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educatori
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Autore Messaggio
uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Martedì 23 Ottobre 2007, 08:44    Oggetto: educatori Rispondi citando

Siamo abituati a definirci educatori, dandone un pò per scontato il significato profondo.
Pensando che essere educatori non si improvvisa, chiedo: non è che abbiamo la tendenza a riempirci la bocca con questo termine, quasi con autoreferenza, quasi per "darci un tono" che in realtà non abbiamo nè possiamo avere, a meno di farlo diventare un lavoro?
Sono pensieri sparsi...
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
Segno zodiacale: Ariete
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Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Martedì 23 Ottobre 2007, 12:57    Oggetto: Rispondi citando

Il tono e il ruolo di educatori qualcuno ce l'ha da subito...

altri, lo possono avere frequentando campi - ops, corsi, scusate... Wink - di formazione...


altri ancora, non hanno ben chiaro che devono fare delle scelte prima...
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Martedì 23 Ottobre 2007, 13:39    Oggetto: Rispondi citando

In parte vero, ma mi riferisco particolarmente al seguente ragionamento: se è vero che per poter fare educazione è necessario avere delle competenze, a parte i "nati imparati", è bene pensare che sia sufficente partecipare a campi associativi per potersi considerare educatori?
A me sembra che per poter dire questo c'è bisogno di ben più "studio" (anche per i "nati imparati" Wink )
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pacio



Età: 63
Segno zodiacale: Toro
Registrato: 11/09/07 21:31
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Residenza: spotorno sv

MessaggioInviato: Martedì 23 Ottobre 2007, 18:14    Oggetto: Rispondi citando

c'è una prerogativa fondamentale nell'assumersi delle responsabilità e non solo in ambito associativo o del servizio:
il buon senso.
purtroppo quella è l'unica cosa che ai campi non solo non te la danno, ma neanche ti invogliano a ricercare.
il fatto di autoreferenziarci con "educatori" mi fa sempre pensare agli intoccabili: "chiacchere e distintivo".
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
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MessaggioInviato: Martedì 23 Ottobre 2007, 22:33    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
è bene pensare che sia sufficente partecipare a campi associativi per potersi considerare educatori?


pienamente no.
Difatti

pacio ha scritto:
c'è una prerogativa fondamentale nell'assumersi delle responsabilità e non solo in ambito associativo o del servizio:
il buon senso.


però

pacio ha scritto:
purtroppo quella è l'unica cosa che ai campi non solo non te la danno, ma neanche ti invogliano a ricercare.

b'è, no dai: al mio cfm non hanno fatto altro che ripetermi "tornate bambini: chiedetevi sempre il perchè delle cose"...
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 24 Ottobre 2007, 07:51    Oggetto: Rispondi citando

Sono d'accordo con Pacio, spesso ho proprio l'impressione delle "chiacchiere e distintivo", però il buon senso...va bene che è un elemento importante, ma non definisce in sè un educatore, come del resto, Rinoceronte, "domandarsi il perchè" è un'ottima base ma non fa in sè educatore.
Al limite sono caratteristiche che fanno una persona di un certo tipo.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
Segno zodiacale: Ariete
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Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Mercoledì 24 Ottobre 2007, 13:28    Oggetto: Rispondi citando

I campi e le caratteristiche sono strumenti per raggiungere il fine.
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 24 Ottobre 2007, 13:36    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
I campi e le caratteristiche sono strumenti per raggiungere il fine.

D'accordo, ma possiamo ritenerle sufficenti per poterci definire "educatori"?
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
Segno zodiacale: Ariete
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MessaggioInviato: Mercoledì 24 Ottobre 2007, 13:59    Oggetto: Rispondi citando

capiamo che ci intendiamo.

wikipedia ha scritto:
Si definisce educatore colui che realizza un'azione educativa ovvero che contribuisce alla crescita umana della persona.


Ergo, se mi chiedi che

uomodelbosco ha scritto:
non è che abbiamo la tendenza a riempirci la bocca con questo termine

è diverso da
Citazione:
possiamo ritenerle sufficenti per poterci definire "educatori"?


le due domande sono diverse.

Per la prima no, ogni capo (o meglio, ogni adulto è, potenzialmente) è un'educatore, e a seconda no.
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 24 Ottobre 2007, 14:03    Oggetto: Rispondi citando

La definizione di Wikipedia l'avevo letta prima di postare, ma non mi ha dissipato i dubbi.
Che ogni adulto è potenzialmente educatore, ok, lo sappiamo, ma nel momento in cui interagisco con (che so) i miei colleghi di ufficio non dico e non faccio l'educatore, sono semplicemente quel che sono. Dal mio esempio alcuni possono trarne giovamento, altri no.
Però non mi definisco educatore.
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Raffaele



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MessaggioInviato: Mercoledì 24 Ottobre 2007, 14:27    Oggetto: educatori? Rispondi citando

Ciao a tutti...
quando uomo del bosco dice che "forse" ci riempiamo la bocca nel definirci educatori... mi trova pienamente daccordo. Io sono scout e faccio parte degli scout (punto). Per definizione ritengo che "gli scout" siano tutti i soci di quella grande famiglia che comprende persone di tutte le età. Ritengo, in quanto adulto, di avere quel minimo di esperienza in più da offrire ai più piccoli, quel trapasso di nozioni tanto caro a BP ed alla tradizione scout.
E' normale poi che col passare del tempo qualcuno abbia cercato in tutti i modi di farci entrare a pieno titolo in quell'agenzia educativa di cui tanto ci riempiamo la bocca... il mio parere, molto personale, è che dobbiamo lavorare gomito a gomito con i ragazzi e testimoniare sempre il nostro modo di essere scout, da veri fratelli maggiori... credo nell'autoeducazione che una volta ci dicevano ai campi scuola e con i ragazzi, è normale, cresciamo anche noi.
Buona Caccia
Raffaele
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aureliano



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Segno zodiacale: Gemelli
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Residenza: Fra Bolzano e Trento...

