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Genitori spacca...
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Autore Messaggio
stambeccosincero



Età: 68
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MessaggioInviato: Domenica 22 Aprile 2007, 19:58    Oggetto: genitori spacca Rispondi citando

Capo Squadriglia o Capo Muta non cambia molto se guardiamo la questione dal punto di vista del ragazzo; cambierà il livello di responsabilità cui fare riferimento ma per il giovane sarà sempre avere la guida del gruppo di esploratori o di lupetti che dovranno avere lui come riferimento, e non altri.

Spero poi di non aver urtato la tua suscettibilità nel definirti, con tanto affetto, vecchietta, (e comunque te ne chiedo scusa) ma come puoi leggera nella mia, avevo aggiunto "come me", perchè anch'io mi definisco tale soprattutto se rapportato all'età media dei C.R.: mi rendo infatti sempre più conto che di over 40 siamo veramente pochi nello scoutismo e questo, a volte, mi crea una leggera apprensione se penso che la maggioranza dei CR, raggiunti i 35/40 anni lascia l'attività, facendo così cadere nel vuoto quel bagaglio di capacità, di esperienze che nessun Campo di Formazione potrà mai ridarti.

E poi non credo che avrai mai pensieri chiusi, che ti passi la voglia di giocare e di sorridere alla vita. Non ora. Non più.
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gabriella60



Età: 64
Segno zodiacale: Capricorno
Registrato: 23/03/07 21:26
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MessaggioInviato: Mercoledì 25 Aprile 2007, 03:27    Oggetto: Rispondi citando

stambeccosincero ha scritto:
Capo Squadriglia o Capo Muta non cambia molto se guardiamo la questione dal punto di vista del ragazzo; cambierà il livello di responsabilità cui fare riferimento ma per il giovane sarà sempre avere la guida del gruppo di esploratori o di lupetti che dovranno avere lui come riferimento, e non altri.

Spero poi di non aver urtato la tua suscettibilità nel definirti, con tanto affetto, vecchietta, (e comunque te ne chiedo scusa) ma come puoi leggera nella mia, avevo aggiunto "come me", perchè anch'io mi definisco tale soprattutto se rapportato all'età media dei C.R.: mi rendo infatti sempre più conto che di over 40 siamo veramente pochi nello scoutismo e questo, a volte, mi crea una leggera apprensione se penso che la maggioranza dei CR, raggiunti i 35/40 anni lascia l'attività, facendo così cadere nel vuoto quel bagaglio di capacità, di esperienze che nessun Campo di Formazione potrà mai ridarti.

E poi non credo che avrai mai pensieri chiusi, che ti passi la voglia di giocare e di sorridere alla vita. Non ora. Non più.


tranquillo, non hai turbato la mia suscettbilità ed è vero ciò che dici, abbiamo molta esperienza ma ho capito una cosa poi ho capito che è nostra, perchè io ho provato a passarla ma giustamente per i " giovani" sono esperienze di altri che puoi considerare ma non sono loro, questo lo capisco, io sono ancora attiva in un certo senso , sono nel cngei, e sono in una staff che fa attività tecniche in campi appositi per gli esploratori/trici e fino all'anno scorso ero anche akela perche quattro anni fa è stato riaperto un branco e la mia esperienza è in un certo senso, stata utile ( ero già stata akela molti anni prima e poi incaricata reg per la branca elle ( lupetti) e capo gruppo, queste esperienze mi sono servite su molti piani, soprattutto su quello del sapere cosa fai, perchè e quali sono le tue effettive responsabilità, ma comunque riinizi da capo, ma sono molto felice di quest'ultima esperienza che mi ha arricchito molto, sono una che ha ben saldi i piedi a terra ma mi piace giocare e vivere delle avventure per creare nuove esperienze.

