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E' contro i valori scout non credere nella chiesa ?
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Autore Messaggio
Furetto determinato



Età: 38
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MessaggioInviato: Martedì 04 Settembre 2007, 14:07    Oggetto: Rispondi citando

Veleno ha scritto:
Furetto determinato ha scritto:
sai quante di quelle persone hanno fatto sesso prematromoniale?Quante convivono?Quanti sono scout e magari fanno entrambe le cose??? Questo per dirti che credere e non andare di pari passo con l'arretratezza della Chiesa non è così poco diffuso...


Fai un parallelo con la vita scout....quanti lupetti mangiano troppo e male, quanti lupetti hanno un pessimo carattere, quanti lupetti sono pigri ecc...
Lo scoutismo dovrebbe andare "al passo con i tempi" e cambiare la sua offerta? Basta uscite nei boschi....facciamo tornei di PS3? Oppure cacciamo i lupetti che non si comportano da perfetti lupi??
No...chi sbaglia lo si accetta comunque e lo si aiuta a non sbagliare ancora senza per questo cambiare gli ideali giusti!

Critica la Chiesa per le cose sbagliate che fa...è giusto...ma non chiederle di seguire stupidamente la massa!
Se pensi che il sesso prematrimoniale sia lecito e giusto, che non va contro la Parola di Cristo...fai sentire la tua voce, è giusto!
Se pensi che la convivenza sia lecita e giusta, che non va contro la Parola di Cristo...fai sentire la tua voce, è giusto!
Se pensi che la Chiesa deve cambiare perchè "così fan tutti" allora sei fuori strada!

Sia chiaro...non stavo sostenendo che convivenza o sesso prematrimoniale siano leciti e giusti eh!


Cercavo di dire che i tempi sono cambiati, i costumi sono cambiati e che su mooooolte cose la Chiesa è arretrata.Non intendevo dire che se tutti fanno una cosa allora è la Chiesa ad essere in torto.E' solo che è un dato di fatto che la società si evolve e la Chiesa no.
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Veleno



Età: 46
Segno zodiacale: Capricorno
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MessaggioInviato: Martedì 04 Settembre 2007, 14:40    Oggetto: Rispondi citando

Furetto determinato ha scritto:
Cercavo di dire che i tempi sono cambiati, i costumi sono cambiati e che su mooooolte cose la Chiesa è arretrata.Non intendevo dire che se tutti fanno una cosa allora è la Chiesa ad essere in torto.E' solo che è un dato di fatto che la società si evolve e la Chiesa no.


Forse perchè la Chiesa non deve evolvere!
E' sempre questione di intendersi bene...la Chiesa come fede, come dogma, come principi...Vangelo...la Parola...non è in evoluzione! Sono norme e principi solidi ed immutabili nel tempo! Magari capita ogni tanto che nuovi studi diano maggiori definizione dei testi, qualche piccola sfumatura in più...ma sono piccolezze!

Il comportamento della Chiesa come comunità, come insieme di persone e il modo con cui si fa l'annuncio quello si può e deve cambiare...le campane di una chiesa sono una cosa bella ma ci vuole il rispetto per gli altri quindi non farle suonare ogni quarto d'ora tutto il giorno e tutta la notte, usare nuovi mezzi di comunicazione (tipo internet), ecc...
La Chiesa DEVE difendere il sacramento del matrimonio e la famiglia...non può "modernizzarsi" in questo....magari possono modernizzarsi i preti e trovare un modo diverso/migliore per comunicare con le nuove generazioni! Capire che quello che era normale cent'anni fa non lo è necessariamente ancora adesso...ma cambia il linguaggio non le posizioni...quando sono espressioni del Vangelo! Quando invece sono opinioni personali...sono appunto personali e soggettive...
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porcellinopacifico



Età: 64
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Registrato: 08/03/07 19:46
Messaggi: 382
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MessaggioInviato: Mercoledì 05 Settembre 2007, 12:15    Oggetto: Rispondi citando

Fenicottero ha scritto:
...non è che stiamo dando significati diversi alla parola "ateo"? Perché da quello che mi sembra di aver capito per qualcuno è uno che proprio non ha valori, non vuole dare nessun senso alla sua vita e non vuole fare nessun cammino, per qualcun altro è una persona che non crede in una "divinità" in senso stretto.
E direi che cambia molto...

