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Scout C@fé: Il Forum degli Scout Possono leggere e scrivere in questo forum tutti coloro che sono interessati al mondo dello scautismo
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giacco
Registrato: 12/03/07 10:19 Messaggi: 82
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 11:09 Oggetto: |
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un capo agesci secondo il mio punto di vista deve essere accettato in coca.
Un motivo per questa mia affemazione è : oggi viviamo in una società dove (ahime) il divorzio è parte integrante di essa,quindi se non vogliamo vivere sotto ad una campana dobbiamo saper convivere con la realta che ci circonda.
altra motivazione è data dalla persona: forse questa persona ha bisogno di avere forza da una comunità,ma chiediamoci soprattutto quanto noi possiamo ricevere da questa persona.....forse piu di quello che pensiamo.
non chiudiamoci in noi stessi ma siamo aperti al mondo,non sentiamoci superiori agli altri ma accogliamo i nostri fratelli a braccia aperte
POI SCUSATE CHI E' SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA
buona strada |
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giacco
Registrato: 12/03/07 10:19 Messaggi: 82
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 11:17 Oggetto: |
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SCUSATE HO DIMENTICATO DI SCRIVERE "UN CAPO AGESCI DIVORZIATO" |
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polvansen
Registrato: 01/06/06 17:10 Messaggi: 680
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 12:53 Oggetto: |
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UOMODELBOSCO ha scritto: |
Leggi bene, Polvansen, per favore:
Sono arrivato al forum e ho espresso cortesemente il mio problema.
Le tue risposte, lasciatelo dire, sono state in prevalenza all'insegna del sospetto e dell'affermazione della tua superiorità nella dialettica.
Sono diventato sgarbato (colpa mia), |
Ooooh, perfetto. Riprendiamo da lì, allora, che poi si è rotto il meccanismo.
Provo a ricapitolare.
Sei divorziato e hai costituito una nuova famiglia. Non hai colpa del fallimento del primo matrimonio. Ti senti profondamente e ingiustamente limitato dalle norme di un'associazione e di una Chiesa che ti pongono barriere dovute alla tua esperienza di vita. Tutto corretto fin qui?
Io sostengo che se vuoi portare il tuo caso come un motivo per dichiarare che la Chiesa e l'agesci sono chiuse e intolleranti, ti sbagli, perché c'è una logica molto coerente con quello che affermano. Chiara, almeno per me, ma non per te, quando ho provato a spiegartela.
Se invece ritieni che TU, con la tua storia e il tuo cammino, potresti benissimo essere un buon capo, ti dò ragione.
Ti ritrovi o sono fuori strada?
Detto questo, mi pare che, sulla base del tuo primo messaggio, ci si potrebbe aspettare la tua piena soddisfazione nel fatto che no, non hai preclusioni preconcette a fare il capo in agesci.
Invece si va avanti arrotolandosi in dichiarazioni più o meno forti, accuse a persone, istituzioni, scelte, storie e così via.
Quindi la domanda mi sorge spontanea: dove punta questa discussione?
Alla tua situazione personale no, non credo, perché ormai è chiaro che la tua strada è perfettamente aperta: la risposta in tema l'hai ricevuta da varie fonti ben più attendibili di me.
Resta la discussione sui "massimi sistemi", e sulla questione generale, per la quale non conta più l'esperienza personale di uomodelbosco o di polvansen, per decidere se sia giusto o meno che il divorzio venga considerata un passaggio _molto_ critico nella vita di un cristiano, alla luce di qual è il matrimonio in cui crediamo. Questa mi pare la questione aperta ed eventualmente discutibile.
Ci siamo o la mia sintesi è in qualche modo (troppo) di parte?
Faccio finta che sia onesta (aperto ad eventuali obiezioni) e prendo spunto dall'ultimo intervento che mi sembra affronti il tema in senso generale:
giacco ha scritto: |
un capo agesci (divorziato) secondo il mio punto di vista deve essere accettato in coca. |
Proprio questo è il punto: possiamo accettare una generalizzazione del genere? Che il divorzio, da come lo capisco, diventi addirittura un termine di vantaggio, come educatori, rispetto a chi divorziato non è... ?
