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Scout C@fé: Il Forum degli Scout Possono leggere e scrivere in questo forum tutti coloro che sono interessati al mondo dello scautismo
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Autore |
Messaggio |
rinoceronte caparbio Moderatore
Età: 39 Segno zodiacale: Registrato: 04/09/06 00:01 Messaggi: 3920
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Inviato: Sabato 24 Febbraio 2007, 13:40 Oggetto: |
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Pian: i capi fanno una scelta cristiana, i ragazzi sono in cammino. nei gruppi agesci puoi trovarti anche ragazzi musulmani, il problema non c'è.
I capi, invece, devono essere di fede cristiana... |
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porcellinopacifico
Età: 64 Segno zodiacale: Registrato: 08/03/07 19:46 Messaggi: 382 Residenza: Milano
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Inviato: Venerdì 09 Marzo 2007, 01:03 Oggetto: |
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I capi, invece, devono essere di fede CATTOLICA.
O forse mi sbaglio.
Credo che ci sia una differenza. No? |
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chiurlox
Registrato: 18/09/06 18:16 Messaggi: 297
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Inviato: Venerdì 09 Marzo 2007, 12:59 Oggetto: |
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già di fede cattolica, inoltre i ragazzi di altre religioni, però hanno l'obbligo di partecipare a tutte le attività del branco, riparto, clan ecc, quindi anche le preghiere, la messa le veglie |
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20coccy03
Età: 37 Segno zodiacale: Registrato: 15/07/05 00:45 Messaggi: 2050 Residenza: Provincia di vicenza
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Inviato: Venerdì 09 Marzo 2007, 13:21 Oggetto: |
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Mah,secondo me non è proprio così.
Ma non sono sicura.Da quello che ho capito(ed è probabile che abbia sbagliato)i capi non devono essere di una religione piuttosto che dell'altra.
Loro hanno il dovere,in quanto educatori,di insegnare al ragazzo il valore della spiritualità(non fede)e della scelta.
Poi anche loro fanno le loro scelte...come mi hanno detto delle ragazze del CNGEI:lasciano la scelta prima di entrare negli scout! |
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rinoceronte caparbio Moderatore
Età: 39 Segno zodiacale: Registrato: 04/09/06 00:01 Messaggi: 3920
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Inviato: Venerdì 09 Marzo 2007, 13:32 Oggetto: |
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porcellinopacifico ha scritto: |
I capi, invece, devono essere di fede CATTOLICA.
O forse mi sbaglio.
Credo che ci sia una differenza. No? |
Si, scusa, fede cristiano cattolica. |
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gabriella60
Età: 64 Segno zodiacale: Registrato: 23/03/07 21:26 Messaggi: 55 Residenza: to
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Inviato: Sabato 07 Aprile 2007, 13:22 Oggetto: sono del cngei e cattolica |
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ciao a tutti, io sono del cngei e la mia è una scelta, anche se sono cattolica e frequento, ma non voglio mettermi in discussione con altri credi penso, che ognuno di noi abbia piena libertà di credere in qualunque sia la sua fede e che sia fonte da parte mia di rispetto di confronto e di riflessione,sono stata un vecchio lupo per molto tempo tra cui akela due volte,
nel mio ultimo branco avevo: un mussulmano,due buddisti,un testimone di geova, una proveniente da na famiglia in cui era devota alla ricerca scientifica,due agnostici ( che però credevano nei valori dellumanità)tre in ricerca e altri cristiani vari: ortodossi, cattolici,valdesi ecc. è stato veramente bello e gratificante lavorare in così tanta ricchezza credetemi,
comunque nel branco precedente erano in prevalenza cattolici e alla domenica mattina li portavo a messa. penso sia giusto che un capo possa educare ai valori umani senza dare precisi riferimenti ad alcuna relgione, ma una ricerca alla spiritualità, personalmente non riusciriei a parlare del mio credo a chi non lo richiede ma riesco a fare attività dove vengono presentate altre religioni per apprezzarne la diversità
tempo dietro ho fatto unuscita con un gruppo agesci ed abbiamo diviso la mattina in due percorsi di ricerca, chi era cattolico ( agesci o cngei) è andato a messa, chi non andava cercava attraverso un gioco a valenza spirituale gli stessi valori che quella mattina erano presenti nelle letture, ma attraverso forme e percorsi diversi, quando tutti si riadunarono insieme ognuno presentò i valori trovati e dove o come,alla fine i ragazzi dell'agesci si alzarono e ringraziarono con un padre nostro e noi con una preghiera indiana |
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riki_frido
Età: 40 Segno zodiacale: Registrato: 11/11/06 13:09 Messaggi: 23
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Inviato: Sabato 07 Aprile 2007, 14:29 Oggetto: a |
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che bello gabriella!
