Diritto al cibo


“Diritto al cibo” è la campagna di informazione e sensibilizzazione promossa da Ctm altromercato

Rispettare la biodiversità, aiutare lo sviluppo delle piccole economie locali del Nord e del Sud del mondo, scegliere un modello di alimentazione e di consumo responsabile. Tu puoi orientare il mercato, insieme possiamo ridurre il numero di persone a cui è negato il diritto al cibo.

Il diritto al cibo è il diritto umano fondamentale e precondizione del diritto alla vita. È nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e al primo posto degli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite: riduzione della metà del numero di persone che soffrono la fame entro il 2015.



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Diritto all’Ambiente


In principio Dio creò il cielo e la terra….Dio disse :”ci siano luci nel firmamento del cielo per distinguere il giorno dalla notte;servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci per illuminare la terra….le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra…la terra produca esseri viventi secondo l a loro specie:bestiame,rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie….” e Dio vide che era cosa buona. (Genesi 1-25)


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20 Novembre – Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia


Il 20 novembre del 1989 è stata approvata dall’Assemblea delle Nazioni Unite la Convezione dei Diritti dell’Infanzia. In Italia, la convenzione è stata approvata nel 1991 e nel 1997 è stata istituito la Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia. La Giornata Mondiale dell’Infanzia celebra la data in cui la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York: 20 novembre 1989. Data che coincide con un duplice anniversario: la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1789) e la Dichiarazione dei Diritti del Bambino (1959).



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Il diritto di essere un bambino


Amal è palestinese e vive a Beit Jibrin, uno dei tre campi rifugiati di Betlemme. Ero con lei giovedì 30 ottobre, di sera, quando le forze armate israeliane hanno accerchiato il campo rifugiati. Io e una delle sue figlie siamo andate tra i vicoli del campo, nell’umido della pioggia, tra il fumo e gli spari, per rintracciare il fratello minore e trascinarlo a casa.

Amal è madre di cinque figli. Due femmine e tre maschi. Amal è madre di un sesto figlio morto prima d’esser nato: successe durante la prima Intifada, nella sua casa irruppero i gas lacrimogeni israeliani e nulla poterono le pareti del suo ventre di fronte alla guerra. Fu così che al quinto mese di gravidanza i gas lacrimogeni la fecero abortire, là a Betlemme, vicino a dove si dice sia nato il bambino Gesù.



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