Route di Servizio in Romania
Per ventisei giovani varesini, scout Agesci della Comunità “Epiclan” dei gruppi Lago di Varese 7 e Somma Lombardo, le vacanze estive sono state all’insegna della solidarietà, con una sola parola d’ordine: “haide“, ossia “andiamo” in romeno. Con questo motto tanto vicino allo stile scout, i ragazzi sono partiti il mese scorso per la Romania, per una decina di giorni di volontariato.
“C’è voluto quasi un anno di preparazione per comprendere la realtà locale – spiega Andrea Borsetto, Capo Clan – facendo i conti con i pregiudizi, la complessa questione Rom in Italia e in Romania, i bambini di strada, gli orfani bianchi, il post-comunismo”. I ragazzi – tra i 17 e i 20 anni, con tre capi adulti – si sono divisi fin da subito in piccoli gruppi da cinque o sei persone ciascuno, affrontando giorno dopo giorno servizi di volontariato in varie zone di Bucarest, “ognuno impegnativo e arricchente in maniera diversa”.
L’esperienza è stata dura ma intensa, e ha permesso agli scout di “infilare nello zaino” tantissimi ricordi che difficilmente si cancelleranno: dall’attività nei centri per disabili, con la vicinanza a persone reduci da quegli orfanotrofi-lager tristemente noti durante la dittatura di Ceausescu, fino al più classico oratorio estivo con i bambini della parrocchia di Bucarest Noi («“Noi” dal fatto che il quartiere fu creato dagli immigrati italiani in Romania», rimarca Borsetto), passando per il contatto con suore e preti che ogni giorno si prendono cura degli ultimi. Un’esperienza che, al di là del ricordo di ciascuno dei partecipanti, non resterà fine a se stessa: il gruppo prevede di raccontare l’esperienza, il mese prossimo, attraverso una mostra fotografica o una sorta di recital, per raccontare quanto vissuto e contestualmente per una colletta alimentare da spedire ai referenti conosciuti a Bucarest.