Fa male all’anima. Uniamo i nostri sforzi perché non si ripetano simili tragedie


Fa male all’anima. «Uniamo i nostri sforzi perché non si ripetano simili tragedie»

4 ottobre 2013, San Francesco

Mentre si cercano ancora i dispersi del tragico sbarco avvenuto ieri mattina di fronte all’Isola dei Conigli di Lampedusa, nel quale hanno perso la vita centinaia di migranti, sentiamo dal la necessità di esprimere la vicinanza di tutta l’Associazione al dolore delle persone e delle famiglie, sentiamo forte il richiamo a riconfermare l’impegno dell’Associazione a formare cittadini del mondo e operatori di e a spenderci particolarmente là dove esistono situazioni di marginalità e sfruttamento, che non rispettano la dignità della persona.

“Oggi è un giorno di pianto”, ha detto Francesco da Assisi, criticando il “mondo selvaggio” a cui non importa, tra l’altro, se “tanta gente fugge dalla schiavitù, dalla , cercando la libertà” e “trovano la come è successo ieri a Lampedusa”.

“Viene la parola vergogna: è una vergogna! Parlando di pace, parlando della inumana crisi economica mondiale, che è un sintomo grande della mancanza di rispetto per l’, non posso non con grande dolore le numerose dell’ennesimo tragico naufragio avvenuto oggi al largo di Lampedusa. Uniamo i nostri sforzi perché non si ripetano simili tragedie. Solo una decisa collaborazione di tutti può aiutare a prevenirle”, ha concluso Sua Santità.

Ci uniamo alla della Universale e al lutto che riguarda tutti noi da vicino.

La Capo Guida e il Capo Scout
I Presidenti del Comitato nazionale e l’Assistente Ecclesiastico generale