COSTANTINI Lucio e Rosalba IL SEME SULL'ISOLA attualità del metodo educativo scout
ÀNCORA |
a Riky, ai suoi sogni
Mains qui sétreignent ne pèsent rien
(Mani che si stringono nulla pesano).
Paul Eluard, Lintesa
«...Se il pescatore arma la sua lenza con il genere di cibo che piace a lui, è
probabile che di pesci non ne prenda neanche uno; certo non quelle .specie di pesce che si
usano pescare con la lenza, che sono particolarmente timide. Perciò egli si serve come
esca del cibo che piace al pesce.
Con i ragazzi è la stessa cosa; se cercate di far loro una predica su ciò che voi
considerate edificante, non sarete mai accettati da loro. Chiunque si presenti apertamente
come una persona "tutta per benino" farà fuggire spaventati i più vivaci tra
di essi, cioè proprio quelli che è importante "agganciare". Lunico
sistema è quello di prentarsi a loro con qualcosa che veramente li attragga e li
interessi. E ritengo che voi scoprirete che lo Scautismo fa appunto questo».
BADEN-POWELL
(Suggerimenti per l'educatore scout)
PREFAZIONE
Ottantanni fa un generale inglese a riposo, Robert Baden-Powell, condusse un piccolo
gruppo dadolescenti sullisola di Brownsea. Il suo obiettivo era molto modesto.
Voleva sedere il funzionamento nella pratica di una sua intuizione nata in Africa a
contatto con i giovani.
Baden-Powell voleva verificare che cosa sarebbe accaduto se i ragazzi, invece di subire la
costrizione dei loro superiori, fossero stati invitati ad essere gli artefici principali
della loro educazione. Baden-Powell fu il primo ad essere sorpreso nel vedere questa
gioiosa banda eteroclita amalgamarsi, portare a termine quel che aveva deciso di fare,
senza bisogno di ricevere ordini, «sul proprio onore» soltanto, senza alcuna prospettiva
di ricompensa o minaccia di punizione.
Il 9 agosto quando il campo di Brownsea si concluse, lo scautismo, in quanto movimento,
era nato. Il suo sviluppo fu fulmineo e ciò senza che né Baden-Powell né alcun altro
ricorresse a zelo missionario o agli artifici delle pubbliche relazioni o della
propaganda. Lo scautismo è diventato il più grande movimento volontario giovanile del
mondo e la sua crescita non si è mai arrestata.
Oggi vi sono circa ventisei milioni di ragazzi e ragazze membri di organizzazioni
riconosciute dallOrganizzaione Mondiale del Movimento Scout e dallAssociazione
Mondiale delle Guide e delle Esploratrici. Stando ad una prudente stima, duecentocinquanta
milioni di giovani sarebbero transitati attraverso la scuola dello scautismo dal momento
della sua fondazione ad oggi.
Questo successo costituisce già una risposta al quesito: lo scautismo oggi è ancora
attuale? Andando però oltre questo successo quantificabile, siamo in presenza di un
metodo educativo moderno, per nulla superato perché facilmente flessibile e rispondente
alle aspirazioni dei giovani doggi e ai bisogni sociali della nostra epoca in cui il
solo elemento permanente è il cambiamento.
Lo studio di Lucio e Rosalba Costantini teso ad analizzare lattualità dello
scautismo è originale e intelligente. Lapprendimento sociale tramite
lauteducazione è in effetti un elemento essenziale del metodo scout il quale
resterà ancora per molto tempo un complemento utile e ben accetto delleducazione
classica offerta dalla famiglia, dalla scuola e dalle comunità spirituali.
Laszlo Nagy
Segretario Generale dell Organizzazione Mondiale del Movimento Scout
Quasi unintroduzione
UN PIFFERAIO MAGICO
Piccola e quieta, ignorata dagli atlanti, lisola di Brownsea giace nella baia di
Poole, nel Dorset, Gran Bretagna.
