«Grazie». L’addio degli scout a don Titino (COMO)


L’inno degli scout intonato all’unisono da decine di ragazzi commossi, vestiti con la loro inconfondibile divisa, ha accompagnato l’ultimo saluto a don Giambattista Levi, per tutti don “Titino”, morto domenica scorsa a 91 anni. Le esequie sono state celebrate nella chiesa di Prestino dal vescovo di Como, monsignor Diego Coletti, accompagnato da numerosi altri sacerdoti.

«Grazie», era scritto a caratteri cubitali su uno striscione appeso accanto a un’immagine del viso di don Titino. Sull’altare, a pochi passi dalla bara di legno, gli scout hanno posato uno zaino e gli scarponi da montagna appoggiati a un ramo con appesa una corona del rosario.



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Ricordo di Carlo Verga, aquila randagia


Laglio, addio a Carlo Verga, il sindaco che visse da scout

23 settembre 2013

Oggi abbiamo accompagnato, nell’ultimo tratto di strada terrena, Carlo Verga, un Capo, meglio un Capo Scout. Nel metodo educativo Scout il Capo non è colui che comanda, ma colui che più ama e serve disinteressatamente i propri fratelli, incrociati nel cammino, senza alcuna differenziazione.

Il suo incontro con lo scautismo avvenne in modo avventuroso durante il fascismo con un gruppo di Scout che stavano continuando la loro attività clandestina essendo disciolta l’associazione. Questo gruppo, denominato Aquile Randagie, aveva rifiutato l’educazione totalitaria e buia del regime mussoliniano e con grande pericolo continuava la propria formazione improntata sui valori eterni nell’attesa di proporli a libertà riottenuta. Terminata la fase del periodo bellico fu subito eletto primo sindaco di Laglio.



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Gioco a squadre per i 70 anni della nascita dell’OSCAR 2013


Gioco a squadre per i 70 anni della nascita dell’OSCAR 2013

In occasione dei 70 anni della nascita dell’OSCAR (Opera Scautistica Cattolica di Aiuto ai Ricercati), fondata durante la II guerra mondiale da alcuni preti e da alcune Aquile Randagie, l’ Ente Educativo Mons. Andrea Ghetti-Baden propone per il pomeriggio di sabato 21 settembre un gioco a squadre per ragazzi E-G.

Si ripercorrerà la storia dell’organizzazione in alcuni luoghi per essa significativi a Milano. Iscrizioni entro il 15 settembre.

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Scuole di vita speciali – Il racconto degli Scout


GARDONE. La storia di uno dei primi nuclei creati nel Bresciano
Il gruppo di casa festeggia il proprio novantesimo Nelle fila anche alcuni nomi locali della Resistenza.

Novant’anni trascorsi all’insegna dei valori trasmessi da Baden Powell. L’anniversario di tutto rispetto cade in questi giorni per il gruppo Scout di Gardone, un sodalizio protagonista di un arco di tempo importantissimo per la crescita economica e civile della cittadina, che ha lasciato una traccia più o meno vistosa agendo a tutti i livelli nella comunità. Il movimento scoutistico cattolico nasce a Brescia nel 1922, e a Gardone viene promosso dal curato don Giovanni Giuberti: nel 1923 si costituisce il «Riparto San Giorgio» che conta 40 esploratori guidati dal capogruppo Angelo Bondio e un «branco» (San Luigi) di 40 lupetti con capo Giovanni De Caminata.



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Quegli scout ragazzini diventati grandi sul Vajont


Quegli scout ragazzini diventati grandi sul Vajont

I “rover” adolescenti ricomposero salme e diedero conforto ai parenti Cinquant’anni dopo il disastro, sono tornati a Longarone per ricordare

LONGARONE. Molti di loro non avevano neanche vent’anni, quando scelsero di partire per offrire il loro aiuto nei giorni successivi al disastro del Vajont. A loro toccò uno dei compiti più strazianti: il recupero delle salme, la loro ricomposizione e deposizione prima nelle casse, poi nel cimitero di Fortogna. E soprattutto gli venne chiesto di stare vicino ai partenti delle vittime, per aiutarli nel riconoscimento dei loro cari, e offrire parole di conforto, se mai se ne fossero trovate. Erano scout, provenienti da mezza Italia, la gran parte dal Veneto. Erano rover: in quella fascia d’età nella quale lo scoutismo educa al senso profondo del servizio. E ad essere sempre pronti.



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