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da AGESCI a CNGEI
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Nuovo argomento   Rispondi   stampa senza grafica    Indice del forum -> Comunità Capi
Autore Messaggio
ermellinospensierato





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MessaggioInviato: Mercoledì 27 Agosto 2008, 13:57    Oggetto: da AGESCI a CNGEI Rispondi citando

Buongiorno a tutti!
Ho una domanda che mi perseguita da tanto tempo e alla quale non riesco a trovare risposta!
è possibile per un gruppo poter cambiare di associazione (da AGESCI a CNGEI) senza dover per forza chiudere e riaprire l'anno dopo? e quali basi servono (tot capi formati, ecc...)?

Probabilmente ci metterò un pò a rispondere alle eventuali domande, ma nel frattempo vi ringrazio di cuore! Very Happy

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mangusta perspicace



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Messaggi: 173

MessaggioInviato: Mercoledì 27 Agosto 2008, 15:22    Oggetto: Rispondi citando

io non lo so proprio! dovresti sentire le alte sfere del cngei!
non so se sia vero, ma un capo che conosco mi ha detto che il salsomaggiore si è adirato con l'agesci e si è "iscritto" come sezione CNGEI..
quindi se è vero quel che mi han detto direi che è possibile.. ma ripeto, contatta, il centrale del cngei, anche perchè volete fare una cosa grossa!!
scusa se mi permetto, ma perchè volete una cosa così radicale?
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pava



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Segno zodiacale: Capricorno
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Messaggi: 333
Residenza: Verona

MessaggioInviato: Mercoledì 27 Agosto 2008, 19:00    Oggetto: Rispondi citando

ermellinospensierato ha scritto:
Buongiorno a tutti!
Ho una domanda che mi perseguita da tanto tempo e alla quale non riesco a trovare risposta!
è possibile per un gruppo poter cambiare di associazione (da AGESCI a CNGEI) senza dover per forza chiudere e riaprire l'anno dopo? e quali basi servono (tot capi formati, ecc...)?

Probabilmente ci metterò un pò a rispondere alle eventuali domande, ma nel frattempo vi ringrazio di cuore! Very Happy

Buona strada

un gruppo intero Shocked ????? ma siete fuori???? tutta la Co.Ca è d'accordo a cambiare???? ammazza.. che male allo stomaco che mi è venuto Confused ..
comunque credo proprio che dovrete chiudere, per aprire poi nuove iscrizioni che avranno altre motivazioni..
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Mercoledì 27 Agosto 2008, 19:19    Oggetto: Rispondi citando

dal regolamento cngei, parte II art. 3
Citazione:
Art. SEZ.3 - Costituzione
I Soci promotori di una nuova Sezione devono presentare al CReg. domanda per la costituzione della
Sezione stessa, corredata dall'elenco nominativo di coloro che, Soci o aspiranti, ne fanno parte. Per i Soci
giovani l'elenco deve essere suddiviso per fasce di età (Branche).
Le condizioni necessarie per diventare Sezione sono:
a) avere almeno 40 soci giovani suddivisi in tre unità strutturate (un Branco, una Reparto, una Compagnia),
cioè un gruppo completo e con armonica suddivisione numerica al loro interno come maschi/femmine e
tra le Branche;
b) avere almeno 12 soci adulti;
c) avere per ogni Unità almeno un Capo che ha partecipato al 1° livello di Formazione CNGEI;
d) aver percorso un cammino strutturato dal CReg. Tale cammino sarà individuato in relazione alle
caratteristiche del Gruppo già al momento della sua nascita come entità sul territorio, autonomo o
eventualmente distaccato da una Sezione di appartenenza iniziale e dovrà essere calibrato (nei tempi e
nelle azioni da attuare) in maniera attenta ed in pieno accordo con le linee del Piano di Sviluppo
nazionale, di quello regionale ed eventualmente di quello della sezione di appartenenza iniziale.
Il CReg, valutata la rispondenza tra le condizioni richieste nei due diversi casi e le documentazioni e le
attestazioni presentate dai promotori della nuova Sezione, istruisce la pratica e, unitamente al parere del
CdS dell’eventuale Sezione di appartenenza, che evidenzia quanto fatto assieme al Gruppo in questione, o
ad un proprio parere che commenti il cammino fatto e quanto prefissato all’inizio, la trasmette al *Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...* che
decide sulla costituzione e dà mandato al CReg. di indire l'Assemblea costituente.
Entro 30 giorni dall'Assemblea Costituente, la Sezione, così costituita, deve inviare alla Sede Centrale la
domanda definitiva di affiliazione, allegando:
a) il verbale dell'Assemblea, con l'indicazione del numero dei Soci e dei presenti;
b) l'organigramma da cui risultino:
c) l'elenco delle persone elette alle cariche statutarie,
d) i nomi dei Capi con l'iter di Formazione effettuato,
e) le Unità con il numero dei rispettivi componenti,
f) il numero dei Soci
g) la richiesta dei brevetti di costituzione della Sezione e delle varie unità;
h) l'attestazione degli adempimenti richiesti per avere l’affiliazione.

