Boy Scout de Sardigna (A.G.E.S.)
L’istituzione sarda per l’educazione morale e fisica dei giovani di ambo i sessi assume il nome di: Associazione Giovani Esploratori Sardi.
Scopi dell’A.G.E.S.:
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l’educazione civica, morale e fisica della gioventù col particolare obiettivo di sviluppare l’autodisciplina, lo spirito di iniziativa e di risorsa, il sentimento dell’onore e della dignità personale, il senso della responsabilità e della solidarietà umana;
Associazione aderente alla FEDERSCOUT Metodo:
Per il raggiungimento dei suoi fini l’A.G.E.S. applica il metodo educativo scout come delineato dal fondatore Robert Baden Powell of Gilwell, con i necessari aggiornamenti basati sui principi e sulle risoluzioni degli organismi mondiali WOSM e WAGGS. Tale metodo si ispira ad un modello comportamentale (la Legge Scout) e all’impegno personale ad uniformarvisi (La Promessa), adeguati all’età del giovane. La metodologia pedagogica, variata secondo i vari gruppi di età, è mantenuta sempre attuale ed in stretto collegamento con la società e col mondo dei giovani.
Scelta Politica:
L’Istituzione, pur trasmettendo dei contenuti educativi che sono anche politici – in senso generale – è estranea a qualunque partito. Ciascun iscritto vi gode piena libertà di pensiero e deve profondo rispetto alle opinioni altrui, anche se non possono trovare posto le posizioni in contrasto con i Principi Fondamentali dello Scoutismo e col presente Statuto ed i Regolamenti.
Scelta Religiosa:
L’A.G.E.S., secondo i principi originali del metodo scout, è una associazione pluriconfessionale e nella formazione educativa della persona ritiene la visione spirituale della vita elemento fondamentale. Richiede, pertanto, l’osservanza dei doveri relativi, secondo il culto di appartenenza, col pieno rispetto di ogni altra convinzione religiosa. Per realizzare tale scopo, l’Associazione si impegna a stringere reciproci rapporti con le religioni organizzate tramite i ministri del culto. A livello di gruppo potranno così verificarsi le condizioni per garantire all’interno delle attività la migliore formazione religiosa dei ragazzi.
Scelta Sarda:
L’A.G.E.S. si propone di tutelare e favorire lo sviluppo del patrimonio culturale sardo e tutte le forme di tradizione popolare, attraverso la raccolta la pubblicazione e la diffusione di questo patrimonio, al fine di collaborare all’affermazione ed alla formazione della coscienza del popolo sardo. L’A.G.E.S. vuole inoltre affermare i diritti di tutte le minoranze; l’A.G.E.S. afferma l’esigenza del pieno rispetto della Costituzione in tutti i suoi punti ed in special modo per l’attuazione totale dell’articolo 6 della Costituzione Repubblicana, nei confronti della comunità sarda.
Adesioni:
L’A.G.E.S. aderisce alla FEDERSCOUT – Federazione Scoutistica Italiana e tramite essa alla CES – Confederazione Europea dello Scoutismo.
per informazioni: www.scoutages.it
A parte la “Scelta Sarda” non ne vedo una grossa differenza con il Cngei. Potrebbero pensare ad un riavvicinamento a questa.
Siamo più “religiosi” (in modo pluriconfessionale) del CNGEI, e poi ci sono altre differenze!
Cmq il nostro nuovo sito è http://www.scoutages.it
PS: tutta la Federscout non aderisce ormai più alla CES ma alla WFIS
Be, appartenevo in gioventù ed appartengo tuttora come scout adulto ad una Associazione scout autonoma, locale, che ha superato i 50 anni di vita, basata sulla differenza della lingua, perchiò plaudo alla nascita di un’Associazione che ha tra i punti cardinali l’appartenenza ad una linqua diversa da quella italiana. Non è per distinguerci, è un fatto culturale. Gli italiani, quelli che credono di parlare italiano, ma in realtà anche quelli delle regioni limitrofe si capiscono appena, non ammettono che ci siano in Italia cittaditi italiani che parlano un’altra linqua. Questo non crea della difficoltà, ma è un arrichimento per tutto il Paese. Mi meraviglia il fatto che sia i francesi della Valle d’Aosta che i tedeschi del Basso Tirolo (o Alto Adige, dipende dal punto di vista) siano inseriti delle Associazioni scout di linqua maggioritaria, mentre in Italia nascono ogni giorno Associazioni scout autonome, che poi non si capisce dove stanno le differenze. Auguri per una lunga storia, forse potremmo avere dei contatti.
Nella risposta dello scout Ages sta la grossa differenza tra il CNGEI, al quale ancora appartengo, e l’AGES, la GEL e tuute quelle nuove associazioni che stanno nascendo da sezioni che abbandonano il CNGEI che mi sembra stia prendendo una via LAICISTA e non più Laica, cioè non più un’associazione che si fa carico dei problemi dei ragazzi ma scarica sui ragazzi le proprie problematiche sopratutto l’idifferenza alla religione.
Caro Sandi Cergol, lo scoutismo dovrebbe unire, aggregare, portare alla coesistenza, non aggregare solo per razza, idee o lingua parlata. Il fatto che i francesi della Valle d’Aosta che i tedeschi del Basso Tirolo si siano inseriti nelle associazioni nazionali, è un bel segno di integrazione (ho detto integrazione, non assorbimento o annullamento culturale), non motivo di meraviglia. Lo scout è amico di tutti e fratello di ogni altro scout. La lingua è una differenza (culturale) marginale, e insieme si puo’ essere qualcosa di piu’ grande se dalle differenze riusciamo a trovare una ricchezza e non una divisione o un motivo per isolarsi.
L’Ages è una realtà scout che ha oramai quasi 30 anni di attività alle spalle… E’ una realtà consolidata nel territorio, specialmente a Cagliari e provincia, e speriamo di proseguire così e anche meglio!
E’ evidente che abbiamo molto in comune con il Cngei, ma ci sono anche delle differenze, alcune già evidenziate da Cristiano, e altre che sostanzialmente son dovute ai 30 anni di Ages! Siamo una associazione autonoma, con le sue tradizioni e le sue regole, pienamente inseriti a livello nazionale nella Federscout.
Pensare ad un “riavvicinamento” adesso è molto improbabile, anche per i motivi che ho esposto sopra!
Però io cedo che l’unità degli scout sia un valore importante, e tutti gli scout dovebbero lavorare per creare le condizioni per far nacere un’unica federazione scout che racchiuda tutte le realtà scout italiane. Il percorso e lungo e impervio, ma credo ne varrebbe proprio la pena…