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Ragazzi di altre religioni in reparto
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Autore Messaggio
Marm



Età: 44
Segno zodiacale: Sagittario
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Messaggi: 984
Residenza: Veneto

MessaggioInviato: Mercoledì 14 Aprile 2010, 23:16    Oggetto: Rispondi citando

Peccato che C non sia l'iniziale di accoglienza di ragazzi di altri religioni Very Happy
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elfo





Registrato: 05/03/07 11:40
Messaggi: 1399

MessaggioInviato: Mercoledì 14 Aprile 2010, 23:22    Oggetto: Rispondi citando

paciock87 ha scritto:
Sono il primo a dire che l'Agesci dovrebbe dare più regole e direttive


Sono un po' perplesso su questa cosa. Da una parte credo che lo Scautismo dia un Metodo che indica dei binari sui quali muoversi ma dà abbastanza libertà di movimento e che l'AGESCI faccia bene a non imporre regole e direttive. Dall'altra è vero che per questa ragione tante cose si stanno sfaldando, soprattutto per quanto riguarda lo Stile, e di conseguenza nel Metodo stesso, mentre ciò è più difficile che accada in associazioni più regolamentate e rigide come l'FSE.
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gufopreciso



Età: 37
Segno zodiacale: Toro
Registrato: 24/12/07 12:37
Messaggi: 909
Residenza: Genova-Voltri

MessaggioInviato: Giovedì 15 Aprile 2010, 09:28    Oggetto: Rispondi citando

elfo ha scritto:
paciock87 ha scritto:
Sono il primo a dire che l'Agesci dovrebbe dare più regole e direttive


Sono un po' perplesso su questa cosa. Da una parte credo che lo Scautismo dia un Metodo che indica dei binari sui quali muoversi ma dà abbastanza libertà di movimento e che l'AGESCI faccia bene a non imporre regole e direttive. Dall'altra è vero che per questa ragione tante cose si stanno sfaldando, soprattutto per quanto riguarda lo Stile, e di conseguenza nel Metodo stesso, mentre ciò è più difficile che accada in associazioni più regolamentate e rigide come l'FSE.


E allora a fronte di questo continui a pensare che si faccia bene? Voglio dire se la maggiore libertà porte tante cose, anche importantissimi come lo Stile, a sfaldarsi allora vuol dire che stiamo sbagliando.

Per quanto riguarda la situazione di possibile religiosa, è verissimo che AGESCI è molto fumosa in questo contesto: perchè per invito del Papa e per obbligo WOSM viene inserita quella frasetta nel Patto Assoc. ma non viene prodotto alcun documento (neanche delle Linee guida) che aiuti o guidi le Comunità Capi nell'applicare quel paragrafo del Patto.
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Leo79



Età: 45
Segno zodiacale: Leone
Registrato: 29/12/06 19:04
Messaggi: 97

MessaggioInviato: Venerdì 16 Aprile 2010, 14:45    Oggetto: Rispondi citando

Ciao a tutti,
lo statuto dice:
"Art. 4 - Gli associati
Membri dell’Associazione, che liberamente ne accettano i principi
ed il metodo, sono:
• soci giovani: ragazze e ragazzi, che in essa vivono, con modalità
adeguate alle diverse età, una esperienza di crescita personale
e di fede;
• soci adulti: donne ed uomini che attuano la loro presenza di
servizio nei modi propri dello scautismo realizzando, in quanto
membri della Chiesa, la loro vocazione cristiana."

Chiarisce bene, i capi (che aderiscono in modo impriscindibile al patto associativo e devono ottemprarlo!) devono essere membri della Chiesa, ed aggiungo io Cattolica.
I ragazzi vivono un'esperienza di crescita personale e di fede. A mio avvio la crescita di fede non e' necessariamente quella Cattolica e non prevede che sia necessariamente in direzione di quella Cattolica. Attenzione vivono, perche' proposta dall'associazione, non devono avere!
La Partenza e' quello a cui tenda la nostra proposta, però fornendo loro gli strumenti per sceglierla liberamente e non indottrinandoli.
La nostra proposta, nella nostra missione profetica come credenti, comprende la Santa Messa. Sta a noi renderla per il ragazzo un momento di crescita personale e di fede, utile a fare di lui una persona che sa scegliere e magari il valore proposto.
Per cui a messa ci vengono tutti, quando l'attività lo prevede!