Art. SEZ.4 - Affiliazione
Per ottenere l’affiliazione la Sezione di nuova costituzione, oltre a quanto richiesto nell’art. precedente, deve
versare la quota di affiliazione ed inviare al ConsNaz per l’approvazione lo Statuto di Sezione, che dovrà essere
adottato nell’anno scout in corso, affinché la Sezione possa veder confermata l’affiliazione nell’anno
seguente.

ergo, non è possibile ad anno in corso, ma nell'arco di un anno è possibile cambiare.
Invece, non occorre chiudere e riaprire.
E avere tre capi con almeno il 1° livello formativo (suppongo sia equivalente al nostro cfm..).

Detto ciò, sarebbe interessante sapere i motivi per il cambio. Un singolo è molto facile che cambi associazione (se la scelta cristiana del patto associativo non fa molto per lui - ma allora cosa ha preso la partenza? -) , un gruppo intero penso sia perchè ha dei forti contrasti con la zona - facile anche questo.
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elfo





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MessaggioInviato: Mercoledì 27 Agosto 2008, 21:04    Oggetto: Rispondi citando

Di questo argomento si è già parlato:

- Passaggio da una federazione ad un'altra. Possibile? (per "federazione" qui l'autore del thread intendeva "associazione")
- e in parte: capi "diversamente" cristiani
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Giovedì 28 Agosto 2008, 00:02    Oggetto: Rispondi citando

L'Italia è,insieme al Libano(con tutto il rispetto per i Libanesi.....che han avuto altri problemucci,e quindi più "scusabili")la nazione con più associazioni Scout,quindi la più grande "peccatrice" del mondo Scout e la piu grande "traditrice" nei confronti delle volontà del NOSTRO padre fondatore:
Un Movimento,una associazione,un Metodo.
Visto che l'avevamo convinto,lui dubbioso,a diffondere lo scoutismo...Britannico di nascita,nel Mondo intero,ALMENO potevamo (E POSSIAMO)mantenere questa promessa fattagli.
Il Metodo anche in questo ha la soluzione UNA associazione e GRUPPI SPONSORIZZATI....mancano gli UOMINI DI BUONA VOLONTA' che vadano verso la direzione del mantenimento di questa promessa.....
IMPOSSIBILE????......sapete no! la storia dell' IM-POSSIBILE.
Forse alla fine anch'io mi ritroverò a percorrere la strada di un ennesima associazione(d'importazione),lavoro utopico ma che si fà sempre più strada in me....e si sà...quando uno Scout si mette in testa una cosa............
Ma una cosa che a tutti i costi vorrò nello statuto sarà quella dell'impegno nel lavorare per il progetto di riunire tutti sotto un unico "tetto" e tentare la via dei gruppi sponsorizzati(senza l'ipocrisia della federazione,tra l'altro solo tollerata e non approvata dal WOSM)

Snoaring Bear

Orso Ronfante

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paciock87



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MessaggioInviato: Giovedì 28 Agosto 2008, 02:15    Oggetto: Rispondi citando

