elfo
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Inviato: Domenica 13 Marzo 2011, 17:17 Oggetto: Un Lupetto Giapponese |
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Nel pomeriggio del 1 settembre 1923, dopo un terribile terremoto in Giappone, si radunò sulla terra strappata al mare al limitare del quartiere Bluff di Yokohama una folla di persone che era riuscita ad evitare la morte sotto le case crollate. Alcuni erano illesi, ma quasi tutti avevano alcuni tagli o ferite, e qualcuno era gravemente ferito. Il Cappellano britannico si spostava dall'uno all'altro per seguire i casi peggiori, facendo del suo meglio per tenere alto il morale delle persone. Improvvisamente nell'erba alta vide un ragazzino giacere per terra, e stava tentando di riconoscerlo, quando una mano si sollevò e una debole voce disse: "Sono qui, Sig. Strong. Tutti gli altri sono in Paradiso." "Tutti gli altri" significava suo padre, madre, sorella, domestica, e un amico, anche se in seguito si scoprì che sua madre era scampata al pericolo. Era Frank Purington, Lupetto di nove anni, uno dei ragazzi più brillanti della locale comunità britannica, con il suo braccio destro e il piede sinistro ridotti a una poltiglia di carne e ossa. Quando finalmente arrivarono per portarlo via su una barca, come provarono a sollevarlo, fece solo un piccolo gemito, ma si trattenne. "No, non devo piangere. Sono un Lupetto. Ma per favore, fate molta attenzione con questo braccio e quel piede, perché mi fanno molto male." Lo trasportarono dolcemente a bordo della nave ospedale Dongola, e come lo poggiarono, disse loro come metterlo in modo che le sue ferite gli facessero meno male. Il mattino dopo quando il dottore gli si avvicinò, disse, "Non preoccupatevi per me, dottore. Occupatevi degli altri. La mia ora è giunta." Poco dopo morì.
-- B.-P., il Manuale dei Lupetti, Quarto Morso, Un Lupetto Giapponese |
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