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Capi o ragazzi?
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Autore Messaggio
Sentry





Registrato: 24/10/04 21:22
Messaggi: 524

MessaggioInviato: Martedì 01 Gennaio 2008, 21:35    Oggetto: Capi o ragazzi? Rispondi citando

Riporto da un post degli RyS, spero non se ne abbia la scolta che cito!

Liz88 ha scritto:
raga mi serve un idea per il capitolo so che quelli piu belli sono i capitoli che vengono dal cuore ma quest'anno non abbiamo proprio idee... aiutatemi


mi stavo chiedendo, colpa loro o nostra?
Intendo dire, com'è possibile che tutti i clan si trovino in questa situazione? (tutti=molti)
Perchè tutti gli anni si incontra qualche capo R/S che dice "mah, i ragazzi non propongono niente, andrà a finire che proporremo noi qualcosa"?
Forse è colpa nostra? Forse dovremmo lasciare i ragazzi più liberi di decidere cosa fare/non fare fin dai lupetti senza preparare sempre un programma, scadenze ecc?
Sembrerà una domanda sciocca ma forse la risposta non è così banale... insomma, siamo educatori e quindi dovremmo avere in testa un percorso per i ragazzi che ci vengono affidati ma a furia di progettare/proporre non è che rischiamo di soffocare la creatività? la curiosità? Non sarebbe più utile trovarsi con un branco o un reparto che perdono due ore di attività perchè "non sanno cosa fare", che si accorgano che se non dicono cosa VOGLIONO fare non si fa nulla?
O forse non siamo noi ma loro? intendo... forse hanno ragione quelli che dicono che in clan adesso arrivano ragazzi troppo poco maturi e quindi non propongono perchè non è ancora il momento giusto dal punto di vista psicononsoche?
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BOBOMAN



Età: 60
Segno zodiacale: Bilancia
Registrato: 15/11/07 01:30
Messaggi: 1076
Residenza: Far West

MessaggioInviato: Martedì 01 Gennaio 2008, 23:59    Oggetto: Rispondi citando

Fantastico argomento.
Questa comunque è una riprova del metodo usato erroneamente...di quello che in molti altri topic stò cercando di farvi capire.
Lo Scoutmaster che orrendamente viene tradotto in -Capo- in Italia,è nel Metodo solo un testimone,un custode delle tradizioni,un "garante" ma assolutamente non è lui che conduce o deve condurre il gioco.
Lo Scoutismo è in questo momento come una locomotiva che ha deragliato ma che stranamente procede per inerzia anche fuori delle rotaie.....miracolo della benevolenza.
Andrebbe riportato sulla rotaia e qui purtroppo deve intervenire chi ancora sa come funzionava una "locomotiva a vapore",ma solo per farla ripartire per far comprendere ai ragazzi come funziona e dove li puo portare...con modestia e spirito di servizio non di protagonismo....poi i ragazzi faranno il resto.....come facevano finchè il metodo "Thurmy" si usava ancora"....
Il "Grande gioco" è in mano loro i "capi" (come fate le pulci a UNIFORME/DIVISA perchè non fate le pulci a MASTROSCOUT(o MAESTROSCOUT,ma mi sa piu di scuola)/CAPO? )devono solo "assistere" ed eventualmente fare da "faro" e correggere la rotta quando questa porta in acque pericolose.
Stavo (ri)guardando "l'attimo fuggente"....ve lo consiglio vi è molto del metodo Scout dello spirito "originario" che esso dovrebbe avere ed è stato perso per strada in nome di una falsa modernità......
Mi fà venire il magone perchè rivedo nel professore il mio mastroscout che era anche il mio maestro di scuola(nonchè lo era stato di mia madre e dei miei zii).....è come se fosse stata la sua biografia ....stesso spirito stesso entusiasmo....LUI mi ha fatto innamorare dello Scoutismo dello "spirito",di Peter Pan B.P.,del "Grande Gioco",del suo MastroScout "Thurmy"(aveva avuto la fortuna di conoscerlo ed è lui che gli aveva "apposto" la "tortora") e degli elfi del bosco di Epping.....
Avete presente i film di Natale che ci propongono a "palate" in questo periodo....dove adulti o peggio bambini non credono piu a Babbo Natale ?
Bene lo Scoutismo è nella stessa situazione non è piu un Grande gioco abbiam perso la vista della Lampada Scout del cammino....ci si prende troppo sul serio fra adulti,si procede per inerzia....ed intanto i ragazzi....NON SANNO PIU COME GIOCARE.....GIOCARE PER CRESCERE....GIOCARE PER DIVENTARE UOMINI E DONNE.....


