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Scout C@fé: Il Forum degli Scout Possono leggere e scrivere in questo forum tutti coloro che sono interessati al mondo dello scautismo
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ape90
Età: 34 Segno zodiacale: Registrato: 20/08/06 22:14 Messaggi: 367 Residenza: mogliano v.to
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Inviato: Martedì 05 Giugno 2007, 17:23 Oggetto: |
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io non sono d'accordo coi telefonini al campo...però....ai ragazzi che hanno scritto i loro nascondigli su questo forum dico solo una cosa:....vi è mai venuto in mente che i vostri capi gironzolando per internet capitino su questo bel sito e si mettano a leggere???a questo punto i vari nascondigli non sono piu utilizzabili....
se proprio dovete fare questa bravata di portarvi il cellulare al campo dovete farlo di nascosto e senza dirlo a nessuno...cosa cosa che non vi riuscirà mai visto che in genere ci si porta il cellulare al campo per il semplice gusto di vantarsi con gli amichetti di aver gabbato i capi...quindi....a questo punto tanto vale non portarlo...giusto???? |
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fonty91
Età: 33 Segno zodiacale: Registrato: 09/10/06 20:10 Messaggi: 19
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Inviato: Martedì 05 Giugno 2007, 22:16 Oggetto: Ma x piacere! |
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Io penso che durante le attività non si debba usare ma quando sei in tenda x dormire *Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...* ci sia nessun problema... EDDAI!!!!! A voi capi che avete i cell non ditemi che se x caso vi arriva un mess da un amico non lo guardate e gli rispondete... iniziate voi ad essere leali e poi se ne riparla! |
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stonenger
Registrato: 07/11/06 23:32 Messaggi: 270 Residenza: Battipaglia (sa)
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Inviato: Martedì 05 Giugno 2007, 22:32 Oggetto: |
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ho letto e sono rimasto perplesso..io in 3 anni di reparto non ho mai avuto la voglia di portare il telefono ad 1 campo:1 i genitori è 1 dei momenti che non li hai nelle orecchie e ti porti il cell per parlare con loro...il moroso o la morosa eh in quei periodi sono stato sempre single ihih....*Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...* vi consiglio di lasciare la tecnologia a casa e di pariare con gli amici.... |
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stambeccosincero
Età: 68 Segno zodiacale: Registrato: 03/03/07 13:05 Messaggi: 718 Residenza: Roma
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Inviato: Mercoledì 06 Giugno 2007, 14:17 Oggetto: telefonini al campo estivo |
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Non concordo con uomo del bosco, e per vari motivi.
Premetto che non intendevo dire di essere favorevole alla “caccia al telefonino”. ho solo precisato che questa, come tante altre cose, rispecchia quel sentimento di sfida che tutti, e preciso, tutti gli adolescenti hanno nei confronti di quegli adulti che per qualsiasi motivo si trovano a frequentare e che ogni capo, secondo il mio modesto parere, dovrebbe accettare proprio per quel “mettersi in gioco” tanto sbandierato e troppo spesso accantonato in favore di quella mania di protagonismo e di egocentrismo che spesso i nostri capi invece dimostrano. E se condotto bene il gioco è educativo, eccome!!!!!
Aggiungo che il campo estivo, almeno per quanto mi riguarda, si fa per forza di cose lontano dai centri abitati, altrimenti difficilmente troverai luoghi incontaminati, fare escursioni lontano dalla gente e da eventuali presenze indesiderate, oppure la domenica avrai per ospiti al campo una mandria di gitanti con SUV al seguito e barbecue puzzolenti (ne ho visto uno una volta accendere il barbecue con la lancia a gas, quella usata per stendere il catrame sulle terrazze, che tristezza !!).
In secondo luogo, in caso di necessità c’è si la Forestale o i Carabinieri ma se non hai il telefono mi spieghi come li chiami???. Facendo magari uno o due chilometri (visto che ti sei piazzato vicino al paese) a piedi di corsa? O con la macchina e perciò per sbrigarti corri e magari spacchi qualche sospensione (e sei quindi costretto a fermarti !!).
