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convivenza
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Autore Messaggio
Fenicottero



Età: 37
Segno zodiacale: Gemelli
Registrato: 26/02/04 17:26
Messaggi: 721
Residenza: Parma

MessaggioInviato: Mercoledì 12 Settembre 2007, 14:10    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
Parlando del divorzio, non ci si può pensare prima di sposarsi?


Beh cavolo il dono della preveggenza non è mica da tutti...
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frageorges





Registrato: 08/12/05 12:23
Messaggi: 138

MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 12:10    Oggetto: Rispondi citando

Dubbiosa ha scritto:
E poi, seguendo alla lettera il ragionamento, un capo sposato in Comune può fare il capo? (se non sbaglio per la Chiesa non è sposato, e quindi commette "peccato" facendo l'amore con sua moglie).


Non può fare il Capo in Agesci perché non è cattolico. Perché se uno è cattolico, testimone della sua fede, parte viva della sua Chiesa, nemmeno ci pensa a sposarsi solo in Comune. Mi pare un caso più teorico che reale.

Dubbiosa ha scritto:
Cosa fa meglio a un bambino? Avere mamma e papà separati perchè non vanno d'accordo o vedere che litigano tutti i giorni magari insultandosi pesantemente?
Pensiamo anche a questo, prima di dire male del divorzio, e pensiamo anche che spesso la famiglia non è quell'oasi di perfezione e felicità che vorremmo... Quanta infelicità può dare, ai figli, un matrimonio tenuto su apposta per "la famiglia", "i figli", o "perchè non si può divorziare"? magari con genitori che si odiano, e si fanno del male ogni giorno in una convivenza forzata. Prima del divorzio, quante persone vivevano una situazione del genere?


Tra divorzio e botte da orbi tutti i giorni c'è una terza via? Ci sentiamo di proporla? L'abbiamo mai proposta a qualche coppia in difficoltà che ci stava vicino? No, perché noi capi ci diciamo testimoni del vangelo che, mi pare, dice un'altra cosa.
Se non c'è una terza via (in alcuni casi, ma non necessariamente, è così), anche la Chiesa ammette la separazione coniugale: ma questo non significa rompere il matrimonio (divorzio) né tantomeno potersi risposare. Già questa è una quarta via.

Infine, cosa fa meglio al bambino: vedere un amore che vince l'odio o un odio che vince l'amore?
Un bambino che ha subito un divorzio, avrà una memoria affettiva segnata da un amore finito, limitato, sofferto, triste. Certo, non è così tanto meglio che vedere i genitori litigare.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 13:26    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Beh cavolo il dono della preveggenza non è mica da tutti...


Bingo!
tutto sta nel concetto che si ha del matrimonio: se pensi che sia una cosa per sempre, magari ci si pensa bene...
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pacio



Età: 63
Segno zodiacale: Toro
Registrato: 11/09/07 21:31
Messaggi: 399
Residenza: spotorno sv

MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 13:57    Oggetto: Rispondi citando

è vero carissimo rino.
ci si pensa bene, anche di più e più ancora.
ma, e non so se te ne sei già accorto, il matrimonio è tale perchè si è in due.
io non sono certo quello di 18 anni fa e nemmeno mia moglie, ma chi ha la preveggenza per dirmi se mia moglie è la donna della mia vita?
nessuno. nemmeno lei.
io so però che la mia scelta l'ho fatta davvero e che proverò fino in fondo a viverla.
tu sei sicuro che la tua futura moglie lo sia per la vita?
o non è meglio costruire giorno per giorno insieme il matrimonio?
purtroppo la chiesa in questo non aiuta assolutamente dipingendo tutt'ora il matrimonio come un punto di arrivo ( alla faccia dei corsi matrimoniali tenuti il piùdelle volte da bigotti invasati )
invece non è così: io non mi sposo per far felice mia moglie o per coronare un sogno.
mi sono sposato perchè volevo che tutti sapessero l'impegno che mi sono assunto per la mia vita e che fossi ricosciuto per quello.
nel matrimonio ci sono più puzze che profumi, ma se non si arriva a vivere insieme anche quelle allora è più che giusto e sacrosanto dividersi.
che senso ha altrimenti?
è come ascoltare un'opera sinfonica e sentirne solo l'overture. e tutto il resto?
l'emozione è fondamentale, ma non è la leva unica e insostituibile per un rapporto onesto a due.
purtroppo troppo spesso ci si dimentica di dire ai giovani che il matrimonio è una fatica porca, e di conseguenza una grande gioia.
questo lo è per me, per la mia storia, per le mie scelte e per il mondo in cui sono cresciuto.
non posso certo dire che sia la regola valida per tutti.
per cui, in questo mondo, in questo conteso sociale posso solo dare testimonianza di ciò in cui credo.
ma è più che giusto e indiscutibile che ognuno creda e pensi con la propria testa.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 14:20    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
tu sei sicuro che la tua futura moglie lo sia per la vita?
o non è meglio costruire giorno per giorno insieme il matrimonio?


mah, le due cose le vedo molto concilianti...che la mia futura moglie lo sia per la vita (e oltre, aggiungo io) facendo una fatica ludra a costruire il matrimonio ogni sacrosanto giorno, ne vorrei essere sicuro...ma se mi sposo con chi penso io...e come pensiAMO, la sicurezza c'è...come il diamante (per sempre....de beers docet).