Altro paio di maniche e' rispettare la cultura e la fede di un'altra persona.
Per un ateo, la messa, a mio avviso, puo' sembrare una gran pagliacciata, ma non lo offende. Idem per un mussulmano! Vi sentireste offesi a sentir pregare Allah di essere misericordioso?
Un'altra cosa e' costringere un musulmano ad andare contro la sua vede, ad esempio proponendo solo maiale ad un pasto, quella e' poco rispetto per il ragazzo in primo luogo. Non oso immaginare come si potrebbe gestire un Indu', secondo cui la mucca e' animale sacro, per cui magari il solo macellarla e' peccato.
Ma anche li si entra nel campo di quanto osservanti sono i ragazzi e quanto vogliono che lo siano i genitori. Se i genitori di un ragazzo mussulmano ti dicono che puo' liberamente mangiare il maiale, io non mi farei problemi, nel senso che sono loro coloro che devono portare avanti la fede del figlio.

Marm, tu hai scritto che in branca R/S deve essere gia' stata fatta una scelta cristiana, io non sono minimamente d'accordo con l'interpretazione che hanno dato al tuo CFM.
"La Comunità R/S propone un cammino di crescita dove il messaggio di Gesù, Dio e uomo, è annunciato (evangelizzazione), conosciuto e approfondito (catechesi), celebrato (liturgia) e vissuto (testimonianza) alla luce dell’insegnamento della Chiesa."

C'e' poco da interpretare, a "comunita' R/S" sono i capi ed i ragazzi, "propone" non parte da, si basa su, "un cammino di crescita" non una verifica di quanto si crede. Per cui come descritto in un altro post, si a ragazzi di altre religioni in clan, solo che effettivamente non puo' prendere la partenza. La partenza se e' una cosa AGESCI, ricordiamocelo.

Riguardo al WOSM, MA CHI SE NE FREGA! (scusate lo sbotto...)
Nel senso che noi siamo l'AGESCI, persone che credono nel patto associativo, ci siamo affiliati al WOSM, ok per essere in una comunita' mondiale etc... ma non il contrario che il WOSM puo' dirci cosa dobbiamo fare... non facciamo casino...

Leo - Verona 12
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Marm



Età: 44
Segno zodiacale: Sagittario
Registrato: 15/02/10 15:36
Messaggi: 984
Residenza: Veneto

MessaggioInviato: Venerdì 16 Aprile 2010, 16:24    Oggetto: Rispondi citando

Leo79 ha scritto:

Marm, tu hai scritto che in branca R/S deve essere gia' stata fatta una scelta cristiana, io non sono minimamente d'accordo con l'interpretazione che hanno dato al tuo CFM.
"La Comunità R/S propone un cammino di crescita dove il messaggio di Gesù, Dio e uomo, è annunciato (evangelizzazione), conosciuto e approfondito (catechesi), celebrato (liturgia) e vissuto (testimonianza) alla luce dell’insegnamento della Chiesa."

C'e' poco da interpretare, a "comunita' R/S" sono i capi ed i ragazzi, "propone" non parte da, si basa su, "un cammino di crescita" non una verifica di quanto si crede. Per cui come descritto in un altro post, si a ragazzi di altre religioni in clan, solo che effettivamente non puo' prendere la partenza. La partenza se e' una cosa AGESCI, ricordiamocelo.


Ciao Leo!

Se hai ancora un po' di pazienza con me te ne proponga un'altra:

Citazione:
A partire dal senso religioso insito nell’esperienza scout, soprattutto nel simbolismo della Strada, il rover e la scolta fanno esperienza della liturgia sia nella Comunità R/S che nelle comunità ecclesiali in cui vivono.


