Associazione Indipendente Scout (ASSISCOUT)
ASSISCOUT Associazione Indipendente Scout
L’ASSISCOUT, Associazione Indipendente Scout è una associazione scout italiana, fondata nel 1986 ad Abano Terme (PD), che si dichiara laica e pluriconfessionale e adotta a livello metodologico il sistema delle unità miste (coeducazione).
L’Associazione si compone di Gruppi locali, a loro volta organizzati in Branche che svolgono attività differenziate a seconda dell’età dei partecipanti:
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Castorini: Bambine e bambini di età compresa tra 5 e 7 anni
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Lupetti: Bambine e bambini di età compresa tra 8 e 11 anni
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Esploratori: Ragazze e ragazzi di età compresa tra 12 e 16 anni
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Rover: Ragazze e ragazzi di età compresa tra 17 e 21 anni
Al termine del percorso educativo gli adulti (superiori a 21 anni) possono decidere di riunirsi in una Compagnia Senior oppure collaborare come Educatori alle attività delle altre Branche.
Associazione aderente alla FEDERSCOUT
Storia e Caratteristiche
L’Assiscout, che deriva da un gruppo di tradizione scout ASCI, fu fondata nel 1986 con il nome di Arciscout, avendo aderito per un certo periodo all’ARCI, dal quale si è successivamente distaccata. Nel 2000 essa ha cambiato denominazione ed è attualmente membro della Federazione Mondiale degli Scout Indipendenti WFIS.
per informazioni: www.assiscout.org
mmm… la parola indipendente, non si addice moltissimo ad una organizzazione scout. Eppure il sistema della squadriglia (con un capo e ognuno ha il proprio incarico) è alla base dello scoutismo. Mi piacerebbe capire qualcosa di piu’ sulla dicitura Indipendente e capire se come metodologia possa essere assimilabile al Cngei (essendo laica e pluriconfessionale).
Dal taglio ed il tipo di organizzazione indicata, sembra che si tratti di una filiazione del CNGEI. Credo che tutto questo spezzettamento – più o meno di matrice localistica, individuale o di piccoli gruppi dovrebbe essere ricomposto il più presto possibile per dare più forza alla spinta culturale e dei metodi educativi. Da quel che leggo e che mi pare di avvertire – e certamente non solo in questo caso – mi pare che siamo preda di intransigentismi, integralismi ed particolarismi che rivelano una sostanziale incapacità a stare insieme. Non sarà il caso di aprire una riflessione corale e recuperare il nostro ruolo, anche come ‘insieme’?
Da quando fate parte della Federscout ?
Carissimi Valerio ed Ettore, scusate se mi intrometto ma faccio parte anch’io della Federazione. Non si tratta di particolarismi ma della necessità di muoversi senza imposizioni respirando liberamente. Credetemi, la mancanza di dialogo deriva solamente dalla direzione del CNGEI dove, alle assemblee, è tutto precostituito e inamovibile, difeso da una pseudodemocrazia che nulla lascia al dialogo. La deriva atea mascherata da laicità ne è l’esempio. La soluzione federale per questi gruppi che si dicono indipendenti è stata la logica soluzione. In ogni caso c’è in tutta la FEDERAZIONE la ricerca di uno scoutismo delle origini, fedele al Metodo,per cui il giovane scout non corre alcun pericolo. A Vicenza è successo che, per non morire agli ordini di persone alquanto incompetenti e ricche di presunzione,elette da assemblee manovrate, per fare dello scoutismo ci siamo resi indipendenti. In seguito ci siamo federati. Non attribuite tutta a noi poveri “ribelli” la colpa della mancanza di dialogo. Siamo in costante contatto con molte altre realtà nazionali e la nostra sede è aperta e frequentata da molti altri gruppi AGESCI. Impensabile nella precedente associazione. Ritornare insieme, dialogare? Per noi va bene, ma fu il CNGEI ad abbandonare il dialogo in tal senso alcuni anni or sono quando vari tentativi furono messi in atto in sede nazionale. Nel CNGEI locale sembra sia vigente ed imperante l’ordine del silenzio.Considera comunque che contiamo 80 iscritti dopo tre anni di vita e in sede nazionale più di 4000. Sembra non sia solo un fenomeno di protesta ma dovrebbe essere analizzato più profondamente. Mi fermo per non abusare dello spazio concessomi. Un abbraccio e un saluto scout.
