Parliamo di Racconti e Testi

Il racconto di Martina Fanni, guida al Jamboree 1991


Correva l’anno 1991, avevo 14 anni e da un momento all’altro avrei spiccato il volo, insieme al resto del contingente italiano, verso la Korea del Sud, destinazione Jamboree, reparto AGESCI Madama Butterfly.

Un ricordo: come selezionarne uno? Lo spirito di unità che si respirava in quella città di 30000 scout, l’affinità con tutti quegli altri scout e guide, il sapere che anche con le nostre differenze avevamo in comune una Promessa che ci rende fratelli e simili. L’inaugurazione e la conclusione… Mi sentivo come un’atleta olimpica!

Cosa mi ha lasciato: emozioni indescrivibili, amicizie belle, mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi. Many Lands, One World, mi ha fatto intravvedere quello che doveva essere il sogno di BP, ragazzi di tutto il mondo che si incontrano accomunati dallo stesso spirito di fratellanza senza frontiere.

Come mai hai partecipato: proposta dei miei capi, avevo una fifa blu però! L’idea mi è piaciuta, la paura gestita.

Una parola: che impresa trovarne una! Mi viene in mente Senza Confini: di spazio, di tempo. Dopo oltre 22 anni sono ancora qui a parlare, entusiasta e innamorata, del mio Jamboree. È parte di me, come persona.

Il racconto di Giulia Zamparelli, guida al Jamboree 1995


Nella mia mente ho ancora ben viva l’immagine di 4 ragazzi in maniche di camicia dai colori sgargianti: una persona delle 4 ero io, in camicia azzurra, e gli altri 3 erano, credo, ragazzi di diverse età del Belgio. Scoprii così, al 18th Jamboree, che ci sono associazioni dove la camicia dell’uniforme cambia colore in base alle branche.

Ed in effetti del mio Jam i ricordi più vivi sono tutti legati ai colori. Le camicie di cotone pesante color giallo uovo o rosso fuoco, i gonnellini scozzesi e le minigonne marroni, bandiere multicolori, variegate piume in cima a stravaganti cappelli ed una infinità di piccole tende colorate. Anche quella fu una scoperta sconvolgente: non tutti i “reparti” del mondo avevano delle tende da 8 posti, catino arancione e telone verde (le Jamboree, appunto…)!

E che dire di quelle larghe fasce monospalla piene zeppe di innumerevoli distintivi (e io che avevo tanto faticato per ottenere il mio primo brevetto che, tra l’altro, aveva ulteriormente denudando la mia spalla destra)?!

Posso definire una grande opportunità l’aver potuto partecipare ad un Jamboree: ho avuto modo di spalancare e affacciarmi da una finestra sul mondo e riempirmi i polmoni d’aria internazionale Devo dire che il motto “il futuro è adesso” per me fu profetico. Auguro ai tutti gli ambasciatori italiani in viaggio verso il Giappone un grande “spirito di unità”.

La strada è sempre più blu


Carissimi,
è con grande piacere che vi presentiamo il logo ufficiale del ventennale di Don Peppe Diana. È stato creato dal Pagani 1 a cui va il nostro ringraziamento. Rappresenta l’amore di Don Peppe verso lo scautismo, gli ultimi e la sua terra. Al vulcano, ci piace associare anche il carattere coinvolgente, vivace, dinamico ed “esplosivo” di Don Peppe.



[Continua a leggere]

“Radici di memoria, frutti di impegno”


Carissimi,
il 22 marzo si terrà a Latina la XIX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, un evento nazionale promosso da “LIBERA – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e da “Avviso Pubblico”.
Come sempre l’AGESCI, che è tra le associazioni fondatrici di Libera e che con essa collabora in tante importanti iniziative sul territorio, sarà presente dal giorno precedente nel capoluogo pontino animando una veglia che ci aiuterà a riflettere sul senso della legalità e sulle strade di coraggio da percorrere per rendere concreta questa parola.

La Giornata della Memoria e dell’Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie. Oltre 900 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perchè, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.

La giornata è simbolicamente celebrata ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera, come segno di speranza e rinascita in una società, dove all’illegalità e alla mafia, siano contrapposte legalità e giustizia sociale. Quest’anno si è scelto di posticipare la data al 22 marzo, così da favorire una più ampia partecipazione.

