Aiutare gli altri è bello…


Sabato 5 e Domenica 6 Aprile ci siamo recate a Brunate (CO), un paesino sopra il lago di Como. Per raggiungere il posto abbiamo dovuto prendere da Como la funicolare che ci ha portato direttamente al paese.

La nostra meta era una ; infatti abbiamo deciso che per la nostra uscita di squadriglia avremmo aiutato questa piccola comunità nelle faccende quotidiane. Arrivati alla ci ha accolto Solange, ovvero la madre di due bimbi davvero adorabili. Appena giunti sul posto, i bambini, che vivono all’interno della comunità, ci hanno accolto con entusiasmo e ci hanno chiesto di giocare con loro. Questo era il nostro primo compito, che pur semplice all’apparenza si è dimostrato impegnativo. All’interno della comunità, c’erano bambini con storie diverse alle spalle, e per questo modo differenti tra loro, ma tutti avevano in comune la voglia di ridere e di giocare.

Così con loro abbiamo passato un pomeriggio ricco di divertimento e di giochi. I bambini erano allegri e sorridevano sempre soprattutto quando abbiamo improvvisato per loro uno spettacolo di marionette dove hanno partecipato attivamente insieme a noi. In loro compagnia siamo stati tutto il pomeriggio fino all’ora di cena. Nonostante la stanchezza, noi ragazze ci sentivamo contente ed emozionate di aver fatto conoscenza con dei nuovi bambini e di aver conosciuto il nuovo mondo a noi ignoto della casa famiglia.

Alla sera abbiamo ascoltato con molto interesse la testimonianza di Barbara e di Stefano ovvero i fondatori della comunità. Questo ci è servito molto per capire il perché delle loro scelte e per comprendere cosa comporta adottare un figlio. Oltre al loro discorso noi gli abbiamo posto delle domande su il rapporto tra genitori e figli.

La mattina seguente dopo aver partecipato alla S.Messa, abbiamo aiutato Gianni e Salvatore a svolgere i lavori di ristrutturazione del cortile. Insieme a noi, c’erano le guide della squadriglia Delfini del Milano 11, che hanno avuto la nostra stessa idea. Il lavoro che abbiamo svolto è stato quello di ripulire il prato da tutti i sassi e quello di raccogliere l’erba precedentemente tagliata. A pranzo abbiamo deciso di mettere in comune il nostro cibo con il loro e così abbiamo pranzato insieme. Nel pomeriggio dopo aver finito i lavori iniziati alla mattina, abbiamo salutato tutti.

La cosa che mi ha colpito di più è stato il modo con cui i bambini ci hanno salutato; infatti ci hanno fatto promettere di ritornare a giocare con loro e molti di loro, come d’altronde noi, si sono commossi e questo ci ha fatto capire che basta poco per rendere una persona felice.

Quella domenica, abbiamo imparato che il dono più bello che si riceve aiutando gli altri è quello di vedere la persona aiutata felice.

Buona Caccia,

Sara Gaiera 1 –

Commenti

  1. Marco scrive:

    Il dono più belle nasce dentro di te, non serve essere scout per amare insegnando a essere figli del Padre. Siamo tutti uguali se veramente sai amare fino in fondo, da sola, ti renderai conto quando non riscirai a dare nel modo giusto il tuo amore. Lascia che il volontariato diventi la tua vita e tu un unico corpo a strumenti del disegno del Padre.
    Ciao Marco

  2. Maria Chiara scrive:

    Penso che queste due giornate…sebbene siano state soltanto due fra le milioni del mondo…siano state fondamentali sia per voi, che per i bambini con cui le avete passate, sia per Barbara, Stefano… penso che queste due giornate abbiano cambiato qualcosa dentro ciascuno di voi… e penso che per l’ennesima volta devo dire di essere orgogliosa della squadriglia che ho lasciato… Vi voglio bene Aironi…
    Buona Strada,
    Koala Lunatiko