ciri
Registrato: 27/06/06 14:02 Messaggi: 1
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Inviato: Martedì 27 Giugno 2006, 14:49 Oggetto: capi e politica |
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Salve a tutti!
Domanda esistenziale
ma secondo voi qual è il confine per la partecipazione attiva nella politica di un capo?
Sono sicura che nel momento in cui un capo si candida, non può approfittare della propria appartenenza all'associazione per la ricerca di voti o comunque per sbandierare all'esterno la sua identità scout pena etichettamento dell'associazione o comunque del gruppo e dovrebbe "scegliere" di lasciare l'associazione.
Ma quando è "semplice" attivista e, in buona fede, rimane obiettivo nella relazione capo-ragazzo educando alla libertà di scelta consapevole che agli occhi dei ragazzi ha "già" compiuto una scelta e comunque all'interno dell'organizzazione partitica è testimone anche di valori scout, sbaglia, è nel giusto o deve comunque apportare delle modifiche al suo "essere".
Capisco che una discussione del genere è molto ampia e non può esaurirsi in un dibattito su un forum e probabilmente sono stata poco chiara e troppo lacunosa, ma sono certa di aver alzato un po' di polvere e magari qualcuno più esperto mi saprà dare risposte plausibili e convincenti.
A presto.
Tigre sorridente |
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