Per quanto concerne i genitori, io per mio conto mi arrabbio sempre quando mi telefonano al campo ma capisco che, con alcuni elementi, non posso essere troppo intransigente, pena discussioni varie o ostracismo.
Per ultimo, ma non da ultimo: i capi sono responsabili civilmente e PENALMENTE per tutto quanto di spiacevole possa accadere al campo e, sinceramente, io non me la sento di mettere a repentaglio la mia libertà economica o addirittura personale solo per non portarmi il telefonino al campo: io lo porto non per sfizio personale, bensì perché, ripeto, ho una responsabilità ben precisa nei confronti dei giovani che sono stati a me affidati, e ai genitori puoi far accettare tutte le sfaccettature del metodo che vuoi, ma se non li tranquillizzi sulla sicurezza, potrebbero sorgere problemi più ampi di quanto immaginiamo.
E infine, d’accordo che sono volontario, d’accordo che ci rimetto di ferie, di soldi, di salute e altro, però penso che, almeno, avrò il diritto di sentire la mia famiglia, nei confronti della quale ho ben altre e forse più importanti responsabilità. |
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paciock87
Età: 37 Segno zodiacale: Registrato: 07/05/06 21:36 Messaggi: 1435 Residenza: Romano
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Inviato: Mercoledì 06 Giugno 2007, 15:35 Oggetto: Re: telefonini al campo estivo |
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Concordo pienamente con stambeccosincero...
E aggiungo che il Telefonino è spesso il mezzo più essenziale e ecologico, costa di più ed è più inquinante una chiamata o 20-30 minuti di macchina? |
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uomodelbosco
Registrato: 06/03/07 18:14 Messaggi: 1260
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Inviato: Mercoledì 06 Giugno 2007, 15:51 Oggetto: |
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stambeccosincero ha scritto: |
Premetto che non intendevo dire di essere favorevole alla “caccia al telefonino”. ho solo precisato che questa, come tante altre cose, rispecchia quel sentimento di sfida che tutti, e preciso, tutti gli adolescenti hanno nei confronti di quegli adulti che per qualsiasi motivo si trovano a frequentare e che ogni capo, secondo il mio modesto parere, dovrebbe accettare proprio per quel “mettersi in gioco” tanto sbandierato e troppo spesso accantonato in favore di quella mania di protagonismo e di egocentrismo che spesso i nostri capi invece dimostrano. |
Mah...non sarò stato normale, ma non ho mai sofferto di simili voglie di sfida nei confronti degli adulti. Se mi dicevano che questo o quello non dovevo averlo nello zaino e la cosa era motivata, di certo non mi mettevo a fare sfide. A che pro?
Lo Scout obbedisce agli ordini del Capo.
Non lo sfida.
Citazione: |
Aggiungo che il campo estivo, almeno per quanto mi riguarda, si fa per forza di cose lontano dai centri abitati, altrimenti difficilmente troverai luoghi incontaminati, fare escursioni lontano dalla gente e da eventuali presenze indesiderate, oppure la domenica avrai per ospiti al campo una mandria di gitanti con SUV al seguito e barbecue puzzolenti |
2° mah...
I campi si fanno vicino al paese per vari motivi, tra i quali appunto l'emergenza e anche perchè tutti i giorni bisogna approvigionarsi di cibo (non andrete a caccia, vero? ), il parroco ha piacere/noi abbiamo necessità che ci visiti e celebri la Messa, eccetera.
Guarda: ci sono stati tempi nei quali avrei pensato come te in merito ai vari sciamannati con il suv, ma ora credo che il miglior deterrente per loro sia proprio il campo che occupa lo spazio.
In ogni caso, come non è necessario inerpicarsi a 2.000 metri, non è nemmeno il caso di fare il campo nel primo prato dietro al paese. itengo che un km di distanza sia congruo per andare incontro ad ogni esigenza.
Citazione: |
In secondo luogo, in caso di necessità c’è si la Forestale o i Carabinieri ma se non hai il telefono mi spieghi come li chiami???. Facendo magari uno o due chilometri (visto che ti sei piazzato vicino al paese) a piedi di corsa? O con la macchina e perciò per sbrigarti corri e magari spacchi qualche sospensione (e sei quindi costretto a fermarti !!). |
Per emergenza intendo i genitori che hanno necessità di contattare il campo, non viceversa, dato che spero che degli Scout siano minimamente autosufficenti in merito, no?
E comunque, se ti inerpichi a 2.000 metri per fuggire ai suv e hai li la macchina, stai certo che ci arrivano pure loro.
Citazione: |
Per quanto concerne i genitori, io per mio conto mi arrabbio sempre quando mi telefonano al campo ma capisco che, con alcuni elementi, non posso essere troppo intransigente, pena discussioni varie o ostracismo |
Questo non lo capisco...se ci sono genitori di questo tipo forse è meglio che riflettano LORO su quel che si aspettano dagli Scout, non NOI che facciamo una proposta che prevede (tra l'altro) l'educazione all'essere indipendenti.
Citazione: |
Per ultimo, ma non da ultimo: i capi sono responsabili civilmente e PENALMENTE per tutto quanto di spiacevole possa accadere al campo e, sinceramente, io non me la sento di mettere a repentaglio la mia libertà economica o addirittura personale solo per non portarmi il telefonino al campo: |
Sono parzialmente d'accordo, ma allora seguendo questo ragionamento farai il campo solo dove il telefonino prende?
Ed estendendo il ragionamento: farai certificare le sopraelevate così da pararti in caso di crollo? Non accenderete il fuoco di bivacco perchè potrebbe provocare un incendio? Stipulerete una assicurazione per tutelarvi dalle denuncie di genitori apprensivi che scoprono vesciche nei piedini dei loro iperprotetti bimbi?
Guarda, se il paese è raggiungibile con facilità nessuno può obiettare che siate stati incoscenti.
Citazione: |
E infine, d’accordo che sono volontario, d’accordo che ci rimetto di ferie, di soldi, di salute e altro, però penso che, almeno, avrò il diritto di sentire la mia famiglia, nei confronti della quale ho ben altre e forse più importanti responsabilità. |
E con questo gettiamo tutto il metodo basato sull'esempio del Capo: "fate ciò che dico, non ciò che faccio". Ottimo! |
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Leo79
Età: 45 Segno zodiacale: Registrato: 29/12/06 19:04 Messaggi: 97
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Inviato: Mercoledì 06 Giugno 2007, 19:04 Oggetto: |
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Ciao a tutti,
a me piacerebbe tantissimo un posto fuori dal mondo, però è necessario conciliare un minino di sicurezza con l'ottimo impatto sui ragazzi di fare mondo a se.
Pero' spesso, nella scelta del campo, non ci possiamo "concedere" il lusso di scegliere, ma accettare il campo piu' bello (prato/bosco,...) e che costi una cifra abbordabile.
uomodelbosco, sentirti dire
Citazione: |
Citazione:
Per quanto concerne i genitori, io per mio conto mi arrabbio sempre quando mi telefonano al campo ma capisco che, con alcuni elementi, non posso essere troppo intransigente, pena discussioni varie o ostracismo
Questo non lo capisco...se ci sono genitori di questo tipo forse è meglio che riflettano LORO su quel che si aspettano dagli Scout, non NOI che facciamo una proposta che prevede (tra l'altro) l'educazione all'essere indipendenti. |
Ma hai mai avuto a che fare con i genitori apprensivi?
In linea teorica sono concorde con te, ma con la pratica non posso che concordare con stambeccosincero!
Quando arrivo a vedere il campo, in genere, una delle prime cose che faccio e' verificare la copertura del segnale, non perche' è una clausola per fare il campo li o meno, ma perchè è una delle cose più utili quando sei nelle peste, non dirmi che dobbiamo essere autonomi, perche' dal punto di vista medico non possiamo esserlo.