MessaggioInviato: Mercoledì 24 Ottobre 2007, 15:10    Oggetto: Rispondi citando

pacio ha scritto:
c'è una prerogativa fondamentale nell'assumersi delle responsabilità e non solo in ambito associativo o del servizio:
il buon senso.
purtroppo quella è l'unica cosa che ai campi non solo non te la danno, ma neanche ti invogliano a ricercare.
il fatto di autoreferenziarci con "educatori" mi fa sempre pensare agli intoccabili: "chiacchere e distintivo".


Quoto al 100%. Purtroppo ciò che a volte manca è proprio il buon senso...
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 24 Ottobre 2007, 16:05    Oggetto: Rispondi citando

Sono d'accordo con Raffaele, ma allora dovremmo ridimensionarci un pò...
Parlare di "educatori" a mio avviso è un pò forzato. Gli educatori "veri" hanno un impegno formativo che supera di gran lunga quanto noi possiamo fare nel nostro poco (tanto) tempo dedicato allo scoutismo.
Epperò...il rischio di scendere di livello al punto da fare ricreazione e non educazione è alto...
Epperò...lo scoutismo è pur sempre un movimento educativo, solo che si fonda su pochi elementi del Capo che potremmo definire nel complesso "buona volontà".
Quindi cosa siamo alla fine? Educatori dilettanti?
Forse, davvero, non dovremmo definirci educatori, ma semplici "uomini di buona volontà", con pregi e difetti, consci dei difetti e del lavoro da svolgervi sopra in prima persona.
Ecco che da qui diventa interessante il concetto di intereducazione, e del fatto che il capo, ben lungi dall'essere un essere dotato di doti particolari, diventa il fratello maggiore, con l'esperienza e il bagaglio di un sentiero già percorso e che può mostrare ai più piccoli, e da essi trarre nuova forza per il proprio cammino di crescita.
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Il c3m3nt



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MessaggioInviato: Mercoledì 24 Ottobre 2007, 17:13    Oggetto: Rispondi citando

Ognuno è un educatore, nel suo piccolo. A casa propria, in ufficio, per la strada. E con chiunque, direi. Non solo con i bambini. Il contribuire alla crescita psicofisica di chi ci circonda è una cosa naturale. Che poi vi si contribuisca nel modo corretto o meno, fa di noi buoni educatori o cattivi educatori.

Citazione:
Il significato originale ed etimologico della parola educazione viene dal latino e-ducere che significa letteralmente condurre fuori, quindi liberare, far venire alla luce qualcosa che è nascosto.


Un buon educatore farà emergere, ovvero libererà, il lato migliore di ciascuna persona. Un cattivo educatore farà lo stesso ma nei confronti del lato peggiore.

Credo che il dovere di ogni capo scout sia cercare di essere un buon educatore. Perché, nel momento in cui un uomo viene a contatto con un altro uomo, diventa educatore ed allo stesso tempo educando.

Penso che sia sbagliato porsi il problema di definirsi o meno educatore. Penso che il problema corretto sia l'essere un buon educatore o meno.

Che poi ci siano delle persone definite "educatori" perché hanno studiato Scienze dell'Educazione e cose simili, secondo me non influisce sul nostro ruolo e quindi sulla nostra definizione di "educatori". Infatti, uno può studiare quanto vuole, ma se non ha "buonsenso" e dentro di sé non è una persona "buona", non sarà mai un buon educatore. Sarà un educatore pieno di concetti, definizioni, assiomi che concernono l'ambito dell'educazione, ma resterà comunque un cattivo educatore.

Quello che voglio dire è che, secondo me, lo studiare l'Educazione non fa di un essere umano un buon educatore. Fa di quell'essere umano un educatore con un bel po' di conoscenze in più da poter sfruttare o meno nel suo intervento educativo che, come ho già detto prima, viene esercitato in ogni caso e nei confronti di chiunque venga in contatto con lui.

Spero di essermi espresso in modo comprensibile Very Happy
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 24 Ottobre 2007, 17:32    Oggetto: Rispondi citando

Il c3m3nt ha scritto:

Spero di essermi espresso in modo comprensibile Very Happy


Certamente!
Il punto è che ci parliamo spesso addosso autodefinendoci educatori.
Vero, ogni nostro gesto può essere letto da chiunque in una chiave educativa (o diseducativa), ma quando gioco con i miei nipoti di 5 anni, sebbene io stia molto attento a cosa e dico, e cosa faccio, per loro non sono un educatore, sono lo zio con il quale giocano, e, dopo che se ne sono tornati a casa, non mi definisco un educatore e non faccio il punto di ciò che ho fatto.
Con gli scout, chissà perchè, dobbiamo sempre metterci un pò sulla cattedra e definire questo o quello dal punto di vista educativo. però non ne abbiamo gli strumenti per comprendere ciò che facciamo (e spesso neppure il tempo).
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