Non mi risulta esistano comunità ecclesiali musulmane e credo che questo non possa che significare una partecipazione attiva alla vita della Chiesa locale, sia dentro che fuori dalla comunità R/S.
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Leo79



Età: 45
Segno zodiacale: Leone
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Messaggi: 97

MessaggioInviato: Venerdì 16 Aprile 2010, 17:14    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Marm!
Ok la comunità ecclesiale in cui vivono e' quella in cui tu li porti a messa.
Volenti o nolenti, attivi, passivi, critici etc... ne fanno parte!
Ed in particolare quello che citi, fanno esperienza, non aderiscono e sono animatori (cosa che invece e' chiesta a noi capi).

Interpreto in modo errato?
Che cosa hai citato?
(te lo chiedo perche' dubito che sia un documento ufficiale, ma ogni altro post compare un nuovo documento AGESCI Smile )

Leo
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Marm



Età: 44
Segno zodiacale: Sagittario
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Messaggi: 984
Residenza: Veneto

MessaggioInviato: Venerdì 16 Aprile 2010, 19:23    Oggetto: Rispondi citando

L'ultima mia citazione è un altro pezzo del regolamento metodologico, anno 2008, scaricato dal sito ufficiale AGESCI.

Per la precisione un pezzo dell'articolo 3 R/S. A questo punto lo riporto tutto:

Citazione:

Art. 3 PEDAGOGIA SCOUT NELL’EDUCAZIONE ALLA FEDE
La branca R/S propone ai giovani e alle giovani, nel rispetto degli itinerari personali di maturazione vocazionale, una esplicita e particolare esperienza di fede attraverso la spiritualità della Strada, la celebrazione e il confronto nella Comunità, il Servizio come atto di amore.
La spiritualità della Strada, nei suoi tratti di essenzialità, fedeltà, sacrificio, precarietà e disponibilità, educa ad una continua conversione secondo l’azione dello Spirito e il tradizionale riferimento a San Paolo ne illumina il senso profondo.
La Strada è scuola di fedeltà nella preghiera personale, è attitudine al silenzio e semplicità di cuore per cogliere la voce di Dio e dei fratelli.
• La capacità di ascolto e lettura della Parola viene sviluppata, nella Comunità R/S, secondo le doti e le attitudini di ciascuno, attraverso momenti specifici di formazione. Approfondimenti tematici e letture sistematiche potranno utilmente accostarsi all’uso degli strumenti del metodo.
• A partire dal senso religioso insito nell’esperienza scout, soprattutto nel simbolismo della Strada, il rover e la scolta fanno esperienza della liturgia sia nella Comunità R/S che nelle comunità ecclesiali in cui vivono.
È attraverso questa concreta esperienza che potranno maturare la consapevolezza di essere parte dell’unica
Chiesa Universale che celebra il mistero di Cristo nel tempo. La peculiarità del metodo scout li aiuterà inoltre a entrare nell’universalità dell’esperienza di preghiera e celebrazione della Chiesa.
• L’educazione morale caratteristica di tutta la proposta scout culmina in branca R/S con lo sviluppo di competenze e acquisizioni di valori in vista del Servizio come stile di vita, vocazione a vivere l’amore di Cristo per l’uomo, in un cammino graduale che renda modalità di vita quotidiana gli atteggiamenti vissuti in occasioni particolari.
• A partire dalle concrete esperienze di ciascun componente la Comunità R/S, la Catechesi stimola una riflessione illuminata dalla fede e dall’insegnamento della Chiesa sull’impegno di solidarietà e di liberazione che ogni uomo deve assumersi per sé e per i fratelli fino a fare prendere coscienza della missione di evangelizzazione e promozione umana che caratterizza il cammino della Chiesa nel mondo.


Io attribuisco a quel "vivere nella propria comunità ecclesiale" qualcosa di più profondo dell'assistere, dello stare a guardare. Credo che un ragazzo possa vivere in questa comunità solo se crede in prima persona, se vi partecipa concretamente, con tutti i suoi dubbi, certo...
Allo stesso modo vedo nel "fare esperienza della liturgia" qualcosa di più impegnativo dell'osservarla. Non credo neppure che si possa parlare di fare esperienza liturgica se non si si crede in quello che si sta facendo, se non si ha almeno un briciolo di fede che le dia il valore necessario... Non è certo una conoscenza nozionistica della liturgia quella che si richiede agli R/S.