BOBOMAN ha scritto:
(con tutto il rispetto per i Libanesi.....che han avuto altri problemucci,e quindi più "scusabili")


Invece l'Italia non ne ha avuti di problemi... Sono 2771 anni che siamo una nazione unita che vive in pace e prosperità...
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Giovedì 28 Agosto 2008, 06:44    Oggetto: Rispondi citando

Io mi riferivo ad un "RECENTE" passato se andiamo cosi lontano ognuno ha le sue magagne ma max 2/3 associazioni.
Certo l'Italia paga caro il Fascimo ed il fatto che si approprio del Metodo Scout per stravolgerne gli obiettivi....quindi ancora si pagano stravolgimenti(ci si dichiara contro a certi aspetti per poi non rendersi conti che uno sfondo di ONB è rimasto,tanto che ad esempio Gilwell arrivo alle 7 leggi,non piu 10,e parlo di Gilwell come Scuola MOndiale, non come esperienza solo Britannica,,,,chissa forse fu quello che decretò l'inizio della sua fine........... Crying or Very sad ...si sa a calpestare certi calli!!!!!
Comunque non è questo il punto,il punto è ATTENERSI IN TOTO AL METODO DI B._P.
Consci che il suo spirito,la sua "ossatura" sono ancora validi e molto più "Moderni" di altri pseudo metodi definiti "Sviluppo dell'ormai vetusto metodo B.-P.".
PERCHE',OGNI VOLTA CHE SI FA' UNO YARN (capitolo / lezione), COME D'ALTRONDE VENIVA PROPOSTO PAROLA PER PAROLA NEI CORSI DI GILWELL,SI VIENE TACCIATI DI TROPPO PROGRESSISMO.....???????
Perchè non si sa,qualcuno ha voluto far finta di non sapere e ogni giorno di più cresce in me il timore che qualcuno .....NON ABBIA VOLUTO FAR SAPERE.
Comunque oltre il fatto che in Italia si è tutti Poeti,Scrittori,Allenatori e Grandi Scout e quindi TUTTI ci si sente in diritto di dirla differentemente dall'altro: perchè noi facciamo così......perchè al corso ci han detto si fa cosi....
Prendete in mano i testi B.-P. e Gilcraft (non tradotti) e leggete basta leggere e tutto ciò che dico è scritto.....
io non sono un "GENIO" del Metodo Scoutistico, al limite ho solo il pregio di aver con pazienza e modestia appreso il Metodo da chi prima di me (100 anni) lo ha sviluppato io al limite posso avere opinioni su piccole quisquilie,sul Drill o l'uniforme ma cose esteriori di poco conto il resto è tutto li.
Ai corsi Gilwell sulla lavagna (ogni tanto un po di teoria ci và)che per la prima volta si presentava al futuro MS vi era scritto in "neretto" ben calcato e nben visibile perchè si "Stampasse" nelle menti:

"Nullify your EGO" "Azzerate/Annullate il VOSTRO EGO"


Snoaring Bear

Orso Ronfante

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newlucio





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MessaggioInviato: Giovedì 28 Agosto 2008, 08:59    Oggetto: Rispondi citando

scusami caro Boboman,
ma perchè tiri in ballo il fascismo? non sono un grandissimo esperto della storia dello scoutismo italiano, ma mi sembra che il "big ban" dello scoutismo italiano sia stato il '68 e la nascita dell'AGESCI.. fino ad allora c'erano solo CNGEI e ASCI-AGI... inoltre, anche in Francia, patria degli FSE, i problemi li hanno iniziati ad avere piu o meno nello stesso periodo, con la separazione dagli Scouts de France...

non voglio andare OT, perciò ditemi se è il caso di aprirne uno nuovo...

inoltre vorrei fornire un mio piccolo contributo: ieri pomeriggio sono passato dal WOSM (lavoro a Ginevra da due mesi) e mi sono presentato come Scout d'Europa che al momento svolge servizio in AGESCI (studio a milano) - ho notato piu volte imbarazzo nei confronti dei miei interlocutori per la mia appartenenza associativa (riferita agli FSE), confermata in piu punti.. e se questo avviene al WOSM (dove peraltro mi aspettavo di trovare cimeli di BP ovunque, invece è "solo" un ordinatissimo ufficio)...


*Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...*, per ritornare on topic, passare da AGESCI a CNGEI... non so quali siano le procedure ma immagino che i capi, per correttezza, debbano spiegare esaurientemente ai ragazzi e soprattutto ai genitori cosa implica.. passare da un'associazione confessionale ad una non (va bene che nel CNGEI si può anche essere cattolici ma voglio sperare che il motivo per il passaggio sia questo, l'unico di una tale gravità da giustificare il passaggio, non un litigio con la zona!) mi sembra che stravolga cosi tanto la proposta educativa (tanto cara alla FIS) da dover quanto meno mettere sul chi va la gli utenti (cioè i ragazzi e i genitori).

buona strada

luciano
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ermellinospensierato





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MessaggioInviato: Giovedì 28 Agosto 2008, 12:04    Oggetto: Rispondi citando

ringrazio innanzitutto tutti quanti per le vostre risposte!
Il motivo è legato alla fede. innanzitutto bisogna sottolineare che nella mia regione sono presenti al momento tre gruppi, e tutti e tre fanno parte dell'Agesci. In questi ultimi anni in particolare sono sempre di più i ragazzi r/s che lasciano gli scout a causa della scelta di fede richiesta dall'Agesci, e, non avendo più un ricambio di capi, ed essendo rimasti in pochi, si arriva alla fine di ogni anno a farci in 4 per riuscire a tenere aperto il gruppo. inoltre, anche all'interno della co.ca. ci sono molti dubbi riguardo alla scelta di fede. durante il campo estivo di quest'anno (sono capo reparto) è venuto a trovarci l'a.e. regionale. durante un cerchio ha parlato un pò ai ragazzi riguardo alla vita di fede nell'ambito scoutistico, e dopo l'ultimo intervento nel quale diceva che per essere scout bisogna credere prima di tutto in Dio, molti ragazzi l'hanno guardato con aria mooolto dubbiosa. questi ragazzi erano più che altro repartari dell'ultimo anno, i quali, ormai da parecchio tempo, si fanno molte domande riguardo alla C dell'Agesci.
inoltre tutti gli anni arrivano, specie nei lupetti, bambini di culture diverse (in genere musulmani, ma ci sono capitati anche giapponesi), i cui genitori, vedendo che partecipavamo alla messa, hanno ritirato i propri figli dalle attività.
osservando la "religiosità" nel reparto, in clan e in co.ca., mi sono chiesta perchè continuare in un'associazione che richiede questo impegno religioso. inoltre ho sempre pensato, che per aver l'apertura mentale verso tutte le culture ed etnie, un gruppo scout non dovrebbe essere legato a una religione, perchè questo vuol dire che chiuderebbe la porta a tanti fratelli e sorelle.
mi sto quindi informando ben bene per poter proporre questo forte cambiamento in co.ca. (anche se ho sempre affermato che dovremmo cambiare di associazione). i ragazzi e i genitori, se ci sarà un cambiamento, saranno sicuramente informati su tutti i perchè e i per come, questo direi che è proprio il minimo!
non so se riuscirò nel mio intento, anche perchè se la proposta viene accolta, dovremmo tutti impegnarsi al massimo, e purtoppo spesso accade che uno si adatta alla propria situazione e, per pigrizia o che (non sempre, sicuramente ci sono persone che non riescono a prendersi questo impegno perchè troppo pesante), però almeno ci provo, anche se di fronte a questa situazione mi sento veramente tanto piccola!
intanti vi ringrazio di cuore, e se avete altre informazioni che possono essermi utili, le leggerò con attenzione!


PS: il gruppo CNGEI più vicino è a circa una novantina di km da noi, quindi, le persone che lasciano il gruppo a causa della scelta di fede, anche se volessero, sarebbe pressochè impossibile per loro continuare l'attività scout!
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Giovedì 28 Agosto 2008, 12:53    Oggetto: Rispondi citando

premesso che non ho soluzioni...lancio qualche provocazione...


questa difficoltà di fede non può essere sfruttata ideando un progetto educativo di gruppo che risponda a queste esigenze?