so che spesso siamo tendenti a giudicare e questo mi irrita ma mi disturba di più quando ci si chiude nelle proprie definizioni, ho deciso di portare avanti un certo discorso di sincerità e rispetto nei riguardi dei genitori e questo non perchè sono genitore anche io, ma perchè ho avuto molti bimbi o ragazzi con i loro sogni e aspettative ,paure, titubanze e perplessità che la voglia di crescere porta con sè, spesso crea nei nostri ragazzi confusione , noi siamo tutti molto attenti a tutti questi segnali e cerchiamo di agire per il meglio, ma questi sintomi non sono così chiari ad un ragazzo di vent'anni o poco più , anche se molto preparato e sensibile e deve decidere per quello che è comunque il gruppo , deve fare le sue scelte, giuste o sbagliate che siano, saranno un' esperienza vissuta, noi non possiamo criticare se la sua scelta è sbagliata ma aiutare a fare di questa una buona esperienza e poi consiglare come aggiustare la faccenda, tra tanti consigli potrà valutare ovviamente modificandolo quello più a lui apprpriato, la mia esperienza mi è servita come preparazione con altri ragazzini e genitori senza più crare problematiche, noi parliamo spesso di senso d'affidamento che i ragazzini dovrebbero avere, quelli che meritano e quelli che no ma come facciamo ad essere così sicuri che il nostro metro per misurare è giusto? sono arrivata a 47 anni,ho fatto 2 anni senior in servizio, tre da vice capo, tre più quattro di capo( akela), tredi capo gruppo, tre di incaricato reg, 5 in campi tecnici eppure non sono ancora sicura di saper valutare bene le situazioni ed i ragazzi, pensate sia grave?


L'ultima modifica di gabriella60 il Sabato 28 Aprile 2007, 13:56, modificato 1 volta
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
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Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Mercoledì 25 Aprile 2007, 20:08    Oggetto: Rispondi citando

Se volete riportare un messaggio o parte di messaggio (MOLTO meglio), usate il pulsante "riporta", per favore?
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gabriella60



Età: 64
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MessaggioInviato: Venerdì 27 Aprile 2007, 22:53    Oggetto: Rispondi citando

grazie , penso ti riferisci a me ma non mi viene, non so perchè, scusa
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stambeccosincero



Età: 68
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Messaggi: 718
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MessaggioInviato: Sabato 28 Aprile 2007, 09:12    Oggetto: Rispondi citando

Allora non sono il solo a "litigare" con il pc. Io a volte lo strozzerei!!!!
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hobbit





Registrato: 28/04/07 15:41
Messaggi: 26

MessaggioInviato: Sabato 28 Aprile 2007, 16:34    Oggetto: Rispondi citando

......eppure non sono ancora sicura di saper valutare bene le situazioni ed i ragazzi, pensate sia grave?
ei gabriella60 hai centrato in pieno, come faccio a sapere se è giusto il mio giudizio??'
una volta mi son detta:ma non è che quel ragazzo è tonto? invece con il tempo scoprimmo che era mezzo sordo ma non voeva farlo capire per paura di essere preso in giro, i genitori pensavano fossè l'età e noi calcavamo un pò la mano con lui, se ne è andato poi scoprimmo che gli venne diagnosticato un inizio di sordita(le cause non so)
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stambeccosincero



Età: 68
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MessaggioInviato: Martedì 01 Mag 2007, 12:27    Oggetto: Genitori spacca Rispondi citando

No, Gabriella 60 e Hobbit, non penso sia grave.
Penso sia doveroso considerare che il nostro metro di giudizio per valutare i giovani che ci vengono affidati sia stato formato in primis dalla nostra esperienza persona e poi dal metodo che applichiamo. Non siamo psicologi o simili, in grado di rilevare in prima battuta le difficolta che un ragazzo può nascondere o di valutare immediatamente le sue capacità. I Capi delle varie associazioni scoutistiche provengono dalle più disparate professioni e solo le esperienze scoutistiche vissute nel tempo potrà dare loro una serenità e capacità di giudizio che ci permetterà di avvicinarci il più possibile a corrette valutazioni.

Non dimentichiamo mai però, se mi consentite, l'umiltà nell'avvicinarci agli altri (non necessariamente scout): se c'è la necessità di aiutare un non vedente sono io che devo guidarlo, non è lui che deve seguirmi; se mi affianco a un sordo-muto, sono io che devo imparare a farmi comprendere da lui, non devo aspettare che lui si faccia capire da me, se nel mio reparto arriva un ragazzo con un qualsiasi problema (fisico, esistenziale, etc.) sono io che devo capirlo ed aiutarlo, senza aspettare che si esprima lui in questo senso. Ecco quindi che riemerge la amata/odiata "collaborazione" con genitori ed insegnanti, ma soprattutto con i primi, con i quali andrebbe intessuta una rete di dialogo che purtroppo, lo ammetto, non sempre si riesce ad instaurare. E non sempre possiamo attribuire la responsabilità di questo mancato dialogo ai genitori.

A prescindere da qualunque discorso, penso che nessuno possa dirsi a priori in grado di poter esprimere un corretto giudizio senza dover prima considerare che ogni ragazzo è un'isola a sè, diverso dagli altri per una infinita serie di sfaccettature che non basterebbe una vita per valutarle tutte: quindi cerchiamo di operare basandoci sul dialogo con i genitori e gli insegnanti, le nostre esperienze, le nostre sensazioni, e facendo, come al solito, del nostro meglio.
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tuitt



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MessaggioInviato: Mercoledì 02 Mag 2007, 07:36    Oggetto: Re: Genitori spacca Rispondi citando

stambeccosincero ha scritto:
Non siamo psicologi o simili, in grado di rilevare in prima battuta le difficolta che un ragazzo può nascondere o di valutare immediatamente le sue capacità.


