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Gravidanza in clan
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Autore Messaggio
Marm



Età: 43
Segno zodiacale: Sagittario
Registrato: 15/02/10 15:36
Messaggi: 984
Residenza: Veneto

MessaggioInviato: Martedì 02 Marzo 2010, 13:36    Oggetto: Rispondi citando

La discussione in co.ca. dovrebbe servire proprio a presentarsi al clan con motivazioni condivisibili, soprattutto se quella dei capi deve essere una decisione forte e impopolare.
Credo che si possa arrivare a questo genere di decisioni solo quando il comportamento di un ragazzo è violentemente in contrasto con il metodo rs e il clan non è cosciente di cosa dovrebbe essere un clan. Dovrebbe essere una casistica abbastanza estrema, ma credo anche abbastanza diffusa.

Riconosco quindi alla co.ca., in casi che dovrebbero essere eccezionali, un parere vincolante. Altrimenti l'argomento spetta al clan.
Tuttavia, per questioni sufficientemente grosse, come potrebbe essere anche la faccenda discussa qui, i capi clan dovrebbero assicurarsi che nella discussione si affrontino anche le problematiche individuate in co.ca. In fondo non è detto che a un ragazzo di 20-21 anni sia chiaro cosa vuol dire portarsi in route un bambino di pochi mesi..
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paciock87



Età: 37
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 07/05/06 21:36
Messaggi: 1435
Residenza: Romano

MessaggioInviato: Martedì 02 Marzo 2010, 18:51    Oggetto: Rispondi citando

Secondo me non spetta a nessuno l'intromissione nella vita privata della Scolta... E' rimasta incinta fuori dagli scout con un ragazzo non scout... Amen... Alla Co.Ca. non deve interessare il fatto... Io non passo le mie riunioni di Co.Ca. a parlare dei peccati dei miei ragazzi... L'unica cosa di cui deve discutere la Co.Ca. è come stare vicino a questa ragazza e come aiutarla a completare il suo cammino nel Gruppo, visto che il bimbo le sconvolgerà la vita di tutti i giorni...
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Sentry





Registrato: 24/10/04 21:22
Messaggi: 524

MessaggioInviato: Martedì 02 Marzo 2010, 20:12    Oggetto: Rispondi citando

paciock87 ha scritto:
L'unica cosa di cui deve discutere la Co.Ca. è come stare vicino a questa ragazza e come aiutarla a completare il suo cammino nel Gruppo, visto che il bimbo le sconvolgerà la vita di tutti i giorni...


Concordo pienamente!
Aggiungerei che comunque la Partenza/non Partenza non può dipendere esclusivamente da questo episodio/scelta/errore (come lo vogliamo chiamare?).
La partenza è una scelta, è l'accettazione di valori PROPOSTI.
Una cosa è aver fatto un percorso di vita, altra è averlo meditato, ragionato, valutato, altra ancora è condividere i riferimenti valoriali in base ai quali fare queste scelte con altre persone/gruppi.
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Leo79



Età: 45
Segno zodiacale: Leone
Registrato: 29/12/06 19:04
Messaggi: 97

MessaggioInviato: Martedì 02 Marzo 2010, 20:54    Oggetto: Rispondi citando

Ciao a tutti!
Stella Felice, che bel nome di totem!

Secondo me questo avvenimento stupendo, perche' saranno frasi fatte ma un bimbo e' una cosa stupenda, va analizzato separando i punti di vista.

1- Se la scolta possa tecnicamente continuare la vita di clan (uscite, route, serate) e' una questione meramente logistica. Nel momento che rimane in clan si cerca di fare un campo, le uscite, alla portata di tutti, per cui magari si cammina di meno, vi raggiunge, porta il bebe, o che altro

2- Esempio negativo per EG o LC? Ma siamo matti? Scusate ma i ragazzi del clan sono in clan non per dare l'esempio, ma per percorrere la loro strada. Sara' forse un cattivo esempio, ma il resto del clan non e' un buon esempio??? Come al solito torna a noi la patata bollente di gestire bene le cose.
Idem per le persone differente religione, se un RS islamico si mette durante l'attività a pregare verso la Mecca lo allontano dal reparto perche' e' un cattivo esempio?

3- In Coca, a mio avviso e nella mia esperienza, si affrontano sicuramente i casi particolari, e dalla coca i capi unità traggono suggerimenti su come risolvere la cosa con il ragazzo. Se un RS non fa servizio perche' lo ritiene inutile, il nostro capo clan, dopo averne parlato in coca, gli ha dato l'out out, se stai qui segui la proposta se no quella e' la strada.
Nella fattispece la ragazza, si avra' anche sbagliato (per la NOSTRA concezione di giusto Cattolica), ma sta facendo la sua strada e tutti sbagliamo!
In un post una persona accennava al fatto che gli RS con la partenza aderiscono al patto associativo, assolutamente no!!! Con la partenza nella loro vita cercheranno di fare strada, comunita' e servizio, il tutto condito nella fede. E' un cammino quello che parte con la partenza, non un esame.

