Rete dei Centri Scout italiani


Da alcuni anni in Italia sono sorti vari terreni per i . Si vanno ad aggiungere ai tradizionali centri gestiti dalle associazioni scout. Ciò è positivo in quanto si dà la possibilità ai (ma anche ad altri gruppi giovanili) di avere la disponibilità di spazi idonei per lo svolgimento di attività educative all’aperto.

Detti centri sono gestiti da:

  • associazioni scout a livello nazionale o locale;
  • fondazioni, cooperative, associazioni, privati che fanno esplicito riferimento al
  • parrocchie o altri enti.

A livello europeo – a livello WOSM e – esiste una rete di centri scout che svolge azione di coordinamento e supporto per i centri e le associazioni di riferimento (ma anche di garanzia per chi li utilizza). I responsabili dei centri scout europei si incontrano ogni due anni per discutere dei problemi comuni e per confrontare le attività realizzate nei vari centri. Anche a livello italiano si è ravvisata l’opportunità di istituire una rete, sia per valorizzare sia per fare interagire le numerose risorse.

Il 19 e 20 aprile 2008 si sono incontrati a Roma (ospiti dell’AGESCI presso il proprio Centro Documentazione) i responsabili dei centri scout SPENSLEY PARK (Genova), MARINEO-MASSARIOTTA (Palermo), PARK (L’Aquila) e B.-P. PARK (Roma) che hanno deciso di costituire una RETE DEI CENTRI SCOUT ITALIANI di cui Elio Caruso/B.-P. Park (tel/fax 06.36309530 elio.caruso@bppark.it) – con la collaborazione di Giovanni Perrone/Marineo-Massariotta – è il portavoce. Che cosa si chiede per far parte della “Rete dei centri scout italiani”

  • il centro deve essere collegato ad una scout;
  • il centro si impegna ad essere “spazio educativo”, con specifico riferimento ai valori della ;
  • il centro ha spazi e strutture idonee allo svolgimento di attività secondo lo specifico metodo dello scautismo;
  • il centro garantisce la salvaguardia e la valorizzazione dell’, nonché il rispetto della vigente legislazione;
  • il centro può essere utilizzato in ogni periodo dell’anno da parte di gruppi scout italiani e stranieri;
  • la gestione del centro non deve avere finalità di lucro;
  • il centro interagisce con gli altri centri scout per confrontarsi e individuare possibili percorsi comuni.

Possibili vantaggi per i centri scout aderenti

  • La rete favorisce lo scambio di informazioni fra i centri scout
  • La rete favorisce la pubblicizzazione dei centri stessi all’esterno
  • La rete media – ove opportuno – i rapporti con le Associazioni scout, con la stampa e con le Autorità civili e religiose

Possibili vantaggi per i Capi delle Unità scout

  • Conoscenza di luoghi – che garantiscono uno “spazio educativo” – dove poter effettuare le attività scout

Aspetti organizzativi

  • si fa parte della Rete facendone esplicita richiesta ed aderendo ai principi che la orientano;
  • i responsabili dei Centri si incontrano periodicamente per iniziative di confronto e di coordinamento;
  • ogni Centro decide autonomamente quanto opportuno per la gestione dello stesso, ferma l’adesione alla “carta dei valori”, che contiene i principi sopra esplicitati;
  • i centri riconosciuti potranno esporre il logo che li identifica come facenti parte della “Rete dei centri scout italiani”.

N.B.: Si preferisce utilizzare il termine “centro scout” e non “base scout” per uniformarsi alla terminologia delle altre nazioni europee.

Commenti

  1. Giorgio scrive:

    E’ un’ottima iniziativa, ma resta il problema della mancanza di sostegno finanziario per l’avvio di nuovi Centri. I contributi forniti dall’Agesci sono esigui, e così molti siti potenziali non partono. Se l’Associazione non decide di investire su questo settore, difficilmente si vedranno risultati.

  2. Raffaele Rinaldi scrive:

    Vorrei avere colloqui più dettagliati sul metodo scaut

  3. babbo lupo (forner fortunato) scrive:

    x raffaele:
    cosa intendi per colloqui più dettagliati e se sei un Capo… non hai fatto i vari campi?
    Esistono anche varie pubblicazioni…

  4. marco scrive:

    è bello sapere che i più importanti Centri scout nazionali si siano coordinati, questo da maggiori garanzie a noi capi quando facciamo la scelta per i posti dei nostri campi ed esclude tutte quelle strutture pseudo scout che tutto sono tranne che “città scout”.

  5. Occhio di Falco scrive:

    Se posso permettermi di segnalrvi un centro scout dove poter fare dei campi con i reparti, branchi o compagnie… “Brownsea Park” località Villavallelonga (AQ) presso il Parco Nazionale d’Abruzzo. il sito a cui collegarsi è http://www.basescout.it per avere tutte le informazioni possibili. inoltre posso dirvi (perchè ci siamo stati) che oltre al posto incantevole troverete degli scout che lo gestiscono che sono a dir poco squisite. Provatelo… Buona strada Occhio di Falco

  6. elio scrive:

    Ora anche il centro scout SANT’ANTIMO (Siena) fa parte della Rete dei Centri Scout Italiani.

  7. Vincenzo scrive:

    iniziativa utile e lodevole a garanzia di servizi e sicurezza per le attività.
    avrei una richiesta di informazione
    essendoci la potenzialità di ricevere in donazione un ipotetico fondo da utilizzare per campi/base sia per utilizzo scout o parrocchiale o per associazioni affini,un grupp0 scout o parrocchiale può costituirsi in associazione o fondazione o altro per ricevere tale donazione o ci sono organismi associativi che possano fare questo, in quest’ultimo caso chi poi avrebbe la gestione del fondo, se possibile vorremmo avere delucidazioni in merito nell’uno e nell’altro caso anche in considetrazione anche che una gestione locale dovrà valutare spese da sostenere, sia per la trasformazione del terreno in struttura base, campeggio ecc, sia per i contributi allo stato: ici tasse varie ecc. grazie.

  8. elio - rete dei centri scout italiani scrive:

    Per l’AGESCI e per il MASCI esiste l’ente “Mario di Carpegna” che gestisce le proprietà immobiliari delle due associazioni o di regioni scout o di gruppi scout (sulla base di accordi intercorsi). Comunque esiste una normativa regionale relativa alle associazioni di volontariato. Se vuoi approfondire l’argomento con me, fatti vivo: elio.caruso@bppark.it o tel (con segreteria telefonica) 06.36309530.

  9. francesco scrive:

    I contributo finanziari Agesci non sono esigui in quanto l’Agesci ha speso quasi 7 milioni di euro per fare la casa della guida e dello scout a Roma. Il problema sta che bisognerebbe investire di più in quegli immobili, di proprietà dell’ente mario di carpegna, e gestiti da regioni, zone o gruppi scout attraverso un aumento delle capacità finanziarie del fondo immobili agesci.