Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi – Beati Scout
LA SANTITÀ VISSUTA IN COPPIA NEL SERVIZIO SCOUT
Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi
Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, un uomo e una donna che si sono voluti bene, due sposi che si sono gioiosamente e con pienezza aiutati reciprocamente nella strada verso la felicità, nella strada del Signore. Un babbo ed una mamma che hanno cresciuto figli cercando per loro le cose migliori, non le più facili ma le più grandi, perché anche questi figli potessero gustare la gioia del Signore.
Il 21 Ottobre 2001 Luigi e Maria sono stati proclamati beati: una festa grande per due persone, e per i loro figli, che hanno vissuto le cose ordinarie della vita in modo straordinario. È la prima volta in assoluto che nella storia della Chiesa una coppia è innalzata all’onore degli altari per le sue virtù coniugali e familiari. Si tratta dei primi beati Scout italiani: Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, ed in modo specialissimo Luigi, furono assai legati allo Scautismo fin dagli inizi. Negli anni in cui l’Associazione Scoutistica Cattolica Italiana (ASCI, 1916 – 1974) muoveva i primi passi in Italia, i coniugi Beltrame Quattrocchi vollero collaborare agli sviluppi educativi del metodo scout e si impegnarono molto anche per diffonderlo e farlo crescere.
Se a Luigi va riconosciuto un impegno attivo nel servizio scout, non meno rilevante fu quello “indiretto” della moglie Maria che si interessò agli sviluppi educativi del metodo scout, prendendo parte a incontri, conferenze, corsi, riunioni di famiglia, scrivendo articoli e facendo conoscere la nuova associazione .
Luigi Beltrame Quattrocchi nasce a Catania il 12 gennaio 1880. A Roma frequenta la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza, laureandosi nel 1902. Nel 1905 viene nominato Vice-Pretore alla Prefettura romana e quindi sposa Maria Corsini nella basilica di S. Maria Maggiore. Dalla loro unione nascono quattro figli: il primo Filippo nel 1906 (in seguito Don Tarcisio), la seconda Stefania nel 1908 (divenuta poi Suor Cecilia), il terzo Cesare nel 1909 (religioso anche lui, con il nome di P. Paolino) e la quarta Enrichetta il 6 aprile del 1914. Nonostante l’impegno del lavoro e della famiglia, Luigi si prodiga in un proficuo apostolato e prende parte all’associazionismo cattolico. Sicuramente l’impegno educativo è stato assunto da entrambi i Beltrame Quattrocchi con grande responsabilità e soprattutto in maniera molto condivisa.
Lo Scautismo cattolico italiano è riconoscente a Luigi e Maria per la esemplare testimonianza che è proseguita in modo fruttuoso attraverso il servizio di assistente ecclesiastico reso nell’Asci prima, e nell’Agesci poi, dal figlio, don Tarcisio, noto come “don Tar – Aquila Azzurra”, autore del testo della canzone: “Al cader della giornata”.
Le “virtù eroiche” di questi sposi e genitori si sono più volte esplicitamente manifestate nei fatti della loro vita: la difficile decisione di “lasciar fare” a Dio quando tutti consigliavano di interrompere la gravidanza a rischio che portò alla nascita della quarta figlia; la serena accettazione della scelta vocazionale dei primi tre figli; la sofferenza per la loro lontananza anche durante il conflitto mondiale.
Il servizio scout iniziò per l’avvocato Luigi in coincidenza con l’iscrizione al Reparto Roma 5 ( 1916), appena fondato dal padre Gianfranceschi S. J. , dei due figli maschi, Filippo e Cesare. Entrò a far parte del Consiglio Direttivo; ne divenne il primo Presidente e rappresentante all’Assemblea Generale del 1918, che lo nominò membro del Commissariato Centrale ASCI. Luigi frequentava con assiduità le riunioni settimanali del Commissariato Centrale ASCI, a fianco del primo Presidente italiano, il Conte Mario di Carpegna, dell’illustre scienziato gesuita padre Gianfranceschi (che poi, volò con Umberto Nobile sul Polo Nord), Mario Cingolani, Mario Mazza, Cesare Ossicini, Paolo Cassinis, Salvatore Salvatori, Salvatore Parisi.
Nel 1919 Luigi Beltrame, colpito dalla situazione di abbandono dei ragazzi di strada del rione popolare della Suburra, fondò e diresse alla basilica di S. Pudenziana, un oratorio festivo che in breve si popolò di ragazzi da evangelizzare. In seguito, Luigi decise di fondare tra quei ragazzi un nuovo Reparto di scouts, convinto che il metodo scout potesse essere un valido strumento per attirare alla Chiesa tanti ragazzi, sbandati e a rischio. Nel 1919 nacque il Reparto Roma 20, che Luigi diresse fino al 1923, Luigi, uomo laico-cristiano, ha vissuto le vicende piccole e grandi del suo tempo nella sua esistenza di sposo, padre e professionista alla luce di Dio, contribuendo alla promozione umana e spirituale del proprio ambiente; inoltre ha dimostrato che il seguire Gesù e il Vangelo con il dono totale di sé è l’espressione più piena e autentica del cristiano, chiamato a realizzarsi secondo il progetto di Dio, nella fedeltà di una risposta d’amore senza riserve.
Paola Dal Toso Incaricata nazionale al Centro Documentazione Agesci
Senza voler giudicare “Attilio Gardini dell’AGESCI di Forlì che ha arricchito le biblioteche scout” , questo articolo sui Beati Beltrame Quattrocchi non è “frutto del suo intenso lavoro” , ma è da molti anni nel sito di Tradizione Scout http://www.zio-zeb.it/ e in particolare questo articolo si trova all’indirizzo
http://www.zio-zeb.it/beati_beltrame_quattrocchi.html
Caro Gianni, mi pare che anche Zio-Zeb abbia ripreso da altra fonte 🙂
Comunque, e` abitudine di Tuttoscout prendere il lavoro altrui e inserirlo qui, senza alcun riconoscimento a chi si e` impegnato.
Peccato..
Ciao, visto che hai queste “certezze”, appena ho un minuto ti invio in privato chi mi ha consegnato tutti i testi e relativi autori. Poi eventualmente, potrai pensarla anche diversamente 😉
Buona Caccia,
Riccardo.
Osservatore Attento e Riccardo,
a mio parere il “materiale” scout in internet deve essere più o meno di libero utilizzo, ma chi poi utilizza materiale prodotto e realizzato da altri è opportuno indichi anche la fonte… come riconoscimento a quanti si sono impegnati.
Nell’articolo sopra citata, presente su TRADIZIONE e SPIRITUALITA’ SCOUT http://www.zio-zeb.it/ , era annotato:
” Quanto segue è liberamente tratto e adattato dall’articolo di Paola Dal Toso
Incaricata nazionale al Centro Documentazione Agesci
in “Agescout”, periodico di informazione Agesci – Numero 5 – 15 settembre 2001″
Zio Zeb prende anche “da altri” il materiale pubblicato nel sito (per poterlo rendere disponibile a più persone, quale ne sia l’associazione), ma – se ha i riferimenti degli autori e della provenienza – mette anche i riferimenti della provenienza (salvo eventuali sviste…).