Sì credo che tu abbia centrato il problema.
Ateo sifnigica che non crede in un dio o meglio che crede che non esista nessun dio. Non significa affatto che non ha e non vive valori spirituali o morali.
E' per questo motivo che ritemgo che uno scout anche un capo, possa essere ateo.
aureliano ha scritto:
...la spiritualità è inscindibile dallo scoutismo e dalle sue attività: fare un campo nei boschi, accendere un fuoco e fare una veglia alle stelle sono alcuni dei momenti più spirituali che possano esistere...a me ha dato molto di più tutto questo che non le route o gli hyke nei monasteri o nei centri religiosi.
....
Quoto al 100% quindi anche un capo ateo può educare alla spiritualità anche se non confessionale.
Citazione:
...L'Assiscout ha tolto il riferimento a Dio nella Promessa ed accoglie (anche come capi) persone credenti e non credenti. Comunque un minimo di cammino spirituale lo fanno, da quel che ho capito. ...

Cito liberamente assumendomi la resposabiltà della cosa.
LE PROVE DELLA PROGRESIONE ESPLORATORI di ASSISCOUT ha scritto:
...Cultura Religiosa
Nella nostra associazione si incontrano scout provenienti da famiglie di varie fedi ed abitudini religiose, oltre che non-credenti. Lo scoutismo non esclude nessuno per le sue convinzioni religiose. Non troverai tra queste prove nessuna forma di educazione religiosa specifica, ma, poiché credo che una qualche forma i spiritualità sia fondamentale in ogni uomo, troverai prove di coltura religiosa, che ti aiuteranno a capire meglio le tradizione e le fedi del mondo, cosicché tu possa compiere le tue scelte con competenza e nozione di causa, oltre che comprendere ed accettare pienamente le convinzioni altriu....
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Veleno



Età: 46
Segno zodiacale: Capricorno
Registrato: 05/12/05 09:41
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Residenza: Genova

MessaggioInviato: Mercoledì 05 Settembre 2007, 15:19    Oggetto: Rispondi citando

porcellinopacifico ha scritto:
Ateo sifnigica che non crede in un dio o meglio che crede che non esista nessun dio. Non significa affatto che non ha e non vive valori spirituali o morali.

Ammetto la mia ignoranza...ho provato a documentarmi ma effettivamente il termine ateo viene usato in modi diversi ed è quindi poco chiaro...

Citazione:
Nella sua accezione più ampia, il termine ateismo [...] definisce la posizione sia di chi non crede nell'esistenza di una - o più - divinità sia di coloro che di tali divinità affermano positivamente l'inesistenza[...] Si differenzia anche dall'agnosticismo, categoria cui appartengono tutti coloro che sulla questione "sospendono" o comunque non esprimono giudizio.[...]
Non necessariamente il termine ateismo è sinonimo di areligiosità. Può infatti darsi benissimo che vi siano atei dichiarati che credono in concetti come "forza universale" o simili, i quali pur non avendo caratteri teistici conservano comunque elementi di religiosità (posizione avvertita ma fortemente contestata da Michel Onfray, che la esclude dalla propria ateologia).[...]
Sebbene molti tra coloro che si dichiarano atei condividano un diffuso scetticismo di fondo verso il soprannaturale e lo spirituale, le convinzioni degli atei provengono da mille diverse fonti culturali, filosofiche, sociali e storiche, cosa questa che fa sì che non esista né un pensiero unico né una linea comune di comportamento e di azione tra gli atei.


