Scout in aiuto «Grazie a loro sistemati due sentieri»
Scout in aiuto «Grazie a loro sistemati due sentieri»
Sedici scout del gruppo “Clan” di Treviso 1 sono stati impegnati per quasi una settimana a risistemare alcuni sentieri ieri da tempo abbandonati nella zona di Portavescovo. Una mano provvidenziale per la Lia da Mont da Fodom (Cai sezione di Livinallongo) che ha coordinato i lavori e ha potuto così intervenire e proseguire nell’opera di riqualificazione della sentieristica, iniziata nella primavera scorsa sui tracciati Pieve-Anzisa e Varda–Renaz.
Il soggiorno degli scout a Fodom è cominciato con una gita sul Viel dal Pan, dal passo Pordoi al passo Padon, dove hanno pernottato e ricevuto l’ospitalità dei gestori del Rifugio Padon. Il giorno si sono trasferiti sui Monti Alti di Ornella, diventata la loro base logistica. Due i sentieri Cai sui quali gli scout hanno concentrato i loro lavori: il 698 e il 699. Sul primo, che porta da Arabba alla cima del Pizac, è stata rifatta la segnaletica e per un tratto si è dovuti intervenire anche con il decespugliatore per liberarlo dalla ramaglia. Anche sul secondo, che parte dalla funivia di Portavescovo e termina nella località Pescoi, si è provveduto a ripristinare la segnaletica.
Inoltre sono stati preparati alcuni fori dove dove posizionare le nuove tabelle in legno e rifatti gli scalini nel tratto che porta al Pizac. Nell’occasione, armati di picconi e badili, i giovani volontari hanno risistemato un vecchio percorso abbandonato che si diparte dal sentiero geologico di Arabba, sotto la località Sourass, e termina alla stazione intermedia della cabinovia Forcella Europa. Un sentiero particolarmente panoramico, che si snoda tra cespugli di rododendro. Come ringraziamento per il loro lavoro, la Lia da Mont da Fodom ha salutato il gruppo del “Clan 1” di Treviso con un pranzo al Hotel Olympia e una maglietta dell’associazione.
«Un doveroso ringraziamento», ricorda il presidente della Lia, Diego Grones, «va a tutti coloro che ci aiutano, in un comune come Fodom, che ha più di 140 chilometri di sentieri. Si sa che i soldi pubblici scarseggiano, ma per fortuna ci sono i volontari».