La villa del vertice tra Andreotti e i boss diventa una base scout
Palermo, in una foto ritrovata si vede Falcone all’interno della tenuta. Fu il primo bene che sequestrò ai padrini. Oggi la cerimonia per il trasferimento delle spoglie del magistrato nel Pantheon di Palermo.
Mancano meno di 24 ore all’inaugurazione della Base Scout Volpe Astuta, è tutto pronto e l’emozione si fa sentire. Alla giornata di domani parteciperanno: il Prefetto Umberto Postiglione, Direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e i vertici nazionali Agesci.
Dopo circa un anno di lavori ad opera dell’Ufficio del Centro Storico del Comune di Palermo (grazie al finanziamento del Pon Sicurezza 2007-2013), torna nella piena disponibilità dell’Agesci l’immobile (adesso totalmente ristrutturato e destinato ad essere fruito anche dall’intera cittadinanza) al centro del terreno del Fondo Micciulla nel quartiere Altarello di Baida che ospita da diversi anni la base scout di “Volpe Astuta”, centro internazionale per l’educazione dei giovani e la promozione di progetti per la legalità.
La cerimonia, alla presenza del Direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Prefetto Umberto Postiglione, del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dei Presidenti del Comitato Centrale Agesci e dei Responsabili zonali dell’associazione, si svolgerà alle ore 12.00 di martedì 23 giugno. Saranno presenti anche rappresentanze dei quasi mille scout dei 14 gruppi Agesci di Palermo.
I colleghi giornalisti avranno la possibilità, fin dalle 11.30, di visitare l’intera base scout, l’edificio ristrutturato in ogni suo ambiente e la quattrocentesca “Camera dello Scirocco” con la confluenza di due qanat. All’ingresso della base scout sarà operativo un press office dove saranno distribuite cartelle contenenti tutte le informazioni qui riportate in estratto.
Questo il programma:
ore 09,00: concentramento presso la “Vignicella” ex ospedale psichiatrico di via La Loggia.
ore 10,00: inizio del corteo che percorrerà viale Reg.Siciliana fino attraversamento di via Pitrè, si proseguirà per via Pitrè con sosta davanti la chiesa di via Madonna del Soccorso, poi si dirigerà verso la Base.
ore 12,00: inaugurazione Base
ore 13,30: conclusione
Base scout Agesci Volpe Astuta
Non c’è più aria di mistero in via Micciulla. Le strutture portanti del cancello sono rimaste le stesse che si vedono nella foto del giornale L’Ora , ma adesso all’ingresso c’è una grande scritta: “Base scout Agesci “. È davvero un’altra Palermo. La tenuta dove Andreotti incontrò i mafiosi è diventata un luogo di festa, animata da decine di ragazzi di tutte le età che stanno preparando il loro grande giorno. Oggi, infatti, il direttore dell’Agenzia dei beni confiscati Postiglione e il sindaco Orlando consegneranno ai vertici dell’Agesci la tenuta ristrutturata con 493 mila euro provenienti dall’Unione europea.
L’aria di festa accentua ancora di più le suggestioni forti. Lungo il viale d’ingresso sembra di rivivere il racconto che Mannoia fece al processo: l’arrivo delle auto blindate, Andreotti è accompagnato dai cugini Salvo e da Lima; Mannoia e altri uomini d’onore richiudono velocemente il cancello. Adesso, lungo il viale c’è un’insegna di legno che annuncia il nome della nuova base: ” Volpe astuta”. In due parole c’è tutta la forza di volontà di questi ragazzi. “Volpe astuta” era il totem di Chiara, che ha lottato a lungo contro un brutto male. È morta a 18 anni. Ma adesso il suo nome riscrive la storia di Palermo.
“Questo è il giardino dove rinascono gli uomini”, è scritto davanti alla casa a due piani. È la casa dove Andreotti si chiuse a parlare con il padrino. “Sentimmo le grida di Bontate – ha raccontato Mannoia – Quando Andreotti andò via, Stefano mi disse che il presidente aveva chiesto spiegazioni sull’omicidio Mattarella. E lui gli aveva urlato: “In Sicilia comandiamo noi, e se non volete cancellare completamente la Dc dovete fare come diciamo noi”. Per questo era stato ucciso Mattarella, perché aveva rotto con un sistema di complicità.
Oggi, quella casa è una base perfetta per gli scout. Cucine, bagni, sale riunioni. C’è una scala che porta sul tetto. Si vede il mare, si vedono le montagne attorno a Palermo. Si intravede la casa dove nacque Pio La Torre, il segretario regionale del Partito Comunista, anche lui trucidato come Mattarella perché si batteva per la politica del rinnovamento. Adesso, i più grandi spiegano ai piccini che questo è l’unico posto della città dove si può andare dal cielo alle viscere di Palermo. Anche i mafiosi dovevano averlo scoperto. La scala del ‘700 che all’improvviso si apre in un angolo della tenuta porta a una camera dello scirocco e a due qanat scavati dagli arabi nel sottosuolo per costruire un efficiente sistema idrico. Gli scout hanno scoperto che erano stati fissati dei fili elettrici e delle lampadine nei canali. Era la via di fuga per i latitanti.
“Questo luogo, oggi, non è la fine della storia iniziata con la fotografia di Falcone “, sussurra uno degli scout. Non conosciamo ancora troppe cose di quei mafiosi che frequentavano la tenuta. Bontate e Inzerillo furono uccisi nel 1981 dalla nuova mafia di Riina, i loro patrimoni (mai sequestrati) girano ancora nelle vene della città. E non conosciamo i nomi dei sicari che uccisero il presidente della Regione Piersanti Mattarella.
LA CERIMONIA PER FALCONE
Sarà aperta a tutta la città la cerimonia solenne che si terrà oggi pomeriggio, alle ore 18, nella chiesa di San Domenico a Palermo in cui verrà svelata la sepoltura di Giovanni Falcone nel Pantheon degli uomini illustri di Sicilia. Dopo 23 anni da quel funerale di Stato divenuto una delle pagine più drammatiche della storia italiana, Giovanni Falcone ritorna per sempre nella stessa chiesa. Recita l’epitaffio: “Magistrato. Eroe della lotta alla mafia”. L’iscrizione sulla pietra tombale sarà affiancata ai lati da due lapidi commemorative delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, con le quali si renderà omaggio a Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano.