La nostra gioia è qualcuno
A volte crediamo che Dio sia lontano, invece ci è vicinissimo. Ci passa accanto. Incrociamo Dio sulla nostra strada, dobbiamo riconoscerlo. Gesù ha il torto di aver un volto troppo noto: il volto del povero, del bambino, della donna delle pulizie, del disoccupato… ecco perché non lo riconosciamo! Il nostro Dio non è un dio che ci dà delle cose ma che fa di se stesso un dono. Gesù non ci dà dei mezzi di vita, ma delle ragioni di vivere. Si lavora non per arricchirsi, ma per dare. Ogni lavoro ben fatto è una piccola creazione.
Il tuo vivere quotidiano è faticoso, monotono, il tuo lavoro è pesante, insignificante, eppure tutto questo è valido, è sacro, come un rito in cui ogni minimo gesto ha un valore universale… Dio ti attende, in ogni istante, nell’opera del presente. Scopri il mondo in un granello di sabbia e l’Eternità di un fiore selvatico. Racchiudi l’infinito in un palmo della mano e l’Eterno nell’ora vivi.
Ascolta, non c’è filo d’erba, non c’è granellino di sabbia, non c’è essere vivente che offra un messaggio a chi lo sappia scoprire… “…alza il sasso e lì mi troverai, spezza il legno ed io sarò lì”.