In mezzo c'è qualsiasi cosa!!
Uno scout Agesci non può essere ateo, uno scout (CNGEI ad esempio) a questo punto si SE il suo è un ateismo che lascia comunque spazio a un campo spirituale!
Resto comunque dell'idea che se credo in una forza universale non "personalizzata"...magari non la chiamerò Dio ma non mi considererei ateo.....ma è solo questione di termini!

LE PROVE DELLA PROGRESIONE ESPLORATORI di ASSISCOUT ha scritto:
...Cultura Religiosa
Nella nostra associazione si incontrano scout provenienti da famiglie di varie fedi ed abitudini religiose, oltre che non-credenti. Lo scoutismo non esclude nessuno per le sue convinzioni religiose. Non troverai tra queste prove nessuna forma di educazione religiosa specifica, ma, poiché credo che una qualche forma i spiritualità sia fondamentale in ogni uomo, troverai prove di coltura religiosa, che ti aiuteranno a capire meglio le tradizione e le fedi del mondo, cosicché tu possa compiere le tue scelte con competenza e nozione di causa, oltre che comprendere ed accettare pienamente le convinzioni altriu....


Beh questo vale per tutti gli scout se si parla di ragazzi....la discussione nasce sui capi...può l'educatore, il testimone, l'esempio non avere "una qualche forma i spiritualità" che "credo sia fondamentale in ogni uomo"? Può in ogni caso? Può solo se è in ricerca della sua spiritualità (fede, religione, filosofia, ecc)?
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porcellinopacifico



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MessaggioInviato: Mercoledì 05 Settembre 2007, 15:54    Oggetto: Rispondi citando

Preciso che non faccio parte dell'Assiscout (o almeno non ancora...), per cui quello che dico è a puro titolo personale.
Per quanto riguarda il concetto di ateo non mi sembra ci possano essere molti dubbi.
E' chiaro che ogni singola persona e diversa e vive il suo credere che dio non esista in maniera diversa.
Comunque da un punto di vista valoriale un ateo non si distingue necessariamente da un credente: possono "credere" sostanzialmente negli stessi valori.
Veleno ha scritto:
...può l'educatore, il testimone, l'esempio non avere "una qualche forma i spiritualità" che "credo sia fondamentale in ogni uomo"? Può in ogni caso? Può solo se è in ricerca della sua spiritualità (fede, religione, filosofia, ecc)?
E chi ti dice che l'ateo è, mediamente, meno spirituale di un credente?
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Veleno



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MessaggioInviato: Mercoledì 05 Settembre 2007, 17:29    Oggetto: Rispondi citando

porcellino lo dicevo prima...
"Uno scout Agesci non può essere ateo, uno scout (CNGEI ad esempio) a questo punto si SE il suo è un ateismo che lascia comunque spazio a un campo spirituale! "
Per l'uso che faccio io del termine ateo non c'è spazio per lo spirituale, l'ateo per me non crede assolutamente che esista lo spirito e la sfera spirituale...è un materialista, concreto e realista al massimo!
Giustamente tu e fenicottero avete notato che l'uso del termine non è uguale per tutti....ed effettivamente c'è una certa differenze nel credo/non credo di chi si dichiara ateo....quindi semplicemente distinguo l'ateo che comunque vive la spiritualità (che può essere un buon capo scout in un'associazione laica) da quello che non ci crede e che secondo me non potrà mai essere uno scout "completo"!
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porcellinopacifico



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MessaggioInviato: Mercoledì 05 Settembre 2007, 17:56    Oggetto: Rispondi citando

Veleno ha scritto:
Per l'uso che faccio io del termine ateo non c'è spazio per lo spirituale, l'ateo per me non crede assolutamente che esista lo spirito e la sfera spirituale...è un materialista, concreto e realista al massimo!
Giustamente tu e fenicottero avete notato che l'uso del termine non è uguale per tutti....ed effettivamente c'è una certa differenze nel credo/non credo di chi si dichiara ateo....quindi semplicemente distinguo l'ateo che comunque vive la spiritualità (che può essere un buon capo scout in un'associazione laica) da quello che non ci crede e che secondo me non potrà mai essere uno scout "completo"!