Se ci sono tante associazioni un motivo ci sarà? non prendiamo solo l’aspetto negativo. Io sono cattolico ma certe storie della chiesa non mi sono andate giù come “divorzi” della sacra rota a personaggi politici ecc.
Poi, nessuno sa del mega buco della branca e/g dell’agesci? tanto che tutte le quote sono state aumentate per coprire? si parla di furti di scout di interi bancali di materiale. Sapete niente del “puttanaio” del rover way? ci sono tantissime cose che causano queste scissioni! forse andrebbero affrontate
Ma ci sentiamo veramente tutti ancora fratelli dopo queste divisioni (a più ampio spettro)? E’ proprio vero, che l’argomento più difficile e che ad alcuno piacerebbe affrontare è costituito dalla riunificazione!
Buona strada e buona caccia a tutti.
Fratelli anche se divisi? perchè no! forse da “italiani” sentiamo forte l’individualismo e la tendenza a dividere e moltiplicare piuttosto che collaborare in ciò che non condividiamo completamente, sopratutto in sede locale. Lo so dispiace ma mi chiedo se non sia meglio 10 piccole associazioni che si propongono ad un maggior numero di ragazzi che una più omogenea e compatta ma più limitata. Forse l’importante è verificare, prioritariamente in noi, se lo spirito di BP e l’impegno per i ragazzi è sempre al giusto posto.
Bene, questo sito elettronico dimostra che lo scoutismo è ancora vivo in noi tutti, al di là delle apparenze e futili contrasti. Continuiamo così, è la strada giusta, senza dimenticarci che lavoriamo per i giovani.Magari esistesse un’unica associazione grande e forte dove tutti possono dialogare, ma non è così. Forse il pluralismo è la giusta strada del futuro. Chissà. Buona caccia a tutti voi.
La federscout conta di circa 2000 soci… Il Cngei, il primo gruppo scout nato in italia, ne conta 10/11.000… A parte che non tutti i gruppi federscout sono laici o pluriconfessionali, ci sono vari gruppi nati da scissioni in seno all’Agesci o alla Fse, anche se si tornasse tutti insieme i numeri sarebbero molto lontani dai 130.000 e passa dell’Agesci, per non parlare della Fse che ha lo stesso numeri superiori al Cngei..
Dovremmo interrogarci su questa disparità di numeri, passatemi il termine, impressionante!
La storia dello scoutismo italiano (e non solo) è caratterizzata da divisioni e fratture, che spesso sono difficilmente comprensibili dall’esterno. In Italia poi abbiamo l’anomalia storica di una Federazione (FIS) che riunisce solo le due organizzazioni storiche (Agesci e CNGEI) su criteri politici, escludendo di fatto tutti coloro che non ne condivino metodo o politiche associative. Il che vuol dire che ci sono circa 40.ooo scout che, pur seguendo il metodo di BP hanno dovuto organizzarsi diversamente. FSE, Federscout, Assoraider, Assiscout, Nuova ASCI, Scout di San Benedetto…. solo per citare le maggiori. Purtroppo AGESCI e CNGEI sono arroccate sulle loro posizioni monopolistiche, e quindi è lecito immaginarsi un aumento delle associazioni locali (favorito anche dalle riforme federaliste) e non possiamo che augurarci un aumento delle forme federative, aventi come comune denominatore lo scoutismo originario di Baden Powell. E magari rendiamoci conto che ciò che ci fa fratelli scout non è l’appartenenza all’una o all’altra associazione, ma l’aver fatto la stessa promessa e aver accettato la stessa legge scout. E non è poco.
