AGESCI - branche lupetti - coccinelle NEL BOSCO manuale teorico pratico degli educatori scout L/C
FIORDALISO |
A che punto siamo?
La Branca Coccinelle nacque nel 1946 e, fin dallinizio, le Capo dellAGI
cercarono un racconto di supporto alla vita del Bosco, ambiente che venne scelto per far
vivere lesperienza educativa scout alle bambine. Il Bosco certamente fu utilizzato
nella consapevolezza di offrire una proposta di crescita adatta alla realtà femminile del
tempo, di utilizzare uno strumento che permettesse alle bambine dellAGI di godere di
quelle opportunità educative che lo Scautismo rivolgeva ai ragazzi. Se si pensa alla
realtà di emarginazione, di scarso protagonismo, di poca attenzione educativa nei
confronti delle bambine, questo fu un gesto in qualche modo rivoluzionario, volto a
garantire la piena realizzazione umana e personale, secondo la specificità e
loriginalità femminile.
Le Capo, però, non riuscirono ad individuare un racconto, sufficientemente valido,
congeniale alla pedagogia scout e, perciò, preferirono unatmosfera e alcuni simboli
che permettevano lappoccio fantastico e lo sviluppo della creatività. Non
sottovalutavano, però, lesperienza concreta, attraverso la quale le bambine,
aiutate appunto dalla mediazione simbolica, potevano scoprire valori e significati
educativi sperimentandoli in prima persona.
Più tardi, però, il simbolismo venne messo seriamente in discussione dalla maggioranza
delle Capo. Infatti, attraverso un questionario, nel dicembre del 1970, espressero il loro
rifiuto del simbolismo che non ritenevano più un linguaggio pedagogicamente capace di
trasmettere valori alle bambine.
Il simbolismo, infatti, sembrava essere evasione dalla realtà, dal proprio ambiente di
vita, provocando chiusura ed insensibilità verso i veri problemi. Inoltre appariva
irreale, statico, staccato dalla realtà, dalla vita del bambino, per il quale il mondo è
concreto, è quello della sua esperienza ed allinterno di esso sa muoversi con
fantasia e realtà, a condizione che gli si crei un ambiente liberante.
Nel dossier Coccinellismo del 1974, prima dellunificazione, la Branca Coccinelle
ribadì la crisi del simbolismo, senza proporre soluzioni alternative ed auspicò la
ricerca autonoma, da parte delle Capo Cerchio, di un linguaggio il più possibile concreto
e significativo da usare in Unità.
Nel periodo tra il 1974 e il 1980, si maturò la riscoperta del fantastico, che per i
bambini non è estraniamento dalla realtà, ma mezzo di conoscenza, di comprensione e
comunicazione; ed inoltre si ricercarono, si inventarono ed adottarono storie e racconti
per evocare, attraverso il Bosco, il mondo reale, per comunicare valori e per giocare la
vita di Cerchio. Contemporaneamente iniziò anche un lavoro di confronto con la Branca
Lupetti, che portò nel 1980 allapprovazione del Regolamento delle Branche, in cui
lAmbiente Fantastico venne definito come scelta caratterizzante il
metodo Lupetti/Coccinelle e vennero precisati i criteri della sua validità, tra cui la
necessità di un racconto. Il Consiglio Generale chiese che il Bosco venisse dunque
sostenuto da un racconto, rispondente ai criteri del Regolamento, per diventare un vero
Ambiente Fantastico. E scegliere questo racconto, su cui costruire un Bosco Ambiente
Fantastico, non fu semplice, perché il racconto doveva rappresentare una linea di
continuità con il linguaggio tradizionale del Bosco; doveva avere un certo spessore
poetico, essere un racconto vero e proprio; doveva rispettare i criteri di validità ed
efficacia indicati dal Regolamento; risultava difficile costruire ex novo tale racconto,
ma si voleva invece valorizzare il lavoro di elaborazione e di ricerca compiuto da alcune
Capo Cerchio. Si scelse così, "Sette punti neri", un testo scritto da una di
loro, Cristiana Ruschi Del Punta, che lo usava come strumento operativo di lavoro in
Unità; un testo, quindi, nato in una realtà di base. "Sette punti neri" venne
pubblicato e diffuso tra le Capo Cerchio perché lo leggessero, lo studiassero e lo
giocassero con le Coccinelle.
Una prima verifica delloperazione "Sette punti neri" fu il Convegno delle
Capo Cerchio del febbraio 1983, il cui obiettivo era analizzare e confrontare come il
racconto fosse giocato, quali ne erano le applicazioni, le esperienze, i problemi, i
limiti, le difficoltà e le esigenze nelluso di questo strumento.
