Parliamo di Fede e Spiritualità

Gli Scout e la Notte Bianca di Preghiera: donarsi senza risparmio


Quando adolescenza fa rima con impegno.
Quando si dice “i giovani”…già: bisogna saper distinguere!


Perché la capacità di discernimento, soprattutto se osservata con la prospettiva della fede, è proprio una grazia. E allora capisci che loro, i giovani, non sono tutti bamboccioni (infelice appellativo di matrice neo-polemica coniato qualche anno fa da una classe politica che, anziché puntare il dito, dovrebbe interrogarsi su quali modelli riesca a indicare come esempi). Immagine indiscutibilmente squalificante se rivolta a una intera categoria. Anzi…in questo caso a una sfortunata generazione.

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La Freccia Rossa della Bontà


“La Freccia Rossa della Bontà”, un’impresa di ieri e di oggi: un libro dal Capitolo Nazionale

Un anno è passato, ormai, da quel mare di tende a San Rossore, quasi due da quando abbiamo iniziato a camminare sulle “Strade di Coraggio” del Capitolo Nazionale.

Ebbene questa storia recente si è incrociata con un’altra, una storia di 66 anni fa raccolta, come un seme dimenticato, dal mio clan, lo Zenit del Busto Arsizio 3. Questo seme è prima germogliato, mentre soffiava il vento di cambiamento della Route Nazionale, poi cresciuto fino a dare frutto: un libro ricco di volti e racconti, immagini e testimonianze di un’impresa scout che ha dell’incredibile.



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Le Dolomiti abbracciano i Diritti Umani


UNA CATENA UMANA DI 6000 PERSONE PER LA LIBERTÀ, LA GIUSTIZIA E LA PACE

Domenica 13 settembre le Tre Cime di Lavaredo abbracceranno i diritti umani per chiedere libertà, giustizia e pace. Ovunque, per chiunque. L’evento è realizzato da Amnesty International Italia, che celebra così il 40esimo anniversario della fondazione, l’Ong “Insieme Si Può…” e Art for Amnesty, in collaborazione con il Comune di Auronzo di Cadore e il Consorzio Turistico “Tre Cime Dolomiti”, e col patrocinio della Camera dei Deputati, della Provincia di Belluno, della Fondazione Dolomiti Unesco e dei comuni di Dobbiaco e Agordo.

Alle 12 di domenica 13 settembre, proprio laddove 100 anni fa si combatté la Grande Guerra, almeno 6000 persone si uniranno intorno alle Tre Cime in un abbraccio simbolico per ricordare al mondo l’importanza di schierarsi dalla parte delle popolazioni civili intrappolate nei conflitti, dei più deboli, dei dimenticati, delle vittime di tortura e discriminazione, di coloro che sono privati dei diritti più basilari quali il cibo, la salute e l’istruzione.

Come nel 2009 in occasione di “Le Dolomiti abbracciano l’Africa”, la catena umana vedrà insieme, in silenzio e raccoglimento, persone provenienti da numerosi paesi e culture, opinioni politiche e fedi religiose differenti ma unite da uguali aspirazioni di pace, giustizia e diritti umani: persone che vogliono sentire come proprie le ingiustizie del mondo, e renderlo migliore.
Amnesty International e “Insieme Si Può…” proporranno ai partecipanti azioni concrete in 10 paesi nei quali sono in corso, rispettivamente, campagne per chiedere la fine delle violazioni dei diritti umani e progetti di sviluppo: Siria, Messico, Nigeria, Eritrea, Somalia, Afghanistan, Repubblica Popolare Cinese, Brasile, Costa d’Avorio e Uganda.



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A San Rossore un viale per le Aquile Randagie


Una linea ideale si è fatta concreta, unendo il coraggio delle Aquile Randagie a quello dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato lo scorso anno dal 7 al 10 agosto alla Route nazionale che ha visto 30.000 rover, scolte e capi nel Parco di San Rossore. In quegli stessi luoghi sabato 5 settembre ci sarà la Cerimonia di intitolazione del Viale delle Aquile Randagie.

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Arenzano, gli scout portano sui monti una nuova edicola per San Giorgio


Nell’aprile del 1994 l’Alta Pattuglia del Reparto Sherwood realizza un’impresa particolarmente significativa: vent’anni dopo la posa di una croce sul monte Pidocchio ad opera del Reparto A.S.C.I. di Arenzano, i nostri esploratori montano sulla stessa cima un’edicola in legno con l’immagine di San Giorgio, patrono degli scout, ed una campana che suona al vento. Quest’anno la compagnia Jonathan Livingston ha ripetuto la stessa impresa e ha montato la nuova struttura con la nuova campana che suonerà al vento per almeno altri vent’anni!