Quando facevo il capo rep vietavo tassativamente tutti i cellulari al campo, se volevano comunicare con i genitori avevano a disposizione busta, carta, penna e francobollo (e scoprirete che non sanno scrivere l'indirizzo di una lettera). Però a tutte le uscite di sq o di tappa consegnavo un cellulare carico sia di energia che di soldi, come? Chiedevo ai grandi del reparto di portare il cellulare, consegnarmelo all'inizio del campo senza scheda. Poi il giorno che serviva lo davo ai vari gruppi.
L'unico inghippo e' che hai in tenda una decina di cellulari...
Poi i cellulari abusivi c'erano, ma ci sono modi indicibili per scoprirli (che ovviamente non faro' scorpire ai ragazzi del NG .
Riguardo ai capi che chiamano casa... io non avevo la morosa durante i campi, per cui non avevo "necessita" di chiamare, ma ho visto che i capi con famiglia hanno realmente altri tipi di bisogni, il gioco sta nel farli capire ai ragazzi (e non nasconderli).
Riguardo al gioco/sfida, un adolescente che non sfida l'ordine precostituito è preoccupante! Non scherzo, bisogna capire il perche' non lo fa.
Il gioco di scappare di notte, dei cellulari, sono giochi a mio avviso "sani" tra capo e ragazzo, non li auspico, ma nemmeno li condanno.
I miei ragazzi ricordano quanto mi sono incavolato quando gli ho trovati a zonzo, o meglio quando non gli ho trovati in tenda. La notte senza sacco a pelo la raccontano ancora (una settimana fa alla morosa, ora ha 20 anni il ragazzo), omettono la parternale che gli e' piovuta addosso ad un quarto d'ora di strada dal campo, però ricordano "quel giorno ci siamo lamentati con i capi che gli squadriglieri non si fidano di noi, e noi abbiamo tradito la fiducia dei capi".
Ho scritto un post lunghissimo, pero' questa discussione a mio avviso starebbe meglio nel forum della coca
Leo |
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uomodelbosco
Registrato: 06/03/07 18:14 Messaggi: 1260
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Inviato: Giovedì 07 Giugno 2007, 08:32 Oggetto: |
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leo79 ha scritto: |
Ma hai mai avuto a che fare con i genitori apprensivi?
In linea teorica sono concorde con te, ma con la pratica non posso che concordare con stambeccosincero!
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Se non siamo capaci di tranquillizzare i genitori sul fatto che il metodo è fatto in certo modo, e non è quello che pensano i genitori, allora meglio sarebbe non fare scoutismo ma oratorio.
Ripeto: noi facciamo questo e quello in questo modo così e cosà.
I genitori che non sono d'accordo non devono fare altro che portare i figli in altro ambito educativo più consono alle loro esigenze.
Citazione: |
Quando arrivo a vedere il campo, in genere, una delle prime cose che faccio e' verificare la copertura del segnale, non perche' è una clausola per fare il campo li o meno, ma perchè è una delle cose più utili quando sei nelle peste, non dirmi che dobbiamo essere autonomi, perche' dal punto di vista medico non possiamo esserlo.
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Secoli fa mi sono ferito al campo, ad un piede, piuttosto seriamente.
I telefonini non esistevano ancora, ma il campo, previdentemente, era a meno di un km dalla strada asfaltata e da lì poche centinaia di metri dal paese.
Dato che non potevo camminare e il sangue usciva copioso i ragazzi hanno improvvisato una barella, mi sono fasciato meglio che potessi, mi hanno portato fino al paese e da lì in auto, dopo un'ora, sono arrivato all'ospedale.
Immaginiamo la stessa scena oggi, con il telefonino appresso. Che cambierebbe? Faremmo intervenire la protezione civile e gli elicotteri?
Ma siamo Scout o il gruppo parrocchiale in campeggio?
Citazione: |
Riguardo ai capi che chiamano casa... io non avevo la morosa durante i campi, per cui non avevo "necessita" di chiamare, ma ho visto che i capi con famiglia hanno realmente altri tipi di bisogni, il gioco sta nel farli capire ai ragazzi (e non nasconderli).
