AIC vs AGESCI: l’attesa [NON] decisione
Tre giornate di pieno sole hanno accompagnato gli approfondimenti, le discussioni, i progetti, le votazioni del 35° Consiglio generale, incontro legislativo annuale dell’Associazione che si è svolto a Bracciano (Roma), dal 1 al 3 maggio 2009.
In particolare al nostro gruppo stava molto a cuore un’importante decisone riguardo il protocollo d’intesa tra l’AIC (Associazione Italiana Castorini) e l’AGESCI. La decisione riguardava la fine della lunga, anzi lunghissima, sperimentazione che l’AIC ha svolto fin’ora all’interno di quei gruppi AGESCI che, come noi, si sono scommessi in questa avventura!
La fine della sperimentazione avrebbe dovuto portare all’inizio di un nuovo corso all’interno dell’AGESCI… Invece di fatto nessuna mozione a riguardo è stata approvata e ora quindi si aspettano dei risvolti non molto chiari!
che ne sarà dei nostri castorini???!? “grunc grunc” direbbero loro! le tre mozioni prensentate ma non approvate:a voi i commenti….Agesci e Associazione Italiana Castorini: non viene approvata alcuna delle mozioni proposte e aventi ad oggetto: la prima la decisione di non rinnovare il protocollo di collaborazione tra Agesci e Aic e di non accogliere in Agesci l’esperienza del castorismo; la seconda l’ipotesi di integrazione del castorismo in Agesci; la terza quella di proseguire la sperimentazione all’interno dell’Agesci. Bisognerà ora valutare come proseguire essendo scaduto il protocollo di intesa tra Agesci e Aic.
Autore: Ettore Musmeci Gruppo Agesci Acireale 4
Commenti…
Io trovo sbagliato non essere arrivati a una conclusione…
Ovvero: tagliare i ponti di brutto con l’AIC e concentrarsi sui problemi nostri.
Vorrei chiedere a Carlo: “Cosa conosci del metodo AIC per essere così drastico nel tuo commento?” Voglio dire: hai mai fatto attività in una “colonia”, hai letto qualche riga del metodologico, hai una benché minima idea del percorso di formazione???? A mio avviso una buona e costruttiva critica si può fare solo conoscendo chi si critica non credi?
Noi non siamo commercianti che devono pubblicizzare i prodotti in vendita… noi facciamo volontariato divertendoci, non dimentichiamolo… questa non è una “guerra”!
crunk Antonella
Ho fatto da cambusiere a un campo di formazione, e tanto mi è bastato (dato che l’aic i documenti per la formazione – regolamenti,ecc- si guarda bene dal renderli pubblici) avere un confronto coi capi campo e capire che non c’è la più pallida idea dello scoutismo di bp: è semplicemente un’annaquamento della proposta scout, per togliere i bambini dalle grinfie dei genitori per qualche ora.
Critiche costruttive?
Eccone una: lasciamo perdere il castorismo, metodo vuoto e non educativo (perchè troppo piccoli), e concentriamoci sul far rimanere a galla i gruppi scout già esistenti.