I Castorini ti aspettano !!!
Apertura nuove Colonie !!!
Colonia AURORA di CASTANO PRIMO (Milano) VIA S. ANTONIO 7 (presso oratorio – sulla mappa A) Gianni: 333/5645743 Stefania: 338/6929644 Mirella: 334/6081750 Angelica: 333/6352470 E-mail: segreteria@tuttoscout.org |
Il gruppo in cui vive il Castorino è la Colonia, che non supera i 20-22 elementi. I Castorini sono divisi in Capanne di 5-6 elementi di età e “code” diverse, che funzionano come gruppo primario. La Colonia è una struttura elastica nella composizione e nella durata, non essendo ancora in grado i bambini a questa età di avere il senso di appartenenza di squadra; la Colonia inoltre non vuole caricare di troppe responsabilità i Castorini più anziani. Secondo la tradizione scout, i Castorini hanno una loro legge («Il Castorino è felice perché è operoso e amico di tutti»), un loro patto (l’equivalente della promessa: «Prometto di essere amico di Gesù, di amare tutti e di fare bene ogni cosa») e il motto “Insieme”.
Questi concetti sono pensati in riferimento all’età, secondo una dinamica di evoluzione educativa. In particolare si parla di patto e non di promessa, perché il secondo termine indicherebbe un impegno morale personale ancora impensabile a 5-7 anni; il patto, che ha significato di impegno a fare come gli altri e insieme a loro, si è invece dimostrato ben comprensibile ai bambini.
La storia che fa da supporto al mondo simbolico è “Gli amici del bosco”, un racconto di castori e uomini di origine canadese. Simbolo della Colonia è il Grande Castoro Bruno, di peluche nella realtà, che ha un po’ la funzione di totem e che viene coccolato e trattato come un personaggio vero dai bambini.
L’uniforme è uguale a quella dell’Agesci, ma visto che per ora si tratta di un’attività extrassociativa non prevede distintivi, tranne il simbolo del castoro. La progressione personale ha come segno una coda di castoro appesa al collo, che varia di colore secondo i livelli. Il passaggio (il cambio della coda) è determinato in base al periodo trascorso e non per valutazioni di merito. La crescita religiosa avviene con il racconto della vita di Gesù, con l’iniziazione alla preghiera spontanea e con celebrazioni semplicissime, ma ricche di segni immediatamente comprensibili ai bambini.
E’ un mio sogno da molti anni ma per adesso con due branchi…ecc ecc trovare i capi diventa …non facile ma fin che c’è vita c’è speranza
quando è il campo?vi serve un aiuto capo?se qualcuno ha bisogno,io dal 16 al 30 agosto offro la mia disponibilità.
🙂
buona strada
chiara
principessamazzone@lycos.it
Non conosco questo tipo di realtà… da una parte ne sono affascinato, dall’altra ho qualche dubbio sulla suo funzionalità all’interno di un grupop Scout. Ad Ogni buon conto, Buona caccia in questa vostra nuova pista!
Trovare capi per i castorini è più semplice di quello che si crede. Nella nostra colonia (lago dei larici, gruppo Genova 51) ad esempio, sono entrate a fare parte della direzione due persone esterne all’associazione e una di queste è la mamma di un ragazzino all’ultimo anno di branco ed ex castorino.
Anche in altri gruppi molti capi sono di provenienza extra associativa o persone che non avevano più intenzione di fare servizio.
Lesperianza estera (francia, belgio) dice che anche lì le risorse per i capi provengono da “serbatoi” non utilizzabili dalle altre branche e comunque pare che abbia richiamato un numero maggiore di capi di quanto si pensasse.
Concludo dicendo che il gruppo del genova 100 (nato dallo sdoppiamento del Genova 51, oramai troppo grande) avrebbe intenzione di aprire a sua volta una colonia e anche lì una mamma ha dato la disponibilità a partecipare alla formazione dello staff.
Mi pare che siano parecchi gli episodi di questo genere, e non credo che altre branche possano richiamare capi come i castorini.
Traetene voi le conclusioni
Non ho un’esperienza diretta di castorini ma conosco dei bimbi che lo sono e lo sono stati a Genova e il racconto dei genitori e ciò che hanno vissuto aprono nuovi orizzonti per una fascia d’età che non aveva ancora uno spazio e momenti suoi. Mi affascina il modo in cui hanno creato una progressione personale ed un racconto che nulla ha da invidiare all’ambientazione della giungla o del cerchio.
