Il racconto di Lucrezia Castellani, guida al Jamboree 2011


Un ricordo: il jam mi ha lasciato molti ricordi,ma quello che mi è rimasto più nel cuore è certamente il giorno del cultural day: ognuno ha messo in mostra la propria cultura. Durante la cerimonia nella quale eravamo presenti tutti e 39.000 i partecipanti girarsi e vedere dietro di sé una marea di scout è sicuramente il ricordo che mi rimarrà per sempre in mente;

Cosa ti ha lasciato: mi ha fatto vivere emozioni incancellabili, ma soprattutto mi ha fatto conoscere persone con le quali sono tutt’ora molto legata, un legame che va oltre ogni distanza;

Come mai hai partecipato: i miei capi mi hanno proposto questa esperienza ed ho subito accettato, avevo una vaga idea di cose fosse il jamboree. Solo appena arrivata mi sono resa conto di che tipo di esperienza stavo per vivere;

Una parola: è impossibile descrivere tutto il jam in una sola parola, incancellabile è la prima che mi viene in mente!

Scout e Shoa, un’emozione per non dimenticare


Clan Firenze 13°, in collaborazione con ACF Toscana, hanno organizzato uno spettacolo teatrale per condividere la loro esperienza di visita ad Auschwitz, coinvolgendo direttamente il pubblico.

Tutti abbiamo assistito almeno una volta ad un evento sulla Shoah. Ma quanti ci hanno veramente emozionato? Molto spesso si tende a perdersi in lunghi discorsi di circostanza e non trasmettere realmente la sofferenza e l’orrore di uno dei peggiori crimini umani. E si sa, il miglior modo per capire qualcosa è provarlo sulla propria pelle. Nel caso dell’olocausto, è vero che, per quanto ci sforzeremo non comprenderemo mai fino in fondo le dimensioni delle atrocità commesse. Tuttavia c’è qualcuno che ha ha provato a trasmettere almeno un poco di queste sensazioni. Sono gli scout del Clan Firenze 13° che, in collaborazione di ACF Toscana e in occasione della giornata della memoria, hanno organizzato la rappresentazione teatrale “Un ’emozione per non dimenticare!!”in cui il pubblico non era spettatore ma protagonista. I ragazzi hanno preso spunto dalla route estiva in Polonia e la visita ai campi di concentramento che hanno svolta nel 2011e hanno voluto condividere le loro emozioni e sensazioni provate durante, ma soprattutto dopo la visita. Così, dopo un grande lavoro a livello individuale ma anche collettivo, hanno proposto un nuovo modo di trattare lo sterminio degli ebrei, non il solito minuto di silenzio né il classico incontro con il sopravvissuto alla strage. La rappresentazione era focalizzata sulle emozioni provate durante il rastrellamento e la detenzione nei campi di concentramento.

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Incontro con Papa Francesco


Con immenso piacere vi comunico una notizia che mi riguarda e ha segnato sicuramente il giorno più bello della mia vita. Nel giorno della veglia di Pentecoste, ho avuto il piacere di incontrare Papa Francesco in occasione dell’evento riservato ai movimenti e alle aggregazioni laicali del mondo.



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Come la pioggia e la neve (eBook)


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Edizioni Scout – Agesci/Nuova Fiordaliso