Citazione:
per essere scout bisogna credere prima di tutto in Dio

b'è, bisogna vedere come l'ha spiegata.
Così scritta mi viene da dire che sbaglia, se però diceva che bisogna avere un proprio cammio spirituale, allora si, uno scout deve avere quello.
Poi in agesci è la fede cattolica.

Citazione:
inoltre ho sempre pensato, che per aver l'apertura mentale verso tutte le culture ed etnie, un gruppo scout non dovrebbe essere legato a una religione, perchè questo vuol dire che chiuderebbe la porta a tanti fratelli e sorelle.

Io non sono d'accordo.
Questa SECONDO ME è una chiusura personale dei capi, non dell'associazione. Siamo noi capi a non fare prove con altre religioni (fare una catechesi in una sinagoga è così sbagliato?)
Ma andiamo eccessivamente OT.

Citazione:
inoltre tutti gli anni arrivano, specie nei lupetti, bambini di culture diverse (in genere musulmani, ma ci sono capitati anche giapponesi), i cui genitori, vedendo che partecipavamo alla messa, hanno ritirato i propri figli dalle attività.

una cattiveria.
Ma gli è stato spiegato che l'agesci è cattolica all'atto delle iscrizioni? E che attività si sarebbero fatte, e il percorso spirituale intrapreso?


Posso fare una critica MOLTO critica ma anche costruttiva?
Citazione:
i ragazzi r/s che lasciano gli scout a causa della scelta di fede richiesta dall'Agesci,

allora, premesso DALLA MIA ESPERIENZA che molti rs lasciano perchè non c'han balle di far servizio (e lasciano gli scout per quello, se sempre secondo me non si trovato con la cattolicità prenderebbero sempre il saluto...) , se proprio non riesci a convivere con la proposta di fede agesci, la partenza non la prendi ma nulla ti vieta di metterti in una dozzina di persone e creare un gruppo cngei.
SECONDO ME DALLA MIA ESPERIENZA è pigrizia.
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mangusta perspicace



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MessaggioInviato: Giovedì 28 Agosto 2008, 13:14    Oggetto: Rispondi citando

se ermellino spensierato ha manifestato un problema radicato su tutte le branche capisco che ci sia la voglia/idea di cambiare insegne.
é innegabile che l'agesci imponendo (giustamente) la catechesi cattolica chiude a priori le porte a tutti coloro che vorrebbero provare lo scoutismo ma di cattolicesimo non ne vogliono sapere, e sono sempre di più, visti i cambiamenti sociali e culturali dell'italia.
E anche se da patto associativo noi accogliamo ragazzi di diverse fedi etc giustamente continuiamo a fare catechesi cattolica, li portiamo a messa..
Se fossi un genitore che vuole educare il figlio alla sua religione forse non sarei contento di questo "indottrinamento", quindi non lo manderei agli scout.

C'è quindi da chiedersi se sarebbe il caso di fare una riflessione a livello alto, oppure se continuare ad andare avanti per la solita strada.
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newlucio





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MessaggioInviato: Giovedì 28 Agosto 2008, 14:30    Oggetto: Rispondi citando

scusami ermellino ma permettimi di rovesciare un'attimo l'ottica.. se i tuoi ragazzi fanno così fatica ed hanno così tanti dubbi sulla C di AGESCI, mi vien da chiedere perchè la Zona non è intervenuta fino ad ora..

mi spiego: sono stato abituato durante gli anni di Riparto ad andare a Messa, a ritenerlo il momento piu importante della attività domenicale. ho terminato ogni fuoco di bivacco con il "signor fra le tende schierati" (almeno fino al mio arrivo in AGESCI.. ma è un'altra storia..); ho Promesso di fare del mio meglio per servire Dio..... cioè sono stato educato alla spiritualità tipica dello scoutismo cattolico in mille modi e maniere. Al Clan poi si è parlato, discusso animatamente, contestato, ma chi è rimasto al Clan, almeno nella mia associazione, non è rimasto nè per spirito di gruppo nè per filantropia, ma perchè al Clan si è verificato quel processo di Scelta, ho consapevolmente scelto di diventare un Cristiano impegnato nel mio Servizio ai miei fratelli (altrimenti, ribadisco, diventa filantropia..)..