Condivido l’ottimismo e le buone prospettive anche di trovare capi al di fuori dal serbatoio della comunità capi perchè la proposta è bella e spesso condivisa da ex capi o adulti che vogliono dare una mano.
Una buona pista ai nuovi Vecchi Castori
Davvero interessante…
Sono una ex capo branco, figlia di ex capo cerchio nonchè capo nazionale della branca coccinella AGI quando ancora l’Agesci non esisteva.
Ho sempre ritenuto che il metodo educativo che lo scoutismo porta avanti, sia davvero fondamentale per la crescita di una persona e prima ci si affaccia a questo tipo di esperienza meglio è. Penso che presto proporrò al gruppo scout della città in cui vivo questo “servizio”, importante sia per i bambini che per chi adulto ruota attorno a loro(parlo anche da mamma!) buona caccia… e buona strada
Mamme –> Capi Branco/Castorini = Esperienza fiacca…
E’ quello che sto vivendo nella piccola realtà del branco del mio gruppo scout. La protettività e la prudenza di questo tipo di capi può dare sicurezza, ma a compensare la bilancia c’è un’eccessiva esitazione nel programmare per il branco esperienze ed attività leggermente “rischiose” o ad imprimere nel bambino un senso di autonomia…
….a tutti gli scout baresi e della provincia….
ma lo sapete che nel gruppo Bari 11 esiste una colonia di castorini già da 5 anni?????
C’è sempre poca informazione tra gli scout….
sono un vecchio castoro del casorzo 1, abbiamo urgente bisogno di nuovi vecchi castori disponibili dato che abbiamo un piccola colonia in forza da salvare…..
la colonia ha appena concluso serenamente la grande nuotata estiva nel lontano west alla caccia di pepite d’oro…
è un’esperienza che consente ai bambini di acquisire le prime regole di autonomia: aver cura e riconoscere il proprio equipaggiamento, condividere e scoprire nuovi sapori a tavola, accettare le correzioni dei vecchi castori.
le esperienze più acrobatiche dei lupi sta ai capi brnaco lanciarle con fiducia e la sufficiente rassicurazione per coinvolgere anche i cuccioli di castoro che arrivano in branco.
crunk crunk a tutti e buone nuotate felici alle due giovani colonie in erba.
cristina
Mi chiamo Maria
colonia Arcobaleno di Torino, da 2 anni abbiamo aperto la colonia e siamo in fase di sperimetazione.
E’ un esperienza bellissima, con bambini di 5/6/7 anni, lavori bene con entusiasmo, fai cose che non penseresti mai siano in grado di fare, ti danno moltissimo, è una fase di età stupenda, non hanno ancora i migliardi di impegni sportivi/teatrali/canori ecc…..
Facciamo nuotate (uscite con pernottamento)campetto di primavera di tre giorni e campo estivo di sette giorni
Le richieste sono tante, e ci sono genitori disponibili a collaborare, Crunk crunk
Sono ancora io Maria,
aggiungo che è un ottimo supporto per il branco, da noi passerano 10 castorini, con abitudini già collaudate , stare in cerchio, rispondere alle chiamate, fare silenzio quando un capo parla, vivere la comunità, condividere, e vi assicuro che per un capo branco avere 10 lupetti che già conoscono la vita scout non è cosa da poco
Buona nuotata
Maria
.. anche a Vicenza esiste da quatrro anni la colonia di castorini, ed i capi si trovano con facilità. Altra cosa è la formazione ma ci stiamo dando da fare, con successo. La realtà delle colonie è in crescita e sarebbe bene solamente un pò più di comunicazione. Buona nuotata a tutti.
Secondo me queste attività sono poco pubblicizzate…
Ciao, sono stata fino all’anno scorso Baloo.
Ovviamente è ammirevole e forse invidiabile, se si riesce a rispolvere il problema, da non poco, di reperire capi formati.
Buona l’idea di attingere alle forze “genitori”, ma è importante essere formati a livello di educazione scout, onde evitare di fare solo ricreazione.
Le perplessità mie sono:
non si bruciano un po’ e tappe?
Come vivranno i prossimi 4 anni di Branco?
