La nostra gioia è qualcuno


A volte crediamo che sia lontano, invece ci è vicinissimo. Ci passa accanto. Incrociamo sulla nostra strada, dobbiamo riconoscerlo. ha il torto di aver un volto troppo noto: il volto del povero, del bambino, della donna delle pulizie, del disoccupato… ecco perché non lo riconosciamo! Il nostro Dio non è un dio che ci dà delle cose ma che fa di se stesso un . non ci dà dei mezzi di , ma delle ragioni di vivere. Si lavora non per arricchirsi, ma per dare. Ogni lavoro ben fatto è una piccola creazione.

Il tuo vivere quotidiano è faticoso, monotono, il tuo lavoro è pesante, insignificante, eppure tutto questo è valido, è sacro, come un rito in cui ogni minimo gesto ha un valore universale… Dio ti attende, in ogni istante, nell’opera del presente. Scopri il in un granello di sabbia e l’Eternità di un fiore selvatico. Racchiudi l’infinito in un palmo della mano e l’Eterno nell’ora vivi.

Ascolta, non c’è filo d’erba, non c’è granellino di sabbia, non c’è essere vivente che offra un messaggio a chi lo sappia scoprire… “…alza il sasso e lì mi troverai, spezza il legno ed io sarò lì”.