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Route estive diverse dal solito

 
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Autore Messaggio
Simone88



Età: 36
Segno zodiacale: Gemelli
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Messaggi: 79
Residenza: Thiene (Vicenza)

MessaggioInviato: Mercoledì 16 Aprile 2008, 18:17    Oggetto: Route estive diverse dal solito Rispondi citando

Apro questo topic (spero che non ce ne sia uno di uguale in giro se no chiudete questo, e mi scuso in anticipo se sarà così) per sapere se qualcuno di voi nel suo clan ha fatto route estive diverse dalle solite, cioè differenti dalla strada a piedi o dal servizio (in Italia o all'estero) che sono le due più scelte (o almeno penso sia così).
Per esempio nel mio gruppo (Marano 1, provincia di Vicenza) il noviziato dell'anno scorso ha percorso il fiume Ticino in canoa, mentre quello di quest'anno percorrerà le coste dell'Istria in tandem (fatti da loro).
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lorenzzz



Età: 37
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Registrato: 06/03/08 09:59
Messaggi: 70
Residenza: Casarano (Le)

MessaggioInviato: Giovedì 17 Aprile 2008, 11:24    Oggetto: Rispondi citando

Caio Simone,
Route estive diverse da quelle tipo (strada e servizio) io quando ero in Clan non le ho mai fatte...ma credo che debba essere così....Tu Rover devi sapere che la Strada e il Servizio sono gli elementi cardine del Roverismo. per questo credo sia impossibile che in una Route manchino questi elementi...non metto in dubbio il fatto che oltre a queste due attività ce ne possano essere delle altre (per mettere l'utile al dilettevole) ma devi capire che Strada e Servizio ci devono essere, e non per imposizione da paerte dei capi ma per una scelta personale...
è ovvio che il noviziato, essendo l'anno di noviziato un 'anno di passaggio, faccia route diverse da quelle che si fanno in Clan
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Simone88



Età: 36
Segno zodiacale: Gemelli
Registrato: 10/03/08 17:06
Messaggi: 79
Residenza: Thiene (Vicenza)

MessaggioInviato: Giovedì 17 Aprile 2008, 15:02    Oggetto: Rispondi citando

Certamente, sono d'accordo con te. La mia era solo una semplice curiosità.
Sono convinto che la strada o il servizio devono esserci sempre in una route estiva (come anche nelle uscite, almeno da noi). Io ho avuto la fortuna di fare un campo di servizio in Romania al mio primo anno di Clan (2006), al secondo (2007) siamo andati a fare una route di strada in Valle d'Aosta (Gran Paradiso) anche se non è finita bene (siamo andati all'ospedale dopo 2 giorni) e quest'anno per rilanciare dopo l'esperienza del precedente una route di strada nelle Dolomiti.
Comunque grazie per la risposta. Ciao
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gufopreciso



Età: 37
Segno zodiacale: Toro
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Messaggi: 909
Residenza: Genova-Voltri

MessaggioInviato: Giovedì 17 Aprile 2008, 15:06    Oggetto: Re: Route estive diverse dal solito Rispondi citando

Simone88 ha scritto:
Per esempio nel mio gruppo (Marano 1, provincia di Vicenza) il noviziato dell'anno scorso ha percorso il fiume Ticino in canoa, mentre quello di quest'anno percorrerà le coste dell'Istria in tandem (fatti da loro).


Bé, ma in un certo senso è Strada pure questa.
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pacio



Età: 63
Segno zodiacale: Toro
Registrato: 11/09/07 21:31
Messaggi: 399
Residenza: spotorno sv