E ribadisco: io capogruppo posso decidere senza tener nemmeno presente questa esperienza di un capo? O addirittura mettendola automaticamente nel bagaglio delle esperienze di "valore aggiunto"?
Io credo che la decisione si debba basare sulla certezza che questo capo porterà una testimonianza coerente con il mandato che la coca gli sta dando... questo credo sia il punto.
Cosa cambia un divorzio su questo punto?
Mah, tutto o niente, dipende dalle scelte, dalle idee, dalla posizione che la persona che ci è passata ha maturato, e da come intende riproporla.
Ed è questo che, a mio parere, lo porrà dentro o fuori dalla Chiesa, dentro o fuori dall'associazione. |
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paciock87
Età: 37 Segno zodiacale: Registrato: 07/05/06 21:36 Messaggi: 1435 Residenza: Romano
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 13:52 Oggetto: |
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Polvansen, ma se tutti prima o poi ti attaccano, o finiscono nel diventare sgarbati, forse un motivo ci sarà? O è sempre colpa dell'altro?
Uomo del Bosco non farti tanti problemi per il tuo status da divorziato... Sei discriminato dalla Chiesa, è questo è un dato di fatto... Ma non sei solo, ci sono anche i conviventi, le donne che abortiscono e gli omosessuali... A quanto pare la regola che i tutti peccati sono uguali, e che di sbagliare capita a tutti pare sia finita nel dimenticatoio...
Tu come categoria discrimanata per la Chiesa hai dei limiti, non puoi assumere certe cariche, non puoi fare certe cose, non sei e non sarai MAI un buon esempio...
Però chi si distrugge il corpo mangiando a non finire, o drogandosi, o ubriacandosi, o fumando; o chi fa l'amore senza pensarci troppo, chi ruba, chi finisce in carcere, invece non ha i tuoi limiti..
Loro per la Chiesa sono meglio di te, poverini loro hanno fatto uno sbaglio e anche se perserverano nello sbaglio guariranno, te invece hai sbagliato, e hai fatto uno sbaglio che non dovevi fare, quindi sei marchiato a vita perchè sei divorziato...
Quindi non ti preoccupare, noi come Agesci non siamo obbligati ad adottare queste assurdità...
Se tu hai amato e continui ad amare, sei il miglior testimone che un ragazzo può avere... |
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stambeccosincero
Età: 68 Segno zodiacale: Registrato: 03/03/07 13:05 Messaggi: 718 Residenza: Roma
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 14:20 Oggetto: Capi divorziati |
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POLVALSEN scrive
giacco ha scritto: |
un capo agesci (divorziato) secondo il mio punto di vista deve essere accettato in coca. |
Perchè ti sei fermato?? Giacco ha proseguito nella sua affermazione spiegando il perchè di tale opinione proprio per non farla apparire come una generalizzazione.
Poi parli di "valore aggiunto".
Se guardi bene, sì, forse non insegnano più le esperienze negative che quelle positive?
Mi permetto di ricordarvi che uno dei principi cardine del nostro metodo - l'autoeducazione - si basa proprio su questo: fai, sbagli perchè sei inesperto, ma l'errore che farai di servirà più di dieci consigli"
Quindi se vogliamo considerare l'esperienza del divorzio come negativa, mi sento di poter affermare che, sempre dal mio punto di vista, il capo divorziato ha questa esperienza in più nel suo bagaglio che sicuramente lo metterà in condizione di poter meglio interagire con i giovani anche da tale punto di vista.
Sempre che, ma non mi sembra possibile, il divorziato in questione non porti il suo caso come esempio da seguire: non sbandiererà certo la sua esperienza come obiettivo o come meta da raggiungere, o no? Presumo che non proporrà ai giovani concetti del tipo "Sposatevi tranquillamente tanto se va male c'è il divorzio". O sbaglio?