Sono della stessa tua opinione Gianfranco, lo scoutismo se fatto bene non ha sigle
io capisco uno scoutismo non confessionale, ho difficoltà a capire uno scoutismo senza Dio.
Adriano
Pe uno scautismo che fa riferimento a B-P è difficile pensare ad no scautismo sensa Dio, ma purtroppo i tempi sono in continuo fermento, anche la non ricerca di valori del quotidiano d’oggi è un fermento e, magari purtroppo, anche lo scoutismo, riengo, deve ricercare forme diverse d’accettazione dei ragazzi d’oggi, e sperare di far rinascere in loro il gioioso desiderio di credere e vivere un ideale anche trascendentale.
scusate l’intromissione ma ho bisogno di capire (essendo genitore di un lupetto FSE e frequentando da sempre amici nelle varie associazioni FSE/AGESCI/CNGEI).
Non c’è nessuna federazione che raggruppa tutte le associazioni (indipendentemente dal “colore”)?
Io ero rimasto alla scissione degli anni 70 (da esterno, non avendo purtroppo mai fatto parte degli scout) e pensavo, nonostante certi arroccamenti che avevo percepito sino a una decina di anni fa, ritenendole dipendenti dalle persone e comunque “di facciata”, che esistesse un organo nel quale fossero rappresentati tutti.
buona caccia a TUTTI
remo (da sempre scout nell’anima)
Si c’è n’è una la Federscout che riunisce associazioni e gruppi scout sia laici che confessionali (e tra questi sia cattolici che protestanti. Tra gli associati ci sono sia singoli gruppi locali che associazioni con più gruppi come l’AGES – Scout Sardi – laica con circa 700 iscriti e l’AVSC – Veneti – cattolici. Attualmente raggruppa una ventina di associazioni con oltre 4000 iscritti. Io non ne faccio parte, sono del Cngei, ma la guardo con curiosità ed interesse. In Wikipedia, l’enciclopedia su internet, si trovano interessanti e complete pagine sullo scautismo italiano e la storia di varie associazioni scout.
buon cammino
Mi scuso completo c’è anche la FIS che però è una federazione che riunisce “solo”, dice qualcuno degli esclusi vedi FSE che con quasi 20000 iscritti e ben maggiore del Cngei, Agesci e Cngei perchè il WOSM e la WAGGS, le due principali associazioni mondiali, iscrivono solo una associazione epr nazione. Per questo la FIS sembra più un’esigenza buracratica che una vera federazione, logicamente è uno dei tanti modi di lettura delle cose.
buon cammino
Buona Caccia a tutti!
Dice bene Tarci! La Federscout, che noi scout sardi abbiamo contribuito a fondare e di cui tuttora facciamo parte, riunisce la maggior parte delle associazioni a carattere locale ed indipendente e manteniamo cordiali rapporti con alcune altre associazioni sempre indipendenti, come la sezione scout di Gela per fare un esempio. Ciò che ci accomuna tutti è lo scoutismo, così come c’è stato insegnato da B.P. La federscout organizza ogni anno delle attività federali per le diverse branche scout, oltre che i corsi capi federali ogni anno. Periodicamente si riunisce l’assemblea e non mancano mai le collaborazioni spontanee tra gruppi e l’aiuto e la stima reciproca. Aggiungo a quanto detto da Tarci un dettaglio MOLTO importante: da febbraio scorso la Federscout è prospector member della WFIS, una associazione scout a livello mondiale che ragruppa tutto lo scoutismo indipendente. E’ una realtà recente, ma in continua e progressiva espansione e crescita!
Per maggiori informazioni su di noi: http://www.federscout.it
Scusate, ho sbagliato il link: http://nuke.federscout.it/
caro orso binaco, cavolo sei ancora negli scout, allora vuol dire che non hai capito proprio niente e che i poveri capi ti devono soportare ancora. Parli bene e razzoli male! come sempre.
Buona caccia a tutti e un consiglio da un capo scout che ha incontrato conosciuto la strada del vecchio orso binco, beh a fronte dell’esperienza vi consiglio di evitarla.
Buona strada.