Magari c'è qualcosa da imparare...
Paolo
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lontraindaffarata



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MessaggioInviato: Martedì 07 Novembre 2006, 11:50    Oggetto: Rispondi citando

polvansen ha scritto:

Ecco perché perdo tempo a risponderti, ho capito. Perché trovo di pessimo gusto che si faccia dire ad altri quello che si vuole. Leggo continuamente attribuire alla Chiesa opinioni che non sono scritte da nessuna parte, che sembrano provenire più da giornaletti scandalistici che dalle posizioni ufficiali della Chiesa. E lo stesso per l'agesci, a cui tanti fanno dire le peggio cose senza aver mai nemmeno visto da lontano i suoi documenti. Se si vogliono fare chiacchiere da bar, nessun problema. Ma non vanno spacciate per verità, e soprattutto non devono essere messe in bocca ad altri.

Sono perfettamente d'accordo.
Riferire cosa dice la Chiesa (e vale anche per l'Agesci) su una questione, non è come riferire il pensiero di un amico: ogni posizione è frutto di una riflessione profonda, che è descritta in qualche documento ufficiale, leggasi catechismo, encicliche, ecc, ma che non va interpretata, al limite va capita nella Verità che vuole esprimere. perchè non si può ad esempio estrapolare un pensiero sull'amore senza ricordarsi che è la VOCAZIONE DI OGNI UOMO per la Chiesa.

Dì'altra parte mi fa pensare: se vogliamo dirci Cristiani, dobbiamo ricordarci che è attraverso di noi che la gente vuole sentire il messaggio della Chiesa. Forse c'è tutta questa confusione su cosa dice la Chiesa proprio perchè i Cristriani spacciano per pensieri cristiani i loro pareri personali, che spesso nulla hanno a che vedere con la Verità annunciata da Cristo...
Non dico che sia facile, cavolo, è un compito grande, però almeno proviamoci! Wink
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ciquay



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MessaggioInviato: Martedì 07 Novembre 2006, 15:09    Oggetto: Rispondi citando

polvansen ha scritto:
Bah... non so nemmeno perché perdo tempo a risponderti...
Sono le stesse parole che potrei dire anch'io,
ma siccome quest'oggi mi sento particolarmente paziente, ho voglia di farlo.

Mettiamo che una coppia di persone (uomo-donna) preferiscano non vivere sotto il sacro vincolo del matrimonio e vivere insieme per tutta la vita senza sposarsi in chiesa, facendo figli e riconoscendoli come figli naturali, sposandosi in comune, solo con matrimonio civile.
La Chiesa appoggerebbe ?
No.
E allora mi sembra ovvio che per essere appoggiata dalla chiesa, un matrimonio debba essere celebrato secondo il rito cristiano, venendo a formare il sacro vincolo del matrimonio di santa romana chiesa.
Ti basta come risposta ?
Sicuramente no, perchè ovviamente non hai letto il testo che ti ho citato, allora (come si fa con i bambini) ti riporto per intero qui sotto uno stralcio,sperando tu possa capirne il senso.
Buona lettura.
Citazione:


Ogni uomo fa l'esperienza del male, attorno a sé e in se stesso. Questa esperienza si fa sentire anche nelle relazioni fra l'uomo e la donna. Da sempre la loro unione è stata minacciata dalla discordia, dallo spirito di dominio, dall'infedeltà, dalla gelosia e da conflitti che possono arrivare fino all'odio e alla rottura. Questo disordine può manifestarsi in modo più o meno acuto, e può essere più o meno superato, secondo le culture, le epoche, gli individui, ma sembra proprio avere un carattere universale.