Sopravviveranno e, se già ci siamo posti delle domande sulle fasce d’età, come vivranno il fatidico ultimo anno?
Ovviamente in bocca al Lupetto… anzi al Castoro
e Buona caccia.
GRANDISSIMI !!!
Parola di uno che è rimasto Bagheera nel profondo, per me aprire una Colonia è caccia degna di predatori eccelsi.
Ora faccio il papà a tempo pieno, ma sarebbe un bel sogno per quando il mio cucciolo avrà afferrato la sua prima preda …
Vorrei esprimere il mio personalissimo dissenso. Per quanto lodevole ed entusiasmante possa essere questa esperienza, la ritengo difficilmente percorribile. Nella mia città so benissimo dell’esistenza di una colonia (BARI), e permettemi una piccola provocazione, del tutto metodologica: quando il lupetto passa in reparto è perchè, nella giungla, si è reso conto di essere un uomo, ma prima di essere un uomo, è per caso un CASTORINO? Può bastare solo un fulmine? Scusatemi, ma non trovo percorribile questa strada.
Buona caccia
I castori del Turbigo saranno i migliori!! con dei capi così c’è da star tranquilli..!
AK_FR
Che felicita’ trovare tutti questi auguri prima dell’apertura! Sono una dei nuovi vecchi castori della colonia Grande Fiume, ex scout e mamma di una piccola lupetta e di una nuova cucciola castorina.. L’entusiasmo della partenza ci fa’ vibrare spero quindi di non essere fiacca e di aver molto da dare!
I bambini a 5 anni iniziano quasi tutti gli sport e le attivita’ extra scolastiche e quindi perche’ non gli scout? Un ambiente dove possono proporzionalmente alla loro eta’ diventare autonomi e conoscere le regole fondamentali dello stare INSIEME come vuole il nostro motto..
Mille grazie a tutti per gli auguri e per i commenti positivi o no.. tutto aiuta a crescere!
Buona nuotata a tutti
La “Branca dei Castorini” è utile ed apporta benefici alla crescita personale?, è una domanda per coloro che da anni si occupano di “Castorini”, che abbiano seguito la loro evoluzione personale, attraverso le Branche dello scautismo, sino all’età adulta.
Con i castorini ci stiamo scialando e poi li si abitua allo scoutismo fin da piccoli..
risposta all’akela barese di dissenzienti opinioni metodologiche sul castorismo….
…”non si può giuducare ciò che non si conosce”…
nonostante la colonia dei castorini sia in bari da ormai 5 anni, e nonostante la presenza ad una assemblea regionale, mai nessuno e dico nessuno, nonostante gli inviti, si è mai avvicinato per saperne un pò di più o a vedere con i propri occhi cosa fanno i castorini….
Quindi ti inviterei nella nostra diga, naturalmente l’anno prossimo, non per dissipare i tuoi dubbi, ma almeno per vedere di cosa stiamo parlando.
Venite e ne vedrete delle belle!!!!!
Angelo
Buona sera tutti! Sono Bagheera di Roma 123 e leggere tutto d’un fiato i vari commenti mi hanno un pò sbronzato e un pò acceso di curiosità. Ho incontrato un geuppo di Castorini a Circo Massimo al raduno di qualche mesetto fa. Bellissimi con il loro castoro-totem!!! Erano una piccola comunità! Mi sono fermata a parlare con i Vecchi Castori (nel frattempo osservavo come giocavano i castorini) ed erano entusiasti per l’avventura e timorosi per delle creature così piccole che però già mostravano la loro personalità. Ammiro molto chi inizia quest’avventura e forse in un futuro ne potremmo aprire uno anche noi!!!
Buona caccia a tutti!!
Ciao a tutti! Sono la mamma di una bimba di 6 anni. Qualcuno sa dirmi se ci sono colonie di castorini nella provincia di Rimini e come posso fare per contattarle? In rete non ho trovato nulla e non conosco nessuno che possa darmi informazioni. In caso di risposte negative, sono disposta anche ad “allargarmi” alla provincia di Pesaro. Grazie infinite a chi potrà aiutarmi!
Vorrei rispondere al fratello scout Akela di Bari in merito elle sue perplessità: un giorno B-P, durante una riunione capi, fu accusato da uno si loro di non osservare i regolamenti in merito ad una sua proposta (!) ed allora lo stesso B-P- sbottò “Damn the rules, call it an experiment !” (al diavolo i regolamenti, chiamatelo un esperimento!). Penso che tanto basti a capire l’uomo e lo spirito scout. Un fraterno abbraccio.