Ovviamente non mi spiace di certo sentire altre campane...
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Domenica 18 Aprile 2010, 10:24    Oggetto: Rispondi citando

"Non mi risulta esistano comunità ecclesiali musulmane e credo che questo non possa che significare una partecipazione attiva alla vita della Chiesa locale, sia dentro che fuori dalla comunità R/S"
Shocked
A no? Non vi sono Moschee,templi/comunità Buddhiste,Sinagoghe,Chiese Evangeliche,Luterane,Protestanti in genere e quant'altro......e chi glielo dice ai fedeli che le frequentano senza sapere che non esistono???

"Riguardo al WOSM, MA CHI SE NE FREGA! (scusate lo sbotto...)
Nel senso che noi siamo l'AGESCI, persone che credono nel patto associativo, ci siamo affiliati al WOSM, ok per essere in una comunita' mondiale etc... ma non il contrario che il WOSM puo' dirci cosa dobbiamo fare... non facciamo casino.."

Shocked Shocked doppio
Il Wosm (per antipatico mi possa stare Twisted Evil ) non dice cosa fare ma dice cosa bisogna essere per far parte della comunità mondiale dello Scoutismo,la coerenza è una delle qualità principali di uno Scout, se si fà qualcosa "solo per fare"
mi sembra si venga meno a questa prerogativa.
Vuoi essere in una comunità Mondiale?
Ci sono tante altre strade....anche per fare quello che pensi di fare senza (obbligatoriamente) farti chiamare(ed essere) Scout.
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BOBOMAN



Età: 60
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MessaggioInviato: Domenica 18 Aprile 2010, 10:36    Oggetto: Rispondi citando

A SPEECH BY THE CHIEF OF GILWELL PARK IN 1961(John Thurman OBE)



The following are excerpts from a speech given to the 18th International Conference of the Boy Scouts World Bureau in September 1961. The speaker was John Thurman, Camp Chief of Gilwell Park, England. It was printed in the May 1962 issue of The Scout Leader [Canada].



The Spiritual Training of Scouts



B.-P. said: "An Organisation of this kind would fail in its purpose unless it brought its members to a knowledge of religion."



In 1957 the 16th International Conference passed a Resolution which came to be known as the "Faith and Endeavour Resolution", in which it reaffirmed its faith in the fundamental principles of Scouting, putting duty to God as the first of these principles. . . .



It is vital to remember that entry into Scouting is entirely voluntary but that the making of the Promise is a condition of membership for each individual boy or man . . .



If we believe and accept these Conference Resolutions, . . . then it seems to me obvious that we can admit and use only those adults who are prepared to accept the principles, including the religious principles, upon which Scouting is based. . . .



I have always welcomed the spiritually active young seeker who in the process of running a Scout Troop finds the right spiritual road for himself. The genuine seeker I know we can use, and I believe we should use him, but deliberately to allow into contact with boys the militant agnostic, the declared atheist, or the middle-aged spiritual lay-about is, I suggest, unwarranted, unfair to boys and their parents, and a betrayal of Scout principles. . . .



I conceive it possible that if we abandoned all our principles we might recruit more leaders and consequently could handle more boys and perhaps -- although I doubt it -- in ten years we might double the number of registered Scouts, but we would have lessened a hundredfold the true strength of Scouting for we would end with something that had betrayed its past and in so doing had betrayed its purpose. . . .



My overriding fear in regard to Scouting is that it will die of respectability, having lost the urge to attempt the difficult and ending as a rather nice middle-class Movement. It is more important to be proud of what Scouting does for the boyhood of the world than to be proud of Scouting.



. . . I want to appeal too that we strengthen our tolerance towards other faiths. "None has a monopoly of truth." Tolerance does not mean weakness or a weakening of your own faith, for it says in effect, "This is what I believe but I respect your right to be different," but that is not the same thing as tolerating the right to be spiritually lazy or to believe nothing. . . .



Why should a Movement like this set out to please an agnostic or an atheist adult? Why should we allow him to contaminate (and I use the word deliberately) the efforts of tens of thousands of adults who accept the principles of Scouting without question and who try to carry them effectively into the lives, the hearts, and the spirits of their boys? Don't tell me that it is brotherly to countenance evil. I believe that Scouting must be militant in its approach to fundamentals, and the fundamentals of Scouting without duty to God are worthless.



