Scout C@fé: Il Forum degli Scout

[azivie]

Nel "secolo scorso" ... ci dicevamo che tutto della vita era politica, volevamo rompere schemi di conformismo, qualunquismo, bigottismo, ecc. ecc. ci siamo detti che il nostro fare politica era (e ed è oggi) il fare educazione. Ma forse ci siamo poi fatti prendere la mano dai nostri regolamenti, ci siamo distratti un attimo... e l'educazione la fanno anche altri in tv: il fratello maggiore è il "grande fratello", la comunità è fatta da "amici", la coeducazione la fanno a "uomini e donne" per non parlare della laboriosità e delle capacità espressive e relazionali sviluppate con il bunga-bunga!

Mentre i paesi del nord Africa bruciano noi che educazione al buon cittadino stiamo facendo? vi ricordate i massacri dei Balcani per quanto tempo sono stati tollerati? e quelli del Ruanda?

Penso che senza stravolgere la gradualità e il simbolismo della nostra proposta scout con i ragazzi, che rispetta i loro tempi di maturazione, dovremmo come comunità adulta, di capi e di quadri, far sentire di più la nostra voce nelle sedi proprie della politica, dell'informazione, della società civile: noi siamo esploratori e dovremmo essere davanti alla fila, siamo sentinelle e la nostra voce dovrebbe svegliare tutti.

Non chiedo un video messaggio dei responsabili nazionali, ma un richiamo forte all'impegno e al confronto, con i genitori, gli educatori delle nostre parrocchie, a far rete con chi, oggi come ieri, anche nella politica attiva, crede che un mondo migliore è possibile, anche senza comprarlo.

[Marm]

Come educatori dovremmo formare delle teste pensanti, se ne fossimo capaci sarebbe un ottimo apporto alla conoscenza e allo sviluppo di temi legati alla politica, nel suo significato più vasto.

In un vecchio testo, forse stampato poco dopo la metà del secolo scorso, leggevo che per un capo reparto sarebbe buona abitudine, se non un dovere, riportare in reparto i temi di attualità di interesse formativo, e farne discutere i ragazzi rendendoli partecipi di quanto avviene nel mondo "adulto".
Oggi sarebbe un buon passo far capire ai ragazzi che non esistono fonti di informazione che non vadano prese con cautela. Riguardo ai temi che sarebbe opportuno trattare, ce ne sarebbero una infinità. E buona parte di essi sarebbe difficile affrontarli mantenendo una neutralità partitica...

L'AGESCI, tanto per fare un esempio che conosco, è legata a Libera, e nel "Kit Affare Comune", ci sono contenuti che spaziano dalla corruzione ai disastri ambientali, allo sfruttamento di popoli e paesi del terzo mondo.
Quest'anno sono partito con l'idea di far affrontare al mio reparto diverse questioni, ma dopo una delle prime riunioni di Con.Ca. è stato stilato un calendario che temo abbia praticamente tagliato fuori tutto, paradossalmente (o forse no?) avevo più spazio di manovra l'anno scorso da Akela che adesso, con le due imprese di squadriglia che occuperanno la maggior parte dell'anno e la preparazione del campo estivo il resto...

Riguardo alla partecipazione alla politica attiva mi limito a segnalare il referendum sull'acqua (prossimo? Se non ho capito male, se quello lì salta nel momento sbagliato, saltano anche i referendum) e iniziative come "Agenda 21".