Comunque, faccio fatica già adesso con la morosa se è per quello...grazie scout... Very Happy
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Veleno



Età: 46
Segno zodiacale: Capricorno
Registrato: 05/12/05 09:41
Messaggi: 307
Residenza: Genova

MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 15:18    Oggetto: Rispondi citando

frageorges ha scritto:
Se non c'è una terza via (in alcuni casi, ma non necessariamente, è così), anche la Chiesa ammette la separazione coniugale: ma questo non significa rompere il matrimonio (divorzio) né tantomeno potersi risposare. Già questa è una quarta via.


Non vorrei andare troppo OT ma secondo la Chiesa come funzionerebbe la separazione coniugale? Nel senso...temporanea o permanente? Caratteristiche?
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Età: 41
Segno zodiacale: Leone
Registrato: 23/03/07 11:56
Messaggi: 23
Residenza: Rimini

MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 16:26    Oggetto: Rispondi citando

io conosco il riconoscimento della nullità del matrimonio:

Citazione:

...
si parla di "annullamento della Rota", o addirittura di "divorzio cattolico", ma tecnicamente si tratta di "riconoscimento di nullità". Infatti secondo la dottrina cattolica il matrimonio è uno e inscindibile e nessuno può annullarlo o romperlo. Tuttavia ci sono casi in cui, benché due persone si siano sposate in chiesa, con il rito cattolico, abbiano vissuto insieme per anni e anche avuto dei figli, in realtà tra loro non c'è mai stato un vero matrimonio. Fin dal momento delle nozze qualcosa ha ostacolato la nascita di un vero matrimonio; il matrimonio quindi non c'è mai stato, nonostante le apparenze esteriori: in questo caso la Rota può riconoscere la nullità del matrimonio, affermare che quel matrimonio è stato nullo fin dal primo giorno. Per questo non si tratta di un annullamento, ma di riconoscimento della nullità.

I matrimoni possono essere nulli in partenza per la mancanza di alcune condizioni essenziali al buon esito del matrimonio. Ad esempio l'amministrazione del sacramento matrimoniale non ha l'effetto di unire i coniugi in un vincolo davanti a Dio, se manca la volontà e la consapevolezza di contrarre gli impegni che derivano da un matrimonio religioso, e di farlo insieme all'altro coniuge.

Il diritto canonico individua nove casi in cui è lecita la dichiarazione di nullità, fra i quali: matrimonio combinato contro la volontà di uno o entrambi i coniugi; incapacità psicologica a vivere la donazione reciproca nel rapporto di coppia; non accettazione della sessualità aperta alla procreazione. Secondo quest'ultimo punto, una pratica di castità all'interno del matrimonio deve ottenere il consenso di entrambi i coniugi, pena la nullità.

Le persone, il cui matrimonio religioso è stato riconosciuto nullo dalla Sacra Rota, sono libere di risposarsi una seconda volta in forma religiosa. Per la Chiesa cattolica esse non sono mai state sposate prima e sono quindi libere di creare un nuovo legame.

In Italia, anche se vige il Concordato, la dichiarazione di nullità del matrimonio religioso non comporta l'immediato annullamento del matrimonio civile, perché lo Stato italiano deve accogliere la sentenza ecclesiastica attraverso una procedura detta delibazione, allo stesso modo di come si comporta nei confronti di sentenze provenienti da Paesi esteri. Tale delibazione (o riconoscimento) è tutt'altro che scontato. Inoltre la dichiarazione di nullità del matrimonio concordatario non obbliga il coniuge economicamente più forte al versare il mantenimento all'altro, ma soltanto alla corresponsione degli alimenti.


Spiegazione veloce tratta da wiki:http://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_della_Rota_Romana

link più approfondito http://www.santamelania.it/approf/varie/matrnull2.htm

L'annullamento è diverso dal divorzio perché praticamente non si annulla un matrimonio ma si riconosce che questo praticamente non è mai stato celebrato e si ritorna celibe o nubile.
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paciock87



Età: 37
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 07/05/06 21:36
Messaggi: 1435
Residenza: Romano

MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 18:08    Oggetto: Rispondi citando

frageorges ha scritto:
Dubbiosa ha scritto:
E poi, seguendo alla lettera il ragionamento, un capo sposato in Comune può fare il capo? (se non sbaglio per la Chiesa non è sposato, e quindi commette "peccato" facendo l'amore con sua moglie).