Our Founder gave us a Promise couched in no uncertain terms and presented in an order of descending loyalties: God, country, other people. That order remains vital. Our efforts should be aimed at its maintenance.



I have not attempted to define God. I know what I mean; You know what you mean -- and unless I am very much mistaken we know what each other means, but our predecessors in Scouting, at the International Conference in 1949, had this to say, and I commend it to you:



It does imply the acceptance of the highest that we know as a guide to life and the recognition that behind all life lies a spiritual reality which provides the purpose and direction. It carries with it also the duty of service to others as part of our duty to God. However impossible the individual may find it to say precisely what he means by such terms as spirit, soul, and conscience, the recognition of these in experience is a step towards fuller knowledge. The man who sincerely finds it impossible to accept one creed, or to join any one church, yet at the same time continues his search for the truth, can in all honour take the Scout Promise."



. . . I believe we have the faith. Now, personally and -- I pray -- unitedly we must make the endeavour.
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elfo





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MessaggioInviato: Domenica 18 Aprile 2010, 15:52    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:

I have always welcomed the spiritually active young seeker who in the process of running a Scout Troop finds the right spiritual road for himself. The genuine seeker I know we can use, and I believe we should use him, but deliberately to allow into contact with boys the militant agnostic, the declared atheist, or the middle-aged spiritual lay-about is, I suggest, unwarranted, unfair to boys and their parents, and a betrayal of Scout principles


"spiritually active young seeker" lo interpreterei come una persona che già crede ma che ha bisogno di trovare la sua strada (si noti che affidare un Reparto a agnostici, atei, o relativisti, viene considerato "un tradimento dei principi dello Scautismo"), aspetto che credo accomuni la gran parte dei Capi Scout (non mi riferisco al solo aspetto religioso). Un aspetto di crescita personale del Capo che mi pare sfugga allo stesso B.-P. quando nel Libro dei Capi parla della "ricompensa del Capo", e credo che questo trovi spiegazione nel fatto che quando ha fondato lo Scautismo lui era già un uomo di piena maturità, con una vita ricca di esperienze, e che già aveva formato tanti ragazzi nell'esercito, ma questo non è sicuramente il caso della maggior parte dei Capi Scout, specialmente di coloro poco più che ventenni che intraprendono questa esperienza.
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Marm



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MessaggioInviato: Domenica 18 Aprile 2010, 20:56    Oggetto: Rispondi citando

BOBOMAN ha scritto:
"Non mi risulta esistano comunità ecclesiali musulmane e credo che questo non possa che significare una partecipazione attiva alla vita della Chiesa locale, sia dentro che fuori dalla comunità R/S"
Shocked
A no? Non vi sono Moschee,templi/comunità Buddhiste,Sinagoghe,Chiese Evangeliche,Luterane,Protestanti in genere e quant'altro......e chi glielo dice ai fedeli che le frequentano senza sapere che non esistono???

Esisteranno di certo, ma non sono sicuro si possano definire comunità ecclesiali...

secondo il dizionario Hoelpi:
Citazione:
ecclesiale
Che concerne la Chiesa, spec. nel senso di comunità di fedeli


Quindi direi che una comunità ecclesiale difficilmente è non cristiana... Crying or Very sad
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francesco.c



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MessaggioInviato: Lunedì 19 Aprile 2010, 07:01    Oggetto: Rispondi citando

Marm ha scritto:

secondo il dizionario Hoelpi:
Citazione:
ecclesiale
Che concerne la Chiesa, spec. nel senso di comunità di fedeli


Quindi direi che una comunità ecclesiale difficilmente è non cristiana... Crying or Very sad


Ehmm... continua a sfuggirmi il perchè una comunità di fedeli, quindi di persone che condividono la propria fede, non possa essere che cristiana.
Se tu e il dizionario parlaste di fede nel vero Dio o di unica vera fede, ok sarebbe il tuo punto di vista e quindi rispettabile già in quanto tale, ma...
Si può essere fedeli (quindi aver fede) in tante cause, non tutte saranno giuste, ma questo non diminuisce la fede in se, ne sminuisce la comunità di coloro che vi partecipano, a modo loro.
a te cristiano sono stati affidati dei compiti, abbastanza precisi, tra i qui non mi sembra rientri quello di giudicare.
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Marm



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MessaggioInviato: Lunedì 19 Aprile 2010, 10:41    Oggetto: Rispondi citando

francesco.c ha scritto:

Ehmm... continua a sfuggirmi il perchè una comunità di fedeli, quindi di persone che condividono la propria fede, non possa essere che cristiana.