io credo, facendo per altro parte di un'associazione aconfessionale (Assiscout) ed essendo agnostico, che la religione debba essere motivo di incontro e di apertura, non di chiusura, evenienza contro la quale però ahimè più di una volta il mio gruppo si è scontrato (le Co.Ca di gruppi Agesci locali hanno rifiutato di condividere le attività con scout "atei" ).
Io credo che l'aconfessionalità sia la scelta più corretta per qualsiasi aggregato sociale, tanto più per attività formative quali lo scoutismo. Ognuno deve essere libero di vivere la propria spiritualità tanto nel privato che nel collettivo con piena libertà, i "bravi scout" e i bravi capi sono bravi in quanto brave persone, non in quanto appartenenti a una fede piuttosto che ad un'altra!
Riccardo "Leone Allegro" |
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gabriella60
Età: 64 Segno zodiacale: Registrato: 23/03/07 21:26 Messaggi: 55 Residenza: to
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Inviato: Sabato 07 Aprile 2007, 17:34 Oggetto: |
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penso che bisogna stare attenti a non fare di tutta l'eba una sola fascina, le porte chiuse non credo che facciano parte di un tipo di associazione e non di unaltra( solo una associazione scaut non fa attivit con altre ma perchè la sua scelta è quella di fare attività nettamente separate tra maschi e femmine) con l'agesci non ho trovato mai porte chiuse penso che sia una cosa che riguarda le persone che ne fanno parte, mi dispiace per te rikki perchè è un confronto bello ma bsogna essere in grado di arrivare ad un profilo che vada bene oltre a rispettarel le scelte,di ambedue le associazioni, comunque uno può essere ateo o agnostico, ma credere in valori come l'altruismo, la collaborazione, il dare aiuto, la pace, l'accoglienza, il rispetto,la lealtà, la fratellanza ecceteraeccetera,ma può anche cercare la profondita dell'essere, della vita, dl condividere, dello stare insieme, delle emozioni, penso che BP quando diceva che uno scut non può essere senza fede credo che sia verissimo, ma la fede non deve secondo me avere un nome ma un messaggio benevolo |
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aureliano
Età: 43 Segno zodiacale: Registrato: 16/10/06 10:56 Messaggi: 516 Residenza: Fra Bolzano e Trento...
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Inviato: Lunedì 09 Aprile 2007, 16:13 Oggetto: |
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Che bello!
Una Cngei ed un Assiscout...meno male, cominciavo a pensare che questo forum fosse occupato solo da Agesci e Fse (per la cronaca...io sono Agesci...)! |
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riki_frido
Età: 40 Segno zodiacale: Registrato: 11/11/06 13:09 Messaggi: 23
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Inviato: Lunedì 09 Aprile 2007, 22:24 Oggetto: au |
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già, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, affatti, infatti figuratevi se vado a pensare che l'Agesci non voglia l'Assiscout o chi altri, non è così, ma purtroppo la miopia di certe CoCa ha impedito i rapporti...peccato! Sicuramente non sono i ragazzi a volerle queste cose!
Mi piace tantissimo l'idea della fede come "messaggio benevolo"!
Io sono agnostico, ma se c'è qualcosa circa cui non sospendo il mio giudizio sono le persone, ecco, io ho una ferma fede e fiducia nelle persone tutte (la storia del famoso 5% di buono che c'è in tutti...grazie B.P.)...il sovrannaturale non fa per me
Notte a tutti! |
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uomodelbosco
Registrato: 06/03/07 18:14 Messaggi: 1260
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Inviato: Martedì 10 Aprile 2007, 08:19 Oggetto: |
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Ragazzi, sono tra le parole più belle che ho letto nel forum e vi ringrazio.