Quindi tutto rapportato, come hai giustamente osservato, alle sue qualità morali, personali e di carattere dalle quali non possiamo prescindere, alla base c'è sempre l'uomo (o donna che sia, ovviamente): se ritenuto un buon capo nulla dovrebbe ostacolare il suo ingresso in Co. Ca. ; la sua condizione di divorziato può, a questo punto, solo essermi d'aiuto.
Alessandro rm88 |
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polvansen
Registrato: 01/06/06 17:10 Messaggi: 680
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 14:29 Oggetto: |
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paciock87 ha scritto: |
Polvansen, ma se tutti prima o poi ti attaccano, o finiscono nel diventare sgarbati, forse un motivo ci sarà? O è sempre colpa dell'altro? |
Ho detto che era colpa dell'altro? Io sono ben consapevole di avere una mia fetta di colpa.
Citazione: |
A quanto pare la regola che i tutti peccati sono uguali, e che di sbagliare capita a tutti pare sia finita nel dimenticatoio... |
Da dove viene questa regola? |
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rinoceronte caparbio Moderatore
Età: 39 Segno zodiacale: Registrato: 04/09/06 00:01 Messaggi: 3920
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 14:58 Oggetto: |
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Possibile che non si possa fare una bella discussione senza che vengano attaccate le persone?
Fino alla fine della terza pagina ci eravamo riusciti.
Non nego che la questione sia di non facile soluzione, ad ogni modo non è dando a polvansen del "marziano" che si dirime la questione.
Altra cosa: mi sembra che la fratellanza scout si sia persa per strada. Al di là del modo di scrivere (arrogante o meno), una colpa non ne giustifica un'altra. Ergo le parolacce le lasciamo agli ignoranti.
paciock ha scritto: |
Sei discriminato dalla Chiesa, è questo è un dato di fatto... |
Citazione: |
loro hanno fatto uno sbaglio e anche se perserverano nello sbaglio guariranno, te invece hai sbagliato, e hai fatto uno sbaglio che non dovevi fare, quindi sei marchiato a vita perchè sei divorziato...
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E ovviamente la chiesa non può riabbracciarlo?
Mi sai dire come la chiesa li discrimina?
Scusa, ma se io voglio giocare a rugby a una partita di calcio, ovvio che l'arbitro mi espellerà perchè ho preso il pallone con le mani (per la cronaca, il rugby è nato così). Ovvio che se mi pongo al di fuori delle regole del gioco, non posso più giocarci. Starà a me capire come (e l'arbitro mi darà una mano, per stare all'esempio) rientrarci, nelle regole.
Ma ogni esempio è un caso a se.
giacco ha scritto: |
un capo agesci secondo il mio punto di vista deve essere accettato in coca.
Un motivo per questa mia affemazione è : oggi viviamo in una società dove (ahime) il divorzio è parte integrante di essa,quindi se non vogliamo vivere sotto ad una campana dobbiamo saper convivere con la realta che ci circonda.
altra motivazione è data dalla persona: forse questa persona ha bisogno di avere forza da una comunità,ma chiediamoci soprattutto quanto noi possiamo ricevere da questa persona.....forse piu di quello che pensiamo. |
Prima di commentare, spero che questa frase sia un errore ortografico:
un capo agesci [...] deve essere accettato in coca.
Altrimenti lo interpreterei come OGNI CAPO DEVE essere accettato.
(per capo, intendo colui che ha compiuto l'iter di formazione completo, CFM CFA nomina gilwell &co...). Sarebbe una contraddizione: chi l'agesci ha formato (ovvero si è sottoposto a giudizi, analisi & co) non svolge servizio attivo?