Io non vedo niente di male che rimanga in clan, come detto da molti altri, aiutatela come potete.
La partenza, o il saluto, lo farà quando assieme con voi capi clan avra' deciso di accogliere nella sua vita i valori dello scoutismo.

Ciao
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Martedì 02 Marzo 2010, 21:45    Oggetto: Rispondi citando

paciock87 ha scritto:
Secondo me non spetta a nessuno l'intromissione nella vita privata della Scolta...

scusa, la progressione personale allora a cosa serve?
Citazione:

L'unica cosa di cui deve discutere la Co.Ca. è come stare vicino a questa ragazza

Mi sta bene, ma NON deve essere l'unica cosa che fa.
Anche perchè non è la coca la comunità di questa ragazza, ma il clan.
Quindi, sarà il clan a capire come stare vicino.

La coca potrà offrire strumenti ai ragazzi e vicinanza ai capi.
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Marm



Età: 43
Segno zodiacale: Sagittario
Registrato: 15/02/10 15:36
Messaggi: 984
Residenza: Veneto

MessaggioInviato: Martedì 02 Marzo 2010, 22:33    Oggetto: Rispondi citando

A pelle ho la sensazione che la stiate facendo un po' troppo facile, però ammetto che in questa discussione avete smontato diverse mie teorie. E non posso che esservene grato Very Happy

Fatto salvo il cammino di fede, la presenza di un neonato nelle attività di clan è solo una questione logistica?
Mi rendo conto di attingere alla parte più meschina di me stesso..., ma temo che se dovesse accadere qualcosa durante una uscita di clan la responsabilità ricadrebbe anche sui capi. E rover e scolte, per quanto certi della disponibilità dei capi, non possono darla per scontata prendendo la loro decisione.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Mercoledì 03 Marzo 2010, 01:13    Oggetto: Rispondi citando

Ad essere sincero, non so a livello assocurativo chi sarebbe responsabile del pargolo, ma se si è in clan, in grossa parte si sarebbe maggiorenni, quindi la responsabilità cade sui maggiorenne genitore.
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Marm



Età: 43
Segno zodiacale: Sagittario
Registrato: 15/02/10 15:36
Messaggi: 984
Residenza: Veneto

MessaggioInviato: Mercoledì 03 Marzo 2010, 01:36    Oggetto: Rispondi citando

Almeno in sede penale la regola dovrebbe essere che tutti i maggiorenni presenti sono responsabili, e anche i minorenni, seppur in modo minore. Forse la madre più degli altri, ma non ne sono sicuro neppure io.
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Sentry





Registrato: 24/10/04 21:22
Messaggi: 524

MessaggioInviato: Mercoledì 03 Marzo 2010, 02:26    Oggetto: Rispondi citando

Fermo restando che se facessimo servizio avendo totalmente e pienamente, costantemente presenti le nostre responsabilità civili e penali probabilmente... cambieremmo strada alla vista di un fazzolettone. Credo che il problema del "a quali attività potrebbe o non potrebbe partecipare il bebè" sia l'ultimo dei problemi (a maggior ragione perchè ci sarebbe la madre).

Per quanto riguarda il passaggio sulla partenza che ho scritto in un post precedente, concordo con Leo79, la partenza è una partenza e non un esame.
Ammetto che ho sintetizzato troppo le cose e mi sono espressa male. In ogni caso però ribadisco il concetto... la partenza non ha nulla a che fare con un unico episodio (per quanto possa essere un episodio che stravolge la vita), la partenza è l'arrivo di un percorso che porta a ri-partire con dei valori ben precisi.
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paciock87



Età: 37
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 07/05/06 21:36
Messaggi: 1435
Residenza: Romano

MessaggioInviato: Mercoledì 03 Marzo 2010, 02:36    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
paciock87 ha scritto:
Secondo me non spetta a nessuno l'intromissione nella vita privata della Scolta...

scusa, la progressione personale allora a cosa serve?
Citazione:

L'unica cosa di cui deve discutere la Co.Ca. è come stare vicino a questa ragazza

Mi sta bene, ma NON deve essere l'unica cosa che fa.
Anche perchè non è la coca la comunità di questa ragazza, ma il clan.
Quindi, sarà il clan a capire come stare vicino.

La coca potrà offrire strumenti ai ragazzi e vicinanza ai capi.


Quando i ragazzi crescono, crescono i problemi... Se quando sono piccoli i problemi sono attribuibili al 99% alla famiglia, quando crescono diventano sempre di più individuali... Per fare un esempio, se Gigino non mangia la verdura si può puntare il dito sulla mamma, se Gigione si fa le canne si può puntare il dito su Gigione (oltre che ovviamente sulla famiglia che ha quasi sempre un sua parte di colpe)... Di solito si trova facilità a gestire il problema di Gigino e molta difficoltà a gestire il problema di Gigione... C'è una tendenza diffusa che proporzionalmente all'età del ragazzo più che fare PP, si tende ad intromettersi nella vita privata dei ragazzi, facendo più danni che altro... Siamo educatori scout, non siamo psicologi, non siamo assistenti sociali e non siamo preti... Limitiamoci a fare il nostro lavoro che siamo bravissimi a farlo, non ci dimentichiamo che il cammino scout per forza di cose influenzerà la vita personale di qualunque ragazzo... Non penso che sta a noi agire direttamente sulla vita del ragazzo, penso che sta a noi permettergli di realizzarsi in un cammino scout più adatto a lui...