Scusa. ma al di là dell'uso personale delle parole, qui c'è un qui pro quo che va chiarito.
I termini sprito e spirituale si riferiscono sia a realtà immateriali soprannaturali sia a una sfera del reale che coinvolge la nostra mente e le nostre emozioni. Nel primo significato ovviamente un ateo non è spirituale, nel secondo lo è, anche se, come un credente, potrà attribuire maggiore o minore importanza a questa sfera.
Se si ritiene che l'educazione deve coinvolgere il soprannaturale, allora la spiritualità assume un significato particolare.
Se si ritiene che l'educazione spiritualità possa passare attraverso alcuni tipi di esperienze come diceva
aureliano ha scritto:
la spiritualità è inscindibile dallo scoutismo e dalle sue attività: fare un campo nei boschi, accendere un fuoco e fare una veglia alle stelle sono alcuni dei momenti più spirituali che possano esistere...

allora le cose stanno differentemente
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Furetto determinato



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MessaggioInviato: Mercoledì 05 Settembre 2007, 18:02    Oggetto: Rispondi citando

Ateo: dal greco àtheos composto di "a" privativo e theos (Dio) = che non crede in Dio.
Un ateo non è che non crede in niente, non crede nell'esistenza di un'entità suprema e governatrice.
Può credere nella scienza, nella filosofia ma mi sembra difficile che possa curare un cammino religioso (se si parla di agesci) o comunque spirituale di un altro.

Oltretutto se in associazioni come assiscout si possono trovare sia atei che credenti (anche se in diversi modi di vedere la divinità) secondo me un capo deve essere preparato a seguire entrambe le situazioni, quindi a mio parere, secondo un discorso puramente logico, dovrebbe essere credente anche lui per poter affrontare l'educazione sia dell'ateo che del credente.Ma questa è solo speculazione logica.
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Ape Laboriosa



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MessaggioInviato: Mercoledì 05 Settembre 2007, 18:03    Oggetto: Rispondi citando

per quanto la penso io, sia come teoria sia come esperienza pratica, è molto importante nella vita scout avere anche una vita spirituale, che non è per forza quella cattolica. So che sto parlando soprattutto a scout Agesci e di altri gruppi cattolici (anche il mio lo è), ma ho riscontrato questa ricerca di spiritualità anche in associazioni pluriconfessionali, attraverso attività che non si rivolgono ad una sola religione, o che comunque favoriscono l'incontro tra più credo. Per quanto riguarda poi gli atei, mi è sempre piaciuto pensare che anche la loro sia una specie di "religione dell'uomo", e che quindi un suo aspetto spirituale ce l'abbia... poi non so, non sono mai stata atea e mi si perdoni l'ignoranza...
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MessaggioInviato: Giovedì 06 Settembre 2007, 22:18    Oggetto: Rispondi citando

Furetto determinato ha scritto:
Ateo... mi sembra difficile che possa curare un cammino religioso (se si parla di agesci) o comunque spirituale di un altro. un capo deve essere preparato a seguire entrambe le situazioni, quindi a mio parere, secondo un discorso puramente logico, dovrebbe essere credente anche lui per poter affrontare l'educazione sia dell'ateo che del credente.Ma questa è solo speculazione logica.

Innanzi tutto lo spirito non è necessariamente metafisico o religioso. Anche da un punto di vista strettamente cristiano cattolico ti assicuro che è molto ardito sostenere la sussitenza di uno spirito separato dal corpo. Noi, protestanti, come voi, cattolici, crediamo nella resurrezione dei corpi della carne: né nel vangelo né nella dottrina si parla di uno spirito separato dalla carne. Noi siamo innanzi tutto il nostro corpo. La nostra sfera spirituale è un ambito tutto terreno.
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Giovedì 06 Settembre 2007, 22:54    Oggetto: Rispondi citando

atteniamoci al topic: ciò che stiamo dicendo è molto interessante che merita un topic apposta...
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Gatto Laborioso





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MessaggioInviato: Venerdì 07 Settembre 2007, 09:43    Oggetto: Rispondi citando

Un anno fa ho deciso di cresimarmi. Ma essendo stata per parecchi anni "lontana" avevo bisogno di un confronto e capire se non condividere delle posizioni della Chiesa significava non essere adatti a confermare la propria fede.
Il parroco mi ha chiesto di cosa parlavamo, dei Sacramenti o di altro. Personalmente non condivido la posizione della Chiesa sull'omosessualità, sulla convivenza, sul divorzio, sulla procreazione assistita, sui PACS ed un altro numero di cose.

