«Grazie». L’addio degli scout a don Titino (COMO)
L’inno degli scout intonato all’unisono da decine di ragazzi commossi, vestiti con la loro inconfondibile divisa, ha accompagnato l’ultimo saluto a don Giambattista Levi, per tutti don “Titino”, morto domenica scorsa a 91 anni. Le esequie sono state celebrate nella chiesa di Prestino dal vescovo di Como, monsignor Diego Coletti, accompagnato da numerosi altri sacerdoti.
«Grazie», era scritto a caratteri cubitali su uno striscione appeso accanto a un’immagine del viso di don Titino. Sull’altare, a pochi passi dalla bara di legno, gli scout hanno posato uno zaino e gli scarponi da montagna appoggiati a un ramo con appesa una corona del rosario.
«Don Titino non aveva altre appartenenze se non Dio – ha detto il vescovo nell’omelia – Se la nostra speranza non è arrivare a vedere il volto di Dio, allora conduciamo un’esistenza meschina, che cerca distrazioni e si accontenta di soddisfazioni consumistiche».
Centinaia le persone radunate in chiesa a Prestino per stringersi ancora una volta attorno a don Titino, che di quella comunità fu il primo parroco. «La prospettiva che abbiamo letto nelle letture della liturgia è la più tipica di don Titino e del suo amore per lo scoutismo – ha detto monsignor Coletti – Ci ricorda che la vita è una strada su cui ci mettiamo a camminare, a volte persino a correre, perché la meta è il volto di Dio, vederlo in faccia. Le altre strade sono solo simboli, segni, metafore dell’unica strada che è nel nostro cuore. Questa strada, questo desiderio che sostiene la vita – ha aggiunto – deve essere condivisa. Camminiamo insieme a un popolo, non da soli. Siamo un popolo in cammino, sostenuto da Dio che ci guida verso una grande gioia».
Tra gli iniziatori dello scoutismo a Como, nel 2004 don Titino aveva ricevuto l’Abbondino d’Oro, la massima onorificenza cittadina di Como. Originario di Chiavenna, il sacerdote era stato il primo parroco di Prestino dopo la nascita della parrocchia, nel 1963.