Crunk a tutti, sono Mirtillo, vecchio castoro della colonia “castori felici” del gruppo L’Aquila2.
Perché quando si parla di colonie si pensa solo ai capi che si tolgono alle varie unità? La colonia de L’Aquila2 esiste da quasi 5 anni, lo staff dei Vecchi Castori è composto da 2 “mamme” una delle quali “Castoro d’Argento”, una ex scolta che prima prestava servizio ed ora è un capo brevettato con “Castorino d’argento, un ex rover (studente fuori sede) che inizialmente prestava servizio e poi ha deciso di restare. Il problema è, come ha scritto Angelo, che i più in realtà, non vogliono conoscere meglio la nostra branca! Io ritengo che per i bambini questa sia un’enorme occasione per entrare nel gioco, considerato che ora i bambini di 5 anni non sono più quelli che avevano 5 anni 40 anni fa! Inoltre noi siamo colonia da poco tempo e non facciamo testo, ma domandate ai capi di altri gruppi che hanno iniziato il loro percorso scout da castorini; i castorini in Italia esistono da più di 20 anni(vedi Torino 101:-)!)
Per Akela, un po’ scettica, mi viene da chiederLe: quanto tempo impiegate nel branco a far integrare i nuovi bambini con gli altri lupetti? I castori hanno abitutini ormai acquisite,senza contare che conoscono un po’ il branco perché magari a volte hanno interagito in un campo o un’uscita, questo vuol dire avere tempo per altre attività più divertenti e creative:-). CRUNK CRUNK A TUTTI E BUONA NUOTATA:-)
Buona strada a tutti, sono del Vigevano 1° un’associazione FSE.
Ho visto che anche voi avete i Castorini, è una bella idea.
Noi la stiamo progettando, speriamo in bene. 🙂
Un saluto fraterno…
Giraffa Sensibile Vigevano 1°
Il problema dei castorini non è certamente facile. Innanzitutto ritengo che non siano una quarta (o quinta) branca dello scoutismo, anche se si cerca di adottare una specie di metodo ispirato allo scoutismo, ma direi piuttosto dei criteri educativi adatti all’età. Hanno il pregio/vantaggio di creare un serbatoio di futuri lupetti/e ed è certamente un esigenza sentita dai genitori. E’ certo che è una cosa gradita per i bambini/e che vi partecipano, come del resto lo sono tutti i centri di aggregazione per bambini/e, e in più ha il vantaggio di essere ….gratuito. Ha secondo me due grossi rischi connessi tra loro. Quello di diventare una specie di anticamera del lupettismo anticipandone attività e strumenti, e quindi rischiando di togliere alla Branca il suo elemento di novità e attualità per i bambini di 7-11 anni. E di conseguenza spingere la branca lupetti verso un anticipazione di attività e strumenti di branca esploratori…. Inoltre i Capi castorini rischiano di sentirsi dei baby sitter di gruppo, e per ovviare a ciò a maggior ragione rischiano di anticipare attività del lupettismo, e dello scoutismo in generale (uniforme, promessa, regole e cerimonie….). Tenendo presenti e cercando di evitare questi rischi (già fortissimi in una branca lupetti che comprende bambini/e di 12 anni) è possibile che i Castorini siano un servizio utile alle famiglie e un serbatoio per il Branco. Ma stiamo attenti a non espandere troppo il metodo scout, magari ai bambini dai 3 ai 5 anni e agli adulti dai 18 ai 75………
Caro Gianfranco, permettimi una domanda: “Prima di dare atto alle tue affermazioni, hai avuto modo di leggere o farti spiegare la metodologia dei castorini?”, io penso proprio di no, visto il modo in cui ne parli.
Forse ti è utile sapere che i “Vecchi castori” non sono mamme e papà annoiati della solita vita che decidono di fare i baby sitter ai bambini degli altri. Il castorismo ha una propria metodologia, e i capi colonia devono comunque fare un iter formativo come quello delle altre branche e alla fine di questo si ottiene il brevetto di capo colonia (un anno di tirocinio in branca, un W.E. metodologico e, dopo un anno, un W.E. di verifica, quindi tesina finale).