Il parroco mi ha chiarito che ognuno è dotato di una propria testa pensante e condividere o meno su questi argomenti fa parte della natura delle cose. Il discorso sarebbe stato diverso se il disaccordo avesse riguardato dogmi o aspetti fondamentali del credo cattolico. Ma i temi da me sollevati non sono dogmi e non c'è scritto da nessuna parte che il bravo cattolico si riconosce perchè fa sempre tutto quello che dice la Chiesa.

Il discorso è abbastanza complesso, forse l'ho semplificato un pò troppo ma era per rendere l'idea.
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Veleno



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MessaggioInviato: Venerdì 07 Settembre 2007, 10:02    Oggetto: Re: E' contro i valori scout non credere nella chiesa ? Rispondi citando

Sparviero ha scritto:
Spesso mi chiedo se non credere nella Chiesa voglia dire andare contro ai valori scout.
Fino all'altr'anno non credevo ma adesso ho ritrovato la mia fede e credo più che mai ma non in Cristo o nella religione Cattolica o Cristiana, credo in un Dio tutto mio !
Non sopporto la Chiesa che impone i suoi dogmi e che impone la sua religione piena di controsensi.
Spesso ne parlo con il mio capo reparto e lui mi risponde dicendo: "Più in là capirai".
Io però ho paura di andare contro i valori scout e sopratutto ora che passo in noviziato di non essere in un luogo adatto visto che da ora in poi ci saranno molte più attività legate alla fede.
Spero che mi possiate aiutare a capire meglio.

Grazie a tutti in anticipo ! Wink


Questo era il tema originario....
Personalmente concordo con il parroco di Gatto Laborioso, non sono i piccoli dubbi a renderti non credente!

La questione di Sparviero invece è molto più seria...ma fino alla fine del clan lo scoutismo lascia il tempo di formarsi una propria opinione e quindi prevede dubbi e perplessità! Raggiunta la partenza le cose si fanno diverse...se la fede in Cristo non c'è l'Agesci non è sicurmente una via percorribile ma restano tante altre associazioni scout in cui fare servizio....lo scoutismo non è sicuramente una via per i soli cattolici!

Se una fede non c'è quello può essere un discorso diverso....
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Gatto Laborioso





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MessaggioInviato: Venerdì 07 Settembre 2007, 11:32    Oggetto: Rispondi citando

Nello scoutismo, la cura della propria spiritualità ha un grosso peso. BP nella sua lungimiranza o da britannico in un paese da secoli multireligioso, non ha mai specificato una religione in particolare.
Quindi alla fine ha ragione chi ha detto che credere o meno nella Chiesa non va contro i valori scout.

Avere o non avere una propria dimensione "religiosa-spirituale" invece a mio avviso può porre dei problemi. Essere scout non significa solo saper fare legature e buone azioni, essere responsabili nel sociale come non significa solo saper pregare. Lo scout alla fine è questo, ma tutto insieme.
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porcellinopacifico



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MessaggioInviato: Venerdì 07 Settembre 2007, 11:37    Oggetto: Rispondi citando

Gatto Laborioso ha scritto:
Avere o non avere una propria dimensione "religiosa-spirituale" invece a mio avviso può porre dei problemi.
Il confine è sottile e quindi è opportuno rendersi conto che un ateo può vivere benissimo una sua dimensione spirituale, certo l'aspetto religioso è diverso, ma, secondo me, non costituisce un problema.
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