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I ragazzi capiscono l'ESEMPIO, non le giustificazioni.
Sono anch'io padre di famiglia, ma queste esigenze particolari proprio non le vedo. Ma ammettiamo anche che esistano: è così difficile scendere al paese e fare una telefonata ogni tanto? Se invece vogliamo avere un filo diretto e costante, poi non chiediamo ai ragazzi di non avere telefonini dietro. Questo è ipocrita e per nulla leale.
Citazione: |
Riguardo al gioco/sfida, un adolescente che non sfida l'ordine precostituito è preoccupante! Non scherzo, bisogna capire il perche' non lo fa.
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Oddìo! Allora io ho avuto un'infanzia teribile! |
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pulcino impulsivo
Età: 44 Segno zodiacale: Registrato: 28/05/07 09:38 Messaggi: 53 Residenza: Trieste
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Inviato: Giovedì 07 Giugno 2007, 09:03 Oggetto: |
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uomodelbosco ha scritto: |
leo79 ha scritto: |
Ma hai mai avuto a che fare con i genitori apprensivi?
In linea teorica sono concorde con te, ma con la pratica non posso che concordare con stambeccosincero!
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Se non siamo capaci di tranquillizzare i genitori sul fatto che il metodo è fatto in certo modo, e non è quello che pensano i genitori, allora meglio sarebbe non fare scoutismo ma oratorio.
Ripeto: noi facciamo questo e quello in questo modo così e cosà.
I genitori che non sono d'accordo non devono fare altro che portare i figli in altro ambito educativo più consono alle loro esigenze.
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forse davvero i genitori dei tuoi ragazzi sono comprensivi e meravigliosi...ma esistono anche genitori che non ci sentono da quell'orecchio e pur avendo fiducia nei capi, al momento del campo è come se quello che raccomandiamo e raccontiamo loro entrasse da una parte e uscisse dall'altra.
A noi un anno è capitato che abbiamo vietato tassativamente i telefonini (sto parlando dei lupetti), raccomandazione detta e ripetuta 10000 volte sia ai bambini che ai genitori. Beh, al campo, durante un'ispezione, dagli zaini di 3 capimuta (3 bambine amiche tra loro anche fuori dagli scout) sono spuntati altrettanti bei cellulari...e sai chi glieli aveva fatti portare? le loro madri, con la raccomandazione di nasconderli a tutti i costi ai Vecchi Lupi così si potevano sentire ogni sera via sms.
Purtroppo alcuni genitori sono così...e tu che puoi fare? non puoi nemmeno sequestrare i cellulari per i giorni che restano del campo, altrimenti le madri fanno fuoco e fiamme. So che al ritorno dal campo il nostro Akela ha provato a parlarci con quelle mamme per far capire loro che avevano fatto una cosa diseducativa in quel contesto, ma non ne ha cavato un rango dal buco. |
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uomodelbosco
Registrato: 06/03/07 18:14 Messaggi: 1260
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Inviato: Giovedì 07 Giugno 2007, 10:01 Oggetto: |
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Pulcino impulsivo, posso capire che esistano situazioni simili, ma il problema è sempre lo stesso: fino a dove è necessario essere rigidi per essere educativi?
Cosa può raccontare un ragazzo, dopo una giornata di campo, che la famiglia deve assolutamente sapere per stare tranquilla?
Che ha mangiato abbastanza?
Che non faceva troppo freddo?
Che se pioveva sono stati tutti al calduccio nei sacchi a pelo?
Il problema dei telefonini è la punta dell'iceberg e interroga il senso stesso dell'educazione Scout.
Cosa si aspetta un genitore dalla partecipazione del proprio figlio agli Scout?
Dice un proverbio cinese: "Se vuoi il bene per i tuoi figli, fagli provare un pò di freddo e un pò di fame". Se un genitore è disposto a fare questo, allora il senso del campo giunge alla sua pienezza: essenzialità, piccole scomodità da condividere, nostalgia della famiglia, crescita interiore si intrecciano per iniziare a plasmare il futuro uomo che saprà distinguere l'essenziale dal futile e comincerà ad assumersi le sue piccole responsabilità SENZA I GENITORI (cosa che, ovviamente non accade se li sente tutti i giorni).
