Semi di giustizia, fiori di corresponsabilità



Sabato 16 marzo 2013 si terrà a Firenze la diciottesima edizione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, promossa dall’associazione Libera e Avviso Pubblico.

Lo slogan di quest’anno – Semi di giustizia, fiori di corresponsabilità – vuole ricordare le tante vittime delle mafie: oltre 900 innocenti spazzati via dalla violenza mafiosa o perché hanno compiuto il loro dovere sino in fondo, o perché hanno detto no al compromesso e alla corruzione, o perché si sono trovati nel momento sbagliato nel posto sbagliato. Le vittime delle mafie sono magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali, padri, madri, figli, fratelli, sorelle di altre persone che continuano a chiedere verità e giustizia per i loro cari.



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Dimissioni Papa: dagli scout di Trigoria alle suore del Burkina Faso, tutti in piazza per il penultimo Angelus di Benedetto XVI


“Un capitano, c’è solo un capitano, un capitaaanooo, c’è solo un capitaaaanoooo”. Urlano a squarciagola gli scout di Trigoria, abituati a ben altri canti. Questa, però, è una domenica particolare, e non solo perché la Roma sabato ha battuto la Juventus. Questo è il penultimo Angelus di Benedetto XVI, uno degli ultimi appuntamenti del Papa che tra dieci giorni non sarà più Papa – e come lo si dovrà chiamare ancora non si sa.



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Preghiera per la festa di Ognissanti


Preghiera per la festa di Ognissanti Tutte le anime riposino in pace, chi è passato fra i tormenti e nell’ansia, chi ha finito un sogno sereno, chi sazio di vita, chi appena nato questo mondo ha abbandonato: Tutte le anime riposino in pace!

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Chi non ha passioni forti, avrà una vita incolore


Il cambiamento, l’innovazione, le creazioni maturano sempre nella sofferenza, nel disagio, nella solitudine…

La creazione, l’invenzione passano sempre attraverso una crisi, una messa in gioco di se stessi. Nel recente film di Aronofsky, Black Swan, la ballerina è bravissima sul piano tecnico, ma per raggiungere la perfezione deve vivere una crisi profonda, uscire da sé, incontrare il dramma, morire e rinascere. Ma tutti noi affrontiamo il problema a partire dall’infanzia quando la maestra ci interroga.



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La vita è la tua nave e non la tua dimora


Anche la Sapienza dice che «la vita è come il vascello che fende le acque agitate e non lascia dopo di sé alcuna traccia del suo rapido passaggio…». Quando penso a queste cose, la mia anima si immerge nell’infinito; mi sembra di toccare già la riva eterna.



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