La giornata viene celebrata, di anno in anno, in una città diversa: dopo Bari, Napoli, Milano e Potenza, Genova, Firenze, quest’anno è stata scelta Latina. La città laziale è oggi infatti al centro di numerose problematiche: dalla discarica di Borgo Montello all’abusivismo edilizio ed ancora gli accordi tra Cosa Nostra, Camorra e ‘ndrangheta circa il mercato di Fondi. È per questo importante riaffermare, a partire da Latina, lo slogan “radici di memoria, frutti di impegno” che ci indica la direzione da intraprendere nel parlare di memoria: non un semplice ricordo di chi ha perso la propria vita per la legalità, ma uno sforzo quotidiano e concreto per rendere attuale tale messaggio. Ritrovarsi il 22 marzo a Latina per riaffermare il valore della legalità, per ricordare a noi tutti che tale impegno non deve essere lo spot di una giornata, ma si deve realizzare giorno dopo giorno nella collaborazione con i tanti giovani e le molte realtà che si impegnano in tal senso.

A questo proposito ci piacerebbe che la giornata fosse vissuta con un cammino di preparazione e non come momento singolo, ci piacerebbe ragionare di questo appuntamento come momento che contribuirà a condurci verso la route nazionale perché parlare oggi di coraggio non può prescindere da un impegno concreto nelle nostre realtà locali. La giornata avrà un prologo nel venerdì sera, quando si celebrerà una veglia in stile r/s per riflettere da un lato sul percorso che abbiamo intrapreso e dall’altro per provare a declinare il concetto di “legalità” nella nostra quotidianità.

Sabato mattina ci sarà il corteo che terminerà con la lettura dei nomi delle vittime delle mafie e con il discorso di Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. Per l’Agesci verrà individuato sabato mattina un punto di ritrovo, in cui dopo aver assistito al saluto dei Presidenti del comitato nazionale, potremo marciare tutti assieme. Nel pomeriggio si terranno i seminari di approfondimento, organizzati da Libera, sulle tematiche utili per costruire percorsi di legalità. Per le iscrizioni vi chiediamo di compilare la scheda specificando la necessità di accoglienza (per il pernottamento in tenda potrebbe essere richiesto un contributo spese) e la partecipazione alla veglia r/s. Nei prossimi giorni, appena definito il programma, provvederemo ad inviarvi una nota logistica.

La scheda d’iscrizione dell’AGESCI sostituisce quella preparata da Libera e va inviata in qualsiasi caso, anche se non si richiede nessun supporto logistico e anche se si partecipa solo al corteo del sabato mattina. Sarà poi nostra cura inoltrare le iscrizioni pervenute a Libera. Evitiamo, quindi, schede doppie!

Vi aspettiamo numerosi a Latina! Buona strada

Marilina Laforgia e Matteo Spanò
Presidenti del Comitato nazionale AGESCI

Elena Bonetti e Flavio Castagno
Incaricati nazionali Branca R/S

Gabriella Patricolo e Francesco Scoppola
Incaricati nazionali al Settore pace nonviolenzia solidarietà

Scout e Shoa, un’emozione per non dimenticare


Clan Firenze 13°, in collaborazione con ACF Toscana, hanno organizzato uno spettacolo teatrale per condividere la loro esperienza di visita ad Auschwitz, coinvolgendo direttamente il pubblico.

Tutti abbiamo assistito almeno una volta ad un evento sulla Shoah. Ma quanti ci hanno veramente emozionato? Molto spesso si tende a perdersi in lunghi discorsi di circostanza e non trasmettere realmente la sofferenza e l’orrore di uno dei peggiori crimini umani. E si sa, il miglior modo per capire qualcosa è provarlo sulla propria pelle. Nel caso dell’olocausto, è vero che, per quanto ci sforzeremo non comprenderemo mai fino in fondo le dimensioni delle atrocità commesse. Tuttavia c’è qualcuno che ha ha provato a trasmettere almeno un poco di queste sensazioni. Sono gli scout del Clan Firenze 13° che, in collaborazione di ACF Toscana e in occasione della giornata della memoria, hanno organizzato la rappresentazione teatrale “Un ’emozione per non dimenticare!!”in cui il pubblico non era spettatore ma protagonista. I ragazzi hanno preso spunto dalla route estiva in Polonia e la visita ai campi di concentramento che hanno svolta nel 2011e hanno voluto condividere le loro emozioni e sensazioni provate durante, ma soprattutto dopo la visita. Così, dopo un grande lavoro a livello individuale ma anche collettivo, hanno proposto un nuovo modo di trattare lo sterminio degli ebrei, non il solito minuto di silenzio né il classico incontro con il sopravvissuto alla strage. La rappresentazione era focalizzata sulle emozioni provate durante il rastrellamento e la detenzione nei campi di concentramento.

[Continua a leggere]