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Scout C@fé: Il Forum degli Scout Possono leggere e scrivere in questo forum tutti coloro che sono interessati al mondo dello scautismo
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Autore |
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porcellinopacifico
Età: 64 Segno zodiacale: Registrato: 08/03/07 19:46 Messaggi: 382 Residenza: Milano
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Lucipsilon
Età: 36 Segno zodiacale: Registrato: 09/05/08 00:17 Messaggi: 5
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Inviato: Venerdì 09 Mag 2008, 00:49 Oggetto: |
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Ciao!!!
L'ho letta qualche mese fa...e penso sia uno strumento molto interessante. Credo che il papa abbia toccato molti nodi "scomodi" di cui avevamo bisogno di sentire parlare...e' bello e articolato il discorso che fa della speranza nel corso della storia... e' straordinario pensare come come questa parola stia alla base di tutto cio' che facciamo, anche non solo in ambito spirituale...Quando parliamo con un amico che non ci ascolta,che fa qualcosa per noi di sbagliato,noi ci approcciamo sempre a lui, o almeno dovremmo,con la speranza innanzitutto che ci ascolti, e poi che si avverino magari un giorno i sogni che abbiamo su di lui. La speranza sembra il motore di ogni azione...Spero di non aver banalizzato troppo, o di non aver al contrario reso il discorso troppo contorto.
Mi e' piaciuta molto anche la parte dedicata al ruolo della preghiera.
Se hai qualche tema a riguardo di cui vuoi parlare io lo faccio volentieri,mi ha interessato molto come lettura e mi ha toccato nel personale...penso ne possa uscire una bella condivisione
Ciaoooo
Lucia |
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porcellinopacifico
Età: 64 Segno zodiacale: Registrato: 08/03/07 19:46 Messaggi: 382 Residenza: Milano
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Inviato: Domenica 11 Mag 2008, 22:10 Oggetto: |
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ti tingrazio, Lucipsilon, per aver ripreso uno spunto che mi sembrava interessante.
E' per me difficile indicare un punto particolare, più di qualche altro.
L'enciclica nel suo complesso mi sembra molto attuale e interessante.
Trovo l'impostazione del discorso sulla speranza come essenziale anche da un punto di vista strettamente umano, non solo spirituale, affascinante.
Per questo mesi fa ne avevo proposto la lettura sul forum.
Mi rendo conto che a molti può sembrare un'opera impegnativa e difficlle.
Non sono cattolico, e non mi ritrovo in tutto quello che il papa ha scritto, ma devo sinceramente ammettere che il tema di fondo, così come quello della preghiera da te citato, e, almeno parzialmente, quello dell'accetazione della sofferenza in com-passione e per con-solazione, mi hanno colpito molto, e mi hanno interpellato nel profondo.
Forse se qualcuno, magari tu Lucipsilon e anche altri, se la sente potremmo provare una "lettura corale", un punto alla volta tanto per avvicinare anche chi la vede come difficile.
BENEDETTO XVI ha scritto: |
1. « SPE SALVI facti sumus » – nella speranza siamo stati salvati, dice san Paolo ai Romani e anche a noi (Rm 8,24). La « redenzione », la salvezza, secondo la fede cristiana, non è un semplice dato di fatto. La redenzione ci è offerta nel senso che ci è stata donata la speranza, una speranza affidabile, in virtù della quale noi possiamo affrontare il nostro presente: il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino. Ora, si impone immediatamente la domanda: ma di che genere è mai questa speranza per poter giustificare l'affermazione secondo cui a partire da essa, e semplicemente perché essa c'è, noi siamo redenti? E di quale tipo di certezza si tratta? |
Già da questo punto introduttivo, il modo di affrontare l'argomento, che parte dal testo di S. Paolo e subito lo avvicina alla nostra quotidianità, mi aveva interessato e spinto a leggere il resto.
La speranza come stimolo ad andare avanti, nel cammino della vita, come nella quotidianità, come aspetto fondamentale della nostra umanità. Se non speriamo niente, non facciamo niente: se non credessi che qualcuno mi legge, neanche scriverei.
E' solo l'inizio, più si va avanti più si fa interessante. |
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