Certo che il Clan deve capire come stargli vicino, ma non ci credo che la Co.Ca. non voglia stare vicino ad una sua ragazza in un momento così difficile...
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francesco.c



Età: 54
Segno zodiacale: Sagittario
Registrato: 06/05/07 17:21
Messaggi: 417
Residenza: Pomezia 1

MessaggioInviato: Mercoledì 03 Marzo 2010, 07:04    Oggetto: Rispondi citando

Leo79 ha scritto:
Ciao a tutti!
2- Esempio negativo per EG o LC? Ma siamo matti? Scusate ma i ragazzi del clan sono in clan non per dare l'esempio, ma per percorrere la loro strada. Sara' forse un cattivo esempio, ma il resto del clan non e' un buon esempio???

credo che su questo punto sarebbe bene approfondire e fare chiarezza (forse non in questo topic meglio in uno separato) perchè con questo approccio rischiamo di perderci uno strumento molto importante sia in seconda sia in terza branca, forse solo un pelino meno importante rispetto a LC
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Leo79



Età: 45
Segno zodiacale: Leone
Registrato: 29/12/06 19:04
Messaggi: 97

MessaggioInviato: Mercoledì 03 Marzo 2010, 10:12    Oggetto: Rispondi citando

Ciao a tutti,
scusa Francesco ma non ho capito cosa intendi?!
Leo
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francesco.c



Età: 54
Segno zodiacale: Sagittario
Registrato: 06/05/07 17:21
Messaggi: 417
Residenza: Pomezia 1

MessaggioInviato: Mercoledì 03 Marzo 2010, 10:49    Oggetto: Rispondi citando

Ciao leo, come detto prima non voglio "sporcare" questo topic andando troppo fuori argomento, per cui sarò sintetico. Ritengo fermamente che rover e scolte abbiano un ruolo fondamentale relativamente all'esempio nei confronti dei più piccoli, anche se ancora educandi sulla propria strada. E' chiaro che un caso come questo non può non avere impatto sulle branche piccole (ricordiamoci inoltre che questi ragazzini nel 99% hanno dei genitori che piccoli non sono) e quindi va affrontato con la massima attenzione e delicatezza, come infatti mi sembra stia facendo la capo.
Penso che la via migliore sia una strettissima collaborazione tra comunità capi e staff della branca direttamente interessata fermo restando che il boccino resta in mano al capo unità.
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Marm



Età: 43
Segno zodiacale: Sagittario
Registrato: 15/02/10 15:36
Messaggi: 984
Residenza: Veneto

MessaggioInviato: Mercoledì 03 Marzo 2010, 11:09    Oggetto: Rispondi citando

paciock87, un educatore per esser tale deve invadere deliberatamente la vita privata di un ragazzo.

Tanto per dire, se non chiedessimo a rover e scolte di vivere responsabilmente la loro sessualità (non nel senso di accettare il nascituro) dovremmo tagliare un pezzo del regolamento rs.

Poi è giusto riconoscere la limitatezza delle proprie competenze come assistenti sociali, ma dire "io non sono un prete" è piuttosto pericoloso. Non saremo chiamati ad avere le competenze di un assistente ecclesiastico, ma ad esserne testimoni attivi della nostra scelta cristiana comunque si.

Se poi la sensazione è di fare più male che bene, allora bisogna rifletterci su...


Leo79, sul ruolo di esempio del clan spero ci sia stato un equivoco. Se il clan non è di esempio a noviziato e reparto (i lupetti di solito non notano più di tanto il clan), allora c'è qualche grosso problema. E su questo penso siamo tutti d'accordo.
Poi credo abbia ragione tu quando dici che non si può pretendere che ciascun membro del clan sia di esempio sotto tutti gli aspetti. Giustamente ciascuno è a un suo punto della strada, l'importante è che sia in cammino.
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elfo





Registrato: 05/03/07 11:40
Messaggi: 1399

MessaggioInviato: Mercoledì 03 Marzo 2010, 15:02    Oggetto: Rispondi citando

Marm ha scritto:
Se il clan non è di esempio a noviziato e reparto (i lupetti di solito non notano più di tanto il clan)


Notano, notano... se poi i R/S fanno servizio in Unità, non potrebbero fare a meno di notarli Wink

Comunque sia, l'esempio dato dagli Scout più grandi (Capi compresi) è fondamentale per gli Scout più giovani. Noi ai R/S che facevano servizio in Branco iniziavamo proprio parlando dell'esempio che davano ai Lupetti, ma in realtà è già un discorso che si comincia con i Lupi anziani nei confronti dei cuccioli e dei più piccoli. Ripeto: l'esempio è importantissimo a tutti i livelli.
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