Sul finire del 1907 vi sbarca un signore inglese dal portamento distinto; alle spalle una
carriera militare vertiginosa dovuta esclusivamente alle sue qualità inusuali, alla sua
personalità originale e a una certa dose di fortuna. Baffi rossicci, ben curati, un volto
lentigginoso segnato da un sorriso tra lironico e laccattivante, occhi
estremamente mobili e vivi. Il suo abbigliamento è certamente eccentrico. Indossa calzoni
che gli giungono al ginocchio, una larga e comoda casacca; sul capo un cappello floscio di
feltro.
Certamente non sarebbe stato facile riconoscere, celato in quei panni, lispettore
generale della cavalleria di Sua Maestà Britannica, Robert Stephenson Smyth Baden-Powell.
Lo accompagnano una ventina di ragazzi inglesi di diverse classi sociali, ancora ignari
dellesperienza che si accingono a vivere insieme a quel magico pifferaio che li ha
portati fin là [Baden-Powell sbarcò sull'isola di Brownsea il 29 luglio 1907 insieme
a suo nipote Donald, di nove anni e tre ragazzi. Era stato preceduto da un suo vecchio
compagno darme, Kennech McLaren e da un cuoco. Due giorni dopo giunsero sull'isola
altri diciotto ragazzi. Baden-Powell suddivise i giovani in quattro piccoli gruppi che
denominò Chiurli, Corvi, Lupi e Tori.]
Baden-Powell balzò alla ribalta come personaggio, acclamato eroe nazionale dal popolo
inglese al suo rientro in patria dal Sud-Africa, ove sostenne con successo, dall11
ottobre 1899 al 16 maggio 1900, un logorante assedio nella cittadina di Mafeking (oggi
Mafikeng), allora importante nodo strategico.
Quando si seppe che la cittadina era stata liberata, la popolazione di Londra che aveva
seguito la vicenda con trepidazione inconsueta per il flemmatico carattere britannico,
scese nella strada e si diede a tale tripudio - eguagliato, pare, solo dai festeggiamenti
al termine della Grande Guerra - che loccasione fu buona per creare un neologismo.
Da allora to maffick (da Mafeking, appunto) significò darsi a sfrenati festeggiamenti [Sulla
situazione dell'Africa meridionale a cavallo tra l'800 e il '900, si veda: Ki Zerbo
Joseph, Storia dell'Africa nera, Einaudi, Torino 1977. Si consulti inoltre il
documentatissimo volume di T. Pakenham, La guerra anglo boera, Rizzoli, Milano 1982 e,
segnatamente, il cap. 33 dedicato all'assedio di Mafeking e al ruolo di Baden-Powell in
esso. La figura di Baden-Powell da questopera esce alquanto ridimensionata rispetto
alle biografie correnti.].
Fu durante lassedio, di Mafeking che Baden-Powell, allora colonnello, ebbe modo di
riflettere sullutilizzo da parte del suo capo di stato maggiore di alcuni ragazzi
quali portaordini tra i vari capisaldi delle linee fortificate. Ne scaturì
unintuizione che conteneva, in embrione, quello che doveva diventare lelemento
basilare del metodo scout: la fiducia più aperta nelle possibilità di riuscita dei
giovani. Un concetto pedagogico indubbiamente avanzato per quei tempi marcati da verghe e
rigidi precettori.
Baden-Powell fu grandemente colpito dal coraggio, dallo spirito diniziativa e dalla
capacità di cavarsela di fronte alle difficoltà dimostrati dai ragazzi di Mafe-king che
seppero fare buon uso della fiducia loro accordata. Fu così che più tardi, una volta
rientrato in patria, sollecitato da più parti, decise di sperimentare concretamente ciò
che in seguito avrebbe via via codificato nei suoi testi che costituiscono la base per
comprendere lo spirito che anima lo scautismo.
Quei venti ragazzi, sbarcati insieme al loro capo sullisola di Brownsea, trascorsero
unavventura felice e indimenticabile e, inconsapevoli, posero le basi per il più
diffuso metodo educativo e movimento giovanile contemporaneo.