Il castorismo è un metodo ormai sperimentato da più di trent’anni, forse non sai che in Italia alcune colonie sono in vita da più di 20 e, in alcuni gruppi, molti capi scout sono stati a loro volta castorini!!! Il castorismo è nato in Canada, in molti paesi del mondo è ufficialmente quarta branca: Australia, Nuova Zelanda, Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Antille Olandesi, India,Bahamas, Perù, Guatemala…Vuoi che continui?:-) La tesina del mio metodologico l’ho basata proprio sull’internazionalizzazione del castorismo…e poi, perché non diffondere il metodo scout dai 18 ai 95 anni? C’è forse un’età per imparare nuove cose e fare nuove esperienze?
Un’ultima cosa: chi l’ha detto che i castorini fanno i giochi dei lupetti o del reparto?…Hai mai visto una colonia “all’opera”?…Se vuoi divertirti un po’ e conoscerci un po meglio, ti invito nella colonia dove sono io, ti farò conoscere gli altri vecchi castori e in men che non si dica entrerai in un mondo fantastico!! Se vuoi avere maggiori informazioni in merito, magari posso esserti utile:-) Crunk a tutti.
P.S.: scusa, ma se i castorini sono il vivaio dei lupetti….i lupetti sono il vivaio del reparto?
nel mio gruppo il Caltanissetta 7° vi sono i castorini ormai da dieci anni, oggi alcuni r/s che si accingono a prendere la partenza sono stati castorini.Sicuramente c’è poca informazione in merito, è da dire che a volte noi capi siamo un pò restii alle novità, dando anche sentenze e commenti inappropiati.Prima di sentenziare conosciamo a fondo.Con gioia ho partecipato a alcuni momenti nei castorini in ultimo la nuotata estiva, un esperienza fantastica, qust’anno sono il capo colonia. Provare per credere. Crunk Crunk a tutti.
Cara Antonella,
Mi sento stretto nei panni dell’avvocato del diavolo, ma se tutti stanno zitti che gusto c’è? Quindi…
Ho letto ovviamente vario materiale sul castorismo (brutto termine, meglio sui castorini…)compreso il materiale dei campi di formazione, e sono convinto che stia diventando un metodo educativo valido per bambini dai 5 ai 7 anni. Personalmente sono meno convinto che, anche se certamente si ispira allo scoutismo, possa tout court essere definito un metodo scout. Forse propedeutico, così come ad un altro livello, lo è il metodo di branca lupetti. Con questo voglio dire che il metodo scout è solo quello di branca esploratori? Ebbene, estremizzando il discorso direi di si. E non solo perchè è nato così, ma anche perchè è nella fascia d’età 11-17 anni che lo scoutismo incide profondamente nella formazione del carattere e si può parlare di “formare dei buoni cittadini”. Convengo che è riduttivo parlare di vivaio sia nei confronti dei castorini che dei lupetti, però mentre la branca esploratori ha una sua autosufficenza metologica il nostro lavoro in branca lupetti (e castorini) è fortemente compromesso se non approda nell’esperienza di branca Esploratori. (P.S. Per BP la branca lupetti serve a preparare i bambini a diventare dei buoni esploratori….) La mia preoccupazione è che in mezzo a castori, formiche, lupette, coccinelli, coccinelle, scoiattoli e chissà cos’altro, si perda di vista lo scoutismo di Baden Powell per inventare quello più nuovo e attuale di Pinco Pallino. Ed è certamente un bene che metodologicamente parlando chi fa i castorini si attrezzi per farli bene, ma il rischio a mio parere reale è quello dello sconfinamento verso l’alto. Spesso anticipando i tempi. Noi sappiamo che oggi con i fidanzatini di 7 anni e i rapporti sessuali a 12 è sempre più difficile parlare di esigenze dell’età evolutiva. Ma sono certo che i capi castori faranno del loro meglio. L’importante è comunque a mio parere tenere fermi i punti di riferimento metodologici. E questi attualmente non possono che essere lo Scoutismo per ragazzi, il manuale dei lupetti e il libro dei capi. Il resto è sperimentazione.
Caro Gianfranco,
concordo con te quando dici che il metodo scout è quello della branca esploratori, infatti in tutto il mondo si parla di: beavers (castorini), cubs (lupetti) scout (esploratori),rovers.