Se invece, un genitore non ci sente e non si riesce a cavare il ragno dal buco, forse è il caso di spiegare loro cosa è lo scoutismo e in che cosa si differenzia dagli altri metodi.
"Lo scoutismo è per tutti, ma non tutti sono per lo scoutismo".
Se un genitore non accetta il metodo, può benissimo cercarne un altro, ma non abbia la pretesa di piegarlo alle proprie paure. |
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pulcino impulsivo
Età: 44 Segno zodiacale: Registrato: 28/05/07 09:38 Messaggi: 53 Residenza: Trieste
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Inviato: Giovedì 07 Giugno 2007, 10:03 Oggetto: |
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uomodelbosco ha scritto: |
Pulcino impulsivo, posso capire che esistano situazioni simili, ma il problema è sempre lo stesso: fino a dove è necessario essere rigidi per essere educativi?
Cosa può raccontare un ragazzo, dopo una giornata di campo, che la famiglia deve assolutamente sapere per stare tranquilla?
Che ha mangiato abbastanza?
Che non faceva troppo freddo?
Che se pioveva sono stati tutti al calduccio nei sacchi a pelo?
Il problema dei telefonini è la punta dell'iceberg e interroga il senso stesso dell'educazione Scout.
Cosa si aspetta un genitore dalla partecipazione del proprio figlio agli Scout?
Dice un proverbio cinese: "Se vuoi il bene per i tuoi figli, fagli provare un pò di freddo e un pò di fame". Se un genitore è disposto a fare questo, allora il senso del campo giunge alla sua pienezza: essenzialità, piccole scomodità da condividere, nostalgia della famiglia, crescita interiore si intrecciano per iniziare a plasmare il futuro uomo che saprà distinguere l'essenziale dal futile e comincerà ad assumersi le sue piccole responsabilità SENZA I GENITORI (cosa che, ovviamente non accade se li sente tutti i giorni).
Se invece, un genitore non ci sente e non si riesce a cavare il ragno dal buco, forse è il caso di spiegare loro cosa è lo scoutismo e in che cosa si differenzia dagli altri metodi.
"Lo scoutismo è per tutti, ma non tutti sono per lo scoutismo".
Se un genitore non accetta il metodo, può benissimo cercarne un altro, ma non abbia la pretesa di piegarlo alle proprie paure. |
credo che stiamo dicendo la stessa cosa ma non ci stiamo capendo!
io in linea di massima sono d'accordo con te, sai? stavo solo dicendo che purtroppo i genitori fanno quello che gli comoda di più...però anche invitarli a portare i figli da un'altra parte se non gli vanno bene le regole mi pare eccessivo: posso "perdere" un ragazzo per colpa di sua madre? non riesco a spiegarmi meglio, spero si capisca quello che voglio dire. |
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uomodelbosco
Registrato: 06/03/07 18:14 Messaggi: 1260
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Inviato: Giovedì 07 Giugno 2007, 11:04 Oggetto: |
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pulcinoimpulsivo ha scritto: |
anche invitarli a portare i figli da un'altra parte se non gli vanno bene le regole mi pare eccessivo: posso "perdere" un ragazzo per colpa di sua madre? |
Si, puoi perderlo, il rischio esiste, ma allora domandiamoci quanta voglia aveva quel ragazzo di essere Scout e quanta, invece, era la spinta dei genitori a parcheggiarlo lì (uso appositamente "parcheggiarlo", dato che se fossero genitori con ben chiaro cosa sia lo scoutismo sarebbero i primi ad adeguarsi ai suoi meccanismi).