Questo è il messaggio profondamente Scout che mi piace ascoltare.
Grazie.[/quote] |
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giacco
Registrato: 12/03/07 10:19 Messaggi: 82
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Inviato: Martedì 10 Aprile 2007, 10:52 Oggetto: |
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complimenti per tutto cio che avete scritto.
Ma soprattutto,noi "Bravi" AGESCI dobbiamo ricordare che:
Lo scout e la guida ,sono amici di tutti e fatelli di ogni altra guida scout. |
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20coccy03
Età: 37 Segno zodiacale: Registrato: 15/07/05 00:45 Messaggi: 2050 Residenza: Provincia di vicenza
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Inviato: Martedì 10 Aprile 2007, 12:47 Oggetto: |
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Queste sono le discussioni costruttive che rendono il forum degno di essere considerato tale.
Mi piacciono molto questi "scambi metodologici"...l'ho provato di persona anche al Roverway...molto bello.Grazie |
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porcellinopacifico
Età: 64 Segno zodiacale: Registrato: 08/03/07 19:46 Messaggi: 382 Residenza: Milano
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Inviato: Giovedì 12 Aprile 2007, 10:45 Oggetto: |
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Grazie dell'intervento, gabriella60, un'esperienza come la tua mi mancava in tutti i sensi: la trovo molto interesante e confortante. Cito qualcosa da te solo perché interessa un discorso che ho portato avanti su altri topic dove effettivamente mancava l'opinione di un/a, o più, capo CNGEI.
gabriella60 ha scritto: |
penso sia giusto che un capo possa educare ai valori umani senza dare precisi riferimenti ad alcuna relgione, ma una ricerca alla spiritualità, personalmente non riusciriei a parlare del mio credo a chi non lo richiede ma riesco a fare attività dove vengono presentate altre religioni per apprezzarne la diversità
tempo dietro ho fatto unuscita con un gruppo agesci ed abbiamo diviso la mattina in due percorsi di ricerca, chi era cattolico ( agesci o cngei) è andato a messa, chi non andava cercava attraverso un gioco a valenza spirituale gli stessi valori che quella mattina erano presenti nelle letture, ma attraverso forme e percorsi diversi, quando tutti si riadunarono insieme ognuno presentò i valori trovati e dove o come,alla fine i ragazzi dell'agesci si alzarono e ringraziarono con un padre nostro e noi con una preghiera indiana |
Già altrove ho posto una domanda: è possibile fare attività scout che contempli una crescita di fede reale, non solo spirituale, ognuno per la sua strada (agnostico, ateo, buddhista, cattolico, musulmano, testimone di Geova, valdese ecc) in un gruppo completamente misto e aconfessionale come quello che hai descritto?
Nel documento CNGEI "PROGETTO DI FORMAZIONE SPIRITUALE" http://www.cngei.it/supporti/pdf/spiritualita.pdf , documento molto articolato e interessante nel quale mi ritrovo in più punti, leggo anche:
Citazione: |
Per formazione spirituale intendiamo l’educare i nostri ragazzi a vivere secondo le esigenze dello spirito e a ricercare un senso alla propria esistenza che vada oltre la materialità....
...Da non confondere quindi con “formazione religiosa”, perché quest’ultima ha a che fare con il rapporto del singolo con le norme e le interpretazioni del culto a cui aderisce, rispetto al quale l’individuo è chiamato a scelte interiori e a comportamenti precisi....
...Discorso che non va confuso con i momenti dedicati, da alcuni, alle pratiche religiose (S. Messa, il pregare, ecc.) che sono momenti che riguardano i singoli e non l’attività scout... |
Ecco su questo punto io non mi trovo d'accordo, o meglio la ritengo una scelta possibile e pure corretta, ma non la condivido.
Non la condivido perché mi sembra, e nel bene e nel male lo vedo nella storia antica come in quela contemporanea, che non possiamo sostenere che le pratiche religiose riguardino esclusivamente i singoli: se sono autentiche, e non pure formalità, fanno parte delle persone, ragazzi e adulti.
Anche tu nel tuo intervento mi hai descritto, se non ho letto male, quella che, a mio modo di vedere, era sostanzialmente una condivisione di momenti di preghiera e meditazione.
