Rizzoli - Bonasegale EDUCAZIONE PERMANENTE TRA PROFEZIA E PROGETTO
MASCI
Borla
Milano 1989
ISBN 88-263-0746-6
cm. 11,5 x 18,5 pagine 170
collana: la bisaccia del pellegrino
INDICE
Stefania e Mario Rizzoli
Virginia BonasegaleDa un Convegno uno strumento di lavoro
Parte prima - PERCHÉ FARE EDUCAZIONE PERMANENTEEnrico di Rovasenda o.p.
1.Dio educa il suo popolo
1. Dio Padre forma e educa il suo popolo
2. Dio Figlio incarnato redime e educa il suo popolo
3. Lo Spirito Santo santifica il suo popolo
Maurizio Ambrosini
2.Per un progetto di educazione permanentePiero Antonacci
3.Leducazione permanente, fondamento educativo di un movimento di adulti
Parte seconda - ALLA RICERCA DI UN METODOCard. Carlo Maria Martini
4.Educazlone permanente: dalla definizione al metodo
Un tentativo di definizione
Una conflittualità educativa crescente
Un compito per il MASCI
Mario Rizzoli
5.Leducazione permanente si serve di un metodo
1. Motivazione DELLEDUCAZIONE PERMANENTE
A. Leducazione permanente è un ideale cristiano
B. Leducazione permanente è un ideale umano
C. Leducazione permanente è sintesi fra lideale cristiano e umano
D. Leducazione permanente è fondamento delle comunità di fede e di servizio
2. Proposte METODOLOGICHE
A. Continuità educativa nella diversità
B. Elementi costitutivi della metodologia adulta
C. Curiosità/interesse
D. Ricerca
E. Creatività e responsabilità
Marco Trabucchi
6.Difficoltà al cambiamento negli adultiAlberto Germanò
7.Per una ricerca libera della propria autoeducazioneAchille Cartoccio
8.Creatività e responsabilità nuove nelladulto
Parte terza - UN METODO SPERIMENTATO: QUELLO SCOUTSergio Zannini
9.Il metodo scout rivisitato in chiave adulta
Introduzione
Scopo e principi del movimento scout
Le idee forza del metodo scout
Il progetto educativo
Romano Forleo
10.Educazione attraverso lavventura: fondamento del metodo scout
Avventura
Riccardo Della Rocca
11.Il servizio come strumento educativo
Premessa
Il servizio
Comunità
A) La costituzione e lo sviluppo, 134 - B) I tempi ed i ritmi, 135 - C) La rete di relazioni, 136
- D) La guida e le reponsabilità, 137 - E) L.animazione, 138 - F) Il programma, 139
- G) la territorialità e lappartenenza, 140 - H) La dimensione associativa, 141 - I) Le regole del gioco, 142
- L) La gestione della fatica e della delusione, 142
Conclusione
Giacomo Grasso
12.Fedeltà e testimonianza ad una « chiamata » alleducazione permanente
La fedeltà
La testimonianza
Michele Giaculli
13.Un cammino che non finisce qui
Bibliografia