Ehm.. non ho mai detto questo...
Il regolamento metodologico, articolo 3 citato sopra dice espressamente che:

Citazione:
A partire dal senso religioso insito nell’esperienza scout, soprattutto nel simbolismo della Strada, il rover e la scolta fanno esperienza della liturgia sia nella Comunità R/S che nelle comunità ecclesiali in cui vivono.


Non parla di comunità di fede. Secondo il primo vocabolario che ho trovato, per comunità ecclesiali si intendono solo comunità di fede che concernono la Chiesa. Se avete vocabolari che parlano diversamente citate pure.. ma che almeno sia chiaro di cosa parliamo...
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francesco.c



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MessaggioInviato: Lunedì 19 Aprile 2010, 10:56    Oggetto: Rispondi citando

Marm ha scritto:
francesco.c ha scritto:

Ehmm... continua a sfuggirmi il perchè una comunità di fedeli, quindi di persone che condividono la propria fede, non possa essere che cristiana.

Ehm.. non ho mai detto questo...


ari-ehmm... leggiti poco più sotto... Embarassed

Marm ha scritto:

Il regolamento metodologico, articolo 3 citato sopra dice espressamente che:

Citazione:
A partire dal senso religioso insito nell’esperienza scout, soprattutto nel simbolismo della Strada, il rover e la scolta fanno esperienza della liturgia sia nella Comunità R/S che nelle comunità ecclesiali in cui vivono.


Non parla di comunità di fede. Secondo il primo vocabolario che ho trovato, per comunità ecclesiali si intendono solo comunità di fede che concernono la Chiesa. Se avete vocabolari che parlano diversamente citate pure.. ma che almeno sia chiaro di cosa parliamo...

vabbè, il punto da evidenziare era che neppure il dizionario da te citato specifica quale Chiesa e mi premeva precisare che la "fede" non è una cosa "esclusiva" di noi Cristiani.
comunque via, non avendo io firmato o promesso fedeltà al regolamento metodologico al quale tu fai riferimento mi ritengo fortunatamente immune da queste incertezze.
ti stringo la sinistra augurandoti una pronta schiarita di idee e mete
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Marm



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MessaggioInviato: Lunedì 19 Aprile 2010, 11:41    Oggetto: Rispondi citando

francesco.c ha scritto:

ari-ehmm... leggiti poco più sotto... Embarassed

Resta il fatto che non l'ho detto... Sad

francesco.c ha scritto:
vabbè, il punto da evidenziare era che neppure il dizionario da te citato specifica quale Chiesa

Se era questo... non è vero:

Citazione:
chiesa
(con la maiuscola) Comunità di fedeli cristiani della stessa confessione: C. cattolica, ortodossa, greca, anglicana


Non è una questione di integralismo religioso... è una mera questione di vocabolario.

Se le definizioni che ho citato sono sbagliate, basta che me ne trovi una corretta. Altrimenti il significato di quanto ho citato del regolamento metodologico resterà un mistero... Very Happy

Citazione:
e mi premeva precisare che la "fede" non è una cosa "esclusiva" di noi Cristiani.

ed io non ho mai detto il contrario... ci mancherebbe...

edit

Francamente questa parte di discussione mi sembra assurda. Ritorno qui e riepilogo:

Citazione:
il rover e la scolta fanno esperienza della liturgia sia nella Comunità R/S che nelle comunità ecclesiali in cui vivono.


Traducendo: rover e scolte vivono in una comunità di fedeli che fa capo alla Chiesa cattolica.

Nota: nell'uso comune, con il termine Chiesa, scritto con la c maiuscola e senza altre specificazioni, si intende la Chiesa cattolica. Si veda il vocabolario Treccani per ulteriori approfondimenti.
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