Se essere Scout è crescita, è meglio rischiare, e vedrai che se ci tiene sarà proprio il ragazzo a dire a sua madre che non vuole il telefonino. |
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pulcino impulsivo
Età: 44 Segno zodiacale: Registrato: 28/05/07 09:38 Messaggi: 53 Residenza: Trieste
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Inviato: Giovedì 07 Giugno 2007, 11:26 Oggetto: |
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uomodelbosco ha scritto: |
pulcinoimpulsivo ha scritto: |
anche invitarli a portare i figli da un'altra parte se non gli vanno bene le regole mi pare eccessivo: posso "perdere" un ragazzo per colpa di sua madre? |
Si, puoi perderlo, il rischio esiste, ma allora domandiamoci quanta voglia aveva quel ragazzo di essere Scout e quanta, invece, era la spinta dei genitori a parcheggiarlo lì (uso appositamente "parcheggiarlo", dato che se fossero genitori con ben chiaro cosa sia lo scoutismo sarebbero i primi ad adeguarsi ai suoi meccanismi).
Se essere Scout è crescita, è meglio rischiare, e vedrai che se ci tiene sarà proprio il ragazzo a dire a sua madre che non vuole il telefonino. |
a me sembra che manchi un tassello...tento di spiegarmi: un bambino (continuo a parlare per i lupetti) può anche aver capito perfettamente cosa deve "dare e ricevere" nello scoutismo, ma sua madre avrà sempre un grande ascendente su di lui/ lei...è sua madre!!! se è il genitore a costringere, per così dire, il ragazzo ad andare contro le indicazioni dei capi, perchè scaricare la colpa su questo ragazzo e convincere i genitori a portarlo da un'altra parte? se poi parliamo di un bambino, allora la situazione è ancora più complicata secondo me, proprio per l'importanza che hanno i genitori nella psicologia dei bambini! |
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uomodelbosco
Registrato: 06/03/07 18:14 Messaggi: 1260
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Inviato: Giovedì 07 Giugno 2007, 11:50 Oggetto: |
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Citazione: |
se è il genitore a costringere, per così dire, il ragazzo ad andare contro le indicazioni dei capi, perchè scaricare la colpa su questo ragazzo e convincere i genitori a portarlo da un'altra parte? |
Ovviamente ci sono modi diversi di rapportarsi in base alle età dei bambini/ragazzi, ma ci sono anche metodi diversi nello Scoutismo per affrontarli.
Se un esploratore campeggerà sotto alla pioggia, per un lupo ci sarà una comoda tana con bagno e tetto sulla testa. Questo esempio per dire che è vero quel che dici, ma è altrettanto vero che il metodo pensa già a priori, in base all'età, a stabilire l'entità della difficoltà da affrontare (questo anche per i genitori apprensivi, che vedono sottoporre attività diversificate in funzione della capacità del ragazzo di affrontarle).
Quindi: la mamma avrà anche un ascendente, ma se vuole che suo figlio vada con gli Scout ci saranno regole da seguire e non potrà pretendere di fare ciò che vuole. Altrimenti, lo ripeto, se non sopporta di stare lontano dal suo iperviziato piccolo nemmeno per una striminzita VdB, meglio che lo porti a fare una tra le 1.000 attività che la sua città offre.
Non dimentichiamo una cosa, un bambino, se vuole, sa come pestare i piedi ed ottenere di andare alla VdB, con o senza telefonino! |
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pulcino impulsivo
Età: 44 Segno zodiacale: Registrato: 28/05/07 09:38 Messaggi: 53 Residenza: Trieste
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Inviato: Giovedì 07 Giugno 2007, 11:54 Oggetto: |
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vero anche quello che dici tu, ma aggiugno: con che coraggio io, bambino di 9 anni, magari anche un minimo "indipendente" e innamorato dello scoutismo, dico NO a mia madre che mi inveisce contro perchè vuole che porti il cellulare al campo? e se anche lo porto, alla fine, con che coraggio lo tengo spento 8 giorni sapendo che quando torno mia madre sarà incavolata come una biscia per questo?
con questo non voglio assolutamente dare ragione ai genitori, per carità...certe volte sembra di parlare al muro!
una volta un mio capo si è lasciato sfuggire questa battuta cattiva dopo una riunione genitori: "Il miglior gruppo scout è quello formato da orfani". |
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