Verso Madrid – JMJ2011


L’avventura della XXVI GMG è cominciata da un pezzo: dal momento in cui il Santo Padre Benedetto XVI, a Sydney, il 20 luglio 2008, ha invitato nell’agosto 2011 i giovani di tutto il mondo ad andare con Lui a Madrid. La Giornata Mondiale della gioventù di Madrid è ancora lontana, ma i mesi che ci separano da quell’appuntamento non impediscono alla fantasia di tanti giovani di immaginare le future giornate spagnole. Per “partire” vi proponiamo tre gesti concreti; altre attenzioni le lasciamo alla fantasia di ognuno.



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Un minuto con Dio


Un minuto con Dio

Sono le 18. La città vomita fiumi di macchine come il vulcano la lava. Il traffico invade le strade, i vicoli, i viali, le autostrade, le piazze, gli incroci. L’atmosfera si riscalda. La febbre della frenesia ha preso tutti quanti. Tutti hanno fretta, ma senza poter andare avanti nella coda. La città è bloccata. Tutti si agitano, s’innervosiscono. Chiamano. Suonano. Soffocano, chiusi nella gabbia delle loro macchine. I più furbi, o i più prepotenti, spingono avanti, infilandosi tra le macchine senza nessuno scrupolo. Invece certi bonaccioni la prendono con calma: sembrano ridere della stupidità degli uomini!

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Chiesi a Dio…


Chiesi a Dio… di essere forte per eseguire progetti grandiosi: Egli mi rese debole per conservarmi nell’umiltà.

Domandai a Dio che mi desse la salute per realizzare grandi imprese: egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.

Gli domandai la ricchezza per possedere tutto: mi ha fatto povero per non essere egoista.

Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me: egli mi ha dato l’umiliazione perché io avessi bisogno di loro.

Domandai a Dio tutto per godere la vita: mi ha lasciato la vita perché potessi apprezzare tutto.

Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo, ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno e quasi contro la mia volontà.

Le preghiere che non feci furono esaudite. Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini nessuno possiede quello che ho io!

Kirk Kilgour

Il mondo cambia…a partire da me!


Utopia o Sogno?
Io preferisco i sogni, quelli di chi sta con i piedi per terra e lo sguardo in cielo, con le braccia al lavoro e il cuore grato. Il mondo cambia quando mi guardo intorno con la prospettiva che io sono parte attiva in ogni istante.

La nostra gioia è qualcuno


A volte crediamo che Dio sia lontano, invece ci è vicinissimo. Ci passa accanto. Incrociamo Dio sulla nostra strada, dobbiamo riconoscerlo. Gesù ha il torto di aver un volto troppo noto: il volto del povero, del bambino, della donna delle pulizie, del disoccupato… ecco perché non lo riconosciamo! Il nostro Dio non è un dio che ci dà delle cose ma che fa di se stesso un dono. Gesù non ci dà dei mezzi di vita, ma delle ragioni di vivere. Si lavora non per arricchirsi, ma per dare. Ogni lavoro ben fatto è una piccola creazione.



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