Concordo con te che tutto il resto è sperimentazione… ma fatto con serietà e impegno. Il castorismo rappresenta la fase iniziale del cammino, secondo modalità sue proprie, adatte alla particolare giovane età. Il punto di riferimento è lo stesso per tutti: “iniziare” l’uomo e la donna della partenza.
In realtà parliamo tutti la stessa lingua e dobbiamo essere grati a B-P il quale in tempi non sospetti, nonostante fosse un militare, nonostante i bambini non fossero che… bambini (senza diritti né doveri), ha avuto l’intuizione giusta; ci ha lasciato un incredibile tesoro che ancora oggi, mentre lo leggo e lo rileggo, trovo sia spaventosamente attuale!!
Grazie Ginafranco per questo scambio di idee, mi ha fatto molto piacere…l’invito a venire in colonia è sempre valido: noi siamo la Diga “Castori Felici” del gruppo AGESCI L’Aquila 2. Crunk a tutti…Mirtillo 😉
E chi dice che Polis non serve a niente e che il dibattito è fine a se stesso? Sabato prossimo vi sarà la prima riunione dei Castorini della nostra associazione. E grazie ad Antonella e agli altri interventi, fermo restando le valutazioni già espresse, un nuovo di piccoli si avvicinerà al mondo fantastico dello scoutismo. E che sia una Buona Caccia, per tutti quelli che rispettano la legge.
Caro Gianfranco, UNA BUONA PRIMA NUOTATA per la vostra colonia (come si chiama?), pensa che noi sabato prossimo faremo l’uscita “dei patti”, abbiamo sei cuccioli che non stanno più nella pelle, hanno già i sacchi a pelo pronti.
Fammi sapere come è andata. Crunk a tutti i Vecchi Castori della vostra Colonia 🙂 Mirtillo
ciao a tutti sono un capo compagnia dell’ ages.mi inserisco nel discorso per raccontarvi il nostro punto di arrivo attuale . ormai da svariati anni abbiamo colonie di castori in quasi tutti i gruppi. quest’anno ho una ragazza vicina a prendere la partenza che proviene dai castori…ovveeo è gia 13 anni scout su 20 di vita. ora questa ragazza è però un’eccezzione. nel senso che di tutti i castori dei suoi anni solo lei ha continuato sino alla partenza. anche negli altri grupppi posso dire che solo 2 o3 rover provengono dalla colonia.Mi chiedo se tutto l’impegno e la manovalanza di capi che lavorano in colonia non potrebbero essere spesi in modo migliore in reparto branco o compagnia.
bs
Marco
Caro Marco,
io non lo chiamerei sperpero di manovalanza, perché (e questo è un mio personalissimo parere!)anche se avessi lasciato un solo gesto, o un sorriso, o il ricordo di un’uscita particolare ad uno solo dei miei Castori, è già un successo, a prescindere dalla strada che intraprenderà “da grande”.
Non è detto che si stanca perché ha iniziato troppo presto; i fattori sono molti e i bambini dei nostri giorni sono circondati da molte opportunità… a volte il problema è anche dei genitori: non credere sia facile alzarsi presto la domenica perché tuo figlio ha un’uscita, oppure partecipare ad un pranzo comunitario quando si vuole stare in un altro posto, oppure … e non è perché non si tiene alla vita sociale di tuo figlio, ma perché sempre più spesso si arriva al sabato a “pelle d’orso” e magari il concetto di famiglia è stare insieme a casa.
Non è solo una questione di scelte, ma anche di Passione con la “P” maiuscola; stà a noi capi trapassare la nostra Passione ai genitori oltre che ai loro figli, con i nostri sorrisi (anche nelle difficoltà…) i nostri gesti e questo non perché siamo “poveri beoni” sempre contenti, ma perché crediamo in quello che facciamo, quindi non lasciarti scoraggiare: tutto quello che facciamo non è sperpero di manovalanza, è un bellissimo gioco, il gioco della vita che noi trasformiamo in canzoni, fuochi, veglie… siamo privilegiati, non credi? Anche se si prendono altre strade, altre direzioni, stai sicuro che ognuno si ricorderà almeno lo scoppiettio del fuoco mentre si guardavano le stelle e si facevano progetti INSIEME;-)
Buona strada! Mirtillo ;.)
