1943-2013: “D’un balzo oltre l’ostacolo”


1943-2013: “D’un balzo oltre l’ostacolo”
Guarda on line il “Quaderno degli Scoiattoli”

Era proprio questo “D’un balzo oltre l’ostacolo!” il motto della mitica squadriglia Scoiattoli che, in una Roma ancora occupata dai nazisti, pronunciò la Promessa il 28 dicembre 1943 presso le Catacombe di Priscilla, dando così inizio e vita all’avventura dell’AGI, l’Associazione Guide Italiane.

Un motto che ben sintetizza lo spirito (pieno di coraggio e dritto al futuro, per usare parole ben note in questo periodo del nostro cammino associativo) che animava le 8 giovani donne (Giuliana di Carpegna, Josette Bruccoleri, Prisca Chiassi, Raffaella Berardi, Beatrice Amantea, Margherita di Cossilla, Maria Pia Sainjust,  Monique du Rouette) le quali, sotto la guida di Padre Agostino Ruggi d’Aragona, iniziarono a riunirsi  con in mente un progetto ben preciso: entrare nel gioco scout e viverlo di persona.



[Continua a leggere]

Gioia che si rinnova e si comunica


Ci sono cristiani che sembrano avere uno stile di Quaresima senza Pasqua. Però riconosco che la gioia non si vive allo stesso modo in tutte la tappe e circostanze della vita, a volte molto dure. Si adatta e si trasforma, e sempre rimane almeno come uno spiraglio di luce che nasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato, al di là di tutto. Capisco le persone che inclinano alla tristezza per le gravi difficoltà che devono patire, però poco alla volta bisogna permettere che la gioia della fede cominci a destarsi, come una segreta ma ferma fiducia, anche in mezzo alle peggiori angustie: «Sono rimasto lontano dalla pace, ho dimenticato il benessere … Questo intendo richiamare al mio cuore, e per questo voglio riprendere speranza. Le grazie del Signore non sono finite, non sono esaurite le sue misericordie. Si rinnovano ogni mattina, grande è la sua fedeltà … È  bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore»(Lam 3,17.21-23.26).

[Continua a leggere]

Divenire


Hai dormito (eufemismo) nel sacco a pelo, in un bivacco umido e freddo, sei andato a letto tardi e, peggio, ti sei alzato presto dicendo: “Ma chi me lo fa fare…”. Tornato a casa, dopo la doccia, è il momento di un gran mal di testa “associativo”…ci vuole un aulin. Il farmaco agisce e potresti dormire, ma sei abituato a leggere prima di addormentarti e l’unica cosa a portata di mano è PE: dopo il bivacco, gli scout impegneranno anche lo scampolo di domenica che ti è rimasto…Uffi! -pensi- ma senza leggere non sai riposare.

[Continua a leggere]

I campi di concentramento ed i gulag esistiti ed esistenti nel mondo


Ci presentiamo –(download PDF)

Siamo il “Noviziato Km 51”, una Comunità di ragazzi che provengono da vari Gruppi Scout della Zona EST di Firenze. Le motivazioni di questa unione sono molteplici: sia per l’ insufficienza di Maestri di Novizi, disponibili a coprire questo incarico sia per il ridotto numero di ragazzi che lasciavano i singoli Reparti.

Il nome deriva proprio dalla nostra diversa provenienza, infatti la somma dei numeri dei nostri Gruppi (Fi12°, Fi1°7, Fi21° e Val del  Mugnone 1°) da come risultato il numero 51.

A scrivere questo articolo purtroppo non siamo tutti quelli che hanno iniziato questa avventura a settembre, infatti 3 di noi per natura personale hanno dovuto abbandonare questo coinvolgente percorso. I superstiti sono dunque 13 ai quali si aggiungono i 3 Maestri di Novizi che ci hanno accompagnato in tutto quello che abbiamo fatto.

Il primo impatto è stato come trovarsi davanti a qualcosa che si vede per la prima volta, un po’ ti impaurisce, un po’ ti incuriosisce. Con gli stessi Capi alcuni di noi non avevano niente a che fare, a parte il fazzolettone al collo e la promessa cucita sul petto ma in poco tempo siamo riusciti ad oltrepassare la barriera che divideva le nostre personalità e divenire quindi uniti, una vera e propria Comunità.



[Continua a leggere]

Se io potessi vivere un’altra volta…


Se io potessi vivere un’altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.

Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.

Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.

Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l’oggi.

Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
una borsa d’acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell’autunno.

Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un’altra volta la vita davanti.

Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.

Jorge Luis Borges