Il racconto "Sette punti neri" riscoprì il Bosco come possibilità educativa
allinterno della Branca; fu essenziale per unificare e riproporre il linguaggio;
rilanciò lo spirito dei Sentieri. Inoltre, si avviò unattiva ricerca sulla
tradizione pedagogica e metodologica del Coccinellismo, si rilesse il Bosco, di cui si
recuperò loriginalità e la specificità.
Perciò alla luce del Convegno nazionale delle Capo Cerchio, il Consiglio Generale 1983
rimandò al 1985 il giudizio sulloperazione "Sette punti neri", decidendo
di mantenere il racconto, purché sussidiato, adeguandolo in base alle indicazioni emerse
durante il Convegno delle Capo Cerchio; approvò invece, la richiesta di uno studio e di
una riflessione sul simbolismo. Venne perciò costituita una Commissione Bosco che,
allinterno della Pattuglia Nazionale L/C, nel rispetto della proposta unificata,
tentò di elaborare delle risposte ragionate, nate dalle esperienze più significative di
adozione del racconto "Sette punti neri", dai contributi delle Regioni e delle
Capo Cerchio. La commissione curò la stesura e la pubblicazione del sussidio "Nel
Bosco" (è la precedente edizione); inoltre raccolse ed elaborò i "Racconti
integrativi" che oggi sono pubblicati in edizione unitaria con "Sette punti
neri"; presentò il documento sul simbolismo in cui si chiarisce che tale scelta non
era da considerarsi antitetica rispetto allAmbiente Fantastico ed un altro documento
sulla compatibilità della tradizione Bosco con la scelta dellAmbiente Fantastico
come traduzione pedagogica di un racconto.
Il Consiglio Generale del 1985 approvò il Bosco come Ambiente Fantastico, rispondente ai
criteri del Regolamento, sulla base del racconto Sette punti nerie dei
"Racconti integrativi". Espresse la validità e lopportunità
delladozione del Bosco nelle Unità femminili ed avviò un biennio di ulteriore
verifica sulle esperienze dei Cerchi misti, cosicché nel 1987 si valutasse la
possibilità di adozione del Bosco anche in Unità maschili e miste. I Cerchi misti non
vennero considerati sperimentali perché non si metteva in dubbio la validità del Bosco
come Ambiente Fantastico, secondo quanto previsto dal Regolamento. Nellottobre del
1986 si realizzò un convegno per i Cerchi misti in cui vennero studiate alcune questioni
nodali del Cerchio misto attraverso la lettura, il confronto e la verifica delle
esperienze realizzate.
I risultati del Convegno e della riflessione di tipo pedagogico della Commissione Bosco e
della Pattuglia Nazionale con gli Incaricati Regionali si ritrovarono accolti in una certa
misura anche nella relazione delle Branche Lupetti/Coccinelle al Consiglio Generale 1987,
in cui si metteva in evidenza che non si riscontravano motivi oggettivi per definire il
Bosco un Ambiente Fantastico valido per le bambine e non per i bambini. Si sottolineava
anzi il fatto che proprio perché il Bosco si riteneva un Ambiente Fantastico
educativamente valido secondo quanto previsto dal Regolamento, lo era per bambini e per
bambine, dal momento che i problemi pratici di conduzione dellunità sembravano
essere tutti superabili con alcune attenzioni educative, richieste peraltro nelle Unità
miste in genere.
Il Consiglio Generale 1987 condivise il parere delle Branche, approvando così
lutilizzo dellAmbiente Fantastico Bosco anche per le Unità maschili e miste.
Ora limpegno delle Branche è quello di fornire tutti gli strumenti necessari
perché le Comunità Capi possano conoscere bene i due Ambienti Fantastici e poter
scegliere coscientemente quello che si ritie-ne più opportuno nelle singole realtà.
Questo sussidio, insieme alla nuova edizione di Sette punti neri, esce proprio con
lintento di essere di aiuto alle Comunità Capi per orientarsi meglio, oltre che per
aiutare chi conosce già il Bosco a giocarlo sempre meglio con i propri bambini e con le
proprie bambine.
indice
UN PO' DI STORIA
come nacquero le coccinelle
il simbolismo tradizionale: cos'era e a cosa serviva
qual'era l'intenzione pedagogica del simbolismo del Bosco all'interno del coccinellismo
simbolismo e ambiente fantastico
IL BOSCO, UN AMBIENTE FANTASTICO PER LE COCCINELLE
ambiente fantastico e racconto
sette punti neri, un racconto per le coccinelle
i protagonisti
l'ambiente fantastico a confronto con la proposta unificata L/C
il linguaggio del Cerchio
riti e cerimonie
USIAMO "SETTE PUNTI NERI"
nel programma annuale
giochiamo il racconto
giochi ambientati
staffette
grandi giochi
giochi notturni e d'atmosfera
I CANTI DEL BOSCO
GIOCHIAMO ... NEL BOSCO
C'ERA UNA VOLTA