Il "saper convivere con la realtà che ci circonda" non mi sembra sia un buon motivo per far si che una cosa negativa diventi la regola da seguire.
polvansen ha scritto: |
credo che la decisione si debba basare sulla certezza che questo capo porterà una testimonianza coerente con il mandato che la coca gli sta dando... questo credo sia il punto.
Cosa cambia un divorzio su questo punto?
Mah, tutto o niente, dipende dalle scelte, dalle idee, dalla posizione che la persona che ci è passata ha maturato, e da come intende riproporla.
Ed è questo che, a mio parere, lo porrà dentro o fuori dalla Chiesa, dentro o fuori dall'associazione. |
Mi trova d'accordo.
Il mio pensiero è che se da una parte "ho sbagliato migliori" è anche vero che bisogna anche ritornare nei binari dell'associazione. Che comprende anche la scelta cristiana.
(che la decisione e la discussione di un caso particolare lo può decidere solo la coca serve dirlo?)
Il fatto che un divorziato (io personalmente lo leggo come OGNI divorziato, in mancanza di delucidazioni) abbia un "valore aggiunto", è vero come ogni socio adulto e capo in coca ha del "valore aggiunto".
Il mio ragionamento mi porterebbe a dire che prima si risistema (il divorziato) all'interno dell'ecclesiae, poi entrerà in una coca. Il che non vuol dire che sicuramente farà servizio attivo. |
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uomodelbosco
Registrato: 06/03/07 18:14 Messaggi: 1260
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 15:06 Oggetto: |
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No Polvansen, mi dispiace, ma non riprendiamo proprio da nessun punto per un semplice motivo: se io ti sto raccontando grandi balle, a che serve discutere? Tu non hai fiducia in me e nella mia storia, quindi? Perché dovrei esporti i miei fatti più personali? Per consentire a te di disporre di un terreno dove calpestare tutto e dimostrare la tua bravura e padronanza dei ragionamenti? No, grazie, preferisco discutere con chi ha la maturità di non salire su di un piedistallo, di restare, di sporcarsi le mani e per questo ringraziarlo per ogni parola.
Se ora non ti secca troppo colgo quanto detto da Paciock87:
“Se tu hai amato e continui ad amare, sei il miglior testimone che un ragazzo può avere...”
Questa frase è di una delicatezza meravigliosa. Grazie.
Grazie prima di tutto perché mio figlio sarà il primo testimone dell’amore che i suoi genitori stanno vivendo ora, e soprattutto perché questo amore rappresenta un cammino.
Un cammino.
Sapete quanto è importante questa puntualizzazione? La mia compagna, io e il piccolo stiamo facendo un cammino.
Non siamo statici, non ci crogioliamo nel nostro “moderno” status di famiglia “strana”, ma la stiamo rivoltando per migliorarla. E tutto quanto ci stiamo dicendo qui, io a sera lo riporto in famiglia e lì si ridiscute.
Secondo voi quanto può aiutarci discutere di porte chiuse e regolamenti piuttosto che di accoglienza, amore, errori, speranza e futuro?
Ieri sera, a tavola, ho cominciato a leggere alcuni passaggi di Don Sergio. La mia compagna faceva delle facce eloquenti: “Ma come? Allora non siamo dannati per l’eternità? Possiamo? Il piccolo può avere un futuro? Ma io credevo… Mi avevano detto… Stavo perdendo la speranza…”
Il cammino e la speranza.
Chi, impegnato in un difficile cammino non ha speranza di trovare indizi, tracce, che alimentino questa speranza?
Io sono arrivato qui, e alla fine la speranza sta venendo fuori.
Ho già detto in un post precedente che non sarò Capo molto presto, e non perché la mia CoCa non mi riprenderebbe, dato che il capogruppo ha già ventilato un posto da Maestro dei Novizi.
No, non sarà tanto presto perché sono io che non voglio spingere tempi che ancora non sono maturi. Il cammino è iniziato e qualcuno mi sta dicendo che potrei farcela e tornare ad essere Capo. Non avete idea di quale sprone sia questa possibilità.