L'unica differenza che vedo è che io vorrei che questi momenti non fossero solo delle esperienze una tantum, ma piuttosto che entrassero a fare parte a pieno titolo dell'educazione spirituale dei singoli, quale sia la loro fede o non fede.
Condivido completamente riki_frido (e sto cercando di approfondire i miei rapporti con ASSISCOUT che, tra le tante cose interessanti, promettono senza dire "Con l'aiuto di Dio" frase che effettivamente ritengo discriminante)
riki_frido ha scritto: |
Io credo che l'aconfessionalità sia la scelta più corretta per qualsiasi aggregato sociale, tanto più per attività formative quali lo scoutismo. Ognuno deve essere libero di vivere la propria spiritualità tanto nel privato che nel collettivo con piena libertà, i "bravi scout" e i bravi capi sono bravi in quanto brave persone, non in quanto appartenenti a una fede piuttosto che ad un'altra! |
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gabriella60
Età: 64 Segno zodiacale: Registrato: 23/03/07 21:26 Messaggi: 55 Residenza: to
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Inviato: Sabato 14 Aprile 2007, 11:01 Oggetto: |
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Citazionep.f.s. del cngei:
Per formazione spirituale intendiamo l’educare i nostri ragazzi a vivere secondo le esigenze dello spirito e a ricercare un senso alla propria esistenza che vada oltre la materialità....
...Da non confondere quindi con “formazione religiosa”, perché quest’ultima ha a che fare con il rapporto del singolo con le norme e le interpretazioni del culto a cui aderisce, rispetto al quale l’individuo è chiamato a scelte interiori e a comportamenti precisi....
...Discorso che non va confuso con i momenti dedicati, da alcuni, alle pratiche religiose (S. Messa, il pregare, ecc.) che sono momenti che riguardano i singoli e non l’attività scout...
porcellinopacifico dice:
Ecco su questo punto io non mi trovo d'accordo, o meglio la ritengo una scelta possibile e pure corretta, ma non la condivido.
Non la condivido perché mi sembra, e nel bene e nel male lo vedo nella storia antica come in quela contemporanea, che non possiamo sostenere che le pratiche religiose riguardino esclusivamente i singoli: se sono autentiche, e non pure formalità, fanno parte delle persone, ragazzi e adulti.
Anche tu nel tuo intervento mi hai descritto, se non ho letto male, quella che, a mio modo di vedere, era sostanzialmente una condivisione di momenti di preghiera e meditazione.
L'unica differenza che vedo è che io vorrei che questi momenti non fossero solo delle esperienze una tantum, ma piuttosto che entrassero a fare parte a pieno titolo dell'educazione spirituale dei singoli, quale sia la loro fede o non fede. "
in concreto funziona così sui grandi incontri o manifestazioni si creano degli spazi perchè ci si possa dedicare al proprio culto,ognuno il suo , ma non nelle attività nonrmali, anche concretamente non potrebbe essere possibile, pensa nel caso del mio ultimo branco, comunque la spiritualità e vissuta in tutte le attività: nei giochi,nei laboratori, intorno al fuoco ecc, attraverso la condivisione, il capire che in ogni cosa che facciamo non la facciamo da soli e che ognuno di noi ha delle esigenze e dei pensieri o dei vissuti diversi, la ricerca cotinua attraverso il confronto offerto dalle attività e dalla guida dei capi, stimola i ragazzi/e alla sensibilizzazione e alla riflessione. nei momenti di unità o di gruppo poi può nascere l'esigenza di fare delle attività mirate come quella che ho descritto, per concludere o aprire un percorso, anche se non è come dici , continuativa, ti garantisco che lascia dei profondi messaggi che rimangono , forse di più che se fatti continuamente perchè diventa abitudinario e non invoglia alla riflessione che invece stimola i pensieri, è come portare uno in un bosco, all'inizio uò fare paura ma se non si è soli ci si può confrontare su quella paura poi ci si ride sopra ed infine si gioca a cercare nuovi sentieri o a osservare tutte le cose che quel bosco offre. un giorno si fa un'attività in ricordo di quel giorno e tutto riemerge e si ricordano nuove cose e nascono nuovi confronti perchè nel mezzo ci sono state altre cose nuove esperienze che si fondono. scusate la mia lungaggine |
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