PAOLA DAL TOSO MASCI IL MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI: UNA STORIA DA RICORDARE MASCI
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La storia del movimento adulti scout cattolici italiani ricostruita sulla base di un'attenta lettura della stampa associativa, è quella di una lunga ricerca di identità del Movimento degli adulti usciti dallo scautismo. Paola Dal Toso ci descrive le finalità del MASCI come movimento di educazione permanente e ci aiuta a ripercorrere i non facili rapporti tra il MASCI e il movimento giovanile, ASCI o AGESCI. Il trinomio Adulto Scout-Comunità-Movimento, che in fondo ha caratterizzato il MASCI ffin dall'inizio, oggi, alle soglie del Duemila, si avvia con la possibile rielaborazione del Patto Comunitario ad una sua ridefinizione.
INDICE
PREFAZIONE
INTRODUZIONE
Capitolo 1
Uno scautismo per adulti nel pensiero di Baden-Powelll
Capitolo 2
La nascita del Movimento Adulti Scout in Italia
Capitolo 3
La dimensione internazionale
Capitolo 4
Lo sviluppo del MASCI negli anni Sessanta: lazione civica come servizio
Capitolo 5
La scoperta delleducazione permanente
Capitolo 6
I Seminari di Animazione
Capitolo 7
La stampa associativa: Strade Aperte
Capitolo 8
Gli anni Settanta lelaborazione del Patto Comunitario
Capitolo 9
Lattività dellIFOFSAG
Capitolo 10
Gli anni Ottanta: un metodo scout per adulti
Capitolo 11
Il rapporto con lAssociazione giovanile e lincremento numerico
Capitolo 12
La partecipazione alle iniziative internazionali
BIBLIOGRAFIA
INTRODUZIONE
La storia del MASCI, che Paola Dal Toso ripercorre soprattutto da unattenta lettura
della stampa del Movimento, è quella di una lunga ricerca di identità del movimento
degli adulti usciti dallo scautismo. Non sorprende, questa lunga ricerca, ancor oggi non
terminata, giacché essa non è solo italiana, ma mondiale. La formula buona non si è
ancora trovata, e che le esperienze internazionali troppo disparate. Alcuni Paesi (tra cui
alcuni grandi dello scautismo giovanile gli Stati Uniti, ad esempio) hanno persino
rinunciato, quasi programmaticamente, ad uno scautismo adulto, ritenendo che lo scautismo
sia non tanto un sistema di vita, ma invece essenzialmente un programma per i ragazzi.
Certamente non era questa lidea di B.-P., sopratutto dellultimo B.-P., che
vedeva nello scautismo adulto la possibilità di influenzare positivamente la società del
suo tempo nella direzione della pace e della comprensione internazionale.
Nella storia dello scautismo adulto italiano si nota, forse più che in analoghi movimento
dei Paesi stranieri, questo sforzo costante di superare la tentazione di una movimento di
ex-allievi e di nostalgici (tentazione sempre in agguato dietro langolo!) per
sfociare su un serio impegno sociale e (negli ultimi tempi) anche politico, basato su una
comunità di valori, i valori, appunto dello scautismo. Questa sottile linea rossa della
serietà unisce, in fondo, lumanesimo integrale di Mazza, gli sforzi di Ceschi e di
Denti, le sintesi di Mira, lo slancio di Giaculli, il dinamismo di Riccardo Della Rocca e,
oggi limpegno di pensiero e di azione di Claudio Gentili.
Paola Dal Toso ci aiuta anche a ripercorrere i non facili rapporti tra il MASCI e il
movimento giovanile (ASCI o AGESCI). Negli anni 50 e 60 fu il perfezionismo
della Partenza rover (unitamente a una certa chiusura del MASCI) a tener lontani dal
Movimento degli adulti i giovani che via via lasciavano i clan. Oggi è piuttosto il
fattore ambiguo costituito dalla Comunità Capi, organismo di co-gestione educativo del
Gruppo scout ed anche di formazione permanente, ma dei capi in quanto tali, e che invece
in molte realtà contro le stesse normative dellAGESCI - finisce per
accogliere i giovani che hanno lasciato i clan ma che, anche per lallungamento
dellinter-vallo per il reperimento di una posizione stabile, sentono tuttora il
bisogno di una comunità formativa. Il MASCI, al di là del saluto rituale portato dal suo
Presidente al Consiglio Generale dellAGESCI non è riuscito (salvo in specifiche
realtà locali) ad agganciare lassociazione giovanile in una collaborazione
significativa.
Infine, in un breve capitolo finale, Paola Dal Toso ci descrive la finalità del MASCI, le
caratteristiche della comunità MASCI, il MASCI come Movimento di educazione permanente.
Il trinomio Adulto Scout-Comunità-Movimento, che in fondo ha caratterizzato il MASCI fin
dallinizio, oggi, alle soglie del Duemila, si avvia con la possibile rielaborazione
(dopo quelli del 1972 e 1986) del patto Comunitario, ad una sua ridefinizione. È da
augurarsi che da ciò emerga sempre più evidente la dimensione di serietà del Movimento
e che in tal modo esso possa accrescere la sua presa sui giovani adulti in uscita dal
movimento giovanile.
Mario Sica