MessaggioInviato: Giovedì 17 Aprile 2008, 20:54    Oggetto: Rispondi citando

rimango letteralmente basito.
ma che significato ha per un rover del 2008 dire che in una route strada e servizio ci devono essere perchè è così?
mi chiedo se e quando nei vostri clan parlate( e come parlate ) di progetto: come lavorate nel pianificare il vostro anno di clan?
come lo progettate?
e la route che ruolo ha?
mi pare che sia ancora molto diffusa l'idea che la route sia una bella vacanza per i monti o per sentirsi bravi nell'andare a dare una mano a chi è più sfigato ( tanto dopo una settimana nessuno ci viene a fare i conti in tasca e ci sentiamo proprio bravi....) mentre la route dovrebbe essere la giusta conclusione di un anno di lavoro.
e chi l'ha detto che deve essere per forza di strada o di servizio?
se faccio una route che mi cambia davvero e che mi fa ragionare su quello che faccio, che mi fa diverso da come sono partito, non ho fatto "strada" lo stesso?
io mi sono sempre arrabbiato quando mi venivano proposte route alla "dimensione avventura" o perchè è bello aiutare gli altri.
le route vanno fatte perchè seguono già loro un cammino iniziato un anno prima.
altrimenti andiamo al cai: è la stessa cosa.
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Simone88



Età: 36
Segno zodiacale: Gemelli
Registrato: 10/03/08 17:06
Messaggi: 79
Residenza: Thiene (Vicenza)

MessaggioInviato: Giovedì 17 Aprile 2008, 23:29    Oggetto: Rispondi citando

Nessuno ha detto che la route deve essere per forza di strada o di servizio, o almeno io l'ho detto, ma mi riferisco al mio Clan. Nella nostra Carta di Clan c'è scritto di includere in ogni uscita (quindi anche in route) un momento di cammino; non ho mica detto che la route deve essere tutta di sola strada.
Sicuramente la route è la "conclusione" di un anno e infatti va pianificata con un buon lavoro se si vuole finisca "bene": ci possono volere mesi di preparazione come un anno intero.
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pacio



Età: 63
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Residenza: spotorno sv

MessaggioInviato: Venerdì 18 Aprile 2008, 19:43    Oggetto: Rispondi citando

non è questo il punto.
se si fa un capitolo sul mondo del lavoro o sulla resistenza, che senso ha lavorare un anno a preparare la route in scozia?
che senso ha?
la route non è la conclusione vacanziera dell'anno: è la conclusione logica e progettata di quello che durante l'anno si è fatto.
è legata alla chiusura di un capitolo o di un lavoro che ha interessato tutta la comunità ed in quella ultima esperienza prova a mettere in gioco quello di cui a parlato, letto e confrontato.
è questo il "valore aggiunto" del fare strada che va al di là di mettersi li scarponi e fare il giro del monviso.
la strada diventa ed è simbolo del senso della fatica e va percorsa sicuramente e piùvolte l'anno: ma non per andare in gita.
i rover e le scolte non fanno strada solo per vedere i paesaggi intorno ma per guardare i panorami dentro se stessi egli altri, che sono gli unici che ci cambiano davvero.
e come si può tornare da una route cambiati davvero ( non con le sdolcinature da "ci vogliamo tanto bene".....che normalmente chiudono le nostre route ) se questa non entra a pieno titolo in un cammino di un anno?
se non le si da un significato vero, condiviso e verificato.
arrivare ad aprile chiedendosi dove andare in route non è peccato ma è una occasione persa per fare di un anno di comunità un anno di clan.
di vero clan.
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Sentry





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Messaggi: 524

MessaggioInviato: Venerdì 18 Aprile 2008, 21:23    Oggetto: Rispondi citando

Adesso mi fucilate, lo so, ma io scrivo lo stesso quello che penso.
Premetto anche che non so molto di metodo R/S quindi parlo solo di esperienza personale e sensazioni.

Secondo me la route può essere sicuramente un'ottima conclusione di un cammino iniziato in clan se però ha senso che lo sia!
Altrimenti meglio che sia un "capitolo a parte"!
E' impossibile pensare che qualsiasi discorso/capitolo si affronti durante l'anno questo possa e debba sempre finire con una route! Credo che per questo esistano altri strumenti, la veglia o non so che altro.
E' inutile fare route fingendo di trattare un tema che in realtà si sta trascinando... e ancora peggio è trattare un tema durante l'anno solo per poter fare la route che si desidera (cosa che in clan da me è successo!)
La route è un'esperienza GRANDE e come tale va vissuta, sfruttata e capita!
Se andare in canoa o a cavallo aiuta a fare comunità e a ritrovarsi a confrontarsi BENE nei momenti che a questo sono dedicati, ben vengano canoe e cavalli!
Se per riuscire a capirsi è meglio confrontarsi con realtà più "sfigate" delle nostre, ben venga la route di servizio!
Se per parlare di più e mettere a fuoco i nostri obiettivi l'ideale è marciare 12 ore al giorno, piantare la tenda con il buio e toglierla all'alba, ben venga la route di strada sui monti con Heidi!
La route non è una semplice vacanza, sono più che d'accordo ma è pur sempre un momento speciale dell'anno! Non so voi ma io 7-10-15 giorni come ai campi, durante l'anno non posso viverli!

