Tutto col gioco ma niente per gioco
ovvero: come imparare, giocando, a gestire il conflitto in maniera creativa e non violenta
Perché ho scelto il GIOCO!?
“Quando mi son messo a rivisitare il corso sulla gestione dei conflitti per trovare contenuti e argomentazioni utili a sviluppare la tesina finale, m’è accaduto, complice il tepore primaverile, di assopirmi sui ricordi e di volare in sogno, come mi capitava da bambino ai tempi felici. E volando sono planato proprio dentro ai ricordi dell’infanzia fatti per lo più di gioco, inesauribile via alternativa di apprendimento e giovinezza.”
“Il gioco mi ha aiutato a crescere felice nonostantetutto, mi ha trasmesso valori, mi ha fatto comprendere l’importanza delle regole e della necessità che, per divertirsi, si giochi secondo le regole. Ho scoperto anche che nella vita esistono regole per giocare e chi gioca invece con le regole. Ho sperimentato i giochi di squadra e il valore della comunità; ho acquisito consapevolezza di me attraverso il ruolo che via via rivestivo; ho sviluppato la fantasia inventando storie e ambientazioni; ho trovato amici, ho condiviso esperienze, ho sviluppato manualità, apprezzato la natura, scoperto i miei talenti e i miei limiti.”
[…]
Tesina realizzata per un corso sulla gestione dei conflitti. Parla del nostro mondo e, in particolare, dello scoutismo in “aree a rischio”. (Archi di Reggio Calabria è il “quartiere” della ‘ndrangheta)
Pietro Polimeni
me ne mandi una copia a salerno. grazie padre Oliviero Ferro
bello e interessante, ma con un finale un pò troppo duro!
…a me il finale, che è assolutamente attinente alla realtà – come del resto tutta la parte esperienziale – mi sembra sia un messaggio intriso solo di speranza…