Non può fare il Capo in Agesci perché non è cattolico. Perché se uno è cattolico, testimone della sua fede, parte viva della sua Chiesa, nemmeno ci pensa a sposarsi solo in Comune. Mi pare un caso più teorico che reale.


Scusa Fra georges, ma sei sicuro di quello che stai dicendo? Chi si sposa in comune non è cattolico? E dove sta scritto? Ci sono dei parametri fissi per dire se uno è cattolico o no? Come funziona? C'è una scala, o uno strumento che misura quanto sei cattolico?
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 20:05    Oggetto: Rispondi citando

paciock87 ha scritto:
Chi si sposa in comune non è cattolico?


hai tratto una conclusione errata da un ragionamento fatto non correttamente. (secondo me).

frageorges ha scritto:
se uno è cattolico, testimone della sua fede, parte viva della sua Chiesa, nemmeno ci pensa a sposarsi solo in Comune.
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Dubbiosa





Registrato: 10/09/07 08:40
Messaggi: 17

MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 21:38    Oggetto: Rispondi citando

<<L'annullamento è diverso dal divorzio perché praticamente non si annulla un matrimonio ma si riconosce che questo praticamente non è mai stato celebrato e si ritorna celibe o nubile.>>

Ma non è peggio del divorzio, una cosa del genere? E se dal matrimonio "mai avvenuto" sono nati dei figli?
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pacio



Età: 63
Segno zodiacale: Toro
Registrato: 11/09/07 21:31
Messaggi: 399
Residenza: spotorno sv

MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 22:10    Oggetto: Rispondi citando

nessun problema:sono annullati anche loro.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 22:33    Oggetto: Rispondi citando

avere dei figli è una delle cose che non possono annullare un matrimonio.


Ma stiamo in topic please?
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frageorges





Registrato: 08/12/05 12:23
Messaggi: 138

MessaggioInviato: Venerdì 14 Settembre 2007, 09:30    Oggetto: Rispondi citando

Veleno ha scritto:
Non vorrei andare troppo OT ma secondo la Chiesa come funzionerebbe la separazione coniugale? Nel senso...temporanea o permanente? Caratteristiche?


In poche parole: se c'è giusta causa e non si intravede alcuna possibilità di soluzione positiva allora è lecito arrivare alla separazione dei coniugi (ribadisco non il divorzio, né il secondo matrimonio) che, ovviamente, è a tempo indeterminato.

Il problema con la legislazione civile è che per lo stato ci si può separare per qualunque causa, anche indipendentemente dalla volontà o dalla responsabilità dell'altro conuige; ciò significa che una persona può ritrovarsi separato dal/la coniuge anche senza volerlo e senza aver fatto nulla di male, ma solo perché all'altro/a "non va più" di stare insieme.
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porcellinopacifico



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MessaggioInviato: Venerdì 14 Settembre 2007, 09:48    Oggetto: Rispondi citando

frageorges ha scritto:
Il problema con la legislazione civile è che per lo stato ci si può separare per qualunque causa, anche indipendentemente dalla volontà o dalla responsabilità dell'altro conuige; ciò significa che una persona può ritrovarsi separato dal/la coniuge anche senza volerlo e senza aver fatto nulla di male, ma solo perché all'altro/a "non va più" di stare insieme.
Capisco che è una tregedia. Ma è una tragedia umana che non credo sia colpa della "legislazione civile", né che sia risolvibile cambiandola.
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Gatto Laborioso





Registrato: 31/07/07 13:11
Messaggi: 71
Residenza: Messina-Roma

MessaggioInviato: Venerdì 14 Settembre 2007, 10:19    Oggetto: Rispondi citando

frageorges ha scritto:
Non può fare il Capo in Agesci perché non è cattolico. Perché se uno è cattolico, testimone della sua fede, parte viva della sua Chiesa, nemmeno ci pensa a sposarsi solo in Comune. Mi pare un caso più teorico che reale.


Secondo me è più reale di quanto si creda (le famiglie di coniugi risposati sono praticamente all'ordine del giorno) e lo sto vivendo sulla mia pelle.
Sono capo reparto. Tra un annetto mi sposerò, il mio ragazzo è divorziato, dopo un matrimonio lampo (esattamente uno di quei casi in cui all'altro coniuge "non va più" e se ne rendo conto troppo tardi). Viste le circostanze, mio malgrado sarò costretta ad optare per il rito civile.
E' in corso la pratica dell'annullamento e pare che ci siano buone possibilità per una conclusione positiva.

Chiederò al nostro assistente ecclesiastico di aiutarmi a capire la mia/nostra posizione, tenendo anche in considerazione che l'annullamento possa avere esito negativo.

Ecco, stiamo parlando di un evento concreto e non teorie: secondo voi sarebbe corretto sottoporre la mia vita privata alla scelta della CoCa? Sarebbe corretto uscire dall'Agesci? O posso continuare a prestare servizio come capo?

Ciao
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