Baden-Powell lasciò loro ampia autonomia, dividendoli in piccoli gruppi guidati da un
loro coetaneo. «...la sua cortesia, la sua comprensione, la sua sicurezza eccitavano
l'entusiasmo dei ragazzi. Con lui nessuna arida teoria, nessuna di quelle lezioni noiose
chessi conoscevano fin troppo bene. La giornata trascorreva come un sogno,
tratteggiata da attività appassionanti, nelle quali si metteva in pratica quello che il
capo aveva insegnato nella mattinata. La scienza dei nodi, dei boschi, la ricerca di
tracce, le imboscate o losservazione ben presto non ebbero più, per loro, alcun
segreto...».
«(...) Così, senza rendersene conto, questi ragazzi felici scoprivano il mondo e le sue
meraviglie riservate a coloro che sanno osservare, e facevano collezione di piume
d'uccelli, di conchiglie e di foglie dalbero. Raccoglievano anche dei ricordi, sui
quali avrebbero poi costruito la loro vita. Per Baden-Powell la scoperta era ancora più
ricca: le anime di quei ragazzi che egli aveva penetrato a pieno. (...) Poteva donare al
mondo una nuova ricchezza: quella di un movimento perfettamente adatto alla psicologia dei
ragazzi, dun movimento fatto su misura per loro» [R. Bastin, Lord Baden-Powell
of Gilwell Cittadino del Mondo, Centro Librario ltaliano, Roma 1955, p. 153, 154.].
Nel 1908 Baden-Powell pubblicò Scautismo per ragazzi, un testo che sintetizzava la
caratteristica proposta del metodo scout, frutto della recente esperienza di Brownsea e
delle molteplici attività dellautore in qualità di esploratore e di ufficiale
dalle doti non comuni, doti che poté mettere a frutto in diversi soggiorni in India e in
Africa.
Il libro, scritto per i ragazzi, andò a ruba, conteso anche da educatori e insegnanti.
Nel 1909 il volume - cui altri seguirono - era già stato tradotto in cinque lingue e il
movimento scout era ormai una realtà, tanto che si rese necessaria la creazione di un
apposito ufficio per il suo coordinamento.
È a questo punto che Baden-Powell, anche dietro consiglio di Edoardo VII, decide di
lasciare lesercito per dedicarsi totalmente allo scautismo. Inizia quella che i suoi
biografi chiamano la sua «seconda vita», chegli consacrerà al movimento fino alla
morte (avvenuta nel 1941). Allinizio furono limpulso del fondatore, il suo
entusiasmo, i suoi viaggi, la sua capacità di coordinatore (dedicava dalle otto alle
dieci ore al giorno alliniziativa) che contribuirono all'espansione dello scautismo.
In seguito, grazie soprattutto ai raduni mondiali, i Jamborees [Sull'origine del
termine Jamboree, cf. L. Costantini, «Un termine magico: Jamboree», in Mandi, periodico
del Friuli Venezia Giulia, Serie speciale, Quaderni della Storia, Numero monografico
dedicato allo scautismo nel 75° della fondazione, Udine 1982, p. 34], il metodo scout
si diffuse a macchia dolio su tutto il mondo libero. Il primo grande raduno di
scouts che si tenne al Crystal Palace di Londra nel 1909, vide insieme più di diecimila
ragazzi, tra cui un pugno di ragazze, embrione dello scautismo femminile. Il primo
conflitto mondiale avrebbe potuto dare un forte scossone al movimento scout ormai diffuso
in molte nazioni. Furono i ragazzi stessi che, sostituitisi ai loro educatori partiti per
il fronte, seppero mante-nere in vita i gruppi nei piccoli e grandi centri, rendendosi
inoltre utili nelle retrovie in varie opere di assistenza. Il Movimento resse e si diffuse
di più. Nel 1920, il primo Jamboree che si tenne allOlympia, una vasta arena
coperta da un tetto a vetri, a Londra, indicò in modo inusuale una via per la pace e la
comprensione tra i popoli. Migliaia di giovani[I partecipanti al primo Jamboree si
stimano in una cifra variabile tra i sei e gli ottomila, provenienti da ventun nazioni
indipendenti e da dodici territori dipendenti dalla Gran Bretagna.] di razze,
religioni, paesi diversi si incontrarono per condividere i loro interessi e i loro comuni
ideali. In quelloccasione Baden-Powell venne acclamato Capo Scout del Mondo.