1607 Secondo la fede, questo disordine che noi constatiamo con dolore, non deriva dalla natura dell'uomo e della donna, né dalla natura delle loro relazioni, ma dal peccato. Rottura con Dio, il primo peccato ha come prima conseguenza la rottura della comunione originale dell'uomo e della donna. Le loro relazioni sono distorte da accuse reciproche; 243 la loro mutua attrattiva, dono proprio del Creatore, 244 si cambia in rapporti di dominio e di bramosia; 245 la splendida vocazione dell'uomo e della donna ad essere fecondi, a moltiplicarsi e a soggiogare la terra 246 è gravata dai dolori del parto e dalle fatiche del lavoro. 247

1608 Tuttavia, anche se gravemente sconvolto, l'ordine della creazione permane. Per guarire le ferite del peccato, l'uomo e la donna hanno bisogno dell'aiuto della grazia che Dio, nella sua infinita misericordia, non ha loro mai rifiutato. 248 Senza questo aiuto l'uomo e la donna non possono giungere a realizzare l'unione delle loro vite, in vista della quale Dio li ha creati « da principio ».

Il matrimonio sotto la pedagogia della Legge

1609 Nella sua misericordia, Dio non ha abbandonato l'uomo peccatore. Le sofferenze che derivano dal peccato, i dolori del parto, 249 il lavoro « con il sudore del tuo volto » (Gn 3,19) costituiscono anche dei rimedi che attenuano i danni del peccato. Dopo la caduta, il matrimonio aiuta a vincere il ripiegamento su di sé, « l'egoismo », la ricerca del proprio piacere, e ad aprirsi all'altro, all'aiuto vicendevole, al dono di sé.

(ovviamente per poter comprendere appieno il senso, dovresti leggere l'intera pagina)

Ciao a tutti,
Dario


L'ultima modifica di ciquay il Martedì 07 Novembre 2006, 15:28, modificato 1 volta
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frageorges





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MessaggioInviato: Martedì 07 Novembre 2006, 15:20    Oggetto: Rispondi citando

aureliano ha scritto:
Frageorges ha scritto:

Giusto per chiarire: né il vangelo, né la Chiesa dicono in nessun luogo che bisogna "ricorrere al sesso per il solo fine della procreazione".


A me risulta invece che sia proprio così!Ammetto che potrebbe essere una mia lacuna. In tal caso datemi una mano a colmarla...


Giusto per citare il Catechismo della Chiesa Cattolica

Citazione:
“La sessualità, mediante la quale l'uomo e la donna si donano l'uno all'altra con gli atti propri ed esclusivi degli sposi, non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l'intimo nucleo della persona umana come tale. Essa si realizza in modo veramente umano solo se è parte integrante dell'amore con cui l'uomo e la donna si impegnano totalmente l'uno verso l'altra fino alla morte”.

“Gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimità, sono onorevoli e degni, e, compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano, ed arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli sposi stessi". La sessualità è sorgente di gioia e di piacere.

Mediante l'unione degli sposi si realizza il duplice fine del matrimonio: il bene degli stessi sposi e la trasmissione della vita. Non si possono disgiungere questi due significati o valori del matrimonio, senza alterare la vita spirituale della coppia e compromettere i beni del matrimonio e l'avvenire della famiglia.


http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P85.HTM

Già questo documento moooolto sintetico mi pare che dica un po' di più che semplicemente "fare figli".
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frageorges





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MessaggioInviato: Martedì 07 Novembre 2006, 15:38    Oggetto: Rispondi citando

ciquay ha scritto:
Mettiamo che una coppia di persone (uomo-donna) preferiscano non vivere sotto il sacro vincolo del matrimonio e vivere insieme per tutta la vita senza sposarsi in chiesa, facendo figli e riconoscendoli come figli naturali, sposandosi in comune, solo con matrimonio civile.
La Chiesa appoggerebbe ?
No.


Questa affermazione non è esatta. Per la verità, la Chiesa chiede di sposarsi con il sacramento solo ai cattolici, per i quali "ovviamente" questo è l'espressione della scelta di vivere insieme per tutta la vita (e molto di più).

Se una coppia di non-cattolici o comunque non-credenti decidesse di sposarsi come dici tu, credo che andrebbe molto in sintonia con l'insegnamento della Chiesa (l'amore è uno, totale, fedele e fecondo) e, anzi, sarebbe da lodare.

Purtroppo, siamo onesti, questa sarebbe un'eccezione.
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