Scout C@fé: Il Forum degli Scout

[laki]

Ciao a tutti i Rover e le Scolte, quella che ponga è una semplice domanda, mi piacerebbe un sacco capire come i vari clan affrontano il punto della strada, come lo vivono, come lo considerano, di quanto ne hanno bisogno personalmente...insomma tutti i pensieri che vi suscita questo punto della carta di clan.

ciao ciao
grazie per le risposte

[T@z]

Bè... per avere un chiaro riferimento a ciò che per un Clan è il punto "Strada" basta vedere ciò che è scritto nella Carta di Clan...

Così a memoria, ci si ricorda soprattutto che la Strada viene dai piedi, quindi abbiamo introdotto almeno una route di strada l'anno e in inserire comunque in ogni route un momento dedicato alla strada... poi ci impegnavamo ad usare i mezzi più economici (piedi, bicicletta, mezzi pubblici...etc)... e c'è scritto qualcos'altro che al momento non ricordo Se vuoi ti trascrivo la parte della mia Carta di Clan dedicata alla Strada (sarebbe utile anche a me per fare un ripasso )

[Bombo]

non fare strada durante l'anno è come passare un anno senza servizio....senza la strada il slan è mutilato di un'esperienza vitale......diciamo che noi la route estiva la passiamo quasi sempre scarpinando per i monti...durante la strada conosci le persone...vive le difficoltà insieme...insomma non puoi stare senza...e te lo dice lapersona più pigra del mondo.........ma la fatica anche è bella.....e se anche non lo fosse tutto il resto la compensa totalmente...quindi che dire....

BUona strada

[konan_65]

a mio parere la strada racchiude in se anche tutti gli altri ounti della carta, perchè è in route di strada che si vive appieno la comunità, che si ha un contatto più diretto con Dio, che si riesce a fare servizio attivo verso quei membri più sfortunati del clan. è un punto a mio parere importantisismo, e come dice Bombo, un clan non ne può fare a meno. un po' di strada in un'anno ci eve sempre essere. la carta del mio clan dice una cosa a mio parere molto bella: la strada è una metafora della vita, quindi come ci si impegna sul sentiero per raggiungere la meta, così si deve fare nella vita di tutti i giorni

[fabrik89]

Ahah...avevo visto il titolo del topic ed ho pensato: qua devo rispondere! Poi ho visto l'autore, e soprattutto la firma, e mi sono accorto che con te ne ho parlato fin troppo di questo argomento, laki!

Però la mia risposta la do lo stesso, se non altro per gli altri che leggono questo topic.

Per me, personalmente, la strada è il punto della CdC più sfaccettato in assoluto, e quello che ha assunto per me un significato molto ampio e profondo, soprattutto ell'ultimo periodo.
Fare strada era per me una cosa piacevole, un modo per faticare un po' in compagnia e divertirsi, senza nessun particolare significato. E' sempre stata una cosa che mi piaceva fare, quindi non avevo bisogno di interrogarmi su quali significati profondi potesse avere.

Nell'ultimo anno ho imparato molto, ed ho visto per la prima volta quanto possa "dare" la strada, e in quanti modi diversi si possa viverla: l'ho vissuta da solo, con il mio zainone, in isolamento su per i monti e mi sono accorto di quanta spiritualità ci sia nella strada, e soprattutto di come immergersi nella natura ci avvicini a Dio; l'ho vissuta altre volte da solo, ma come sfida, con il mio passo spinto al massimo, senza dover aspettare nessuno per capire e raggiungere i limiti del mio fisico, macinando chilometri e segnando record personali; l'ho vissuta anche in compagnia, senza preoccuparmi di metterci molto più tempo di quanto ne avrei potuto impiegare camminando solo, ed ho scoperto che nella strada si rafforzano molto i rapporti fra le persone e si crea comunità, e personalmente alcuni rapporti che ho rafforzato sulla strada non avrebbero potuto rafforzarsi in altri modi o con altri mezzi.
Infine: la strada è uno strumento, molto efficace, per ottenere i più diversi obiettivi.

Della strada io, personalmente, ne ho bisogno, soprattutto al di fuori del Clan. Mi serve per sfogarmi, per staccare dalla vita quotidiana e proteggermi fra le braccia della natura; Durante l'estate praticamente ogni 3-4 giorni andavo in montagna, sotto il sole, con la nebbia, con la pioggia...certo può sembrare sintomo di pazzia, ma sotto al sole con un rivolo di sudore che cola giù per la guancia e la classica goccia che si raccoglie sul mento e sul naso, oppure sotto la pioggia, bagnati fino alle ossa con i piedi che galleggiano dentro agli scarponi (nonostante siano stati impermeabilizzati il giorno prima ed abbiano il marchio "gore-tex (R)"), non si può fare a meno di guardarsi attorno e ringraziare il signore per poter sentire così tanto la presenza della natura e del mondo, sorridendo e pensando con tristezza a tutte le persone prigioniere dei muri grigi di cemento in pianura.


ghgh... Si vede che mi sto allenando per il progetto partenza? XD LOL