Come è vero, quante volte di fronte alla ricorrente carenza capi ci siamo chiesti ‘e allora cosa chiudiamo? il branco, poi è quello più facile da riaprire, concentriamoci sugli esploratori, la branca principe, e sui rover che possono darci capi’, ed invece poi si son stretti i denti e continuato con tutte e 3 le branche, ma .. il dubbio restava. Certo riguardando i dati nudi crudi son veramente pochi, almeno nel mio gruppo, i lupetti che arrivano a rover e lo sconforto talvolta prende. Però ci chiediamo anche: siamo sicuri che se non ci fosse il Branco che ci apre la porta nella comunità in cui operiamo ci sarebbero di sicuro poi anche quei più o meno pochi esploratori e rover. Forse il problema vero come avere con continuità ottimi, entusiasti, ma pù spesso spremuti, capi-educatori il cui un buon compenso e veder il suo lupetto un dì chiamare 2Luupi, lupi, lupi”. Buona caccia a tutti e buon cammino al .. progetto educativo globale, questo splendido ma impegnativo percorso che segue il divvenire del lupetto a rover.
Forse ci si può e si deve domandare del perché B.-P. non ha previsto uno scautismo dai 6 agli 8 anni?
Forse perché non ce n’era bisogno???
Sinceramente non lo so, però rileggendo vari interventi di B.-P. mi sembra di cogliere una sua grande elasticità mentale che forse, per me, è stata la vera forza del suo messaggio educativo. E’ si partito con ragazzi dell’età degli esploratori e maschi, ma non si è scandalizzato quando in Cile a sopresa si è trovato davanti delle esploratrici, ha colto l’opportunità. E così era sempre aperto alle nuove esigenze, lupetti, rover, sono nati in seguito. Mi sembra che si sia arrabbiato più di una volta di fronte alla rigidezza dei regolamenti e ribadiva che lui sognava e proponeva un movimento, penso perchè più aperto alle novità della società, delle varie società, tra cui lo scoutismo si sviluppava. Sono un credente ma di cultura laica, ove laicità è intesa come antitesi all’integralismo, e sono sconcertato da una lettura dogmatica dello scautismo. Forse dovremmo guardare di più alla società, alle sue esigenze e rapportare il tutto con le nostre capacità non con un confronto ideologico.
P.S. nel mio gruppo non ci sono castorini e per ora non ci poniamo il problema sopratutto perchè non abbiam capi per le tre branche “ufficiali” ma non escludiamo a priori nulla. Buon cammino
carissimi,
sono un vecchio castoro che ha appena concluso un faticoso anno di attività con l’ultima nuotata prima del grande campo nazionale che vedrà la mia colonia imbarcarsi per l’arcipelago dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza… è con gran rammarico che non ci posso andare anch’io….
Negli anni in cui bp ha pensato allo scoutismo i bambini di 5/7 anni avevano famiglie più strutturate e solidi valori condivisi da un’intera società.
ora le nostre famiglie sono modificate e spesso ai bambini di questa fascia di età viene acquistato il cellulare, ma non li si lascia giocare a palla o con un po di accqua e farina…
vi prego per quanto sia faticoso fisicamente ed emotivamente non dimenticate mai che il castorismo è un’occasione unica per viere in piccolo i grandi valori della pace e dello scouting a cui tutti hanno diritto…
e se nonavete da fare il 7 giugno raggiungetemi a casorzo alle 15.00 e giocheremo con gli aquiloni…
crunk crunk
il vecchio castoro
cristina
Forse ci si può e si deve domandare del perché B-P non ha previsto uno scautismo dagli 8 ai 12 anni?
Forse perché non ce n’era bisogno?
Il mio non è un commento ma un invito: mercoledi 24 giugno, invito per tutte le Colonie di Castorini di Torino (è festivo per Torino, ci sono i festeggiamenti patronali) o anche per singoli castori con le famiglie, per una giornata in mezzo al verde.
Ritrovo alla Base Scout “Adventure Park” in riva al Po (Corso Casale, ingresso dell’ex Zoo, ex Experimenta). Il programma della giornata prevede il ritrovo in bicicletta alle 9,30 e e una escursione in bicicletta lungo la Ciclopista del Po alla scoperta del grande fiume e un intero pomeriggio di giochi, animazione e avventura. Bisogna iscriversi prima. Info: 011.5613059 (10-12/15-18) oppure jamborette@email.it