Non voglio essere un Capo a tutti i costi, dato che non ho velleità di realizzazione, e nemmeno un tappabuchi per posti vacanti.
Sono qui, con i miei problemi-opportunità che a volte sono una cosa e a volte l’altra, con l’alternanza che tutti noi viviamo ogni giorno, con tutte le contraddizioni della vita e le difficoltà.
La mia condizione sarà sempre un problema? Diventerà un’opportunità? Non lo so, e anche per questo non voglio diventare Capo velocemente.
Non si è Cavalieri solo perché si possiede una spada, prima la spada va forgiata e solo allora, diventata Strumento di pace potrà essere utilizzata facendo del bene, diversamente sarebbe un inutile fardello, un pezzo di ferro ingombrante che può solo fare del male.
Quindi domando: nella mia situazione avrebbe senso iniziare un percorso di Formazione Capi (interrotto a suo tempo, purtroppo) PRIMA di entrare in Servizio? |
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polvansen
Registrato: 01/06/06 17:10 Messaggi: 680
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 15:08 Oggetto: Re: Capi divorziati |
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stambeccosincero ha scritto: |
POLVALSEN scrive
giacco ha scritto: |
un capo agesci (divorziato) secondo il mio punto di vista deve essere accettato in coca. |
Perchè ti sei fermato?? |
Perché è una delle regole fondamentali di quoting: non riportare integralmente i messaggi precedenti ma solo le parti a cui si risponde.
Citazione: |
Giacco ha proseguito nella sua affermazione spiegando il perchè di tale opinione proprio per non farla apparire come una generalizzazione.
Poi parli di "valore aggiunto".
Se guardi bene, sì, forse non insegnano più le esperienze negative che quelle positive? |
Mah... che ti posso dire?
Proprio fare una classifica mi sembra arduo... io direi che, per educare all'amore, anche un capo che abbia saputo (e potuto) costruire un matrimonio felice e una famiglia serena, abbia qualcosina da dire.
Citazione: |
Mi permetto di ricordarvi che uno dei principi cardine del nostro metodo - l'autoeducazione - si basa proprio su questo: fai, sbagli perchè sei inesperto, ma l'errore che farai di servirà più di dieci consigli" |
Quindi, seguendo questo ragionamento, più una persona ha sbagliato nella vita, più sarà adatta a fare il capo...
Ti scongiuro, non ricominciare ad accusarmi di fare dei sofismi che non è il caso:
il problema per me sta proprio lì: non mi interessa se uno nella vita è passato per un divorzio, per una laurea ad honorem, per un viaggio in nepalesia o per un anno di reclusione (beh, diciamo che mi interessa parzialmente...), mi interessa quello che quella persona decide di testimoniare. Questo discrimina il fare o il non fare il capo, non le esperienze o le avventure nel mondo.
SENZA voler fare riferimenti a storie qui raccontate, quindi, io la vedo così. Se un capo divorziato, in qualche modo che non so, continua ad avere fiducia nel sacramento del matrimonio e nei valori della vamiglia, oppure se la sua esperienza gli ha insegnato che il matrimonio è un errore e non ha senso cercare un legame stabile, QUESTO fa la differenza.
Conclusione del ragionamento. Le due seguenti affermazioni sono entrambe SBAGLIATE:
1 - un divorziato DEVE essere accettato in coca.
2 - un divorziato NON DEVE essere accettato in coca.
Citazione: |
Quindi se vogliamo considerare l'esperienza del divorzio come negativa, mi sento di poter affermare che, sempre dal mio punto di vista, il capo divorziato ha questa esperienza in più nel suo bagaglio che sicuramente lo metterà in condizione di poter meglio interagire con i giovani anche da tale punto di vista.
Sempre che, ma non mi sembra possibile, il divorziato in questione non porti il suo caso come esempio da seguire: non sbandiererà certo la sua esperienza come obiettivo o come meta da raggiungere, o no? Presumo che non proporrà ai giovani concetti del tipo "Sposatevi tranquillamente tanto se va male c'è il divorzio". O sbaglio? |
Ma appunto!
