Masci lombardo ANIMARSI PER ANIMARE MASCI
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Prefazione Introduzione Prima parte -Andare per comunità 1. Guarda lontano e sorridi 2. Chiavi di lettura 3. 1990-1993 Andare per comunità 4. Promuovere Animazione Seconda parte -Preparare lo zaino per una nuova impresa. 5. La richiesta di un servizio 6. Il servizio si fa operativo Terza parte -Il progetto 7. Lanimazione come cammino verso ladultità Il progetto in sintesi - Il manifesto di Animarsi per animare Quarta parte -Vieni e vedi 8. Incontri dellOra Media: conoscersi per giocarsi 8. 1 Le tappe del percorso 8. l. 1 Primo modulo: conoscersi e decidersi 8.1.2 Secondo modulo: discernere e giocarsi 8.2 I contributi dei componenti della pattuglia 8.3 I contributi esterni 9. Esperienze e testimonianze 10. Conclusioni dei due moduli Quinta parte -Le radici e le ali 11. Ritrovarsi 12. Le radici e le ali 13. Una verifica 14. Animazione e Parola 15. Giocarsi è servire Sesta Parte -Appendici 17. I componenti la pattuglia animazione 18. Bibliografia
Animarsi per animare... è la storia di un uomo ed una donna che hanno deciso o sono stati decisi, permettettemi questa licenza poetica che allude ad unipotesi di vocazione, a vivere unesperienza di educazione permanente e a raccontarla e, nel raccontarla, a vivificarla attraverso lincontro con altri uomini e donne. È la storia di un uomo ed una donna che hanno deciso di offrire a se stessi e agli altri uno spazio per la pensosità delladulto plurimo, uno spazio per riprendersi in mano, per scoprirsi abitati da molti io, per provare a riconoscere a ciascuno di essi tutta la dignità e il valore dovuto. E la storia di un uomo ed una donna che hanno scoperto che lesperienza di appartenenza ad una associazione è completa solo se tiene in equilibrio dinamico lincrocio fra individuo, gruppo e comunità, se i bisogni dellindividuo sono accolti dal gruppo e dalla comunità e si armonizzano con i bisogni dei soggetti collettivi. E la storia di un uomo ed una donna che vogliono cercare ancora, a dispetto del diritto di sedersi allombra dellacquisito per la lunga esperienza di vita, uno spazio dove la spiritualità sia davvero caratterizzata dalla passione per la vita e per il cammino senza fratture e tradimenti. E la storia di Alberto e Silvana, che certamente marito e moglie, padre e madre, nonno e nonna, adulti scout, impegnati nel volontariato, amici di tutti, sono soprattutto un uomo ed una donna che hanno una vita da raccontare e la voglia di viverla passando da un inizio ad un nuovo inizio. E la storia di due a cui dai credito perché hanno preso sul serio la fatica del vivere e ponendo fede nel Risorto riescono a cantare spesso. Io non ho unappartenenza scout alle mie spalle, pur conoscendola e stimandola. Mi sono permesso di entrare in punta di piedi allinterno di questo mondo. Ho provato a offrire un piccolo contributo, cercando di cogliere in che maniera lanimazione, di cui sono un convinto sostenitore, potesse mantenere la sua identità profonda allinterno di unesperienza di associazione che vive in maniera convinta un proprio modello educativo. Ho trovato nellesperienza reale e nel testo, che vi invito ad apprezzare per il suo contenuto e per il lavoro che richiama, la capacità di cogliere gli elementi essenziali del metodo in animazione e le sue logiche profonde rielaborandoli funzionalmente allesperienza e tradizione scout. La scelta del gruppo, lapprendere dallesperienza, la dimensione ludica e simbolica, la facilitazione dellespressività, lapertura al territorio, laccoglienza della persona, sono tutti elementi che hanno trovato spazio per avviare la presa di coscienza da parte dei singoli e dei gruppi delle loro potenzialità, dei loro problemi e della loro soluzione. Proprio in questo tempo preparando dei testi per la formazione degli animatori stiamo riflettendo sullanimazione come percorso di crescita verso ladultità. Mi pare questa una interessante chiave di lettura per lesperienza di animarsi per animare. La prima riflessione ha a che fare con il concetto di identità e di adultità. E unacquisizione recente quella dellidentità concepita come arcipelago e non isola dai contorni precisi e definiti e ladulto come una rappresentazione sociale in evoluzione. Lidea di adulto non è un dato acquisito per sempre, ma e contrassegnata da instabilità temporale e geografica. Allo schema mentale di identità come approdo coerente e a quello di età adulta come misura e meta dello sviluppo che non prevede ulteriore modificazione, si vanno sostituendo quelli di identità plurima e in continua ristrutturazione e quello di età adulta come tempo del possibile, del trasformarsi, del tornare a crescere. In questo contesto diventa prioritario offrire occasioni in cui lio possa confrontarsi nella relazione con altri per poter riconoscersi e continuare a crescere. Lanimazione diventa cosi quel processo che, lungi dallessere preoccupato di condurre in qualche posto predefinito, accetta la scommessa della ricerca e della compagnia nella avventura della crescita, sia che si tratti di giovani che di adulti. Essa fa leva su un metodo coerente con metavalori condivisi e si propone di costruire contesti in cui si possa fare liberamente esperienza della costruzione del senso in uno scambio protetto di racconti, narrazioni ed esperienze di vita. Lanimazione vuole offrire contesti di appartenenza in cui sia possibile raccontarsi e riprendendo in mano la propria vita sia possibile riprogettarsi nella tensione ad una vita più piena, più vissuta. Questo mi pare possa essere animarsi per animare: la scelta di accettare la sfida della complessità puntando sulla comunità come luogo dellincontro di soggetti in ricerca, che riconoscono i propri e altrui limiti e per questo vivono la radicalità del perdono, che intravedono la possibilità del superamento del limite, non solo in un tempo altro, ma nel già del Regno e per questo vivono la radicalità della festa. Questo profumo di utopia che pervade lesperienza e le pagine di animarsi per animare è ciò che ognuno di noi apprezza nel profondo del proprio cuore anche se non avrà proprio tutto il coraggio per dichiararlo e per viverlo. Per quello che mi riguarda, resto sulla soglia e respiro a pieni polmoni. Grazie. Miki Marmo