Un minuto con Dio
Un minuto con Dio
Sono le 18. La città vomita fiumi di macchine come il vulcano la lava. Il traffico invade le strade, i vicoli, i viali, le autostrade, le piazze, gli incroci. L’atmosfera si riscalda. La febbre della frenesia ha preso tutti quanti. Tutti hanno fretta, ma senza poter andare avanti nella coda. La città è bloccata. Tutti si agitano, s’innervosiscono. Chiamano. Suonano. Soffocano, chiusi nella gabbia delle loro macchine. I più furbi, o i più prepotenti, spingono avanti, infilandosi tra le macchine senza nessuno scrupolo. Invece certi bonaccioni la prendono con calma: sembrano ridere della stupidità degli uomini![Continua a leggere]