Non so come possa non sembrarti possibile. Di tutte le persone divorziate che conosco sono pochissime quelle che continuano a credere nel matrimonio. Nota bene: non sto dicendo che è impossibile, ma non è così tanto frequente.
Citazione: |
Quindi tutto rapportato, come hai giustamente osservato, alle sue qualità morali, personali e di carattere dalle quali non possiamo prescindere, alla base c'è sempre l'uomo (o donna che sia, ovviamente): se ritenuto un buon capo nulla dovrebbe ostacolare il suo ingresso in Co. Ca. ; |
Perfetto...
Citazione: |
la sua condizione di divorziato può, a questo punto, solo essermi d'aiuto. |
Perfetto, _a_questo_punto_.
Che è molto diverso da dire che a prescindere un divorziato dev'essere accolto in coca. |
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rinoceronte caparbio Moderatore
Età: 39 Segno zodiacale: Registrato: 04/09/06 00:01 Messaggi: 3920
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 15:12 Oggetto: |
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UOMODELBOSCO ha scritto: |
nella mia situazione avrebbe senso iniziare un percorso di Formazione Capi (interrotto a suo tempo, purtroppo) PRIMA di entrare in Servizio? |
Si, ma al di là della tua situazione: per riannusare il metodo. Anche se devi essere censito in un gruppo (o qualche capogruppo mi corregge?). |
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polvansen
Registrato: 01/06/06 17:10 Messaggi: 680
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 15:18 Oggetto: |
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UOMODELBOSCO ha scritto: |
No Polvansen, mi dispiace, ma non riprendiamo proprio da nessun punto |
Peccato.
Citazione: |
Io sono arrivato qui, e alla fine la speranza sta venendo fuori.
Ho già detto in un post precedente che non sarò Capo molto presto, e non perché la mia CoCa non mi riprenderebbe, dato che il capogruppo ha già ventilato un posto da Maestro dei Novizi.
No, non sarà tanto presto perché sono io che non voglio spingere tempi che ancora non sono maturi. Il cammino è iniziato e qualcuno mi sta dicendo che potrei farcela e tornare ad essere Capo. Non avete idea di quale sprone sia questa possibilità. |
Ti rispondo ricordandoti quello che in tutta sincerità avevo scritto fin da subito:
Polvansen, DIVERSI GIORNI FA ha scritto: |
Detto questo, ribadisco che certe situazioni e certe scelte non possono essere valutate su un forum o in generale da chi non conosce te, la tua storia e le tue motivazioni. Quindi, se credi, armati di tutte le motivazioni che ritieni di possedere e parlane con una coca. Sarà tale coca ad assumersi l'eventuale responsabilità di affidare a te un'unità, e dunque sarà la sola a poter decidere in merito. L'entusiasmo non si dovrebbe infrangere contro generiche opinioni di un forum, su tematiche come questa. |
Citazione: |
Quindi domando: nella mia situazione avrebbe senso iniziare un percorso di Formazione Capi (interrotto a suo tempo, purtroppo) PRIMA di entrare in Servizio? |
Avrebbe senso.
L'ultima modifica di polvansen il Lunedì 12 Marzo 2007, 15:33, modificato 1 volta |
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actaris
Età: 50 Segno zodiacale: Registrato: 24/09/06 16:57 Messaggi: 111 Residenza: Villanova 1
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 15:20 Oggetto: |
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SCENA:
Sede Scout classica.
Attorno ad uno scalcinato tavolo multicolore la Comunità Capi al completo è in riunione. Ufficialmente il tema del giorno è l'organizzazione dei campi estivi, ufficiosamente il divorzio della Capogruppo...
