Parliamo di Adulti – Genitori – Ex-Scout

Biciclettata degli Scout del Molfetta 4 a favore del verde e dell’ambiente


Biciclettata degli Scout del Molfetta 4
a favore del verde e dell’ambiente

l branco Waingunga del gruppo scout Molfetta 4 sabato 22 giugno alle ore 17 ha organizzato una biciclettata a Molfetta. Partendo dal parcheggio del Park Club nella zona di levante, i lupetti percorreranno l’intera Molfetta.

Il MASCI riflette sulla Famiglia


Il MASCI riflette sulla Famiglia

Il Masci, Movimento adulti scout cattolici italiani, in vista della 47ª Settimana sociale dei cattolici italiani che si terrà a Torino dal 12 al 15 settembre prossimi, ha realizzato un “Quaderno” dedicato alla famiglia che aiuterà la riflessione comunitaria. L’iniziativa editoriale è promossa da “Strade aperte”, rivista ufficiale del Masci, come specifico contributo per l’importante appuntamento che vedrà la Chiesa riflettere sui temi sociali.

Fiorenzuola, una serata con il gruppo Scout


“Il vero modo di essere felici è quello di fare felici gli altri”.

Cosi diceva Robert Baden Powell, fondatore del movimento scout, ed è l’obiettivo che si sono posti i ragazzi dei Reparti Guide ed Esploratori del Gruppo Scout Fiorenzuola 1, devolvendo il ricavato di una serata a tema, per l’adozione di un ragazzo o una ragazza a distanza.



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Gli Scout di Treviso piangono Francesco


Gli scout di Treviso piangono Francesco
“Da capo squadriglia dava il meglio di sé”

«Era allegro e sano come un pesce. Da quando ho saputo della sua morte continuo a rivederlo davanti agli occhi». Don Bernardo è il parroco di Lancenigo dove la famiglia Dotto è particolarmente attiva in parrocchia. Mentre parla si asciuga le lacrime. Davanti a una simile tragedia anche l’uomo di fede si abbandona al dolore e alle domande che sono destinate a rimanere senza una risposta. A Lancenigo la famiglia Dotto è conosciuta e stimata da tutti: il padre di Francesco, Massimo, suona la chitarra in chiesa durante le cerimonie della domenica; la madre, Marina, è invece catechista.



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Quegli scout ragazzini diventati grandi sul Vajont


Quegli scout ragazzini diventati grandi sul Vajont

I “rover” adolescenti ricomposero salme e diedero conforto ai parenti Cinquant’anni dopo il disastro, sono tornati a Longarone per ricordare

LONGARONE. Molti di loro non avevano neanche vent’anni, quando scelsero di partire per offrire il loro aiuto nei giorni successivi al disastro del Vajont. A loro toccò uno dei compiti più strazianti: il recupero delle salme, la loro ricomposizione e deposizione prima nelle casse, poi nel cimitero di Fortogna. E soprattutto gli venne chiesto di stare vicino ai partenti delle vittime, per aiutarli nel riconoscimento dei loro cari, e offrire parole di conforto, se mai se ne fossero trovate. Erano scout, provenienti da mezza Italia, la gran parte dal Veneto. Erano rover: in quella fascia d’età nella quale lo scoutismo educa al senso profondo del servizio. E ad essere sempre pronti.



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