BUON ANNO SPERANDO CHE LA LUCE VI ILLUMINI DI NUOVO IL CAMMINO


Snoaring Bear

Orso Ronfante

Original Gil. '85
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elfo





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Messaggi: 1399

MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 01:05    Oggetto: Rispondi citando

Appropinquatevi ordunque senza indugio al mio desco messer Mastroscout e datemi agio di osservare le vostre perline invero molto graziose.
Razz Wink


L'ultima modifica di elfo il Mercoledì 02 Gennaio 2008, 01:45, modificato 1 volta
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T@z



Età: 37
Segno zodiacale: Vergine
Registrato: 11/10/07 12:23
Messaggi: 785
Residenza: Massa Lombarda (RA)

MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 01:41    Oggetto: Rispondi citando

Di autonomia, almeno dalle mie esperienze attuali di rover ancora in cammino, ce ne sono vari di esempi:

- nella branca E/G, per quanto riguarda impresa di squadriglia e PP è abbastanza autonoma, sono loro a sceglier cosa fare e poi verrà un "maestro" a guidarli e consigliarli;

- in clan in pratica vengono lasciate tutte le decisioni ai rover e alle scolte: dai capitoli da affrontare fino alle mete ed organizzazione dei campi, alle attività, ai momenti di incontro, etc.

Questi problemi ne abbiamo avuti nel clan, ma è normale... questa è la differenza fra reparto e clan : non sono più i capi a decidere, ma sei tu singolo, non più in una sestiglia o in una squadriglia, ma completamente autonomo... all'inizio ciò può spaventare e far esitare, ma se i capi riescono a far imboccare la giusta via, anche solo facendo un sondaggio sugli argomenti e sulle attività che i ragazzi vogliono affrontare, la famosa "locomotiva" riuscirà a partire e a prendere velocità.

Insomma, i capi non si devono fare perennemente il mazzo ma devono invogliare i ragazzi ad esprimersi e a far vedere come i loro pensieri possono realizzarsi e creare qualcosa che se se li tenevano dentro di loro non poteva esserci.
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tuitt



Età: 46
Segno zodiacale: Cancro
Registrato: 21/06/06 12:37
Messaggi: 281
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MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 08:20    Oggetto: Rispondi citando

Anche se la suddivisione in "branche" da noi è un po' diversa dalla vostra, mi rendo conto che il fatto che manchi la fantasia, l'inventiva e la voglia di mettersi in gioco manchi anche nei nostri ragazzi, così come so per certo che manca anche nei gruppi vicini, con cui ho contatto.

Non so, io ricordo che anche noi cazeggiavamo (scusate il termine) ogni tanto, ma quando ci serviva saltava sempre fuori l'idea, a volte balzana, e ci siamo sempre divertiti ad applicarci a metterla in pratica... IN base alla mia esperienza se chiedi ai ragazzi "preparate qualcosa per l'evento x", oppure " occorre preparare un cartellone", o qualsiasi attività, non ne esce niente...

Personalmente faccio anche fatica a trovare qualcosa che li stimoli, perchè tutto quello che a noi è sempre interessato ai gilovani di ogi noninteressa piu... quante ore nel bosco a coatruire tutto con corde e legni, eravamo felici se si poteva prendere in mano sega e martello, ma a quanto pare queste cose non interessano più...

Sono uscito dal seminato? Scusatemi...
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 08:55    Oggetto: Rispondi citando

Proprio ieri parlavo con una educatrice. L'argomento era i genitori, ma mi sembra facilmente applicabile anche ai Capi.
<<Il genitore migliore è come un giardiniere: guarda semplicemente il giardino crescere, intervenendo solo per potare quando serve>>
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polvansen





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Messaggi: 680

MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 10:12    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
<<Il genitore migliore è come un giardiniere: guarda semplicemente il giardino crescere, intervenendo solo per potare quando serve>>
E l'acqua? Il concime? La cura del terreno? L'eliminazione delle erbacce? Ma soprattutto, si sa che con le piante bisogna... parlare! Wink
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uomodelbosco





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Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 10:28    Oggetto: Rispondi citando

polvansen ha scritto:
uomodelbosco ha scritto:
<<Il genitore migliore è come un giardiniere: guarda semplicemente il giardino crescere, intervenendo solo per potare quando serve>>
E l'acqua? Il concime? La cura del terreno? L'eliminazione delle erbacce? Ma soprattutto, si sa che con le piante bisogna... parlare! Wink

Era un esempio... Rolling Eyes
Chi vuol intendere intenda, gli altri...in albergo Wink
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polvansen





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Messaggi: 680

MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 13:23    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
polvansen ha scritto:
uomodelbosco ha scritto:
<<Il genitore migliore è come un giardiniere: guarda semplicemente il giardino crescere, intervenendo solo per potare quando serve>>
E l'acqua? Il concime? La cura del terreno? L'eliminazione delle erbacce? Ma soprattutto, si sa che con le piante bisogna... parlare! Wink

Era un esempio... Rolling Eyes
Chi vuol intendere intenda, gli altri...in albergo Wink

Mmmm... non so. A me quel "guarda semplicemente il giardino crescere" fa pensare che posto cosi' l'esempio sia proprio sbagliato. Ma proprio del tutto, perché il buon giardiniere non guarda il giardino crescere ma si fa un discreto paiolo di cure e osservazioni minuziose. Ma se dici che era sottinteso...
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 14:50    Oggetto: Rispondi citando

polvansen ha scritto:
uomodelbosco ha scritto:
polvansen ha scritto:
uomodelbosco ha scritto:
<<Il genitore migliore è come un giardiniere: guarda semplicemente il giardino crescere, intervenendo solo per potare quando serve>>
E l'acqua? Il concime? La cura del terreno? L'eliminazione delle erbacce? Ma soprattutto, si sa che con le piante bisogna... parlare! Wink

Era un esempio... Rolling Eyes
Chi vuol intendere intenda, gli altri...in albergo Wink

Mmmm... non so. A me quel "guarda semplicemente il giardino crescere" fa pensare che posto cosi' l'esempio sia proprio sbagliato. Ma proprio del tutto, perché il buon giardiniere non guarda il giardino crescere ma si fa un discreto paiolo di cure e osservazioni minuziose. Ma se dici che era sottinteso...

Il buon giardiniere lascia il giardino crescere per conto suo, non lo soffoca di "attenzioni" delle quali non ha bisogno perchè crescerebbe comunque. Siamo noi, nelle nostre false convinzioni che crediamo che senza interventi pesanti le cose non vadano bene e vogliamo cambiarle fino allo snaturamento.
Un giardino come quello che prospetti non è un giardino (=leggasi: ragazzo) cresciuto con le sue doti naturali (=leggi: non è stato messo in grado di scegliere), vedi per esempio l' "arte topiaria" o i bonsai, che non lasciano quasi nulla alla naturalità (=leggasi: spontaneità del ragazzo) e ottengono delle forme deviate.
Il buon giardiniere lascia che il giardino si sviluppi da solo (= il ragazzo guida da sè la sua canoa) e interviene solo per gli interventi strettamente necessari: un bastone di sostegno qui, una sistemata di rami troppo esuberanti là...
Il resto lo fa natura delle cose.