Cara grazia che ci sono delle persone che si mettono a disposizione in qualità di capi.
E' chiaro che dobbiamo conoscere i nostri ragazzi per poter dare loro il massimo, ma in fondo si tratta di volontariati.

D'altra parte, chi decide di essere volontario nei pompieri viene formato affinchè l'arte del "pompierismo" sia conosciuta alla perfezione, ma, ripeto, noi non siamo psicologi.

Siamo solo al terzo posto (dopo sfamiglia e scuola).
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gabriella60



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MessaggioInviato: Mercoledì 02 Mag 2007, 10:34    Oggetto: Re: Genitori spacca Rispondi citando

stambeccosincero ha scritto:

Non dimentichiamo mai però, se mi consentite, l'umiltà nell'avvicinarci agli altri (non necessariamente scout): se c'è la necessità di aiutare un non vedente sono io che devo guidarlo, non è lui che deve seguirmi; se mi affianco a un sordo-muto, sono io che devo imparare a farmi comprendere da lui, non devo aspettare che lui si faccia capire da me, se nel mio reparto arriva un ragazzo con un qualsiasi problema (fisico, esistenziale, etc.) sono io che devo capirlo ed aiutarlo, senza aspettare che si esprima lui in questo senso. Ecco quindi che riemerge la amata/odiata "collaborazione" con genitori ed insegnanti, ma soprattutto con i primi, con i quali andrebbe intessuta una rete di dialogo che purtroppo, lo ammetto, non sempre si riesce ad instaurare. E non sempre possiamo attribuire la responsabilità di questo mancato dialogo ai genitori.

A prescindere da qualunque discorso, penso che nessuno possa dirsi a priori in grado di poter esprimere un corretto giudizio senza dover prima considerare che ogni ragazzo è un'isola a sè, diverso dagli altri per una infinita serie di sfaccettature che non basterebbe una vita per valutarle tutte: quindi cerchiamo di operare basandoci sul dialogo con i genitori e gli insegnanti, le nostre esperienze, le nostre sensazioni, e facendo, come al solito, del nostro meglio.



sono pienamente daccordo con te , hai ragione, ma comunque ti permane sempre un'ombra di dubbio, specialmente quando al confronto con altri capi, con i genitori, insegnanti ecc ognuno espone la sua idea che non si confà con le altre, ti dò un'esempio.
14 anni fa un lupetto nel momento di entrare sul treno si irrigidì, incominciò a sudare freddo , non c'èra tempo, di forza lo caricammo sul treno, una volta sul treno gli chedemmo cosa succedeva, lui non ci rispose, si girò dallaltra parte offeso e rimase così per metà viaggio, tutti gli parlavano ma lui niente.
ad un certopunto io mi alzai per andare in bagno, lui mi si avvinghiò urlante diceno , non te ne andare, non mi lasciare qui,
io e gli altri capi trasalimmo , cosa succedeva?e giù con le domande.
tutto quello che capimmo era che sul treno cerano di ragazzi vestiti in modo un pò particolare che lui identificò come metallari, e lui aveva paura di loro in un secondo momento prima di scendere mi confidò di dire a sua mamma di non portarlo al mercato o comunque nei posti affollati.
il seguito fu quello del confronto tra noi , con i genitori ecc.
risultato: un capo consigliò una visita psichiatrica, un altro solo psicologica,
i geniori un caso del momento nulla di più, io seguii il mio istinto, parlando con una amica della madre che lafrequentava tramite i figli scaut anche loro, scoprii che aveva un fratello maggiore che frequentava amici metal, che leggeva molto e spesso i libri che leggeva il fratello molto più grande, senza la mediazione di un adulto, bene trovato il mistero, nella fantasia di un bambino di 8 anni ...... ma quano ho esposto quanto saputo mi hanno detto che forse aveva sbito violenza e che avevo sottovalutato la situazione, risultato il bambino fu tolto dagli scaut
rientrato un anno dopo convinti dalla famosa amica ora è vice capo reparto, forse avrei ovuto battermi ma non ero sicura, sembrava che gli altri ne sapessero di più, se è ritornato è grazie adun genitore che ha mantenuto l duro ed ha mediato con la mamma e con lui
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