Bambino Gesù – Preghiera di Giovanni Paolo II


Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli! Accarezza il malato e l’anziano! Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in ununiversale abbraccio di pace! Invita i popoli, misericordioso Gesù, ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione, dall’ignoranza e dall’indifferenza, dalla discriminazione e dall’intolleranza. Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme, che ci salvi liberandoci dal peccato. Sei Tu il vero e unico Salvatore, che l’umanità spesso cerca a tentoni. Dio della Pace, dono di pace all’intera umanità, vieni a vivere nel cuore di ogni uomoe di ogni famiglia. Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia!

Amen.

CFA al Centro Giovanni Paolo II di Loreto (AGESCI)


CFA (Campo Formazione Associativa) AGESCI al Centro Giovanni Paolo II di Loreto

Il 4 giugno hanno visitato il centro GPII, facendovi tappa, i 32 capi Agesci provenienti da tutti Italia insieme agli 8 capi facente parte dello Staff del campo di formazione Agesci che si sta svolgendo in questi giorni a Matelica.  Sono partiti stamattina da Matelica diretti verso la basilica di Loreto, tutti insieme in cammino con Maria verso Gesù per ridire il loro “SI”! Li ringraziamo per aver scelto il Centro come una delle tappe del cammino che li conduce nella casa del SI.



[Continua a leggere]

Anche le stelle pregano


«Brillano le stelle dalle loro vedette e gioiscono; egli le chiama e rispondono: eccoci! E brillano di gioia per colui che le ha create» (Bar 3,34-35). Pregano le stelle? Il piccolo profeta Baruc assicura di sì. Quando rispondono: «Eccoci»; quando semplicemente «brillano di gioia».


[Continua a leggere]

La preghiera non è una fuga dal mondo


Imparare dalla tradizione benedettina a coniugare preghiera e lavoro. Il valore aggiunto della preghiera nella vita dell’uomo. Non serve parlare di Dio se non si sa parlare a Dio. La preghiera e le pretese illusorie della ricchezza. L’autenticità della preghiera nella trasformazione della propria vita.

Il motto benedettino “Ora et labora” propone uno stile di vita insieme contemplativo e realista, concreto e aperto alla trascendenza. Anzitutto: prega, perché Dio sta prima di ogni altra cosa, ma devi anche lavorare; lavora, perché devi procurarti il necessario con le tue mani, ma non smettere di pregare. Perché? Qual è il senso di questa regola antica? Essa richiede che l’esistenza umana sia equilibrata nei suoi ritmi in modo che un’esigenza (quella del lavoro o quella della preghiera) non cancelli l’altra e non produca uno stile di vita unilaterale, parziale. Già Euripide notava che non basta aver il nome degli dei sulla bocca, se non ci si rimboccano le maniche per arare e seminare e raccogliere. Ma il salmo ci ricorda che se non è Dio a edificare la casa, “invano si affaticano i costruttori”.

[Continua a leggere]

Preghiera di serenità


Preghiera di serenità Che Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare, e la saggezza di distinguere tra le due.

[Continua a leggere]