Nello stesso modo un genitore (e un Capo) può intervenire in questo modo.
A me l'esempio che mi è stato fatto è piaciuto e lo condivido, poi se un Capo (o un genitore) la pensa diversamente, non ha che armarsi di pazienza e sbattersi allo sfinimento, per poi, magari, sentirsi dire "non mi hai mai lasciato scegliere...decidevi tutto tu..."
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polvansen





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MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 15:43    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
interviene solo per gli interventi strettamente necessari: un bastone di sostegno qui, una sistemata di rami troppo esuberanti là...
Bon. Un goccio d'acqua se piove troppo poco, una fasciatina al tronco se di notte gela... (o vogliamo proprio lasciar lavorare la selezione naturale?), un po' di edera da estirpare che sennò mi soffoca le piante buone (visto che loro le mani non ce le hanno)...
Sarà che di giardinieri all'opera ne ho visti parecchi, sarà che ho provato quale sia lo sforzo per ottenere un giardino bello e sano.
Non so, per me guidare da me la mia canoa non coincide esattamente con il mito del buon selvaggio.

Perché questo esempio non mi funziona? Perché le piante sono leggermente più passive degli esseri umani. Nel fatto che io faccia in modo di non mettere il cappottino al pargolo, bensì possa insegnargli quando e come metterselo, sta la differenza fondamentale tra il pargolo e il limone.
Per dire che no, non credo che l'educazione sia fatta di osservazione e potazione. Credo sia fatta di tanti piccoli e grandi interventi che permettono di arrivare a guidare la canoa con tutta l'attrezzatura mentale, l'esperienza e le competenze necessarie a farlo.
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Beatrix



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MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 16:25    Oggetto: Rispondi citando

Senza dilungarmi...

Mamma aiutami a fare da solo

Era il motto di una donna che mi sembra di aver letto B.P. ammirasse: Maria Montessori.
Ammetto che mi piace molto di più della similitudine del giardiniere.

Boboman, scusami, ma io non ho molto capito il tuo intervento, per me forse un po' troppo anglosassone.

Buon anno a tutti
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
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MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 16:30    Oggetto: Rispondi citando

Che vuoi che ti dica, Polvansen?
E' un paragone che a me è piaciuto, a te no. Così va il mondo.
Vorrà dire che tu avrai un bel giardino all'italiana, con la zona delle rose, il laghetto con le bordure e le statue neoclassiche, mentre io preferisco i giardini all'inglese e così li lascerò crescere: rasando l'erba, potando solo se serve e se le talpe ci fanno le tane...beh...saremo in compagnia Wink
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rinoceronte caparbio
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Età: 39
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MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 18:07    Oggetto: Rispondi citando

Come penso che l'intervento di Boboman sia troppo conservatore (non siamo più nel 1920, ma nel 2008), penso anche che se il metodo scout è applicato correttamente - ma inteso come metodologia attuale - non può fallire.

Anche perchè, si discosta di poco o niente dallo scoutismo originario.

Altra cosa: in clan da me, facevamo ciò che decidevamo.
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polvansen





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Messaggi: 680

MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 18:46    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
io preferisco i giardini all'inglese e così li lascerò crescere: rasando l'erba, potando solo se serve e se le talpe ci fanno le tane...beh...saremo in compagnia Wink
Eheh, ti dò il numero di un giardiniere che te lo spiega lui se per fare il giardino all'inglese basta rasare l'erba e potare solo se serve...
Ma tu non farmi dire quello che non dico: non ho parlato di piantagioni idroponiche da germi clonati. Dico solo che un esempio che mi parla di "sola potatura" mi fa pensare a un metodo limitato alla correzione degli errori e degli eccessi, mentre io credo che l'educazione si faccia anche dando (consigli, indicazioni, confronto, protezione...), non solo togliendo quel che c'è di troppo.
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