«Dodici anni dopo la sua fondazione, meno di due anni dalla fine delle ostilità (della
prima guerra mondiale; n.d. aa.), lo scautismo fu capace di unire tutte le nazioni
comprese quelle ex nemiche sotto la stessa uniforme, in un unico cuore.
Limpatto dellavvenimento sullopinione pubblica fu rilevante e la
presenza del re e di due futuri regnanti fece capire che lo scautismo veniva preso sul
serio, anche tra le alte sfere» [" L. Nagy, 250 millions de scout, Favre,
Lausanne 1984, p. 94 (trad. d. aa.).].
Il successo dello scautismo è sottolineato, oltre che dalla sua tangibile diffusione,
anche dalle numerose distinzioni che Baden-Powell riceve. Il re gli conferisce il titolo
di Baronetto per lopera da lui svolta a favore dei giovani; nel 1929 viene creato
Lord; nel 1937 rice-ve il gran cordone della Legion donore. Gli viene attribuito
anche il Premio Wateler da parte dellIstituto statunitense Carneige, per
lopera da lui svolta tramite il movimento scout a favore della pace e della
comprensione internazionale.
Dal 1920 ad oggi si sono susseguiti 15 raduni mondiali, dimostrando la vitalità di un
movimento che raccoglie oltre venticinque milioni di giovani e la validità del suo
messaggio di fraternità e di pace. Il fatto che lUnesco abbia attribuito nel 1981
al Movimento Scout il Premio per l'Educazione alla Pace, è un chiaro indice che esso è
ben di più che una modalità per consentire ai giovani di utilizzare il loro tempo
libero, caratterizzandosi per delle valenze educative di tutto rispetto.
Viene da chiedersi che cosa abbia consentito a questo movimento di giovani di espandersi
in maniera così estesa e di reggere, contrariamente a quanto accaduto ad altre realtà
giovanili, al vento della contestazione studentesca degli anni sessanta, consentendogli di
adattarsi alle attese di una società giovanile così composita come quella contemporanea.
E quello che si cercherà di analizzare nelle pagine che seguono.
INDICE
Prefazione
Quasi unintroduzione
UN PIFFERAIO MAGICO......
I. UN MOVIMENTO EDUCATIVO PER I GIOVANI
Chiarezza nella definizione
Scopo del Movimento scout
I princìpi del Movimento scout
Le 'idee-forza del metodo scout
La promessa
La legge
Lavoro nei piccoli gruppi
Dalla parte del ragazzo
II. UN MODELLO DI APPRENDIMENTO SOCIALE
Lio non esclude il 'noi
Giocare e 'giocarsi nel gruppo
Gioco e lavoro manuale
Simbolismo
Alla ricerca di un Super-Io
III. FORMARSI PER EDUCARE
I corsi formazione quadri dirigenti o 'campi scuola
La 'Comunità capi, luogo di formazione permanente
IV. LA COEDUCAZIONE: UN PROBLEMA APERTO
Uno strumento educativo
Interrogativi
Crescere insieme
V. BADEN-POWELL: UNA VOCE DAL CORO DELLA SCUOLA ATTIVA
Alcune significative esperienze di scuola attiva
Russia
Gran Bretagna
Spagna
Francia
Germania
Stati Uniti
Svizzera.............
Belgio
Italia..............
VI. SCUOLA E SCAUTISMO: UNINTEGRAZIONE POSSIBILE?...
Parallelismo tra scuola e scautismo
Le opposizioni tra scuola e scautismo
Un inserimento difficile
Riconoscimenti pedagogici
Attivismo scout
VII. SCAUTISMO E SVANTAGGIATI
Le prime esperienze
Un 'grande gioco per tutti
La rieducazione dei 'bambini-problema
VIII. ATTUALITÀ DEL METODO EDUCATIVO SCOUT
Una risposta alle attese dei giovani
Un metodo di educazione attiva e integrale
Un saggio utilizzo delle risorse del proprio organismo
Un metodo di educazione personalistica e di educazione alla socialità
Un movimento ecologico ante litteram
Uno stimolo al miglioramento dei rapporti internazionali e al conseguimento della pace
Appendice
Bibliografia