Intitolato a Baden-Powell, Bp il fondatore dello scoutismo internazionale, il giardino d fronte all’ex istituto d’arte Bertoni, riqualificato lo scorso anno. Il gruppo Agesci 1 Saluzzo si prenderà cura dell’area. Piantata una quercia. La cerimonia di intitolazione ha chiuso le manifestazioni per il Centenario dello scoutismo saluzzese.
Da ieri l’area verde di fronte all’ex istituto d’arte Bertoni, ha l’anima scout e vedrà ragazzi con l’ uniforme azzurra impegnati in attività, animazioni e in lavori di manutenzione.
La cerimonia ufficiale ha intitolato il giardino a «Robert Baden-Powell, fondatore dello scoutismo nel 1907 e capo scout del mondo” chiudendo le manifestazioni organizzate dal gruppo Agesci Saluzzo 1 per il Centenario dello scoutismo saluzzese.
A scoprire la targa, il sindaco Mauro Calderoni, con fascia tricolore e fazzolettone azzurro al collo, insieme ai capigruppo Pietro Fornetti e Virginia Sabbatini che ha illustrato il perchè e il significato dell’ intitolazione al fondatore. “BP” come lo chiamano tutti gli scout (40 milioni nel mondo) è stato “accolto” da ieri come “saluzzese emerito” ed è entrato con le sue idee educatrici a far parte della città, dove i gruppi dei capi, clan, branco e lupetti sono numerosi.
La Federazione italiana dello Scautismo, assieme a Cngei, da oggi in Cascina Triulza, padiglione della società civile ad Expo Milano 2015.
Dal 15 al 28 giugno e dal 5 all’11 ottobre 2015 la Fis animerà uno stand con l’obiettivo di raccontare e raccontarci, di diventare portatori di sguardi e punti di vista che ci appartengono. Sarà l’occasione per parlare dello Scautismo, delle sue proposte, della vita dei nostri Gruppi, Compagnie, Clan, Reparti, Branchi, Cerchi, Settori ma soprattutto per riflettere sui temi dell’alimentazione e raccontare, al motto di Educare: energia per la vita, la nostra esperienza educativa.
Siamo venuti a Roma con il bastone e la bisaccia del pellegrino. Siamo venuti ad incontrare il nostro Papa pieni di gioia, desiderosi di offrirci per fare bella la nostra Chiesa. Questa piazza, oggi, e’ un’immagine fedele di ciò che è l’ Agesci: una grande famiglia cui appartengono bambini e bambine, ragazze e ragazzi, accompagnati da giovani adulti e adulti meno giovani. Tutti noi, e tutti allo stesso modo, abbiamo promesso di fare del nostro meglio per essere sempre pronti e preparati a servire.
Vi ringrazio di essere venuti così numerosi da tutte le regioni d’Italia a formare questa festosa presenza in Piazza San Pietro. Saluto il Capo Scout e la Capo Guida, l’Assistente Ecclesiastico Generale, i lupetti e le coccinelle, gli esploratori e le guide, i rover e le scolte, con le comunità-capi e i sacerdoti assistenti.
Vi dirò una cosa – ma non vantatevi! -: voi siete una parte preziosa della Chiesa in Italia. Grazie! Forse i più piccoli tra voi non se ne rendono bene conto, ma i più grandi spero di sì! In particolare, voi offrite un contributo importante alle famiglie per la loro missione educativa verso i fanciulli, i ragazzi e i giovani. I genitori ve li affidano perché sono convinti della bontà e saggezza del metodo scout, basato sui grandi valori umani, sul contatto con la natura, sulla religiosità e la fede in Dio; un metodo che educa alla libertà nella responsabilità. Questa fiducia delle famiglie non va delusa! E anche quella della Chiesa: vi auguro di sentirvi sempre parte della grande Comunità cristiana.
Golfo dei Poeti – Nella giornata di domenica 17 maggio i ragazzi del gruppo scout Agesci Lerici 1, grandi e piccini, sono stati protagonisti di ammirevoli azioni di impegno civico per il loro paese.
I lupetti si sono dati appuntamento nella prima mattinata alla Rotonda Vassallo per informare e sensibilizzare quante più persone possibili circa la presenza di un gazebo dell’Avis in piazza, gestito dal responsabile lericino Mauro Buzzi. Bambini dagli 8 ai 10 anni accompagnati da una mascotte costruita da loro, un piccolo dinosauro, si sono aggirati nel centro di Lerici pieni di coraggio ed entusiasmo per distribuire volantini ai passanti e per appenderli nelle vetrine dei vari negozi. “Dona la tua vena migliore” recavano scritto i vari volantini distribuiti.