Route per me voleva dire staccarsi dal mondo ed immergersi in un'altra realtà in cui i compagni di viaggio diventavano persone speciali, i capi si mettevano in disparte (e se non lo facevano ce li mettevamo noi) e noi crescevamo! Non sono mai tornata da una route come quando son partita!

Poco importa se si concludeva l'ultimo capitolo dell'anno se ne cominciavamo uno nuovo, se in route si parlava della nuova carta di clan o se invece ci si confrontava quotidianamente con una realtà più grande di noi e la sera si tiravano "solo" le somme della giornata trascorsa. Ho la certezza di non aver mai perso tempo in route e di essere sempre cresciuta più in quei 7 giorni che in mesi e mesi di scuola, lavoro, servizio non sempre al top ecc
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Simone88



Età: 36
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Messaggi: 79
Residenza: Thiene (Vicenza)

MessaggioInviato: Sabato 19 Aprile 2008, 00:53    Oggetto: Rispondi citando

Forse non mi sono capito io o avete frainteso le mie parole, comunque quello che hai scritto tu, pacio, non centra con quello che ho scritto io. Poi ogni gruppo ha modalità diverse: da noi il capitolo dura un mese (mentre in altri gruppi dura tutto l'anno) e non ha niente a che vedere con la route estiva (a parte quando siamo andati a fare la route di servizio in Romania), quindi forse ogni gruppo ha stimoli/opportunità diverse.
Ciao
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pacio



Età: 63
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Messaggi: 399
Residenza: spotorno sv

MessaggioInviato: Sabato 19 Aprile 2008, 11:29    Oggetto: Rispondi citando

mi colpisce molto questo:
"Route per me voleva dire staccarsi dal mondo ed immergersi in un'altra realtà in cui i compagni di viaggio diventavano persone speciali, i capi si mettevano in disparte (e se non lo facevano ce li mettevamo noi) e noi crescevamo!"

è proprio il contrario di quello che cerco di esprimere.
non ha senso, per me, ridurre la route ( momento topico dell'anno rs ) ad estraneazione dalla reltà.
in questi tempi non possiamo nè come branca rs nè come rover e scolte permetterci il lusso di fare i vacanzieri autoreferenziati.
logico che poi ci stia a pieno titolo il fare una route di sola strada perchè serve a creare la comunità: ma a quale tipo di comunità ci stiamo riferendo?
al gruppo di amici che si va a fare la vacanza o ad un gruppo di giovani che sfruttano le occasioni ( tutte ) per capire il mondo che li circonda?
la sottile differenza è solo questa.
voi che avete 20 anni adesso, tra 20 anni sarete nei posti di potereo comunque chiamati a parteciparvi.
come e con preparazione pensate di arrivarci?
solo con dei bei ricordi di gite in montagna?
o magari con un bagaglio "diverso"?
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Sentry





Registrato: 24/10/04 21:22
Messaggi: 524

MessaggioInviato: Sabato 19 Aprile 2008, 15:44    Oggetto: Rispondi citando

Eh no Pacio, è proprio questo il problema, io non parlo di "ricordi di gite in montagna" e neanche dico che la route è "estraneazione della realtà" nel senso che mi sembra tu dia a questa frase.
Io parlo di un "estraneazione" molto simile a quella del "deserto", estraneazione positiva che mi permetteva di concerntrarmi su me stessa, sul mio modo di vedere e vivere il mondo in modo assolutamente unico.
Non eravamo "vacanzieri autoreferenziati", eravamo scout, rover e scolte che facevano "servizio a se stessi" (anche quando si facevano route di servizio), in questo si, forse eravamo per quei pochi giorni veramente egoisti, nel senso più buono del temine. Ci si confrontava, si faceva il VERO punto della strada (nel senso di riflessione profonda sulla propria vita).
Non so se questo esempio possa rendere meglio il mio pensiero ma come dire: tutte le settimana mi alleno ma poi la domenica gioco la partita! Tutte le settimane faccio riunione e imparo qualcosa, ma poi in route raccolgo tutto il lavoro.
In questo senso dico che la route deve essere a mio avviso funzione della comunità e non necessariamente dei discorsi che tale comunità affronta durante l'anno.