Nell'attesa, uno dei capi fuma tranquillo mentre ascolta Bagheera vantarsi di essere riuscito a portarsi a letto una tipa conosciuta in discoteca la sera prima. Sornionamente semiscandalizzati i Capi Reparto, fidanzati da un paio d'anni, discutono dei prezzi della camera d'albergo delle loro vacanze assieme. La Maestro dei Novizi insiste coi Capiclan per portarsi la macchina in Route perché non le va di camminare più di mezz'ora. Il Capoclan, con toni sempre più irritati risponde che la fatica tempra e batte ritmicamente sul tavolo il suo portachiavi a forma di svastica.
La parola, ora, passa all'Assistente Ecclesiastico...
Cosa dirà?
Abbiate pazienza, la scena è completamente forzata, ma vi garantisco di aver incontrato in separata sede e in anni diversi ognuno dei suddetti personaggi...
E' il divorzio della capogruppo il principale problema di questa CoCa? |
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polvansen
Registrato: 01/06/06 17:10 Messaggi: 680
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 15:32 Oggetto: |
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actaris ha scritto: |
Cosa dirà? |
Non so se riuscirà ad aprire bocca...
Ma personalmente non mi piace per principio la corsa al ribasso, quella in cui un problema diventa poco significativo perché ne esistono di più gravi...
Questo intervento poteva starci nell'altro topic, quello sul divario etico. Ma qui mi pare più onesto rimanere sulla problematica aperta, accettando comunque sicuramente il fatto che ci sono eventi e situazioni peggiori. |
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giacco
Registrato: 12/03/07 10:19 Messaggi: 82
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 15:47 Oggetto: |
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SCUSATE mi sono espresso in modo sbagliato.
non volevo assolutamente dire che un capo divorziato DEVE essere accettato,ma la mia intenzione era quella di non dover chiudere la porta in faccia ad una persona che magari nella sua vita,per motivi suoi,ha commesso degli errori o ha scelto una strada sbagliata (e ricordo che degli errori ci si accorge solo quando le cose si fanno,in pratica non in teoria).
non era mia intenzione dire che i divorziati siano l'esempio,anzi,ma la mia intenzione era far si che ci si renda conto,e non è facile,che dobbiamo cercare di non essere chiusi nel nostro mondo ma sapere che intorno a noi esistono anche altre realta. dico questo perche molti di noi non sono esattamente al corrente di quello che succede fuori dalle parrocchie,gruppi ecc.
Forse questa potrebbe essere la motivazione per cercare di portare ad altri la parola di Cristo.
Cerchiamo di confrontarci con le persone che la pensano in modo diverso da noi,in questo modo ci arricchiamo noi e probabilmente facciamo si che altri si interroghino.
Buona strada |
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actaris
Età: 50 Segno zodiacale: Registrato: 24/09/06 16:57 Messaggi: 111 Residenza: Villanova 1
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Inviato: Lunedì 12 Marzo 2007, 16:10 Oggetto: |
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polvansen ha scritto: |
non mi piace per principio la corsa al ribasso, quella in cui un problema diventa poco significativo perché ne esistono di più gravi...
Questo intervento poteva starci nell'altro topic, quello sul divario etico. |
Si, effettivamente ancora un po' e avrei tirato a testa o croce se pubblicare su questo topic o sull'altro...
Punti di vista...
Io penso che la corsa al ribasso sia scegliere di ignorare i comportamenti devianti macroscopici e concentrarsi sul divorzio ( o l'omosessualità ).
Mi sa tanto di 'ladro di polli' sbattuto in galera.... Un capo neonazista ( giusto per citare i miei personaggi in cerca d'autore ) è un problema più o meno rilevante di un capo divorziato?
Purtroppo o per Fortuna è la singola Comunità Capi che ha il diritto - dovere di deliberare in proposito. Caro Uomo dei Boschi, questa discussione porta comunque a un risultato scritto in partenza dalla stessa struttura associativa:
il gruppo di via dei ciliegi può accettare capi divorziati o omosessuali, quello di via dei girasoli no. E ognuno con valide ragioni. |
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