se nel tuo gruppo tutto questo non esiste, ed i tuoi ragazzi, specchio dei loro educatori, nè sono la prova, la Zona vi avrebbe dovuto fare il mazzo molto tempo fa (perdona i toni). vista la sitauzione e le tue valutazioni, mi sembra molto logico che vogliate andare nel CNGEI. La mia domanda è perchè vi è stato permesso di rimanere in AGESCI con questi presupposti...

ovviamente è molto provocatoria, me ne rendo conto, ma se esiston fior fior di strutture associative con espliciti scopi, mi sembra che qualcuno nella tua regione abbia toppato alla grande.. forse era troppo preso ad organizzare marcie della pace?

lucio
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airone del sole





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MessaggioInviato: Giovedì 28 Agosto 2008, 14:41    Oggetto: Rispondi citando

Buona Caccia a tutti,
io sono un capo di una piccola associazione, l'Assoraider che conta circa 2500 soci.
Anche se faccio parte di questa organizzazione (non vengo da altre esperienze associative, negli anni '70 mia madre mi iscrisse al gruppo sotto casa ed è lì che continuo a prestare servizio) condivido la speranza, sicuramente utopica, di un tetto comune per gli scout italiani.
Non è vero però che l'Italia è la pecora nera dello scissionismo, anzi in Europa siamo quasi dei "principianti", La Germania conta oltre 150 organizzazioni, seguita dalla Francia con più di 100 e dalla Spagna dove, addirittura, oltre alle associazioni "non riconosciute" dal Wosm, lo scautismo ufficiale è costituito da una federazione di federazioni, per capirsi gli Scout de Espana (pluriconfessionali) sono una federazione di 23 associazioni e il MSC (cattolico) ne conta più di 30.
Questo chiaramente non giustifica la voglia, tutta italiana, di dividere e "comandare"... Purtroppo quello che si può notare nel nostro panorama che tra le molte esperienze che stanno prendendo vita, poche son quelle che dietro le rotture hanno seri motivi legati al metodo od alla pedagogia, nella maggioranza dei casi alla base della formazione di nuovi gruppi-associazioni ci sono motivi personali, litigi con altri capi ed in certi casi la voglia di alcuni adulti di essere considerati "qualcuno" nelle comunità in cui vivono.
Se vogliamo aggiungere una nota di colore non dimentichiamoci che in Italia il primo gruppo Scout, quello di Bagni di Lucca, fu fondato da Francis Vane che non era dell'associazione di BP, ma della prima associazione non ricosciuta della storia, i British Boy Scouts, che si erano staccati dal movimento ufficiale nel 1909, e che la prima vera scissione in Italia è stata voluta fortemente dalla Chiesa Cattolica, quando nel 1916 si decise di fondare l'ASCI uscendo dal CNGEI.

Non sta a me, ne ad altri, giudicare le scelte di una persona che voglia cambiare associazione, ma quello che vorrei sottolineare e che dovrebbe essere appunto una scelta personale più che una scelta di gruppo. Poca importanza ha il fatto di mantenere in vita lo stesso gruppo o di chiudere un'esperienza per iniziarne un'altra, l'importanza e che dietro la scelta ci sia un vero motivo legato al metodo e non altro.
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newlucio





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MessaggioInviato: Giovedì 28 Agosto 2008, 16:06    Oggetto: Rispondi citando

quoto airone del sole in toto. sarebbe auspicabile il famoso Segretariato italiano dello scoutismo come proposto da Mario Sica, che racchiuda tutte le associazioni scout italiane e che sia il vero rappresentante dello scoutismo italiano al WOSM, ma dubito che CNGEI ed AGESCI avranno mai il coraggio di rinunciare al "potere" (su che cosa poi?).

lucio
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