L'ultima modifica di Sentry il Domenica 20 Aprile 2008, 00:32, modificato 1 volta
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Domenica 20 Aprile 2008, 00:07    Oggetto: Rispondi citando

Concordo con Sentry,il fine ultimo dello scoutismo è quello di crescere Uomini e donne consapevoli delle loro potenzialita,e sicuri di se stessi,......comunque quello di concentrarsi sull'educazione dei ragazzi e della scoperta di se stessi da loro stessi.
Ben venga il Servizio , ottimo insegnare o far aumentare l'amore verso il prossimo,ma questo non deve essere fine a se stesso e nemmeno estremizzato e totalizzante di un "cammino" ....Scout?
Insomma ho visto "bruciarsi" molti ragazzi in gruppi che a tutti i costi "dovevano" assolutamente e categoricamente fare servizio concentrarsi verso il prossimo e solo su di lui.....ragazzi che fino ad un certo punto si son agrappati alla cordata poi han mollato perchè non han retto più...
Noi dobbiam dare i mezzi e quella "maturità/crescita" ai ragazzi che li porterà ad essere "formati" in quella maniera,non solo dare loro occasioni di servizio.....
Vedo troppi "capi" che si concentrano sul Servizio dimenticando che il PRIMO servizio -LORO -sono i ragazzi.
Poi si domandano perchè i ragazzi sono "scostanti" perchè abbandonano in così tanti.....
Prima loro e la loro crescita ,lo sò può sembrare un discorso egoistico ,ma il mio è solo un puntualizzare....
Realizzare uomini e donne attraverso eventualmente il servizio ed insegnando al servizio
senza mai dimenticare....però.....che sono loro il nostro primo servizio....


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Orso Ronfante

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pacio



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MessaggioInviato: Domenica 20 Aprile 2008, 12:11    Oggetto: Rispondi citando

cara sentry, ma non ti sembra un pò comodo fare servizio a se stessi?
nel senso che, come ho detto, è naturale e logico che ci siano anche le route esclusivamente di cammino per fare comunità o fare "servizio a se stessi" ma nell'arco di 4 anni di vita in clan non mi pare che questa debba essere esclusivamente il top che si offre agli rs.
mi spiace, ma per esperienza credo che la maggiornza delle route che si propongono e vengono vissute nei nostri clan non siano altro che gite mascherate da filosofia sull'amicizia, sulla comunità, sulla spiritualità anche.
il punto, e torno a dire, è che molte volte si fanno le cose perchè deve essere così e non perchè sono attivitàche nascono da un progetto pensato e condiviso dalla comunità.
tutti noi abbiamo ricordi di serate sotto le stelle con la lingua sciolta a raccantarci chi siamo, da dove veniamo dove andiamo e con lacrime di emozione che scendono a fiumi. salvo, poi, a pochi giorni dal ritorno essere esattamente come prima.
ritornare e ritrovarsi come si è partiti non serve nel senso più vero del termine scout.
è la differenza tra la vacanza e la route.
d'altra parte nessuno dice di non fare una cosa o l'altra. alla fine sono i risultati che contano, e non i risultati numerici quanto piuttosto quelli di relazione.
una comunità che non cammina non è un clan. ma è anche vero che noi usiamo la simbologia in tutte le nostre attività e il senso della strada non è solo mettersi gli scarponi.
fare strada in clan significa ritrovarsi diversi, scoprire se stessi in funzione del mondo intorno. ma non scopriamo un gran che se tutti gli anni andiamo a farci solo la gita in montagna con gli amici.....
e, soprattutto, non sperimentiamo nulla di quella progettualità che dovrebbe essere il cardine della nostra vita di clan.
ribadisco che si può fare tutto ed il contrario di tutto, ma il rischio di sprecare occasioni è molto elevato.
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